Rizzo (Fials CZ) chiede al Prefetto incontro urgente per criticità a Dulbecco e Azienda Zero

Il segretario provinciale della Fials Catanzaro, Dario Rizzo, ha chiesto un incontro urgente al prefetto di Catanzaro, al Commissario Straordinario dell’Aou “Renato Dulbecco” di Catanzaro e al Commissario di “Azienda Zero” della Regione Calabria per la definizione risolutiva di alcune criticità alla Dulbecco e all’Azienda Zero, e «per rimuovere quelle decisioni che nei fatti hanno diminuito e cancellato delle risposte sanitarie sin qui presenti da oltre un decennio oltre che rimuovere quel muro di gomma che sin qui ha creato grave nocumento al personale andato in quiescenza».

La Fials Catanzaro parla di «problematiche con gravi ripercussioni» che afferiscono, in primo luogo alla a non avvenuta comunicazione all’Inps dell’adeguamento delle pensioni per il personale andato in quiescenza dall’Azienda Dulbecco (prima ex Azienda O.U. Mater Domini e ex Azienda Pugliese-Ciaccio) nonostante il dato temporale trascorso di un anno e otto mesi (approvazione Ccnl 2019/2021 del 02/11/2022) e arretrati risalenti alla data del 01/01/2019 (oltre 4 anni) e le Nostre missive prot. N. 13262 del 21/08/2023 e Sollecito del 09/05/2024 ( note alla presente allegate)». 

Rizzo, inoltre ha posto l’accento su un’altra questione. «Evidenziamo – ha rilevato – come la chiusura del Cup Front Office attivo da molti anni presso il Campus di Germaneto sia stato chiuso nel mentre è attivo in altri Ospedali (Lamezia Terme e Vibo Valentia) procurando nello specifico un grave nocumento a quelle persone anziane che hanno grosse difficoltà nel contattare i numeri telefonici dedicati e aspettare ore in attesa di poter comunicare con qualcuno, dovendo comunicare altresì codici o scelte di difficile interpretazioni». 

«Tutto ciò – ha aggiunto – con il risultato che molti pazienti hanno rinunciato a curarsi prova ne sia per una parte dello specifico problema che le prestazioni radiologiche presso il Campus di Germaneto sono diminuite in contemporanea di oltre il 50% rispetto alle precedenti». 

Ma c’è dell’altro.

La Fials Catanzaro ha messo in risalto «come la chiusura dei prelievi ematici ormai in corso da decenni nelle mattinate di sabato mattina, sempre presso il Campus di Germaneto, sia stato cancellato da alcuni mesi  depauperando sempre ed ancora di più quelle prestazioni sanitarie da dover ampliare, non da cassare, verso tutta la popolazione calabrese come prestazioni sanitarie propedeutiche e importanti per tutte le patologie».

Infine, ma non ultima, la necessità di «una approfondita rilevazione reale delle esigenze sanitarie in merito alle assegnazione dei nuovi Oss da assumere sulla base delle relazioni sui dati in essere già presenti». 

Infine, Rizzo ha esortato a «privilegiare le prestazioni e le risposte sanitarie verso tutti i pazienti bisognosi di cure, avendo rispetto altresì verso tutta quella popolazione anziana che avrebbe bisogno di una adeguata attenzione». (rcz)

Domenico Minniti è il nuovo direttore sanitario di Azienda Zero

Prestigioso incarico per Domenico Minniti, che è stato nominato, dal commissario straordinario Gandolfo Miserendino, direttore sanitario di Azienda Zero.

L’ente di governance, sul quale il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, sta puntando per mettere ordine nel sistema sanitario in Calabria, completa la sua direzione strategica mettendo, così, un altro importantissimo tassello nel percorso tracciato, sin dal suo insediamento, dal commissario straordinario Miserendino.

«La nomina del direttore sanitario si inquadra nel percorso di strutturazione messo in campo per dare corpo all’ente – ha dichiarato il commissario straordinario Miserendino –, e rappresenta un’altra tappa importante nel suo processo organizzativo».

«Sono certo che, con l’arrivo di Minniti – ha concluso –, Azienda Zero potrà contare su una professionalità valida che, per la sua profonda conoscenza del sistema sanitario calabrese, rappresenterà un valore aggiunto per l’azione che l’ente è chiamato a svolgere».

Nativo di Napoli ma cresciuto in Calabria, precisamente a Reggio Calabria, 63 anni, Domenico Minniti, medico anestesista-rianimatore, per la sua vasta competenza in materia di Emergenza-Urgenza, ha maturato diverse e importanti esperienze professionali negli enti sanitari della nostra Regione. (rcz)

Azienda Zero e Consip insieme per supportare gli Enti sul territorio

È stato un utile momento di confronto sulle opportunità a disposizione delle aziende del servizio sanitario per l’approvvigionamento di beni e servizi, il convegno Le iniziative e gli strumenti Consip per le aziende del Servizio Sanitario Nazionale, svoltosi in Cittadella regionale e promosso da Azienda Zero di concerto con la struttura Commissariale per il Piano di rientro e il Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione che, grazie alla presenza dei suoi esperti, ha illustrato le maggiori novità riservate alle aziende del servizio sanitario.

«Lo scopo dell’iniziativa è un approfondimento mirato ad un utilizzo puntuale della piattaforma per le necessità che nascono nelle Aziende – ha detto il commissario di Azienda Zero Miserendino –, per questo ringraziamo Consip per la collaborazione offerta».

«Dal nostro punto di vista parte questo percorso comune che Azienda zero vuole coordinare non per imporre la propria azione ma – ha concluso Miserendino – cercando la massima e proficua collaborazione per una crescita comune volta al miglioramento dell’offerta sanitaria sul territorio».

Hanno aperto i lavori i due subcommissari Ernesto Esposito e Iole Fantozzi, il commissario straordinario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, il direttore generale del Dipartimento Salute e Welfare, Tommaso Calabrò.

La sessione è stata moderata da Ermanno Lombardo, account manager area Contratti, sanità, beni e servizi, che, dopo aver illustrato lo stato dell’arte sul territorio del programma per la razionalizzazione degli acquisti nella pubblica amministrazione, ha introdotto gli interventi dei relatori.

Guido Gastaldon, responsabile area sanità della divisione sourcing sanità, beni e servizi ha spiegato il contributo e il supporto che Consip dà negli acquisti in sanità; Silvia Pibiri, category manager area sanità ha illustrato le iniziative in ambito sanitario per l’anno 2024; Marco Amenta, responsabile area Account contratti sanità, beni e servizi, ha posto l’accento sulle attività che ineriscono gli investimenti relativi al Pnrr; Maria Antonietta Beccarini ha esposto le iniziative relative ai processi di digitalizzazione della Pa.

Dell’importanza che riveste la filiera tecnico-amministrativa nella qualità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ponendo l’accento sull’avvio di una proficua collaborazione con la centrale di committenza ha parlato Ernesto Esposito, Iole Fantozzi, invece, ha sottolineato il valore del supporto di Consip nella gestione della spesa, mentre Tommaso Calabrò ha illustrato i risultati ottenuti grazie alla collaborazione con Consip dal Dipartimento Transizione Digitale che si cercheranno di replicare anche con il Dipartimento Salute. (rcz)

 

Sanità, in arrivo altri 98 medici cubani

Sono 98 i medici cubani che, assieme ai 270 già presenti sul territorio, andranno a rinforzare gli ospedali calabresi. Lo ha reso noto il commissario ad acta Roberto Occhiuto, nel corso di una conferenza stampa in Cittadella regionale.

Nell’occasione, è stato presentato il nuovo commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino.

Nello specifico, 44 saranno destinati all’Asp di Cosenza, 17 all’Asp di Vibo, 11 all’Asp di Crotone, 10 all’Asp di Reggio Calabria, 10 all’Asp di Catanzaro e 6 alla “Renato Dulbecco” di Reggio Calabria.

I nuovi medici, come i loro connazionali, dopo un corso di italiano potranno iniziare il loro lavoro in corsia. Si ricorda che il primo “blocco”, composto da 52 medici, è arrivato il 28 dicembre e sono entrati in servizio a metà gennaio 2023, mentre altri 120 il 4 agosto e sono diventati operativi a metà agosto.

Per quanto riguarda i concorsi, il Governatore e commissario ad acta ha illustrato i numeri del concorsone. Per Medicina d’emergenza e Urgenza, per cui c’erano 145 posti disponibili, sono stati in 106 a vincerlo. Di questi, 74 sono specialisti e 39 in formazioni.

Per ortopedia e traumatologia – di cui c’erano 39 posti –  13 sono i vincitori, tutti in formazione specialistica. Per Neurologia – 16 posti disponibili – 14 i vincitori: 3 specialisti e 11 in formazione. Cardiologia: 9 posti disponibili e 51 in graduatoria: 13 specialisti e 38 in formazione.

Anestesia e Rianimazione: 53 posti in graduatoria. Sono 58 gli idonei: 10 specialisti e 48 in formazione. Neuroradiologia: su 1 posto disponibile 8 sono in graduatoria: 1 specialista e 7 in formazione.

In totale, su 263 posti messi a concorso risultano 250 idonei, anche se non distribuiti in modo uniforme.

Numeri che, tuttavia, come detto da Occhiuto in conferenza stampa, non sono pochi: «fra medici cubani e medici italiani assunti attraverso i concorsi, come Regione Calabria in questo ultimo anno ci stiamo accingendo ad assumere circa 600 medici».

Il commissario ad acta, infatti, ha ribadito ciò che disse tempo fa, ossia che i medici cubani non avrebbero tolto posti di lavoro ai medici italiani e che le attività di reclutamento tramite i concorsi sarebbero proseguiti. Iniziative, secondo Occhiuto, che sono «fondamentali sopratutto in Calabria che è contraddistinta da un sistema sanitario assai meno attrattivo rispetto a quello di altre Regioni, e parlo nello specifico dell’attività di reclutamento che ha infatti impedito che molti ospedali chiudessero».

Il Governatore, poi, ha evidenziato come Miserendino sia «una risorsa importantissima per il sistema sanitario regionale» e di come il suo arrivo «la possibilità ai direttori generali delle aziende, ai commissari, di occuparsi del loro “core”, della loro attività principale, che è quella di erogare salute, di realizzare i livelli essenziali di assistenza».

Azienda Zero, dunque, avrà una funzione amministrativa e di coordinamento delle aziende, con l’obiettivo di colmare il loro deficit di capacità amministrativa. L’esperienza di Miserendino, infatti, che è stato al Dipartimento per la Trasformazione digitale del consiglio dei ministri, sarà fondamentale per ciò che riguarda l’organizzazione e digitalizzazione.

Per Miserendino, «ci sono le possibilità di migliorare gli aspetti legati non solo alla qualità di cura, ma anche di rendicontazione delle attività che vengono fatte». E, su questo aspetto, per il commissario di Azienda Zero «la Calabria nell’ultimo periodo, dopo gli anni di commissariamento, sia stata un po’ penalizzata, penso faccia di più di quello che in realtà oggi racconta in termini di rendicontazione amministrativa», quindi uno degli obiettivi «è proprio quello di migliorare questi rendiconti per far emergere il reale lavoro che oggi la sanità in Calabria mette a disposizione dei cittadini».

«Uno dei primi passi – ha spiegato Miserendino – è quello di convocare i direttori e i commissari straordinari delle varie aziende per decidere insieme a loro quali sono le prime funzioni che passeranno ad Azienda Zero. È un percorso complicato, come si è visto dall’avvio, ma si tratta di riunirsi intorno a un tavolo, capire quali sono le eccellenze che sono state sviluppate, che non è detto che siano sempre le stesse all’interno di tutte le aziende e a questo punto». (rcz)

 

Gandolfo Miserendino è il nuovo commissario straordinario di Azienda Zero

È Gandolfo Miserendino il nuovo commissario straordinario di Azienda Zero, nominato dal commissario ad acta Roberto Occhiuto, sottolineando come «la squadra della sanità calabrese si rafforza ulteriormente con un’altra eccellenza nazionale».

«Benvenuto e auguri a Gandolfo Miserendino, affinché possa continuare lo straordinario lavoro fatto da Giuseppe Profiti per Azienda Zero – traghettata in questi mesi da Vitaliano de Salazar – e contribuire al risanamento e al pieno funzionamento della sanità calabrese», ha concluso Occhiuto.

Nato a San Cataldo (Caltanissetta) nel 1976, laureato in Ingegneria informatica all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Miserendino è da giugno 2022 dirigente dell’area sanità del Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Da ottobre 2018 è, inoltre, responsabile del servizio ICT, Tecnologie e Strutture sanitarie presso la Direzione generale cura della persona salute e welfare della Regione Emilia Romagna. Componente del tavolo nazionale del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) in ambito ICT.

È stato componente della Commissione del Ministero della Salute nella sezione digitalizzazione in ambito sanitario e componente del Comitato tecnico sanitario “Osservatorio nazionale sullo stato di attuazione dei programmi di adeguamento degli ospedali e sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale”. (rcz)

 

Vitaliano De Salazar è il nuovo commissario di Azienda Zero

È Vitaliano De Salazar, commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, il nuovo commissario di Azienda Zero. Lo ha deciso Roberto Occhiuto, presidente della Regione e Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario.

De Salazar sarà, dunque, anche commissario straordinario pro tempore dell’ente unico per il governo della sanità regionale. (rcz)

Giuseppe Profiti: Azienda Zero una risposta all’esigenza di una sanità moderna

Azienda Zero è una risposta all’esigenza di una sanità moderna. È quanto ha dichiarato Giuseppe Profiti, commissario straordinario di Azienda Zero nel corso della lezione tenuta nel corso della 12esima edizione del Corso di management medico avanzato e di politiche sanitarie organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catanzaro.

Un appuntamento formativo, quello del corso di management medico avanzato, voluto dal presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, il dottor Vincenzo Ciconte, e da tutto il consiglio direttivo, che ha aperto i lavori del secondo modulo, che risulta essere stato il primo del genere in Italia per continuità e sistematicità.

«Ringrazio il professor Profiti che ci porta le proprie conoscenze e le sue esperienze per una riflessione su come intervenire in maniera concreta per cambiare la sanità nella consapevolezza del fatto che si tratta di un percorso complicato – ha detto il presidente Ciconte – e che un solo uomo non ce la farà: ci vuole l’aiuto e la collaborazione da parte di tutti. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo alle istituzioni, come sempre».

«Qualunque professionista, soprattutto della sanità, oggi ha necessità di disporre delle cognizioni fondamentali su come gestire un’organizzazione complessa o come funziona una organizzazione complessa, sia egli chiamato a gestirla o dirigerla sia a farne parte – ha affermato Profiti –. È un complemento necessario per qualunque professione, a maggior ragione per quella sanitaria e per quella medica, nella quale sempre più spesso la decisione riconducibile a una specifica professionalità non è disgiunta da una decisione più complessiva che riguarda il sistema, tanto in termini di risorse finanziarie tanto in termini soprattutto della risorsa più importante che è l’impiego del capitale umano. Quindi ben vengano iniziative di questo genere: il mio plauso particolare, anche per la qualità del livello dei relatori, va a tutti gli organizzatori».

Nel corso della sua relazione, il commissario straordinario di “Azienda Zero” parlando dei nuovi enti sanitari ha presentato quello che il modello di raccordo tra le aziende sanitarie che erogano i servizi e il “decisore programmatico e politico” per come sarà realizzato in Calabria, «enti complessi, che non rispondono a una sola logica ma a modelli di tipo diverso: la Calabria ne ha scelto uno».

Profiti ha approfondito le ragioni della nascita di questi enti intermedi spiegando perché la Calabria ha scelto di dotarsi di un modello ben preciso, particolarmente innovativo. Inoltre, ha illustrato quali sono gli strumenti – anche questi nuovi per il sistema calabrese – attraverso cui questo ente sarà chiamato a coordinare e governare nel senso pieno del termine l’intero sistema sanitario.

«Azienda Zero è la prima risposta – ha detto ancora – come modello di governance, a quello che è una sanità moderna che punta a innalzare e quindi a livellare, in modo da uniformarsi in tutto il territorio nella risposta al fabbisogno: è la base per fare crescere la sanità. Come spesso ho rilevato, le risorse economiche sono l’ultimo dei problemi del sistema sanitario calabrese. Il vero tema è il capitale professionale da ‘acquistare’ con il capitale economico di cui si dispone».

«Oggi la situazione si è completamente ribaltata e ogni regione cerca di sopperire a quella che è una carenza che senza questi strumenti sarebbe drammatica e obbligherebbe a una riduzione strutturale mai vista. Abbiamo bisogno di correggere gli errori del passato, abbiamo bisogno di più medici ma anche di specializzarli maggiormente in relazione al bisogno», ha detto ancora Profiti.

«Per dare un dato significativo: su 100 specializzandi che entrano in specialità 75 si concentrano solo su 7 specialità sanitarie – ha concluso –. Abbiamo carenze nella scelta di posti di specializzazione nell’ordine del 75% in radioterapia, del 54% in medicina di urgenza. Quindi è un problema di produzione del capitale umano ma anche di raffinazione di specializzazione di questo capitale umano e quindi bisogna invertire le vecchie procedure del passato».

«Sulla base delle ampie discussioni che si sono svolte al termine delle lezioni del Commissario di Azienda zero sembra essere emersa una corrispondenza tra quanto illustrato e le convinzioni prevalenti tra i medici – ha commentato il direttore del corso, il dottor Lino Puzzonia -. Il punto principale è rappresentato dalla necessità dello sviluppo della medicina territoriale che renda possibile una forte qualificazione degli ospedali. Ci auguriamo che la politica colga l’occasione». (rcz)

L’OPINIONE / Giuseppe Mazzuca: Il Tavolo Adduce decreta la bocciatura dell’Azienda Zero

di GIUSEPPE MAZZUCAL’azienda zero è l’ennesima bizzarria propagandistica del Governatore. È un gigante dai piedi di argilla. A certificarlo è il Tavolo Adduce, il quale, nell’ultimo verbale, ne decreta, senza mezzi termini, una severa bocciatura. E a nulla vale la stizzita reazione del Commissario Profiti, perché non scalfisce, minimamente, né la portata né la sostanza delle pertinenti censure sollevate dal Tavolo. E si tratta di censure, nient’affatto, inedite. È la seconda volta che, vengono, perentoriamente, ribadite.

E, allora, è inutile tergiversare e menar il can per l’aia. La legge di Azienda zero va riscritta, va, completamente, riscritta daccapo. Basta con le insulse modifiche: in 15 mesi è stata modificata già 6 volte. Le modifiche non servono, sono aria fritta. La legge istitutiva va riscritta di sana pianta, perché l’attuale stesura confessa gravi e insanabili profili di illegittimità costituzionale, soprattutto con riferimento al perimetro delle competenze tra il Dipartimento regionale e l’Azienda. Infatti, l’Azienda zero, per come oggi è definita, si sovrappone, esautorandoli, al ruolo e alla funzione del Dipartimento regionale. Il che determina un fragoroso corto circuito incendiario. Perché, sulla specifica questione, l’intimazione dei Ministeri vigilanti è perentoria: in assenza della preventiva chiarificazione normativa, l’Azienda Zero non può

emanare nessun provvedimento attuativo. Prima la modifica normativa e poi tutto il resto. E i provvedimenti già emanati che fine faranno? Su di essi pende la spada di Damocle della nullità. Sono, tutti, atti nulli. Compresa la Convenzione che l’Azienda zero ha stipulato con l’Asp di Cosenza, in virtù della quale all’Azienda provinciale è stata delegata la riorganizzazione del comparto emergenza-urgenza e del 118. Un pasticcio di dimensioni madornali.

E, attenzione, i rilievi del Tavolo Adduce non si limitano, solo, alla questione della compatibilità costituzionale del testo normativo. Bollano, con il marchio dell’assoluta genericità, il documento delle linee guida, perché non dà conto del modello e dell’assetto organizzativo che si intende adottare. Ma c’è di più. Si richiedono chiarimenti sulla compatibilità delle risorse stanziate dalla legge regionale n 32 del 2021; si richiede la preventiva valutazione dell’atto aziendale, per il quale è forte la raccomandazione di ancorarlo a precisi criteri di trasparenza e pubblicità.

Insomma, il Tavolo Adduce va giù duro. In definitiva decreta la bocciatura, così pe come è oggi congegnata, dell’Azienda zero. Un anno fa l’Azienda era stata contrabbandata come la panacea di tutti i mali della sanità calabrese. A distanza di un anno si sta rivelando come una mostruosa palla di piombo, il cui unico effetto, allo stato attuale, è, solo, quello di garantire al suo Commissario una retribuzione annua di circa 200mila euro. Per non fare niente; anzi per incacrenire il già devastante stato comatoso della sanità calabrese. Alla faccia della rivoluzione proclamata dal Governatore-Commissario.

[Giuseppe Mazzuca è del Pd Cosenza]

Sanità, Profiti: Rischio restituzione fondi Covid è fake news

Il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, è intervenuto in merito a un articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud, specificando come «la Regione Calabria non corre alcun rischio in relazione ai cosiddetti fondi Covid».

«Le risorse ricevute dal ministero della Salute – ha spiegato –sono state tutte assegnate alle Aziende sanitarie provinciali e alle Aziende ospedaliere, e sono semplicemente in fase di rendicontazione. Ipotizzate un rischio restituzione è dunque una fake news».

«Anche la seconda parte dell’articolo in questione, che riguarda la nomina dei direttori generali delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria – ha concluso – è privo di ogni fondamento». (rcz)

Tavernise (M5S): L’Azienda Zero blocca la sanità

«Azienda Zero, proposta e voluta frettolosamente da Occhiuto a inizio legislatura senza i necessari passaggi legislativi, rappresenta oggi il problema dei problemi per una sanità regionale che da quando Occhiuto è commissario ad acta segna passi indietro». È quanto ha denunciato il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, evidenziando come «avrebbe dovuto rappresentare la soluzione ai cronici problemi della sanità calabrese invece rappresenta un nuovo e più grave problema».

«Nelle intenzioni era il cambio di registro – ha ricordato – a cambiare continuamente è invece la legge istitutiva di Azienda Zero: in 15 mesi è stata già modificata 6 volte e altri interventi sono in attesa. A pagare le conseguenze di una burocrazia regionale che si avvita su stessa sono solo i cittadini calabresi».

«Dalla paventata chiusura di reparti come ginecologia a Corigliano Rossano agli screening oncologici, alla prevenzione, che scompare dai radar della nostra Sanità pubblica – ha continuato il consigliere regionale –. Come segnalato dal Tavolo Adduce ci sono aziende sanitarie che non hanno effettuato neanche una visita. Per l’Asp di Vibo addirittura risultano 600 prestazioni effettuate ma ha inviato zero inviti ai cittadini. Tutto questo, come conseguenza, influisce sui Lea, in netto peggioramento rispetto al 2019».

«La situazione è grave – ha denunciato – anche e soprattuto per le aziende sanitarie in affanno tra bilanci inesistenti e debiti vecchi e nuovi. Ci sono oltre 460 milioni di euro non spesi e un avanzo di gestione di oltre 200 milioni, eppure si ricorre ancora all’anticipazione di tesoreria generando futuro debito. A complicare ancora di più le cose, si assiste anche alla guerra ormai non più sotterranea tra il dipartimento alla Salute e Azienda Zero. Dopotutto appare alquanto strano che chi siede nel Cda di una clinica privata debba anche decidere le sorti della Sanità pubblica calabrese. Ma tant’è».

«Va male, anche – ha concluso – sul fronte delle assunzioni, che sono bloccate nonostante gli ingenti fondi a disposizione, come i 2 milioni all’anno solo per le assunzioni straordinarie. La rivoluzione proclamata 15 mesi fa resta una chimera, mentre la realtà ci sbatte in faccia una Sanità che ancora non ha trovato una cura adeguata a tutti i suoi mali». (rrc)