BELMONTE CALABRO – Torna il Piccolo Festival della Microfinanza

Il 15 e 16 novembre, a Belmonte Calabro, si terrà la terza edizione del Piccolo Festival della Microfinanza, organizzata dall‘Istituto di studi e ricerche sociali Ermanno Gorrieri e da MiCreoHub e dedicata alla diffusione della cultura dell’auto impresa, della microfinanza e della finanza agevolata e alla proposta di strategie per il contrasto allo spopolamento dei piccoli paesi.

La kermesse, che terminerà sabato 16 novembre, è dedicata quest’anno all’Economia dell’inimitabile. Molteplici i relatori chiamati a raccolta dalla Regione, dal mondo accademico e dalle principali agenzie e istituzioni finanziarie nazionali e calabresi – tra cui Invitalia, Cassa Depositi e Prestiti, Università della Magna Graecia, OpenCoesione, Fincalabra – con l’intenzione di elaborare proprio in una possibile patria di restanza, Belmonte Calabro, strategie e narrazioni per facilitare la strada del ritorno e contrastare lo spopolamento. Ad arricchire l’iniziativa, quest’anno, il riconoscimento “Paladini di Prossimità”, che gli organizzatori attribuiscono a personalità in grado di promuovere e narrare l’economia diffusa.

«Forte e fragile insieme. Così raccontiamo l’economia dell’inimitabile, quella costellazione di attività economiche in grado di coniugare originalità, saper fare tradizionale e innovazione. Vogliamo potenziarla per offrire una strada davvero percorribile a chi sceglie di tornare o di restare nei piccoli paesi», ha detto Katia Stancato, economista e portavoce del Piccolo Festival della Microfinanza – PFM, introducendo l’iniziativa.

«Entro il 2080 il Sud rischia di perdere 8 milioni di residenti  – ha spiega Stancato, citando i dati Svimez – non possiamo restare inermi, da economisti con il cuore a Mezzogiorno siamo chiamati a costruire insieme proposte e a diffondere strumenti. La strada dell’auto-imprenditorialità non è l’unica ma resta una via possibile per contrastare la fuga, restare e contribuire con il proprio genio creativo allo sviluppo locale. Il rischio, altrimenti, è arrendersi alla sorte della desertificazione demografica e produttiva. A partire da questa idea abbiamo costruito il programma della terza edizione». (rcs)

BEMONTE CALABRO (CS) – All’ex Convento “Suono Libera tutti”

Da domani l’ex convento di Belmonte Calabro ospiterà Suono Libera Tutti, il laboratorio musicale permanente a cura del musicista ed etnomusicologo Christian Ferlaino.

Suono Libera Tutti è un workshop che utilizza oggetti sonori della tradizione calabrese, ma anche oggetti di uso quotidiano, dando degli spunti per nuovi modi di rapportarsi con gli altri, e con l’ambiente, attraverso il suono, favorendo l’innovazione sociale. Christian Ferlaino accompagnerà i partecipanti nel percorso  per imparare a costruire oggetti sonori di tradizione, per capirne il funzionamento e utilizzarli per produrre della musica in modo collettivo. Per partecipare non è necessaria alcuna conoscenza di tecniche musicali, poiché il laboratorio è rivolto anche a chi si approccia per la prima volta a degli strumenti.

«L’idea di base è che tutti sono musicali e possono fare musica, a prescindere dalle loro capacità tecniche. Esploreremo i suoni di questi strumenti in modo divertente e faremo musica usando improvvisazione, strategie di interazione, giochi, partiture grafiche e verbali», ha detto Ferlaino, musicista, performer, compositore, ed etnomusicologo. Attivo nell’ambito europeo della musica contemporanea e dell’improvvisazione, ha vissuto e lavorato a Bologna, Amsterdam, Edimburgo e Berlino ed è da poco rientrato in Calabria. E’ attualmente impegnato all’Università della Calabria per la ricerca “LoMus,– Local Sound For a New Musicality”, grazie all’importante borsa di studio ottenuta, una delle uniche 3 a disposizione.

Gli appuntamenti del laboratorio saranno quattro: il 15 e il 30 giugno, e il 13 e il 14 luglio, alle 15.30, e si terranno all’Ex Convento, spazio gestito da Stefano Cuzzocrea vicino al centro storico di Belmonte, dove una chiesa del 1600, circondata da un agrumeto, ospita performance, residenze artistiche e spettacoli.

Il laboratorio fa parte del progetto dell’Università della Calabria LoMus – Local Sound for a New Musicality – finanziato dalla Comunità Europea, patrocinato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical (DiSU) ed organizzato insieme a Ex Convento.spazio culturale.teatrino.residenze creative.

Sabato 15 giugno, dopo la fine del laboratorio, ci si sposterà su Cosenza per “Just Walking – Spettacolo itinerante“, percorso immersivo che attinge da poesia e letteratura e che racconta le esperienze pubbliche del camminare come pratica collettiva e comunitaria. Il tema della performance urbana è il cammino nell’evoluzione della storia dell’umanità, in relazione al tempo presente e alla società contemporanea. Una performance urbana a cura di Campsirago Residenza, centro di ricerca e di produzione delle arti performative nel paesaggio, con base nel bosco del Monte di Brianza, in provincia di Lecco.

 Basato su testi originali di Michele Losi e Sofia Bolognini, lo studio prende spunto da una pratica ventennale e dal testo “La storia del camminare” di Rebecca Solnit. La performance è organizzata in sinergia da Ex Convento e Cineteatro Universal, e si svolgerà lungo i vicoli del centro storico di Cosenza a partire dalle 18:30. (rcs)

BELMONTE CALABRO (CS) – Al via “Disabitate”, il ciclo di attività pedagogiche

Prende il via domani, a Belmonte Calabro, all’ex Convento.spazio.culturale.teatrino, il nuovo ciclo di Disabitate, le attività pedagogiche e creative che spinge a disabitare la propia idea per cambiare sguardo e la direzione artistica di Stefano Cuzzocrea.

Il tema della nuova programmazione, in contrapposizione ad Abitare dello scorso anno, è un pensiero-cammino, un invito a cambiare sguardo, a compiere quelle azioni che stimolino idee e siano favorevoli al cambiamento attraverso le tante pratiche previste, utilizzando i laboratori e le residenze per dare corpo all’idea di Disabitate.

Si comincerà il 6 marzo con il laboratorio di scrittura Straniera io, stranieri noi. Scrivere dell’alterità, composto da sei incontri on line in collaborazione con Teatrino Fontana di Legnano (MI) a cura di Laura Marzi, scrittrice e giornalista.

Il percorso si articolerà in tre tappe. Si partirà lavorando sulla narrazione dell’Io, quando le allieve e gli allievi dovranno cimentarsi in testi in cui raccontare l’Io narrante. La seconda tappa sarà dedicata al lavoro sull’Altr@: come raccontare l’estraneità e la relazione? Infine ci si concentrerà sul dialogo, come parte fondamentale della storia e strumento necessario al ritmo della pagina e alla costruzione dei personaggi. Laura Marzi ha conseguito il dottorato all’Università di Parigi Vincennes-Saint Denis con una tesi in Letterature Comparate e Studi di Genere pubblicata da Ens (Éditions École Normale Supérieure de Lyon) col titolo Raconter le care? Si è aggiudicata per il suo primo romanzo La materia alternativa il premio John Fante opera prima, il Premio Minerva per la letteratura e l’impegno civile, e il premio Marzani.

«Disabitate tocca le polarità opposte dell’esperienza contemporanea – ha spiegato Cuzzocrea – e parla dell’empatia e della determinazione con cui cerchiamo di sopravvivere, ma anche delle nostre ansie, perdite e dolori. Nella parola disabitate percepiamo sia quello che stiamo vivendo sia quello che dobbiamo fare. È tanto una descrizione quanto un imperativo, una vocazione verso modi di vita più consapevoli».

Da aprile si svolgerà Suono Libera Tutti,laboratorio in cui si esploreranno con un approccio sperimentale nuovi modi di fare musica, utilizzando oggetti sonori sia della tradizione calabrese che di uso quotidiano. Agli incontri, due al mese fino a luglio,  potrà partecipare anche chi non ha esperienza musicale. Il laboratorio sarà a cura di Christian Ferlaino, musicista, ricercatore, performer e compositore, e fa parte del progetto dell’Università della Calabria LoMus – Local Sound for a New Musicality – finanziato dalla Comunità Europea.

Disabitate continuerà poi con altri laboratori, residenze creative, spettacoli e formazioni fino ad ottobre. Eccezionalmente a luglio verrà programmato Rifugi d’aria, una festa per concepirsi come comunità e rimanere permeabili tra isolamento e apertura, progetto che negli anni si è evoluto cambiando forma, pur mantenendo lo stesso filo conduttore che si rifà alle buone pratiche e alla comunità.  (rcs)

La Rivoluzione delle seppie dedica tre giornate a musica e territorio fra Amantea e Belmonte

Cosa significa fare musica in un piccolo paese della Calabria? Cosa è cambiato rispetto a quando non c’era Internet? Fare musica è prendere spazio, creare traendo ispirazione da ciò che accade nel mondo ma anche raccontare il proprio territorio. Nonostante il cambio di prospettiva avvenuto nell’ultimo ventennio con la presenza sempre più impattante di internet, ciò che accomuna passato e presente è la necessità di avere spazi dove incontrarsi, suonare, creare, esibirsi.

Da due anni La Rivoluzione delle Seppie, l’iper-collettivo formato da professionisti nomadi e creativi che dal 2016 ha trasformato il paese di Belmonte Calabro in un avamposto di utopia sociale, ha attivato proprio tra Belmonte e Amantea il Programma di Intervento del Servizio Civile Digitale, coordinato dal Centro Studi Futura, con l’obiettivo di lavorare sui temi di alfabetizzazione digitale e digitalizzazione del patrimonio culturale. All’interno del Seppie Lab di Via Genova ad Amantea, i giovani volontari del Servizio Civile hanno scelto da subito di focalizzare la loro ricerca proprio sul patrimonio musicale locale, in quanto strumento capace di raccontare il territorio attraverso punti di vista molto diversi ma soprattutto inter-generazionali.

Il primo progetto sviluppato all’interno del contenitore “DigiPaese” è così la realizzazione di una mediateca che ha come protagonisti artisti del circondario, tra Belmonte Calabro, Fiumefreddo, Longobardi e Amantea. Accedendo alla mediateca sarà possibile trovare musica, biografia ed informazioni legate al territorio, che includono generi musicali sia tradizionalmente locali, come tarantelle e cantautorato, sia fenomeni più contemporanei, come ad esempio reggae, indie e trap. Il lavoro svolto grazie al confronto con gli artisti, attraverso interviste e incontri al Seppie Lab, ha messo in luce molte differenze ma anche molte sorprendenti analogie tra i generi musicali e le generazioni, prima fra tutte la necessità di luoghi e momenti di aggregazione. La mediateca “DigiPaese” sarà resa fruibile, oltre che digitalmente, anche sugli schermi dell’Open Shop di via Dogana ad Amantea, locale che rappresenta un luogo di aggregazione e ritrovo per le nuove generazioni di giovani di Amantea.

La mediateca verrà presentata nella giornata di venerdì 15 dicembre, alle 19:00, presso la sede del Seppie Lab in Via Genova ad Amantea, con un talk dal tema “Convivialità e Ribellione – la musica nel territorio calabrese” che vedrà l’intervento di: Elio Fortunato, artista e educatore, Enzo Ruffolo e Giovanni Vespucci, musicisti, dei giovani volontari del servizio civile, con la moderazione di Vito Meola, membro delle Seppie. Nella giornata di domenica 17 dicembre dalle 18:00 è in programma invece un evento open mic a cui tutti gli artisti locali sono invitati a partecipare, realizzato in collaborazione con Yolo, presso Piazza Mercato Nuovo a Belmonte Calabro.

Dalla raccolta di dati e informazioni poi alla pratica, da venerdì 15 dicembre si svolgerà presso il Seppie Lab il laboratorio Track Building Collettivo, guidato dal produttore musicale cosentino Stanislao Spike Costabile (già al lavoro con artisti come 99 Posse, Zulù, Madaski, etc.), con l’obiettivo di innescare un processo di costruzione collettiva di un brano con i partecipanti al workshop, per poi restituirlo proprio durante la serata evento di domenica 17 dicembre. L’accesso al laboratorio è gratuito e non prevede nessuna iscrizione, questi gli orari: venerdì 15.12, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00; sabato 16.12, dalle 11:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:00; domenica 17.12, dalle 11:00 alle 14:00.

L’idea è quella di creare un contesto eterogeneo tra i partecipanti, rendendo accessibile il laboratorio non solo a chi è interessato alla produzione musicale, ma anche a chi canta, scrive o suona uno strumento o a chi è semplicemente curioso di riscoprire i suoni del proprio paese. Il processo di creazione del brano partirà dalla campionatura di suoni del territorio e eventuali strumenti dei partecipanti, per poi passare all’editing del brano musicale e registrazione delle voci, arrivando così alla costruzione di un brano modellato sul territorio e i suoi paesaggi sonori.

Attraverso quindi modalità orizzontali di learning by doing, si giunge alla costruzione di un prodotto collettivo generato dalla diversità delle competenze e degli approcci, raccontandosi e raccontando il territorio. (rcs)

A Belmonte Calabro al via Architecture School of Commons

Da domenica 27 agosto al 2 settembre, a Belmonte Calabro, è in programma l’Architecture School of Commons un progetto de La Rivoluzione delle Seppie, iper-collettivo formato da professionisti nomadi e creativi, esperimento formativo riconosciuto oggi come tra i più rilevanti nel suo genere, lavora per la riconfigurazione delle cosiddette “aree marginali” in luoghi del possibile, sia a livello globale che nell’ambito dei sistemi territoriali locali.

Insediatesi a Belmonte Calabro, dal 2016 Le Seppie hanno stabilito lì il proprio quartier generale, attraverso la nascita della Casa di BelMondo, uno spazio pubblico, ibrido e polifunzionale, con finalità educative e culturali, nato come cantiere e diventato strumento di comunicazione e scambio al servizio dell’ambiente e della collettività, coinvolgendo architetti, collaboratori, committenti, comunità locale.

Nell’ultimo anno La Rivoluzione delle Seppie è uno dei facilitatori delle tre comunità selezionate a livello europeo per prendere parte al progetto triennale “School of Commons” di cui fanno parte le facoltà di architettura del Politecnico di Torino, École nationale supérieure d’architecture de Grenoble e Nathional Technical University of Athens con i collettivi e facilitatori delle rispettive nazioni.

Nello scorso mese di novembre 2022, gli studenti e le studentesse del Politecnico di Torino con le loro docenti, Le Seppie, Orizzontale, Zuloark e Tirilab (Grecia) e Collectif etc. (Francia), hanno lavorato negli spazi della cantina della Casa di BelMondo, trasformandoli in un laboratorio dinamico dove poter collezionare, studiare e sperimentare tecniche e materiali da costruzione locali e no. A partire dal 27 agosto prenderà il via la seconda fase del progetto, che sarà divisa nei due workshop “Building BelMondo” e “Living BelMondo”, e si concluderà con l’esperienza “Umano non Umano”.

L’obiettivo principale è quello di sviluppare le tecniche praticate a novembre affinché la Casa di BelMondo diventi uno spazio completamente abitabile. Orizzontale, in qualità di partner principale del progetto architettonico della Casa dal 2019, guiderà i partners europei e partecipanti alla costruzione di diversi ambienti abitativi fluidi e aperti che possano rispondere alle diverse esigenze delle persone che ormai tutto l’anno attraversano BelMondo per periodi medio-lunghi. Il processo di creazione architettonica proposto sulla Casa di BelMondo permette a tutte le persone che la abitano una possibilità costante di sovrascrivere usi e bisogni che successivamente vengono trasformati in esercizio costruttivo e abitativo della Casa. In pratica il modello di cantiere proposto diventa la traduzione dei bisogni e ne materializza le necessarie funzioni immediatamente.

In “Building BelMondo” i temi progettuali proposti saranno la realizzazione della pavimentazione in legno e marmo, delle partizioni leggere degli ambienti interni, dei nuovi arredi mobili. La seconda parte di ASOC, “Living BelMondo”, sarà un percorso di studio e di esplorazione collettivo con lo scopo di mappare tutte le aree verdi, le essenze e le piante presenti sul territorio belmontese: “Int’e graste we trust (Nelle piante noi crediamo)” – questo il nome della campagna di comunicazione che sarà attivata e che, attraverso l’installazione di piccoli dispositivi estetici punterà a raccontare le piante presenti a Belmonte Calabro, la maniera di preservarle e curarle, mirando a rendere tutti e tutte, sia gli abitanti che i visitatori, più consapevoli dell’importanza di favorire una cultura del rispetto e della tutela dell’ambiente, promuovendo un’attenzione maggiore alla natura e ai suoi equilibri.

La settimana si concludera 1 e 2 settembre con “Umano non Umano”, un ciclo di incontri, dibattiti, musica e proiezioni dedicato all’artista e regista Mario Schifano, un viaggio verso la realtà, per fuggire da essa, tra cielo e terra. Accanto alle proiezioni di “Umano non Umano” (Mario Schifano, 1969) e “Necropolis” (Fabio Brocani, 1970), spazio ai talk che coinvolgeranno lo scrittore Valerio Mattioli (Nero Editions), la curatrice Bianca Felicori (Forgotten Architecture), Stefano Curti (RaroVideo), Rossella Farinotti (Università Cattolica di Milano – NABA) e Marco Meneguzzo (Università della Svizzera Italiana), con la musica curata da Hugo Sanchez & Egeeno (Tropicantesimo Crew), Ettore & Vagliolise (Visioni Proibite) e Sandra Mason (Cocktail Naïf). (rcs)

BELMONTE CALABRO (CS) – Un convegno sul ripopolamento del Sic “Fondali di Isca”

Nella suggestiva cornice del lido Beachdiving a Belmonte Calabro, si tenuto l’evento conclusivo del progetto teso alla protezione e al ripopolamento del Sic “Fondali di Isca”.

I saluti istituzionali giungono personalmente dal Dott. Roberto Veltri, Sindaco di Belmonte Calabro, che accoratamente ringrazia coloro i quali hanno reso possibile l’installazione dei manufatti idonei a creare aree per il ripopolamento a batimetrie poste fra i 10 e i 20 metri di profondità. Un plauso viene reso dunque all’Ats Prosic-Iscia, composta dal Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università della Calabria, in qualità di Soggetto Capofila, all’Ente Parchi Marini Regionali e al Flag “La Perla del Tirreno”, che di concerto, hanno reso realizzabile questa opera.

A suffragare l’importanza e il peso dell’installazione di questi Reef Artificiali, la testimonianza della Prof.ssa Silvia Mazzuca, responsabile scientifica del progetto e docente Unical: «dopo appena un mese e mezzo dall’immersione dei Reef, gli stessi sono già copiosamente colonizzati; murene, flotte di avannotti di diversa specie e diversi saraghi, anche di grande pezzatura. Questo progetto favorisce quel concetto di biodiversità essenziale e pregnante, baluardo di un tesoro da proteggere e alimentare».

All’evento interviene anche il neo eletto Commissario Straordinario dell’Ente Parchi Marini Regionali che, nell’annunciare la prossima apertura della sede della Zsc Fondali di Isca, afferma che: «c’è in noi la volontà a proseguire in questa direzione e a portare avanti una programmazione necessaria itinerante che non si fermerà a Belmonte Calabro; giacché da qui tutto partirà, per raggiungere ad esempio Brancaleone e Bivona, già sede operativa dei parchi marini protetti della Costa degli Dei, dove miriamo al ripopolamento delle bellissime tartarughe marine e non solo. Vogliamo e dobbiamo coltivare alleanze e fare rete, poiché la Calabria è la nostra terra e a noi in primis, spetta l’arduo compito di lavorare sodo e bene per darle il lustro che merita».

Dall’intervento del Direttore del Flag La Perla del Tirreno, Annamaria Mele, si evince quale sia stato il ruolo del Flag: «l’area interessata dall’intervento, era area Sic anche prima, logicamente, dell’installazione dei reef artificiali, pertanto non doveva essere tanto depauperata; nell’analisi ante operam abbiamo riscontrato aree quasi morte, orfane di quel valore naturalistico che avevano e che soprattutto avrebbero dovuto continuare ad avere. Ecco perché il nostro cda ha accettato di buon grado di collaborare con l’Università della Calabria e l’Ente Parchi Marini Regionali”; concorde con la Prof.ssa Mazzuca sul fatto che questo è stato, per il Mar Tirreno cosentino un progetto pioniere, la Mele aggiunge che “grazie ad esso, si è compreso davvero cosa sono le isole di ripopolamento: delle vere e proprie nursery sicure per le specie ittiche e un luogo ideale per far ‘rifiorire’ la flora acquatica. Come FLAG adesso, concluderemo l’opera, apprestandoci fin da subito in attività rivolte alla sensibilizzazione dei pescatori per la tutela della biodiversità marina».

Presenti all’evento la Guardia Costiera, le istituzioni locali e le associazioni ambientalistiche, tutti concordi sul fatto che questa sia la strada giusta verso il ripristino, anche se parziale, degli ecosistemi locali.
A concludere l’evento, le parole del Dott. Francesco Pisano, funzionario Regione Calabria, responsabile della misura 1.40 del P.O. Feamp 2014/2020, fondo che ha finanziato l’attività, il quale testimonia attraverso un vero e proprio moto d’orgoglio, quanto la Calabria sia una enorme “area protetta” da ripristinare e tutelare: «Abbiamo oggi un’opera fruibile a chiunque: qui a Belmonte i fondali di Isca hanno finalmente ritrovato è occupato il giusto posto che gli spetta».

Al Presidente del Flag La Perla del Tirreno, Dott.ssa Gabriella Luciani, i ringraziamenti istituzionali a chi a reso possibile questo progetto: il Comune di Belmonte Calabro e di Amantea, il Dipartimento Agricoltura – Settore Caccia e Pesca della Regione Calabria, egregiamente amministrato dall’Assessore Gianluca Gallo e diretto dal Dott. Giacomo Giovinazzo. La Dott.ssa Luciani non dimentica i piccoli pescatori professionali che sono i veri protagonisti di ogni attività del Flag, rimarcando che nei prossimi due mesi, saranno proprio loro a monitorare l’area e ad apprezzarne i vantaggi che tali opere apporteranno alle nostre coste e ai nostri mari. (rcs)

BELMONTE CALABRO (CS) – Domenica “Rhoda. Geofonie e percorsi sonori in Calabria”

Domenica 2 luglio, a Belmonte Calabro, all’ex Convento, è in programma Rhoda. Geofonie e percorsi sonori in Calabria, promosso da Ex Convento. Spazio culturale, teatrino, residenze creative, Voce Specifica, Consorzio Musicisti Calabresi e Tecné.

All’ex Convento, dunque, musicisti e musiciste daranno vita a momenti di confronto e riflessioni trasversali. Gli studiosi prenderanno spunto dall’ascolto del canto Lu Garofalu d’Amuri, riportato con il titolo All’aria nova e pubblicato nella raccolta Folk Music from Italy, nel 1956.

Il progetto Rhoda è nato da un’idea di Anna Maria Civico, performer, maestra di canto di tradizione orale e vocalità, e Amedeo Fera, musicologo, che hanno coinvolto Delia Dattilo, etnomusicologa, e Francesco Magarò, musicista e ricercatore. Al momento-studio, oltre a loro, prenderanno parte anche Michela Commisso, Alessandro Sessa, Giuseppe Gallo, Carlo Cimino, e Francesco Denaro. Alla performance, risultato degli studi effettuati su Lu Garofalu d’Amuri, svolti dai musicisti già nei giorni precedenti, si potrà assistere, dalle 15:30 in poi, nella chiesa secentesca dell’Ex Convento.

L’esecuzione del brano calabrese sancirà la conclusione di Cantare nei luoghi, progetto laboratoriale ideato e tenuto da Anna Maria Civico all’interno di Abitare, ciclo di residenze laboratoriali organizzate dall’Ex Convento che si susseguiranno per tutta l’estate.

Un lavoro, quello di Civico, tra tecnica, improvvisazione e spontaneità, in cui ci si immergerà completamente in una dimensione fatta di ascolto e di respiro, e dove il corpo sarà veicolo e sostegno della voce e del canto. I 10 partecipanti al laboratorio che si sta svolgendo in questi giorni, apriranno la ricerca vocale agli uditori presenti.

«Saranno presentate relazioni e performance intorno a temi e forme musicali affini al canto sopra menzionato – a sua volta parte di un ciclo più ampio – che diventa perciò fulcro, pretesto e motore per una serie di ulteriori riflessioni, offerte da relatori e relatrici con esperienze eterogenee negli ambiti della musica pratica e teorica», spiega Stefano Cuzzocrea, ideatore dello spazio culturale Ex Convento e delle residenze laboratoriali che si susseguiranno per tutta l’estate.

Cantare nei luoghi, iniziato martedì 27 giugno, è una residenza che affronta, attraverso varie pratiche, temi quali vocalità e canto tra fisicità del suono ed esperienza corporea, scambio ascolto-vocalità nel sistema orecchio-bocca, l’orientamento della risonanza della voce, fino ad arrivare alla creazione e composizione di pattern sonoro-musicali con la voce, la creazione di un breve testo e la trasmissione di un canto di tradizione orale calabrese. (rcs)

BELMONTE CALABRO (CS) – Un crowdfunding per costruire un teatro di comunità

All’Ex Convento di Belmonte Calabro un crowdfunding per costruire un teatro di comunità. E dal 25 aprile in partenza Abitare: un ciclo di laboratori residenziali, performance e residenze creative fino al 7 ottobre.

Teatrino. Teatro a forza collettiva. Si intitola così la campagna di crowdfunding ancora disponibile sulla piattaforma Produzioni dal basso, ideata dall’associazione Ex Convento di Belmonte Calabro, progetto trasversale che ha sede in Calabria dal 2002, che si divide tra gli spazi di un antico agrumeto, il chiostro e la chiesa. L’obiettivo della raccolta fondi è quello di costruire a Belmonte un teatrino di comunità che possa essere fruibile da tutti. Un luogo costruito insieme per far crescere l’offerta culturale e dove artisti e artiste possano abitare per lunghi periodi dando vita a nuove creazioni da restituire al paese.

Il primo passo è stato quello di realizzare una platea in legno di circa 200 metri quadrati, diventata un palcoscenico senza distinzione tra il pubblico e gli artisti, già tagliata, montata e livellata, grazie al lavoro condiviso e a costo zero. La raccolta fondi servirà ora ad acquistare un tappeto per la danza, della vernice, i materiali e le attrezzature tecniche per allestire il teatrino, chiamare un falegname che possa levigare e verniciare il pavimento, e dell’altro legno per autocostruirsi le strutture e gli arredi. Arricchendo così lo spazio in cui organizzare eventi e rassegne di danza, musica, circo, teatro, canto, soundscape, e laboratori che possano essere gratuiti per le bambine ed i bambini.

Tra le altre cose con i fondi raccolti si organizzerà anche la rassegna autunnale Rifugi d’aria. La chiusura della campagna di raccolta fondi è prevista per il 25 aprile, quando ci si trasferirà ad Atena Lucana, in provincia di Salerno, per “La Terra mi tiene”, una festa di comunità e di resistenza che restituisce, ogni anno, vita ai vecchi forni del centro storico. Una festa di libertà e di comunanza legati dal rito del pane e dal suo essere rito collettivo.  La fine del crowdfunding coinciderà con l’inizio di una serie di azioni differenti tra residenze creative, laboratori residenziali, spettacoli tra teatro e musica, e festa di comunità, per sentirsi parte di uno spazio tramite un processo di dialogo. Sarà questo il focus di Abitare, stagione teatrale che si svolgerà dalla primavera fino all’autunno organizzata, senza nessun finanziamento pubblico, negli spazi dell’Ex Convento.

«Abitare è un’azione che non investe soltanto la casa, lo spazio domestico. Non abitiamo esclusivamente ciò che chiamiamo casa, ovvero, quell’ordine materiale che coinvolge oggetti e persone, che intreccia le cose e gli affetti, sé stessi e gli altri. Abitiamo il corpo, la bocca. Abitiamo la presenza, il genio. Abitiamo l’àbito, l’avere, la fiducia. Abitiamo, come prova certa. Un paese, una casa, un’abitudine, una pratica artistica. Abitare è ciò che ci rende umani», dice Stefano Cuzzocrea, ideatore e organizzatore del ciclo di azioni che partiranno a breve, e del progetto Ex Convento in essere da vent’anni.

Il mese di maggio sarà ricco di residenze e laboratori: dall’8 al 14 maggio si svolgerà la residenza di danza di Sara Brusco e Sara Coelho Galàn, e dal 22 al 28 l’Ex Convento ospiterà la residenza rivolta al contorsionismo a cura di Alessandra Piccoli.  Dal 9 all’11 giugno spazio al laboratorio residenziale danza-corpo di Axis Syllabus con Nuvola Vandini, che terminerà con una sua performance di danza e musica, durante la serata, insieme a Ilaria Montenegro.

Dal 19 al 24 saranno invece la Compagnia Tardito/Rendina e Antonio Villella protagonisti del laboratorio residenziale Verso il clown, tra il teatro e la danza. Mentre dal 27 giugno al 2 luglio si svolgerà Cantare nei luoghi, laboratorio residenziale di canto a cura di Anna Maria Civico, ospite all’Ex Convento anche lo scorso anno.

Il mese di luglio inizierà con il laboratorio teatrale Abitare, dal 6 al 15, dedicato a bambini e bambine, che terminerà con lo spettacolo di e con Stefano Cuzzocrea, Senza pollicini.  Dopo una breve pausa, dal 4 al 10 settembre sarà la volta della residenza creativa di teatro Premio Paola Scialis, dedicato a colei che fino al 2018 ha portato avanti le attività all’Ex Convento insieme a Stefano Cuzzocrea, prima della sua prematura scomparsa. Chiuderà il ciclo della rassegna Il Gioco, l’ascolto, il clown, laboratorio di secondo livello con Willy the clown, dal 29 settembre al 7 ottobre. (rcs)

BELMONTE CALABRO (CS) – Si presenta lavoro discografico di Greco-Presta

Domenica 10 luglio, a Belmonte Calabro, alle 19.30, all’ex Convento, verrà presentato, ufficialmente per la prima volta, A ‘sta frinesta di  Federica Greco e Paolo Presta.

Ad accogliere la voce e il tamburello di Federica e l’organetto diatonico e la voce di Paolo, sarà la chiesa dell’Ex Convento, spazio che progetta, organizza e sostiene produzioni teatrali, residenze creative, rassegne, feste di comunità e progetti didattici.

La chiesa, circondata dalla natura, insieme alla musica e allo scorcio sul mare al tramonto, regaleranno suggestioni e sensazioni uniche a coloro che avranno il piacere di ascoltare e prendere parte alla performance, che sarà «A ingresso libero, con uscita ad offerta libera e consapevole», dice Stefano Cuzzocrea, co- ideatore e organizzatore del progetto Ex Convento.

Grazie alle mura risonanti della chiesa l’esecuzione sarà in acustico, e i brani che ascolteremo, nonostante nascano da registrazioni sul campo, sono stati riarrangiati secondo una propria idea musicale, modificati dal punto di vista ritmico, armonico ma anche da quello melodico. Varie infatti sono le allusioni al rock, al jazz, al rap e ad altri stili, come l’improvvisazione, che fanno parte del background del duo, attivo dal 2018, nato all’interno delle mura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.

Da Spuntunera, a U re Bifè, a Strina du judeu, o ancora A ‘sta frinesta, brano dal quale prende il nome il disco uscito su tutti i digital store lo scorso 14 giugno, nei brani emerge la passione comune per la cultura della propria terra d’origine dei due musicisti, che ha dato vita ad una reinterpretazione del repertorio tradizionale «il cui intento non è filologico ma è quello di prendere spunto dalla tradizione per poi lasciare spazio alla creatività ed al gusto personale» dicono a riguardo i due giovani, che hanno inoltre partecipato a diversi festival, tra cui Radicamenti Mendicino Festival, Peperoncino Festival, Notte dei Musei, Tarantella Power, Insegui l’Arte – Festival della Ri-conoscenza.

Una serata, quella di domenica all’Ex Convento, durante la quale il tocco deciso dell’organetto diatonico si accompagnerà ad una voce espressiva ed emozionante, arrivando, grazie anche alla location incastonata a due passi dal centro storico di Belmonte, alla mente e al cuore.

Si tratta del terzo evento dell’estate all’Ex Convento, che segue i due laboratori residenziali della rassegna Ricomporre i passi appena terminati: Cantare nel paesaggio, laboratorio di canto-voce-ascolto sul patrimonio polivocale calabrese a cura di Anna Maria Civico, terminato il 5 giugno con una performance che ha visto come protagonisti alcuni musicisti calabresi e non, all’interno dello spazio della chiesa; e “Dança Imaginal espaço de imaginaçao corporea”, realizzato da Maddalena Ugolini, terminato il 4 luglio, dedicato all’improvvisazione seguendo un percorso esplorativo delle potenzialità espressive.

I prossimi eventi saranno “Attraversamenti”, esplorazioni poetiche tra terra e cielo dedicato a bambini/e dai 7 agli 11 anni, dal 5 al 9 settembre, a cura di Stefano Cuzzocrea e Chiara Tabaroni, creatrice di progetti culturali; e il laboratorio di Clown teatrale, tenuto da Willy the clown, alias Antonio Villella, dal 21 al 25 settembre. (rcs)

BELMONTE CALABRO (CS) – Al via la manifestazione “Crossing 2021”

Prende il via domani, a Belmonte Calabro, la manifestazione Crossing, organizzata da La Rivoluzione delle Seppie e che prevede 10 giorni di workshop, tavoli di lavoro, talk, incontri, convivialità e progettazione condivisa.

Il gruppo di coordinamento de La Rivoluzione delle Seppie, formato dall’Associazione “Le Seppie” e dal Collettivo “Orizzontale”, insieme ai suoi partner principali in particolare la London Metropolitan University e il Comune di Belmonte Calabro, ha come obiettivo principale la riattivazione culturale delle aree marginali rurali per sperimentare diversi metodi di vivere e lavorare collettivamente.

Una riattivazione che, paradossalmente, proprio all’interno di questa crisi pandemica, ha registrato un’intensificazione dell’attività del gruppo rendendo possibile una presenza non più temporanea ma permanente nel centro storico di Belmonte Calabro.

Il focus di Crossings 2021 sarà una conversazione attorno al tema “Vernacolare” che sarà sviluppato tramite 3 workshop: Comunicazione, coordinato da Le Seppie, Architettura, coordinato da Orizzontale, e Processi e Ibrid(e)Azioni, coordinato dall’artista Roberto Alfano, in arte Alfanone. I valori vernacolari sono conoscenze intuitive, un know-how pratico che struttura la cultura quotidiana dell’ordinario. Sono parole, abitudini e conoscenze che informano la vita sociale reale.

I tavoli di lavoro si terranno nei giorni 17 e 19 settembre e ci sarà la possibilità di interagire e co-progettare con una serie di professionisti. Claudio Morelli, direttore editoriale di VD modererà la round table “Strategie e Design per l’attivismo digitale”, curata da Francesca Bova e Matteo Blandford che ospiterà Elisa Di Liberato di Trentino Brand New, Matteo Moretti di Sheldon.studio, Daniele Bucci membro di Her: She Loves Data e Diletta Von Huyskes, responsabile advocacy di Privacy Network.

“L’importanza della educazione non formale in architettura, all’interno dell’accademia” sarà il tavolo di lavoro e discussione moderato da Marco Brizzi, curato da Rita Elvira Adamo (Le Seppie) e Giuseppe Grant (Orizzontale) e impreziosito dalla varietà delle esperienze e degli ambiti lavorativi da cui provengono i tantissimi ospit*, tra cui James Binning (Assemble Studio), Nicolas Henninger (OfCA e collectif EXYZT), Ianira Vassallo (Politecnico di Torino), Sandra Denicke Polcher e Jane McAllister (London Metropolitan University).

Il tavolo di lavoro di “Radical Care: pratiche e processi per comunità in movimento” sarà moderato da Giulia Ricci, editor a Domus, curato sempre dalla stessa insieme a Rita Elvira Adamo e ospiterà Catherine Rottenberg di The Care Collective, Rossella Tricarico di Manifatture Knos, Stefano Cuzzocrea dall’Ex Convento e Filippo Tantillo di Riabitare l’Italia.

Inoltre, durante queste giornate, il collettivo ha previsto una serie di attività ludico-culturali in cui l’obiettivo è creare nuovi incontri con la comunità locale attraverso l’uso degli spazi pubblici del centro storico, nel rigoroso rispetto di tutte le regole previste dalle normative anti-Covid.

Per due giorni la piazza Senatore Del Giudice, conosciuta anche come “a chiazza”, ospiterà le ceramiche dell’artista BagnoTurco, i crivi (cestini) di Za Rusina, banchetti di leccornie locali grazie alla collaborazione con il bar Antico Caffè Marano e il ristorante la Taverna intru vicu: una piccola ma particolare festa di paese che sarà accompagnata il 18 settembre dalla ricerca musicale di Italia Serie Oro insieme a Roberto Vagliolise, artista di Cosenza, e il 19 settembre dal collettivo musicale milanese Psychophono.

Ma, come sempre, per avere un gran finale si deve sempre iniziare con il botto, infatti le prime due giornate, 11 e 12 settembre saranno all’insegna della scoperta del territorio e della comunità locale da parte di tutti gli ospiti di Crossings. L’11 settembre è prevista una gita su Monte Cocuzzo che si chiuderà con una camminata verso Mendicino, comune con cui il collettivo ha iniziato a collaborare negli ultimi mesi, alla presenza di un altro partner importante, la cooperativa sociale “il Delfino”. Il 12 settembre, dopo aver visitato il Museo della Seta, si tornerà a Belmonte per un pranzo comunitario presso l’Ex Convento dei Cappuccini, altro partner del progetto, durante il quale Nando Brusco, artista di Belmonte, farà uno spettacolo nella chiesa sconsacrata del convento stesso.

L’obiettivo principale di Crossings 2021 è il ritorno della comunità temporanea ad interagire con il paese, dopo i due anni in cui si è in particolar modo lavorato sulla riattivazione della Casa di BelMondo.

La Rivoluzione delle Seppie opera nei vuoti dei territori, sia fisici che virtuali, alla ricerca di gusci abbandonati, occupando lo spazio e assumendone la forma, creando nuove forme di comunità che si alimentano grazie all’interscambio di conoscenze. (rcs)