Mutua Sanitaria Cesare Pozzo assegna le borse di studio ai soci ed ai figli dei soci in Calabria

La Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, fondata nel 1877, è la più grande tra le realtà italiane che operano nel campo della mutualità sanitaria integrativa, è al fianco di 250mila persone in tutta Italia: ai 171 mila soci e ai loro familiari offre un aiuto quotidiano a tutela della salute e un sostegno concreto in caso di bisogno.

Fornisce assistenza, integrazione e sostegno, contribuendo a garantire il diritto alla salute e l’universalità delle cure. La normativa di riferimento è la L. 3818/1886 sulle società di mutuo soccorso, modificata nel 2012 per meglio rispondere alle necessità del presente. Le mutue, inoltre, sono a pieno titolo Enti del Terzo Settore secondo quanto stabilito dal relativo Codice (D. Lgs 117/2017).

Cesare Pozzo è solidarietà, esperienza, affidabilità e solidità per tutti i cittadini che si iscrivono individualmente, ma anche per imprese e lavoratori, infatti, gestisce anche fondi sanitari integrativi e coperture collettive aziendali originati da contratti collettivi, accordi o regolamenti aziendali ai sensi dell’art 51. TUIR DPR 917/86.

Scopo e principio fondativo di Cesare Pozzo è la mutualità, intesa come aiuto solidale e reciproco.
Tutti possono aderire, indipendentemente dalle condizioni professionali, sociali e di salute.

La continua ricerca di servizi di qualità, sempre più rispondenti ai bisogni emergenti dalle trasformazioni sociali ed economiche di questi anni, consente a Cesare Pozzo di proporre soluzioni adeguate e non onerose a singoli soggetti ed alla collettività.

Per i valori sopra esposti, anche per l’anno scolastico 2022- 2023, si conferma l’attenzione della Mutua Sanitaria Cesare Pozzo per le nuove generazioni che si affacciano al futuro e che si apprestano ad affrontare la riorganizzazione della scuola dopo la pandemia.

Un aiuto economico concreto quello della Cesare Pozzo verso i Soci e i propri familiari, infatti per l’anno scolastico 2022 – 2023 verranno erogati in tutta Italia circa 228 mila euro di sussidi allo studio a ben 1857 studenti. Sono interessate le Scuole Primarie, le secondarie di 1° grado e le secondarie di 2° grado, le Università e la sezione speciale per studi e ricerche sulla storia e cultura della mutualità e della sanità integrativa “Mario Fratesi”.

Martedì 5 dicembre, alle ore 16.00, a Catanzaro Lido, presso l’Hotel Niagara – in viale Crotone 170, alla presenza del Presidente della Mutua Soccorso Cesare Pozzo Antonio Bisceglie ed al Consigliere Nazionale Antonino Zumbo in rappresentanza del Presidente Nazionale, sono stati consegnati i sussidi per Catanzaro 19, per Crotone 4, per Vibo Valentia 5 ripartiti nella scuola primaria, secondaria di 1° grado, secondaria di 2° grado, laurea di primo livello, laurea magistrale e laurea specialistica

Mercoledì 6 dicembre alle ore 16.00 a Reggio Calabria, presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio – Sede dell’Amministrazione Comunale – Piazza Italia, si è svolta la consegna dei sussidi per gli Associati alla Mutua della Città Metropolitana; 44 i premiati ripartiti nella scuola primaria, secondaria di 1° grado, secondaria di 2° grado, laurea di primo livello, laurea magistrale e laurea specialistica.

E’ stata questa una partecipata manifestazione dove i soci con i loro familiari si sono trovati a loro agio accolti dal Direttivo della Mutua Soccorso Cesare Pozzo Calabria in un suggestivo ambiente, il Salone dei Lampadari del Palazzo Comunale, gentilmente concesso dall’Amministrazione Comunale e dal Sindaco Giuseppe Falcomatà.

Ha moderato l’incontro l’Ing. Viviana Fedele Responsabile Mobilità e Risk Management presso l’Azienda di trasporto pubblico Atam.

Interventi di saluto da parte di: Ruggero Marra Assessore al Comune di Villa San Giovanni e Socio della Mutua Soccorso, dell’ Amministratore Atam Avv, Giuseppe Basile, del Vice Presidente della Mutua Soccorso Calabria Pasquale Foti, del Presidente della Mutua Soccorso Calabria Antonio Bisceglie e del componente del Consiglio di Amministrazione Nazionale Antonino Zumbo in rappresentanza della Presidenza Nazionale. Alla Cerimonia è intervenuto il Vice Sindaco Dott. Paolo Brunetti che ha portato i saluti del Sindaco Avv Giuseppe Falcomatà impegnato in altra manifestazione istituzionale.

Durante la consegna dei sussidi alcuni Soci e/o familiari hanno voluto testimoniare la loro appartenenza alla Mutua Soccorso con un breve intervento.

Significative sono state le seguenti testimonianze: Dott.ssa Teresina Ribuffo figlia di ferrovieri da sempre iscritti alla Mutua Soccorso ed anch’essa ancora oggi iscritta, nonostante svolga il lavoro di Cancelliere esperto presso il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria; Graziano Martino Macchinista in pensione da 41 anni, iscritto prima da lavoratore e successivamente da pensionato; Nunzio Franzò Capo Deposito in pensione da 44 anni, iscritto alla Mutua Soccorso da Macchinista ed ora in pensione; Michelangelo Riolo in servizio nel Settore Uffici di Rete Ferroviaria da 42 anni iscritto alla Mutua Soccorso.

In un clima di familiarità la cerimonia si è conclusa con un buffet di saluto e con lo scambio di auguri per le prossime festività.
Al termine dell’evento tutti coloro che hanno ricevuto il sussidio hanno lanciato dei palloncini bianchi a significare il valore essenziale della solidarietà onde consentire, anche a chi non possiede i mezzi economici, di raggiungere i traguardi desiderati.

Mercoledì 13 dicembre ore 16.00 a Cosenza, presso la Sala dell’Autostazione, via delle Medaglie d’Oro saranno consegnati i 37 sussidi per Cosenza e provincia; alla Cerimonie di Consegna saranno presenti il Presidente della Cesare Pozzo Calabria Antonio Bisceglia, dipendente Ferrovie della Calabria e in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione Nazionale sarà presente Antonino Zumbo già dipendente in pensione di Trenitalia.

Nel corso della cerimonia di Cosenza, la Mutua Soccorso Cesare Pozzo consegnerà alla comunità cosentina un defibrillatore che sarà posizionato proprio all’interno dell’Autostazione, al servizio di tutti. (rcz)

Fillea Cgil intitola 6 borse di studio a Salvatore Cucè

Partire dal ricordo e dalla memoria di Salvatore Cucè, operaio 34enne morto lo scorso febbraio mentre era impiegato in un cantiere della linea ferroviaria del Terzo Valico a Voltaggio, per lavorare sulla costruzione e la diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro a partire dalle nuove generazioni.

È questo lo scopo delle borse di studio che la Fillea Cgil Calabria ha deciso di intitolare alla memoria di Cucè e la cui presentazione è avvenuta a Roccabernarda, città natale di Salvatore Cucè, in un’iniziativa promossa da Cgil Fillea, Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone e Vibo, l’associazione Amici di Salvatore e il Comune di Roccabernarda.

All’evento hanno preso parte i familiari del giovane operaio, il Segretario Nazionale Fillea Cgil Antonio Di Franco, il Segretario Generale Fillea Cgil Calabria Simone Celebre, il Segretario Generale Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv Enzo Scalese, il Segretario Generale Flc Cgil Calabria Domenico Denaro, la coordinatrice regionale Inl-Fp Cgil Graziella Segreti, la dirigente dell’istituto omnicomprensivo Diodato Borrelli S.Severina – Rocca Bernarda Antonietta Ferrazzo, l’associazione Minatori Pagliarelle rappresentata da Sandro Garofalo, il Sindaco di Roccabernarda Luigi Foresta, la presidente dell’associazione “Amici di Salvatore” Stefania Venditti.

«Se la formazione sulla sicurezza sul lavoro degli adulti è cosa ardua – ha affermato il Segretario Generale Fillea Cgil Calabria Simone Celebre – lo si deve al fatto che le persone di una certa età hanno difficoltà a modificare abitudine acquisite, magari sottovalutando il rischio lavorativo. Per questo motivo è importante ripartire dalle nuove generazioni per impostare un consolidamento della cultura della sicurezza che potrà essere favorito dall’inserimento nei programmi scolastici di questa materia».

«Le nostre proposte alla politica purtroppo non vengono ascoltate. Non si può essere sicuri sui luoghi di lavoro se c’è precarietà, sfruttamento o si ricorre a strumenti come il subappalto a cascata che riduce i diritti e le tutele, usando strumentalmente la clava delle semplificazioni con l’obiettivo di spendere, indipendentemente dalla qualità delle opere e dalla sicurezza di chi lavora. Serve – ha aggiunto – urgentemente una riforma della giustizia penale che eviti lo spettro della prescrizione, che introduca il reato di omicidio colposo sui luoghi di lavoro e una patente punti per quelle imprese che rispettano le regole, estromettendo dalle gare dei lavori pubblici quelle che non lo fanno, evitando di creare dumping tra le imprese serie che rispettano norme e contratti. Serve un maggiore numero di ispettori mettendoli nelle condizioni di poter lavorare con la giusta qualità e serenità. Tematiche che porteremo con forza nella mobilitazione che si svolgerà in Calabria congiuntamente alla Uil il prossimo primo dicembre a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria». (rcz)

Il consigliere regionale Neri: Regione Calabria garantirà borse di studio

Il consigliere regionale Giuseppe Neri, ha assicurato come «la Regione Calabria, appena sarà concluso l’iter di riforma, assumerà l’impegno di trasferire agli Atenei tutte le risorse necessarie alla copertura totale delle borse di studio entro il mese di agosto, al fine di permettere l’erogazione a tutti gli studenti entro trenta giorni dall’inizio dell’anno accademico».

La condizione del Diritto allo Studio in Calabria ha animato spesso il dibattito pubblico a causa delle inefficienze registrate relativamente allo stanziamento dei fondi a copertura degli interventi in favore degli studenti risultati idonei a percepire le borse di studio.
Negli anni, oltre al definanziamento complessivo delle misure, un’altra problematica emersa è la tempistica di erogazione, con ritardi a volte superiori ad un anno che, difatti, non permetteva alle prestazioni agevolate per il Diritto allo Studio di assolvere la missione per le quali vengono previste.
Il capogruppo di Azione Universitaria in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, Mario Russo si è confrontato nei giorni scorsi con il Governatore esponendo il suo punto di vista apprezzato dallo stesso Occhiuto.  Al tempo stesso, la vice presidente Princi ha confermato l’istituzione di un tavolo tecnico per la Riforma della legge regionale sul Diritto allo studio in Calabria. Inoltre, il Consiglio regionale con il suo presidente Mancuso sta collaborando insieme alla Giunta, per predisporre un testo ampiamente condiviso.
«Il contributo di idee e proposte che Azione Universitaria difende brillantemente da anni negli Atenei calabresi, presto diventerà Legge e porrà fondamenta solide sulle quali sarà strutturata la nuova Legge per il Diritto allo Studio, la cui revisione è già in atto a cura degli uffici regionali», ha detto Neri, sottolineando come questa sia «una sfida entusiasmante che il Presidente Occhiuto e la vicepresidente Princi, nella sua veste di assessore al ramo, hanno immediatamente accolto dimostrando piena continuità tra l’agenda del Governo regionale e quella del Governo nazionale».
«Spero che questo intervento – ha concluso – possa consentire ad alcuni Atenei calabresi di rivedere i bandi ed avere così una boccata d’ossigeno per superare le polemiche degli anni scorsi e ogni discriminazione rispetto al resto del territorio nazionale». (rrc)

All’Umg potenziate e confermate le borse di studio per specializzazione: A Dermatologia diventano 5

L

a Scuola di Dermatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro è stata potenziata con le borse di specializzazione. Dalle 2 previste nel 2022 si è passati a 5, di cui tre statali e due regionali.

Il numero delle borse è stabilito dall’Osservatorio del Ministero dell’Università  sulla base di criteri relativi alla qualità del corpo docente in organico ed alla capacità di formazione dei medici nelle cosiddette “reti formative”. Per Dermatologia, così come per altre specialità, in Calabria, ne fanno parte i grandi ospedali cittadini, Dulbecco a Catanzaro, Annunziata a Cosenza e GOM a Reggio Calabria.

Grande soddisfazione è stata espressa da prof. Steven Paul Nisticò, già direttore della Scuola di Dermatologia all’Umg e ora ordinario all’Università La Sapienza di Roma, sottolineando che si tratta di un riconoscimento che «premia il lavoro di assistenza e di ricerca scientifica della scuola di Dermatologia dell’ Università Magna Graecia di Catanzaro».

Fondamentale il lavoro svolto dalle equipe del Policlinico di Germaneto e dalle Unità Operative di Dermatologia del Mariano Santo di Cosenza diretta dal Dr. Eugenio Provenzano, dell’Ospedale Pugliese, neo Dulbecco, diretta dal Dr Giancarlo Valenti e del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria guidata dalla Dr.ssa Valeria Falcomatà.

«Il lavoro svolto sul campo e su tutto il territorio calabrese è stato premiato dalle istituzioni», ha commentato Nisticò, che si augura che i neospecialisti possano coprire le carenze di questa specializzazione sul territorio calabrese.

«Tutti gli specialisti provenienti dalla scuola dell’UMG – ha proseguito – hanno vinto i bandi pubblici per posizioni di dirigente medico in molte ASL e unità operative del territorio e questo è motivo di grande soddisfazione».

«Altri allievi neospecialisti operano in importanti ospedali italiani – ha aggiunto – ed altri hanno vinto premi internazionali per la ricerca. Vengono così premiati i cittadini ed i pazienti calabresi».

Va ricordato come gli specializzandi e gli specialisti in dermatologia lavorano quotidianamente per la diagnosi precoce di malattie oncologiche quali il melanoma ed i carcinomi cutanei e per la cura di malattie croniche spesso invalidanti quali la psoriasi e la dermatite atopica sia in pazienti adulti che pediatrici. (rcz)

L’OPINIONE / Giusy Iemma: Università e Regione assicurino più borse di studio per fermare carenza di medici

di GIUSY IEMMA – Il ricorso agli specializzandi, per far fronte alla carenza di personale medico nelle corsie calabresi, rappresenta un’opportunità che deve essere colta e sostenuta con maggiore responsabilità nella nostra regione. Pensando alla situazione di Catanzaro e dell’Azienda ospedaliera-universitaria Dulbecco, non si può non evidenziare la necessità di aumentare il numero delle borse di studio in ogni specialità, facendo attenzione anche ai relativi fabbisogni.

È una questione di cui ho discusso pubblicamente nel corso dei tavoli di lavoro alla Festa dell’Unità del Pd, rimarcando l’esigenza che Regione e Università mettano in campo uno sforzo suppletivo in termini di risorse e di programmazione per aumentare il numero delle borse di studio rispetto alle poche unità dello scorso anno. In una regione, come la Calabria, dove il calo del personale medico negli ospedali è in caduta libera e dove è particolarmente alta l’età media dei dottori in servizio, diventa indispensabile investire sui giovani specializzandi per difendere la sanità pubblica.

Si stima attualmente che in Italia sono solo 2500 gli specializzandi assunti davanti ad una platea potenziale di 25.000. Misure adottate a livello nazionale consentono agli stessi di entrare nel sistema sanitario, in anticipo rispetto all’acquisizione del titolo di specializzazione, e costruire così le basi per la loro futura assunzione.
Una soluzione che deve essere, quindi, valorizzata e adoperata con maggiore coraggio, specialmente con riferimento all’imminente nascita del secondo Pronto Soccorso al Policlinico di Germaneto, che potrebbe dare nuova linfa anche per i giovani professionisti della sanità chiamati a prestare servizio e formarsi nei nostri ospedali. Su questo punto, ci si aspetta dal Rettore dell’Umg una presa di posizione decisa per il bene dell’Università e dell’Ospedale, facendo valere nei confronti del commissario alla sanità Roberto Occhiuto le legittime aspettative di una comunità intera che non vuole perdere il diritto alla salute. (gi)
[Giusy Iemma è vicesindaco di Catanzaro]

Borse di studio Unical, i rappresentanti di “Primavera” hanno incontrato la vicepresidente Princi

I rappresentanti degli organi collegali dell’Università della Calabria, eletti con la lista Primavera, hanno incontrato nei giorni scorsi la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, per discutere sulla questione del diritto allo studio.

Nazzareno Zaccaria, Consigliere di Amministrazione, Giovanni Algieri, rappresentare al Centro sportivo Universitario e Antonio Puntillo, Senatore Accademico, hanno esposto al Vicepresidente della Regione le preoccupazioni degli studenti sull’eventuale copertura di tutte le borse di studio e sull’eliminazione definitiva della figura dell’idoneo non beneficiario.

Giusi Princi ha confermato ai rappresentanti l’impegno dell’Ente nel garantire questa copertura per l’UniCal, su cui sta lavorando il Dipartimento, e contestualmente ha espresso la sua disponibilità a creare una componente più estesa che coinvolga rappresentanti di tutti gli studenti universitari calabresi, per interfacciarsi ed affrontare insieme le varie problematiche di tutte le realtà regionali.

Quella di mercoledì scorso si è rivelata una piacevole occasione di confronto con la vicepresidente Giusi Princi su diverse tematiche che gravitano attorno all’università ed allo studio.

I ragazzi, oltre la competenza, hanno molto apprezzato la proposta avanzata dalla stessa Princi e la disponibilità all’ascolto, entusiasti di trovare per la prima volta un confronto schietto e diretto con i vertici istituzionali del settore. (rcs)

Cgil Area Vasta Cz, Kr, Vv: Basta rimpalli tra Governo e Regione per borse di studio

La Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, in merito ai ritardi nell’erogazione dei fondi per le borse di studio degli studenti universitari, a partire dall’Ateneo del Capoluogo di Regione, ha sottolineato che «i rimbalzi di responsabilità fra Governo centrale ed Regione nel garantire il diritto allo studio obbliga di fatto gli Atenei ad interventi urgenti con fondi propri per sopperire agli stanziamenti mancanti».

«L’ennesima dimostrazione – ha aggiunto – di una programmazione inefficace che penalizza gli studenti e le loro famiglie su cui è necessario intervenire con urgenza».

«Per quanto riguarda l’Università Magna Graecia di Catanzaro – si legge in una nota – ad oggi risulta che con il primo fondo Borse di studio, approvato il 26 novembre 2020, sono state soddisfatte borse di studio per 1.043 studenti a fronte degli 2.888 beneficiari. Un ulteriore scorrimento è previsto nel prossimo Cda della Fondazione Umg, e consentirà di rendere beneficiari ancora 1.100 universitari circa, quindi rimarranno 745 studenti “idonei non beneficiari” che il Presidente della fondazione Umg conta di poter soddisfare con i risparmi di spesa conseguenti al periodo Coronavirus (mensa, contributo, alloggi)».

«Ciò in riferimento alla Linea A – continua la nota – riguardante i requisiti raggiunti con Bonus previsti dal Dpcm 9 aprile 2001. Accanto a questi sono stati previsti altri Bonus aggiuntivi, definiti Covid, con la creazione della cosiddetta Linea B da soddisfare solo una volta soddisfatta l’intera Linea A. Tale graduatoria ha 200 idonei che diverrebbero beneficiari con ulteriori 753.664,48 euro».

«Da anni – prosegue la nota – la popolazione studentesca chiede di ottenere l’abolizione della figura inaccettabile di “idoneo non beneficiario”, status in cui sono relegati gli universitari che per mancanza di fondi non riescono ad ottenere la borsa di studio nonostante abbiano tutti i requisiti, situazione che rappresenta un ostacolo per i meno abbienti, costretti a lasciare definitivamente gli studi in quanto privi di un adeguato sostegno economico»

«L’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio – continua ancora la nota – ha assicurato che si stava procedendo alla perequazione dei fondi in base al reale fabbisogno delle università e che anche per la Magna Graecia di Catanzaro si provvederà a soddisfare la richiesta degli idonei.  Rimane tuttavia troppo lenta, rispetto all’esigenza degli studenti, la macchina burocratica regionale, mettendo in evidenza la necessità di mettere mano al diritto allo studio con una programmazione degna di nota e, laddove necessario, portando nei tavoli di discussione nazionale la difesa del diritto allo studio soprattutto in Calabria».

«Le borse di studio devono essere erogate al 100%  degli studenti idonei – ha proseguito la Cgil Area – e l’emergenza in corso richiede che l’intervento sia rapido. Il sistema educativo viveva già prima della pandemia, sotto diversi aspetti, una condizione di difficoltà connessa anche e soprattutto alle trasformazioni sociali ed economiche legate al post-fordismo e a una crisi culturale più generale.  Nel constatare le proprietà, sicuramente salvifiche in questo periodo di crisi, delle tecnologie digitali bisogna rimettere il corpo al centro del processo di conoscenza: imparare a scrivere mette in moto reti neuronali e modifica la quantità di neuroni, la loro dimensione, le sinapsi. La natura umana è intrinsecamente relazionale e il nostro cervello si sviluppa solo grazie a relazioni di una certa natura: ogni surrogato tecnologico in tal senso sarà sempre deficitario».

«Viviamo senza dubbio una crisi di civiltà, di democrazia, una crisi educativa, ambientale, sociale ed economica. Sono tutte sfide con cui l’Italia deve misurarsi per raggiungere gli obiettivi delle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per questo bisogna rimettere l’istruzione in cima a tutte le nostre classifiche». (rcz)