BOVALINO – Si presenta L’Atomo inquieto di Mimmo Gangemi

Domani pomeriggio, a Bovalino, alle 18, al Caffè Letterario “Mario La Cava”, sarà presentato il libro L’atomo inquieto di Mimmo Gangemi, edito da Solferino.

Dialogano con l’autore Maria Teresa D’Agostino, giornalista, e Domenico Calabria, presidente Caffè Letterario Mario La Cava. Letture a cura di Rossella Scherl, scrittrice.

Uno straccione misterioso che abita in una baracca. Un incidente. Una notte tra la vita e la morte in cui riemerge il mistero di un passato inimmaginabile. Perché quell’uomo si è trovato, per decenni, al centro della storia.
È stato un professore di fisica noto e reputato a Roma, ma scomparso in un giorno di primavera del 1938, presunto suicida. È stato uno scienziato al servizio di Hitler, in corsa contro il tempo per costruire l’arma definitiva, la bomba capace di vincere la guerra.

È stato un paziente in un sanatorio altoatesino, precario rifugio per ex nazisti braccati. È stato un tecnico di laboratorio in Venezuela, dopo essere arrivato in Sud America in compagnia di Adolf Eichmann. E poi è tornato di nuovo in Italia, ha attraversato altri luoghi e altre identità, fino a non averne alcuna se non quella di un disperato che campa di poco e niente in terra ionica: come a voler espiare, facendosi fantasma in vita, i troppi errori di troppe reincarnazioni.

Ettore Majorana, perché di lui si tratta, in quell’unica notte rende in prima persona la sua confessione: una vicenda di guerre e di intrighi, di amore e di pericolo, attraverso cui il filo rosso della scienza e del progresso corre tingendosi, a tratti, di sangue.
Mimmo Gangemi riporta in vita una delle figure più interessanti ed enigmatiche del Novecento distillando dagli scarsi indizi e dalle molte congetture sulla sua scomparsa una sontuosa e avvincente narrazione. E ci restituisce un Majorana insieme fedele alla realtà storica e pienamente contemporaneo, nella tensione estrema tra scienza e morale che percorre la sua vita e nel dilemma tra dovere e libertà che segna anche il nostro tempo. (rrc)

Sabato il convegno dei Lions su Bovalino Borgo autentico d’Italia

di ARISTIDE BAVA È un vero e proprio omaggio al centro storico di Bovalino Superiore, entrato poco tempo addietro a far parte dei “Borghi autentici d’Italia”. L’iniziativa parte dai Lions Club di Locri, Roccella e Siderno ce per sabato 10 giugno hanno convocato, appunto a Bovalino Superiore, i rappresentanti delle varie strutture lionistice del reggino, della fascia tirrenica e della zona ionica.

Il programma predisposto  dai tre club della Locride prevede non solo una visita guidata per far ammirare agli ospiti le bellezze architettoniche e paesaggistiche del borgo antico bovalinese ma anche un convegno sul tema Rivitalizzare i borghi antichi, organizzato con il contributo della Fondazione Distrettuale Lions

Una iniziativa quest’ultima che sta molto a cuore all’Associazione Lions visto che nell’ultimo congresso di Pompei la rivitalizzazione dei borghi antichi è stata approvata come service distrettuale e il prossimo anno interesserà tutte le strutture lions del Distretto 108 Ya (Calabria, Campania, Basilicata). I Lions ritengono, infatti,  e a giusta ragione che i borghi antichi del territorio Meridionale – che sono tanti – e della Calabria e della Locride in particolare  meritano di essere adeguatamente attenzionati e valorizzati ed è giusto, dunque, che questa possibilità  possa far parte di iniziative di largo respiro indirizzate ad accendere i riflettori, per quanto sarà possibile, sui borghi antichi. L’obiettivo è chiaro : indicare e fornire supporto  alle politiche e alle strategie per la “ricentralizzazione” delle aree interne;  per la loro rivitalizzazione e per evitare il continuo spopolamento che interessa soprattutto i giovani.

A Bovalino superiore, sabato,  si discuterà, quindi, anche di questo. Al convegno sarà presente in forma ufficiale anche il sindaco della città Vincenzo Maesano che si affiancherà alle autorità lionistiche. A parte i vari presidenti dei club ci sarà anche il Presidente della XI circoscrizione, Giuseppe Ventra. I lavori, che saranno aperti da Giulia Arcuri, cerimoniera del Lions Club di Locri, si terranno nella suggestiva Chiesa di Santa Maria ad Nives.

Dopo i rituali saluti istituzionali Verteranno su due distinte relazioni, una di Pasquale Blefari che si soffermerà su Bovalino borgo autentico d’Italia e l’altra dell’ arch. Umberto Panetta che relazionerà su Rivitalizzazione dei Borghi antichi. Il “focus” principale del convegno si accentrerà sulla possibilità di  delineare attraverso ipotesi progettuali tendenti anche a  processi di coinvolgimento attivo degli attori locali, e di esperti del settore, ad attivare  strategie in grado di accrescere la resilienza e orientare lo sviluppo delle aree interne, anche con soluzioni  ricercate e individuate insieme a chi da sempre abita in questi luoghi. Un obiettivo che, in molti centri storici,  si potrebbe accompagnare, anche, per far ripartire un minimo di economia.

Secondo i Lions, infatti,  con ipotesi progettuali di largo respiro, si può stimolare un forte impegno per la rivitalizzazione dei borgi antichi e questo tipo di impegno  può essere capace di contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione dei centri interni  presenti nelle varie aree meridionali. La visita guidata nel borgo antico di Bovalino è prevista per le ore 10.30. L’inizio del convegno per le ore 11.30. (ab)

A Bovalino la presentazione de “La Padrina” tra musica, cultura e aspetti sociali

di ARISTIDE BAVANon solo la presentazione di un libro decisamente importante sotto l’aspetto pedagogico e sociale ma anche una importante serata impregnata di arte, cultura e buona musica. Organizzata dai Club Lions di Locri, Siderno e Roccella in collaborazione con il Circolo culturale Conca Glauca di Bovalino, nella sede di quest’ultima struttura, presente anche il sindaco della città, Vincenzo Maesano, che è stato recentemente nominato anche presidente dell’Associazione de Comuni della Locride, è stato presentato il libro La Padrina di Palma Comandè nel corso di una serata coordinata dalla poetessa/scrittrice Bruna Filippone.

Un incontro decisamente apprezzato dal folto pubblico che ha partecipato all’evento  accompagnato da un reading musicale che ha avuto per protagonisti il cantautore Romano Scarfone, il chitarrista Francesco Romeo e la cantante Beatrice Mollica. Filo portante dell’intera serata è stato l’impegno sociale, che sulla scorta della storia del libro (che affronta il problema ndranghera da una angolazione particolare che mette in risalto anche le differenze generazionali) ha consentito a Bruna Filippopne cdi sviluppare una apprezzata relazione e alla stessa Palma Comandè di sviluppare un intervento di grande spessore culturale che ha polarizzato l’attenzione dei presenti.

L’incontro è iniziato con i saluti istituzionali del sindaco Vincenzo Maesano che si è anche intrattenuto sulla valenza sociale dell’evento e dopo un breve intervento del presidente del Circolo Conca Glauca, Guido Laganà, è entrato nel vivo con le esibizioni di Scarfone, Romeo e Beatrice Mollica che hanno offerto un collage artistico improntato sul tema portante dell’evento. Sono intervenuti anche Nino Fonti e Franco Ferraro che con Vincenzo Mollica e Nicolò La Barbera in rappresentanza dei club Lions di Locri, Siderno  Roccella si sono soffermati sull’impegno culturale delle loro associazioni nella convinzione che è proprio la cultura il settore che dovrebbe essere potenziato per consentire alla Locride di fuoriuscire dall’immagine spesso fuorviata che si da al territorio.

Quindi l’apprezzato intervento conclusivo di Palma Comandè che nel suo libro, peraltro presentato con successo in molte regioni italiane (in qualche caso anche con la presenza del Procuratore Nicola Gratteri), affronta il problema della ‘ndrangheta da una angolazione particolare indirizzata ad entrare nei sentimenti delle protagoniste del romanzo,  in un mix tra presente e passato che inquadra due mondi al femminile in contrapposizione che offrono spunti  di grande attenzione, soprattutto sociale.

Non a caso Palma Comandè ha richiamato le sue esperienze scolastiche in alcuni ambienti “difficili” che hanno stimolato la stesura del libro che apre la strada anche alla speranza di un cambiamento proprio per lo scontro generazionale tra la “Padrina” protagonista dello scritto simbolo  di una mentalità e di una cultura d’altri tempi legata ad un indiscusso potere della ‘ndrangheta  e la nipote, forte di grande inquietudine  derivata dalla autonomia di pensiero e dal bisogno di credere in una scelta di vita personale diversa e non indotta da una strada “segnata” dall’appartenenza familiare.

Un percorso certamente difficile da superare ma aperto alla speranza che i giovani d’oggi avvertono fortemente la necessità di svincolarsi da un mondo e da una mentalità che sta cambiando. I lavori sono stati conclusi da Giuseppe Ventra, presidente della Circoscrizione Lions che ha preso atto del significativo messaggio positivo scaturito dall’interessante incontro culturale. (ab)

“Ferrovie del Messico” di Gian Marco Griffi vince il Premio “Mario La Cava”

È il libro Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi a vincere la sesta edizione del Premio Letterario “Mario La Cava”, promosso e organizzato Comune di Bovalino, in collaborazione con il Caffè Letterario La Cava.

L’evento si è concluso con la cerimonia di premiazione nell’Aula Magna dell’Istituto “Francesco La Cava”, a Bovalino.

In finale con Quel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti (Rizzoli) e Diavoli di sabbia di Elvira Seminara (Einaudi), il romanzo di Griffi è stato il più votato dalla giuria composta da Renato Parascandolo, giornalista e già presidente di Rai Trade, Paola Radici Colace, già docente all’Università di Messina e autrice di numerosi e importanti saggi in ambito classico, Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione “Cesare Pavese”, co-fondatore dell’associazione culturale Twitteratura, autore di numerosi saggi su Pavese, Pasquale Blefari, assessore alla cultura del Comune di Bovalino, Domenico Calabria, presidente del Caffè letterario Mario La Cava.

Ferrovie del Messico, un vero e proprio caso letterario per l’innovazione del linguaggio e dell’intreccio narrativo, si è aggiudicato anche il Premio dei lettori del Caffè letterario.

Il premio speciale “La melagrana”, è andato a Massimo Onofri, professore ordinario di Letteratura contemporanea all’Università di Sassari, autore di numerose opere di saggistica, tra cui: Storia di Sciascia, La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo, Fughe e rincorse. Ancora sul Novecento, Isolitudini. Atlante letterario delle isole e dei mari (in traduzione per la Spagna e per il Sud America). Altri suoi saggi sono stati pubblicati in Brasile, Polonia, Svezia e Stati Uniti. Nel 2008 gli è stato assegnato il “Premio Brancati”, nel 2011 il “Premio Fondazione De Sanctis”, nel 2019 il “Premio Nino Martoglio”. Dal 2016 è componente del Comitato scientifico della Fondazione Bufalino.

Si legge nella motivazione: «Figura di spicco nella costellazione degli scrittori e dei critici della letteratura italiana, profondo conoscitore delle correnti che hanno permeato il mondo culturale del secolo scorso, intellettuale di rara complessità (…) Versatile narratore, creatore di paesaggi letterari, relatore di storie sia mitologiche che reali, sia fantastiche che concrete, Massimo Onofri viaggia in una miriade di mondi paralleli descrivendo in modo suggestivo le vicende umane fissate sulla pietra e sedimentate dalla pietà del tempo. Attento allo studio dei comportamenti sociali, ricerca le cause del perdurare delle culture autoritarie e mafiose, analizza le modalità delle stratificazioni ideologiche e il dilagare dei conflitti che rallentano il progresso civile. Fine conoscitore dell’opera di Leonardo Sciascia, Massimo Onofri ha compreso la levatura morale e la dedizione spirituale dello scrittore siciliano che, come il calabrese Mario La Cava, ha dedicato vita artistica e lavoro letterario alla denuncia delle tante ingiustizie che impediscono lo sviluppo di un nuovo umanesimo».

Il Premio, nato nel 2017, ha visto premiate le opere: Due mogli di Maria Pia Ammirati (Mondadori), Addio fantasmi di Nadia Terranova (Einaudi), Borgo Sud di Donatella di Pietrantonio (Einaudi), La quercia di Bruegel di Alessandro Zaccuri (Aboca). Nella prima edizione del Premio, il riconoscimento è andato a Claudio Magris. Nella seconda, menzione speciale della giuria a Sonia Serazzi per Il cielo comincia dal basso (Rubbettino).

Il Premio dei lettori del Caffè letterario Mario La Cava è stato assegnato, nelle precedenti edizioni, a Ti rubo la vita di Cinzia Leone (Mondadori) e Il popolo di mezzo di Mimmo Gangemi (Piemme).

Vincitori delle passate edizioni del Premio “La melagrana”: Raffaele La Capria, Walter Pedullà, Piero Bevilacqua, Raffaele Nigro, Luigi Maria Lombardi Satriani(rrc)

A Bovalino l’incontro sulla cittadinanza attiva e la cosa pubblica: appuntamento al 9 marzo

di ARISTIDE BAVANei giorni scorsi l’ Associazione Distrettuale del Lions Club International ha presentato a Salerno presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città una proposta di legge per l’uso e la regolamentazione dei social” nell’ambito del service Distrettuale Legalità, responsabilità, cittadinanza

È stato lo stesso Governatore del Distretto (Calabria, Campania Basilicata), Franco Scarpino, presenti gli on.li  Antonio D’Alessio della Commissione Lavoro Camera dei Deputati, Piero De Luca Vice Capogruppo PD Camera dei Deputati,  Gianfranco Rotondi Presidente Commissione Affari legislativi Camera dei Deputati, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, e numerose autorità lionistiche e civili ad illustrare la proposta di legge offrendo un’altra tappa fondamentale per quel “nuovo Lionismo” che quest’anno è il perno principale dell’attività dell’importante associazione internazionale ed è indirizzato, soprattutto, a servire il prossimo lavorando in sinergia con le istituzioni e ove possibile anche con le altre associazioni.

Un impegno che il Governatore Scarpino, forte di una preparazione ottimale come docente universitario e come responsabile di un avviato studio commercialistico sviluppa sul campo in maniera capillare fortemente consapevole che solo l’impegno unitario di associazioni, amministrazioni comunali e cittadini può stimolare risultati positivi, in particolare nei territori del nostro sud dove spesso le divisioni e i campanilismi hanno fatto da freno ad ogni tipo di sviluppo.

E Franco Scarpino continuerà la sua attività promozionale di questa necessità e il suo impegno a favore della comunità partecipando giovedi 9 marzo in qualità di ospite e relatore ad una importante iniziativa che avrà luogo a Bovalino sotto il tema “Solidarietà e partecipazione Res publica“. Questo è infatti il tema di un convegno organizzato dai Club Lions di Locri, Roccella e Siderno in collaborazione con il Circolo culturale “Conca Glauca” di Bovalino.

Il convegno  organizzato operativamente da Nino Fonti e Franco Ferraro, avrà luogo presso la sede di quest’ultima associazione in via Garibaldi di e registrerà, appunto, unitamente alla presenza del Governatore del Distretto Lions 108 ya, Franco Scarpino, anche quella di numerosi officers calabresi dell’associazione. Scarpino svilupperà una attesa  relazione sull’importante argomento. Assieme a lui sarà presente anche il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano che non si soffermerà solo ai saluti dell’amministrazione comunale ma porterà anche le sue considerazioni sull’importante argomento. 

Sono anche previsti interventi di Vincenzo Mollica, presidente del Lions club di Siderno, di Lorenzo Maesano, presidente del Lions Club di Roccella e di Giuseppe Ventra, presidente dell’ XI Circoscrizione Lions.

Obiettivo principale del convegno è anche quello di mettere a fuoco l’attività operativa dell’ Associazione Lions che proprio sotto la spinta propulsiva del Governatore Scarpino ha dato vita ad un nuovo tipo di lionismo diventato più attivo, più propositivo e più collaborativo tanto che in molte zone del Distretto, che comprende Calabria, Basilicata e Campania è scattata la forte tendenza ad individuare nell’esercizio delle attività dei Clubs Lions i bisogni, i problemi, le risorse e i piani di azione con obiettivi precisi che mettano da parte le politiche dell’improvvisazione.

E, come ha più volte indicato il Governatore Scarpino questo “nuovo Lionismo” prevede, soprattutto,  azioni fatte in cooperazione con la Pubblica  Amministrazione e, dove possibile, con altre strutture associative presenti sui territori. Attività che spaziano dalla sanità, all’ambiente, all’economia, alla solidarietà. (ab)

 

BOVALINO – Col progetto Ars et Caritas l’Associazione “Orizzonti 7” rinnova un connubio perfetto tra arte e solidarietà

Lodevole, quanto proficua e benemerita, l’iniziativa promossa e organizzata dall’Associazione Orizzonte 7, con sede in Bovalino (Reggio Calabria) per la promozione della cultura e dell’arte in particolare. Orizzonte 7, infatti, ha coinvolto nel progetto Ars et Caritas gli artisti, la Scuola e la Regione Calabria nella formazione dei giovani allievi che intenderanno frequentare le Accademie di Belle Arti.

«La collettiva d’arte delle opere pubblicate nell’apposito catalogo -esplicita il presidente dell’associazione avv. Giuseppe Serranò- allestita a Bovalino, donate dai Maestri e messi all’asta, rinnova un connubio perfetto, arte e solidarietà. I fondi saranno devoluti, attraverso l’istituzione di una borsa di studio -conclude Serranò- agli studenti meritevoli e meno abbienti dei Licei artistici dell’I. I.S “Olivetti Panetta” di Locri che intendono proseguire gli studi presso le Accademie di Belle Arti».

Questi gli artisti che hanno partecipato all’asta di beneficienza: Salvatore Campiti, Diego Cataldo, Natino Chirico, Antonio D’Amico, Nicola De Luca, Rosario La Seta, Filomena Marino, Max Marra, Ghislain Mayaud, Mimmo Muscatello, Fabio Nicotera, Enzo Palazzo, Antonio Saladino e Sonia Talarico.

 All’iniziativa di promozione culturale ha partecipato – tra gli altri – anche l’artista che opera nella Sibaritide: Enzo Palazzo

«Il carico distruttivo della normalità – annota nel catalogo Ghislain Mayaud a proposito di Palazzo – del meccanico quotidiano viaggia oltre l’alba della ragione per nascondere il dolore originario. Il dipinto offerto da Enzo Palazzo investe le sue energie in un altrove denso di attese sospese nell’immaginario collettivo. Le certezze fiabesche volano intorno alle quattro figure ritrovate. Il ponte tra essere bambino e la condizione stereotipata dell’adulto è finalmente crollata. Si sa, la conquista delle armonie si svolge con l’anima fresca del bambino. È l’indispensabile atteggiamento -conclude il critico-  per penetrare tutte le stanze poetiche del possibile».

 Intanto chi è Enzo Palazzo?

Cedo la parola all’artista. «Sono nato a Cassano all’Ionio il 26 ottobre 1962; dopo la maturità conseguita al Liceo Artistico Statale di Cosenza, ho proseguito gli studi all’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci”, Istituto di alta cultura, di Perugia, dove mi sono laureato in Scenografia. Scenografo e artista visivo, ho collaborato come scenografo con compagnie teatrali. Mi occupo di progettazione artistico-architettonica, ideazione e realizzazione di sculture-installazioni, site/specific per parchi, spazi pubblici, luoghi di interesse storico-artistico, progettazione per allestimenti museali e murales facciate monumentali. Le mie opere fanno parte di collezioni private, centri culturali, spazi pubblici e musei. La mia attività artistica inizia nel 1965, partecipando a diverse manifestazioni con mostre personali e collettive su selezioni ed invito di critici ed esperti del settore. Sono socio corrispondente dell’Accademia Cosentina».

La produzione artistica di Palazzo è catalogabile – sia pur lontanamente – in qualche movimento, corrente o scuola contemporanea?  Ancora la parola a Palazzo.

«La mia è sicuramente arte informale, astratta, concettuale, profondamente contemporanea, sia nello spirito che nello stile, ma è anche istinto artistico, potere creativo, ispirazione immediata. In tutte le mie opere sono utilizzati colori e materiali diversi. Questo gioco dona spirito alle opere, la sua valenza ontologica ed estetica. Lo spettatore si addentra nell’opera e ne immagina mille significati, mille immagini ora deliziose ora inquietanti. Diviene in breve il secondo “autore” dell’opera stessa.  Io non mi tiro indietro e sposto l’attenzione sulla passione feroce e instancabile con cui dipingo e creo l’arte secondo una mia personale visione di essa».

Il progetto posto in essere dall’Associazione Orizzonti 7 quindi ha raggiunto soddisfacenti obiettivi: quello di promozione umana e culturale, e segnatamente artistica, diretto non solo ai giovani che aspirano a seguire l’Accademia delle Belle Arti, ma coinvolgendo, in una felice e puntuale simbiosi istituzionale, istituti scolastici, artisti che hanno sposato la nobile causa offrendo proprie opere; costituendo un meritevole contributo alla valorizzazione non solo delle persone ma anche del rispettivo territorio. 

  La sintesi della iniziativa è condensata nel catalogo pubblicato dalle Edizioni Nosside di Ardore Marina. (Martino Zuccaro)

BOVALINO (RC) – Si presenta il libro “Il sequestro Matarazzi” di Pietro Melia

Domani pomeriggio, a Bovalino, alle 18, al Caffè Letterario “Mario La Cava”, si presenta il libro Il sequestro Matarazzi. Nell’inferno dell’Anonima SpA di Pietro Melia, edito da Città del Sole.

Dialogano con l’Autore il Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri Ezio Arcadi, l’editore Franco Arcidiaco ed il presidente del Caffè Letterario Domenico Calabria. Sarà presente Tobia Matarazzi, vittima del sequestro. (rrc)

BOVALINO (RC) – Annunciate le dieci opere in concorso al Premio “Mario La Cava”

Sono state presentate le dieci opere che concorreranno al Premio Letterario “Mario La Cava”, giunto alla sesta edizione, promosso e organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Caffè Letterario “Mario La Cava”.

A illustrare la nuova edizione del Premio, il sindaco Vincenzo Maesano, l’assessore alla Cultura Pasquale Blefari e il Presidente del Caffè letterario “Mario La Cava” Domenico Calabria.

L’alta fantasia di Pupi Avati (Solferino), proposto da Giorgio dell’ArtiMinerva di Mario Coppola (Giunti), proposto da Silvio PerrellaBruciare da sola di Giovanni Greco (Ponte alle Grazie), proposto da Gabriele PedullàFerrovie del Messico di Gian Marco Griffi (Laurana), proposto da Alessandro ZaccuriDivorzio di velluto di Jana Karšaiová (Feltrinelli), proposto da Donatella Di PietrantonioLa verità di un filo d’erba di Francesco Palumbo (Bookabook), proposto da Maria Pia AmmiratiQuel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti (Rizzoli), proposto da Vito Teti, A pelo d’acqua di Livio Romano (Les Flâneurs Edizioni), proposto da Andrea Di ConsoliDiavoli di sabbia di Elvira Seminara (Einaudi), proposto da Nadia TerranovaLibro del sangue di Matteo Trevisani (Blu Atlantide), proposto da Carmen Pellegrino.

La giuria che decreterà l’opera vincitrice è composta da: Renato Parascandolo, Presidente di Rai Trade, membro del Comitato tecnico-scientifico del Ministero dell’Università e della Ricerca per la diffusione della cultura scientifica; Paola Radici Colace, docente di Filologia Classica dell’Università di Messina fino al 2016, autrice di circa 350 pubblicazioni in ambito classico, tardoantico, medievale e umanistico, dirige dal 1990 il Lexicon Vasorum Graecorum presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione “Cesare Pavese”, co-fondatore dell’associazione culturale Twitteratura che si occupa di innovazione culturale attraverso le nuove tecnologie, Pasquale Blefari, assessore alla Cultura del Comune di Bovalino, Domenico Calabria, Presidente Caffè Letterario “Mario La Cava”. (rrc)

Le opere vincitrici delle passate edizioni sono: Due mogli di Maria Pia Ammirati (Mondadori), Addio fantasmi di Nadia Terranova (Einaudi), Borgo Sud di Donatella di Pietrantonio (Einaudi), La quercia di Bruegel di Alessandro Zaccuri (Aboca). Nel 2017, anno d’esordio del Premio La Cava, il riconoscimento è andato a Claudio Magris. (rrc)

 

Bovalino rende onore a Giuseppe Sofia, ardito della Prima Guerra Mondiale

di COSIMO SFRAMELILa storia insegna che i fatti non si possono cancellare, nel bene e nel male e sono gli Spiriti luminosi a spostarsi in epoche diverse inseguendo la pace, turbata dall’odio e dagli orrori.

Al Borgo di Bovalino, in Piazza Giuseppe Garibaldi, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco avv. Vincenzo Maesano, e l’Associazione Nazionale “Nastro Verde” Calabria – Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana – guidata dal Capitano CC ® Cosimo Sframeli, hanno svelato la stele intitolata al Caporal Maggiore Ardito M.A.V.M. Giuseppe Sofia del IX Reparto d’Assalto del Regio Esercito che, con gesta eroiche, condusse a compimento la sua missione, nonostante il suo Reparto fosse stato decimato nella tragica e sanguinosa battaglia per la riconquista del Col Fenilon e Col Moschin (15 e 16 giugno 1918).

Giuseppe Sofia nei numerosi combattimenti che si susseguirono, durante l’aspra lotta per la riconquista dell’importante posizione, rimase isolato poiché la sua squadra fu annientata. Si liberava a colpi di bombe a mano dai numerosi nemici austroungarici, che uccideva e altri catturava prigionieri, assicurando all’Italia lo strategico avamposto e contribuendo così alla vittoria finale della I Guerra Mondiale. In quei due giorni di vissute atrocità, fu costante esempio di indomito e sereno ardimento. 

Presenti alla cerimonia (coincisa con altre nei capoluoghi di provincia in onore di Santa Barbara), il Generale D. (aus) Pasquale Martinello, Presidente dell’Associazione “Calabria in Armi per la Patria” di Catanzaro; il T. Colonnello Francesco Montepaone del Comando Militare Esercito Calabria di Catanzaro; il Tenente Francesco Vilardo e il Luogotenente Pasquale Crisafi del IX Reggimento Paracadutisti Incursori “Col Moschin” di Livorno; il Tenente Giovanni Todarello, Comandante f.f. della Polizia Municipale di Bovalino. Le Associazioni Combattentistiche e d’Arma: Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Bovalino, Luogotenente c.s. Franco Palumbo; Associazione Nazionale “Nastro Verde” Sez. Calabria, Capitano CC ® Cosimo Sframeli; Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia Sez. Reggio Calabria, Parà Nunzio Mileto e Parà Nino Chilà; Associazione Nazionale Arditi Sez. Reggio Calabria, Parà Cosimo Paolo Pelle; Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Presidente Vincenzo Curulli.

Polizia di Stato del Commissariato di Bovalino, Carabinieri del Comando Stazione di Bovalino, Guardia di Finanza della Compagnia di Locri. Brillanti e coinvolgenti con instancabile entusiasmo, accompagnati con attenzione amorevole dai docenti, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Mario La Cava”, che hanno intonato l’Inno d’Italia, commuovendo i numerosi cittadini e parenti del decorato intervenuti. Alla fine della cerimonia sono state espresse parole di elogio nei confronti di Giuseppe Sofia e di tutti i soldati che hanno compiuto olocausto della propria gioventù, donando la propria vita alla Patria in Pace.

Eloquenti gli interventi del sindaco Vincenzo Maesano, Generale D. Pasquale Martinello, Parà Cosimo Paolo Pelle, Prof. Giuseppe Italiano, Capitano Cosimo Sframeli. La preghiera per la Patria è stata letta da Francesca Sofia mentre la preghiera dell’Ardito dal Luogotenente Paracadutista Incursore Pasquale Crisafi.

Giuseppe Sofia, alla sua morte, il 5 dicembre 1962, quindici giorni prima del congedo,  fu ricomposto con la sua uniforme di Maresciallo Comandante dei Vigili Urbani di Bovalino che aveva onorato e servito sino alla morte. Ed è così che si diventa più ricchi, dice Michel de Montaigne, scrivendo che la meditazione sulla morte è meditazione sulla libertà in quanto chi ha appreso a morire libera se stesso a ogni sudditanza e costrizione.

I bovalinesi rinnovano e invocano il valore della Pace, che indica la via della legalità, affermando il valore della giustizia. Giuseppe Sofia, armato di sola baionetta a combattere una guerra infinita, non venne meno al giuramento prestato alla Bandiera e con dignità e coraggio obbedì e difese ciò che era giusto. Combatté a difesa della Patria e perché l’Italia fosse Unita e giusta. Adesso siamo noi a piangere, a urlare al mondo il nostro debito d’onore: non essere riusciti a strappare la nipote, Mirella Sofia, dai tentacoli mortali del nemico. (sf)

 

BOVALINO (RC) – Il concerto dei I Frate’

Domani sera, a Bovalino, alle 20.30, a Piazza Camillo Costanzo, è in programma il concerto del gruppo I Frate’, cantanti neomelodici calabresi conosciuti ormai in tutto il mondo.

La serata è organizzata dalla Jasmin’s cinema moda and dance, presieduta da Silvia Nasuti coadiuvata dalle socie Letizia Scarfone e Cetty Scafaria, e dall’Associazione “5D – Difendiamo i Diritti delle Donne con il Dialogo e la Difesa attiva”, presieduta dalla dr.ssa M. Alessandra Polimeno. Organizzatrice di zona Patrizia Perrone.
Una serata dedicata non solo alla musica ma anche alla moda, cinema e danza e in particolare per lanciare un messaggio forte contro la violenza sulle donne attraverso un flash mob messo a punto dalle ragazze, Miss dell’ associazione Jasmin’s, che sfileranno in passerella.
Quella de I Fratè è una storia di passione e sacrificio: ancor prima della creazione del progetto, nasce un confronto fondato sulla stesura dei testi e sulla proposta di arrangiamenti. Da qui l’idea di esibirsi come duetto e, come tanti musicisti, iniziano da eventi disparati. Cresciuti con questo genere musicale si sono fatti spazio in questo  mondo, a suon di kilometri, con le proprie  forze, macinando umiltà e professionalità. Hanno acquisito la padronanza compositiva per scrivere pezzi autonomamente, partire dalla gavetta, in tale ambiente, è una garanzia.
L’iniziativa si regge, inoltre, su un’unione sempre più limpida tra i due membri, da cui traspare una sincera stima. L’intento è chiaro: esprimere degnamente il proprio potenziale in chiave artistica, laddove una semplice frase non basta ed è tutto in sintonia con il cuore dell’ascoltatore. Reduci dal lancio di brani che hanno già fatto conoscere le loro competenze, ”Amore latino” e “Gente d’ó sud” e “cresce forte st’ammore”,I Fratè stanno continuando a farsi conoscere come artisti con l’uscita del disco “Tutto comincia da qui”.
Diversi gli sponsor della serata: FormatCenter Agenzia formativa che si occupa sopratutto al mondo scuola a 360 gradi elargendo corsi di formazione a tutti i livelli essendo anche partner di alcune università telematiche ed elargendo anche corsi di laurea; Bakary caffe; C e G  bomboniere; Sun Beauty centro estetico;Doppio Zero pizzeria rosticceria; Arte Ottica Bianco; PriMaRent noleggio auto Bianco; Pianeta Verde fiori; Gioielleria Battaglia; Ottica Schirripa; Arcobaleno gelateria artigianale; NG auto di Nando BaraTotò e Peppino ;pizzeria; Delice Caffè, bar,Caseificio  U Massaru; Fairy Creatiins Wedding Planner; Pisciuneri Nicola; SRL vendita legname ingrosso e dettaglio; Farmacia Cristiano; Farmacia Agape ;Frutta e verdura Perre. (rrc)