I calabresi dell’Ontario scrivono alla Santelli: la storia di tre generazioni

Il presidente dell’Associazione “Calabresi nel Mondo Ontario” Antonio Carabetta, ha scritto una lettera aperta alla presidente Santelli sulla necessità che la Regione si occupi dei propri figli che vivono lontano.

«È ben noto – scrive Carabetta – ed è stato ampiamente rimarcato negli ultimi tempi, che la Calabria è una regione di straordinari talenti e virtù, di ricchezze e potenzialità che risplendono come fari luminosi dislocati nel mondo intero; eh già, perché è proprio in ogni parte del mondo, o quasi, che la nostra regione ha il suo cuore pulsante; è in ogni parte del mondo, o quasi, che i Calabresi che hanno lasciato la loro casa natia in cerca di lavoro, ormai generazioni addietro, hanno portato tradizioni e cultura, saperi rimasti intatti e trasmessi con l’amore mai sopito verso la propria terra di origine, identità e spirito di abnegazione che hanno consentito di superare le inevitabili difficoltà in cui si ritrova chi è costretto a cominciare tutto daccapo in terra straniera.

«Noi, Calabresi nel mondo dell’Ontario, siamo tutto ciò da almeno tre generazioni, in Canada e non solo e, con la caparbietà che contraddistingue ogni buon Calabrese, non vogliamo arrenderci di fronte alle difficoltà del momento. La pandemia che ha unificato gli abitanti del mondo, tutti, senza alcuna distinzione, ha comprensibilmente reso difficile la vita di ciascuno di noi, ancor prima del nostro lavoro e delle nostre relazioni sociali ma siamo certi del fatto che sapremo riprenderci in mano il nostro futuro e quello dei nostri figli per raggiungere, insieme, traguardi ancora più importanti e più ambiziosi.

Sono ragguardevoli i risultati raggiunti dalla grande famiglia che sono i Calabresi nel mondo, negli ultimi anni, anche grazie al lavoro compiuto dalla Consulta istituita presso la regione; sono stati avviati, infatti, importanti processi di conoscenza e valorizzazione delle nostre eccellenze territoriali, attraverso un proficuo circuito di relazioni e sinergie che, coinvolgendo i diretti attori socio-culturali e, soprattutto economici, hanno favorito l’internazionalizzazione delle micro e piccole imprese locali e hanno consentito di prospettare importanti occasioni di sviluppo del turismo, soprattutto quello di ritorno, il turismo delle radici che è in grado di generare economia sana e duratura. Anche i nostri giovani, seppure nati e cresciuti in terra straniera, hanno avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare la nostra lingua e la nostra cucina attraverso programmi predisposti ad hoc…tutto ciò non può e non deve interrompersi. La Calabria non può e non deve fare un passo indietro rispetto a questo ingente patrimonio di relazioni e opportunità costruite grazie al duro lavoro e all’impegno di noi tutti; la Calabria non può e non deve tagliare il ponte che, fino ad oggi, ha collegato i suoi figli sparsi nel mondo, alla terra dei loro padri; la Calabria non può e non deve smettere di credere che la vera ricchezza della nostra regione risieda nel sistema valoriale che ha i suoi molteplici nodi dislocati nel mondo.

Presidente Santelli, il nostro appello affinché, non solo si prosegua con il lavoro intrapreso, ma lo si continui per migliorarlo e potenziarlo, non deve rimanere inascoltato!

I Calabresi tutti, indistintamente, Le chiedono di porsi all’ascolto delle voci che sempre più numerose e insistenti si stanno levando contro la politica dei tagli, non solo economici, prospettati dalla sua Giunta! I Calabresi tutti Le chiedono di non spegnere i fari che ancora sono accesi nel mondo! E noi, Calabresi dell’Ontario, le chiediamo di non vanificare decenni e decenni di passione autentica e incontrastata per la nostra amata terra!».