A Palazzo Tarsia di Oriolo i nuovi uffici di Calabria Verde

È a Palazzo Tarsia di Oriolo che saranno ospitati i nuovo uffici di Calabria Verde, l’Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, dove ci saranno quattro dipendenti che si occuperanno anche della restituzione di alcuni complessi boschivi nel territorio comunale oramai divenuti maturi, finora detenuti in occupazione temporanea dall’Azienda per scopi di difesa idrogeologica.

Un momento importante, marcato dalla presenza dell’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, che segna l’ampliamento dei servizi di supporto e prevenzione nel contrasto al dissesto idrogeologico e l’ulteriore radicamento di un presidio fondamentale per la tutela del territorio. Insieme a Gallo, l’ingegnere Umberto Malagrinò, in rappresentanza dell’Azienda, guidata dal commissario straordinario Giuseppe Oliva, impegnato per un importante incontro sindacale in sede, a Catanzaro. Tanti gli amministratori presenti, tra i quali anche i sindaci di Montegiordano, Castroregio, Alessandria del Carretto e Canna.

«La forestazione calabrese è un settore essenziale – ha detto l’assessore alla Forestazione Gallo –. La scelta di ‘Calabria Verde’ di radicarsi sul territorio risponde oltre che esigenze logistiche per la tutela del dell’immenso patrimonio boschivo anche simbolicamente alla scelta che la vuole far sentire sempre più vicina alle esigenze delle tante comunità locali e soprattutto alle necessità di difesa di un tesoro come il patrimonio boschivo».

In questa ottica va anche la scelta della sede di Oriolo: «Scelta – ha concluso Gallo –concordata anche con l’amministrazione comunale che ha messo gratuitamente a disposizione i locali che già da qualche giorno ospitano gli uffici e la squadra di ‘Calabria verde’, a garanzia di maggior tutela dell’area boschiva non solo ad Oriolo ma in tutti in diversi comuni del comprensorio dell’alto cosentino. Un’ area segnata spesso e volentieri da incendi che, ora, potrà garantire un servizio in più, basato su una maggiore efficienza e soprattutto sulla presenza e sull’attività di una task force che porta il marchio di Calabria verde»

Il sindaco di Oriolo Simona Colotta ha voluto ringraziare per l’attenzione l’assessore Gallo, i dirigenti di “Calabria Verde” e «quanti hanno potuto spendere un po’ del loro impegno per favorire la presenza di questi uffici nel nostro bellissimo Borgo”, sottolineando come i dipendenti dell’Azienda potranno dare man forte anche nella gestione di attività comunali, “segnali che ci fanno capire come gli sforzi di interlocuzione tra le parti hanno dato risultati più che positivi». (rcz)

È partita la Campagna Antincendio Boschivo 2021 di Calabria Verde

È partita, anche quest’anno, la  Campagna Antincendio Boschivo 2021 di Calabria Verde, guidata da Giuseppe Oliva, che ha spiegato che «Calabria Verde espleta questa funzione sia nel periodo clou estivo con azioni dirette per come disciplinato dalla presidenza del Consiglio dei ministri; sia in modo indiretto attraverso le opere di prevenzione nel resto dell’anno».

Sono circa 900 unità di Calabria Verde e Consorzi di Bonifica, dislocate su tutto il territorio regionale soprattutto nelle zone di maggiore rischio e pericolosità, con 60 mezzi idonei allo spegnimento incendi in dotazione e sotto l’organizzazione della Sala operativa di Calabria Verde che opera con il supporto della Protezione civile regionale. Ogni incendio segnalato è gestito dalla sala operativa che sollecitamente attiva le squadre di spegnimento e, qualora necessario, un Dos (Direttore Operazioni Spegnimento) il quale coordina le unità di terra ed eventualmente chiede l’ausilio dei mezzi aerei.

«Il nostro apparato di contrasto alle fiamme e di tutela del patrimonio boschivo – ha aggiunto Oliva – si avvale inoltre di apposite convenzioni, come quella sottoscritta con il corpo dei Vigili del fuoco proprio per essere efficaci al massimo durante questo periodo topico della stagione estiva (per 6 settimane all’assetto ordinario verranno aggiunte n. 7 squadre boschive e n. 7 DOS per un totale di circa 50 unità e 14 mezzi per lo spegnimento, per ulteriori 4 settimane verranno aggiunte n. 13 squadre boschive e n. 13 DOS per un totale circa 90 unità e  26 mezzi per lo spegnimento); e con le associazioni di volontariato impegnate sia nell’avvistamento (n. 14 associazioni di volontariato che coinvolgono circa n. 150 volontari) che nello spegnimento con uomini e mezzi propri (n. 25 associazioni di volontariato che coinvolgono circa n. 300 volontari e 30 mezzi per lo spegnimento)».

«Da mettere in rilievo – ha aggiunto – anche la flotta aerea di Calabria Verde che, quest’anno, ha dovuto fare i conti con la scadenza di contratto ed una nuova gara che grazie alla solerzia degli uffici è stata aggiudicata in tempi brevi. Il nuovo soggetto ha così potuto già dislocare e metterci a disposizione 4 elicotteri tutti impegnati quotidianamente in varie operazioni.“Naturalmente – ha precisato il commissario Oliva – siamo sempre supportati dal Coau, il Centro Operativo Aereo Unificato della Protezione Civile nazionale che in caso di bisogno fornisce l’ausilio dei famosi canadair”.E mi piace citare anche l’ampia campagna di comunicazione che vede coinvolti giornali, televisioni, siti internet e radio che si sono proposti come veicolo di sensibilizzazione».

Un ulteriore importante sforzo questo del dopo-pandemia per Calabria Verde che fa della sinergia uno dei suoi punti di forza maggiore. Una macchina organizzativa complessa e sempre più collaudata per salvaguardare l’immenso patrimonio boschivo di cui è dotata l’intera regione.

«Non ci sono zone più esposte o senza rischio – ha chiarito il numero uno dell’Ente regionale – perché tutta la Calabria è sotto osservazione, in quanto per definizione comunitaria siamo classificati come regione a massima pericolosità innesco incendi. Senza contare questioni antropiche e climatiche che la rendono sensibile – conclude Oliva – dal Pollino allo Stretto, sulla costa come in montagna, al pericolo degli incendi». (rcz)

Calabria Verde, nuove polemiche dem sul commissariamento: risponde Gallo

Nuova ondata di polemiche sollevata dal consigliere regionale dem Mimmo Bevacqua sul commissariamento di Calabria Verde, di cui chiede la cessazione  prima che sia completata l’opera di risanamento e portati a termine gli impegni.

Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo «Chiedere la fine del commissariamento di Calabria verde dopo aver battagliato, non più tardi di 6 mesi fa, per ottenere la conferma di un commissario già dimessosi è il chiaro indice della strumentalizzazione al fondo di certe critiche».

Il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua, che aveva invocato la chiusura del commissariamento dell’azienda. «Ancora agli inizi di novembre – ricorda Gallo – Bevacqua e i consiglieri pd non solo sostenevano la necessità di un commissariamento da loro avviato nel 2016 e tenuto in vita per tutta la durata del loro governo, ma addirittura si spingevano a richiedere il ritiro delle dimissioni del precedente commissario, per proseguire nel commissariamento. Adesso, d’improvviso, hanno cambiato idea».

«Probabilmente, senza accorgersene – prosegue Gallo –, nella fretta di imbastire una strumentalizzazione elettoralistica condita dalla denuncia di inesistenti incompatibilità, Bevacqua dà atto al governo regionale in carica di aver risolto in sei mesi problemi che la sua giunta non è riuscita a risolvere in un quinquennio. Noi che guardiamo al futuro più che al tornaconto elettorale, sappiamo invece che il percorso imboccato, che condurrà quanto prima alla fine del commissariamento, ha già dato buoni frutti».«Proprio per non vanificare quanto di buono si sta facendo – sottolinea ancora l’assessore –, occorre portare a compimento i processi di cambiamento e riorganizzazione avviati, a difesa del settore e di migliaia di lavoratori, come ben più responsabilmente del capogruppo Pd stanno facendo, insieme a noi, sia pur attraverso un confronto a tratti aspro, i sindacati regionali di categoria».«Ben altro – conclude Gallo – è l’atteggiamento che sarebbe lecito attendersi da Bevacqua e dal Pd in fatto di forestazione. Ad esempio, un impegno chiaro sul reintegro del finanziamento annuo destinato dal Governo alla Regione, decurtato di 40 milioni dal 2020, a opera del Governo composto da Pd e M5s: mai una parola è stata spesa al riguardo, lasciando sulle spalle di Regione e sindacati una battaglia decisiva. È forse arrivato il momento di tornare alla realtà e ricercare soluzioni, senza ingenerare divisioni ulteriori, nell’interesse della Calabria». (rcz)

Accordo tra Regione e Università Mediterranea per valorizzare percorso formativo in Scienze Forestali

È stato sottoscritto, tra il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’azienda Calabria Verde, un accordo che «intende valorizzare il percorso formativo e multidisciplinare attivo presso il corso di laurea in Scienze forestali e ambientali».

L’accordo, sottoscritto dal direttore del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Zimbalatti e dal commissario di Calabria Verde Giuseppe Oliva, e i cui referenti saranno i prof. Giuseppe Bombino, Giuseppe Modica e Andrea Proto, «punta a un complessivo innalzamento delle competenze del personale che opera presso l’ente strumentale della Regione nel campo dello sviluppo sostenibile del territorio montano, della protezione dell’ambiente e delle foreste, della valorizzazione delle risorse naturali e della biodiversità, del paesaggio e della sicurezza idrogeologica».

«La collaborazione instaurata – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo – consentirà di perseguire un’azione di sistema a supporto del comparto forestale in Calabria, più in generale a livello del Mediterraneo, attraverso l’affinamento delle competenze del personale di Calabria Verde che, come noto, svolge un servizio essenziale nella gestione del cospicuo patrimonio forestale calabrese».

«Inoltre – ha aggiunto – questa imprescindibile collaborazione con i corsi di studio in Scienze forestali e ambientali del dipartimento di Agraria può rappresentare anche un motore propositivo di programmi e progetti di attività, di rilevanza strategica e coerenti con gli obiettivi della tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, in grado di attrarre risorse esterne per il raggiungimento dei risultati attesi e il loro efficace trasferimento su ampia scala».

Secondo il commissario straordinario di Calabria verde, Giuseppe Oliva, «è essenziale sviluppare ogni relazione per incentivare e favorire il percorso di qualificazione del personale di Calabria verde anche nell’ottica di promuovere piani, programmi e strumenti di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, naturalistico e ambientale. Pertanto, la collaborazione avviata costituisce una piattaforma di intenti istituzionali volta a supportare le strategie di sviluppo e le politiche della montagna, valorizzando le indispensabili competenze offerte dall’ampia offerta formativa del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali; dall’altra parte, essa intende potenziare la prospettiva di un’efficace tutela e valorizzazione di un patrimonio forestale di inestimabile valore naturalistico e socio-economico». (rcz)

d’Ippolito e Parentela (M5S) chiedono a Spirlì del futuro di Calabria Verde

I deputati del Movimento 5 StelleGiuseppe d’IppolitoPaolo Parentela hanno chiesto al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, «quali siano le decisioni dell’esecutivo regionale sul futuro prossimo di Calabria Verde, con l’auspicio di avere risposte pronte e complete».

I deputati, infatti, hanno ricordato di aver lanciato recentemente «un appello alla piena chiarezza sul futuro dell’azienda regionale Calabria Verde, su come si possa sostenere finanziariamente e sul destino del proprio personale, che ha pieno diritto al pagamento degli stipendi» e che «dalla stampa è trapelata l’ipotesi della possibile collocazione al vertice dell’azienda di un dirigente del dipartimento regionale Agricoltura».

«Se ciò avvenisse – hanno proseguito – si profilerebbe un’incompatibilità di legge, che va rammentata anzitempo. Urge allora che la giunta regionale provvisoria informi l’opinione pubblica su come per il momento intenda assicurare la gestione di Calabria Verde, anche sulla scorta della relazione sull’esercizio finanziario del 2019, che peraltro richiama l’attenzione della politica sulle più importanti questioni irrisolte relative all’inquadramento, alla remunerazione, all’utilizzo e al discusso incremento del personale». (rp)

d’Ippolito, Parentela (M5S): Urge chiarezza sul futuro di Calabria Verde

I deputati del Movimento 5 StelleGiuseppe d’IppolitoPaolo Parentela, hanno ribadito che «è necessaria la massima chiarezza sul futuro dell’azienda regionale Calabria Verde, su come si possa sostenere finanziariamente e sul destino del proprio personale, cui, peraltro, al momento non sono assicurate più mensilità di stipendio e addirittura la tredicesima».

«È molto seria, dettagliata e puntuale  – hanno aggiunto i due deputati – la relazione sul rendiconto della gestione aziendale relativa al 2019, firmata dal generale Aloisio Mariggiò e dal dirigente del settore Economico-Finanziario della Cittadella, Nicola Belcastro, che mette in chiaro risalto la dipendenza finanziaria di Calabria Verde dall’ente Regione e in concreto richiama l’attenzione della politica calabrese sulle più importanti questioni irrisolte relative all’inquadramento, alla remunerazione, all’utilizzo e al discusso incremento del personale».

«Nel merito – hanno  proseguito i due parlamentari del Movimento 5 Stelle – occorre andare oltre le solite polemiche, bisogna rinunciare alle risapute logiche del consenso elettorale e confrontarsi, per tutelare i lavoratori interessati e il loro reddito, su un possibile piano di rilancio effettivo della forestazione calabrese, che tra l’altro è fondamentale per la lotta agli incendi, al dissesto idrogeologico e alla valorizzazione delle preziose risorse ambientali della nostra terra».

«Chiediamo alla giunta calabrese in prorogatio – hanno concluso D’Ippolito e Parentela – quali siano le intenzioni reali sul futuro di Calabria Verde, con la consapevolezza, che a riguardo serve un’aperta e onesta discussione politica». (rp)

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Calabria chiedono il contratto per i forestali

C’è tanta amarezza per la Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, nel constatare che il contratto integrativo forestale non ha trovato il suo «naturale compimento» perché «ben due Giunte Regionali hanno negato un Contratto integrativo ai lavoratori forestali che si adoperano con abnegazione per arginare il dissesto idrogeologico del nostro fragile territorio e preservare i nostri boschi dalle devastazioni degli incendi».

Il Contratto Integrativo Regionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria tra Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per la parte sindacale e dall’Azienda Calabria Verde, dall’Urbi Calabria e dall’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre, per la parte datoriale, infatti, ha visto un lungo e travagliato percorso che si è concluso con la sua sottoscrizione alla fine del 2019.

«Abbiamo stigmatizzato – si legge in una nota dei sindacati – l’incomprensibile atteggiamento della precedente Giunta Regionale che ha primo avallato la sottoscrizione del contratto, per poi non garantirne l’applicazione, con un compartimento di inaudita scorrettezza».

«Ed oggi – prosegue la nota – all’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo diciamo con chiarezza, che questo Sindacato era, è e sarà sempre un soggetto responsabile, che si batterà per difendere gli interessi dei lavoratori che rappresenta, ma senza dimenticare mai che il tutto, ovvero la Calabria, deve sempre essere anteposto alla parte, ovvero i forestali, che però meritano rispetto per quello che hanno fatto in questi anni a tutela e  salvaguardia del territorio, evitando che le calamità potessero fare danni incalcolabili e spezzare vite umane. Capiamo che sono attività difficilmente misurabili con il metro rigoroso del Pil, ma pensiamo che una politica intelligente e lungimirante debba tenerne conto». 

«La verità, volendo farla semplice – continua la nota – è che i lavoratori forestali assieme al Sindacato e a tutti i calabresi, vogliono una politica che quando va al governo faccia quello che rimproverava di non fare a chi governava quando essa era all’opposizione.  Ecco perché quando il consigliere Gianluca Gallo ha assunto l’incarico di assessore regionale con delega anche alla Forestazione siamo stati attraversati da un moto di gioia, perché convinti di concludere un iter importante per il comparto e per il territorio calabrese e non che chiudesse la porta in faccia ai forestali calabresi sostenendo che “la Regione Calabria non è in condizione di recepire il nuovo Contratto integrativo regionale per carenza di fondi”».

«L’assessore Gallo – continuano ancora i sindacati – è da quando si è insediato che non perde occasione per ribadire che la forestazione è un settore strategico per la Calabria.  Noi siamo d’accordo! Ma alle parole devono seguire i fatti!  I lavoratori forestali calabresi, al di là di alcuni luoghi comuni, alimentati ad arte per screditare la categoria, si adoperano con abnegazione per arginare il dissesto idrogeologico del nostro fragile territorio e preservare i nostri boschi dalle devastazioni degli incendi, meritano che la Regione Calabria recepisca il Contratto integrativo, che lungi dal garantirgli privilegi ma gli consentirebbe di recuperare, anche se solo in parte, il potere d’acquisto di un salario fermo da dieci anni e di avere un’organizzazione del lavoro più moderna, più efficiente e più efficace, in grado di aumentare produttività, valorizzare le professionalità e restituire a loro dignità».

«Al sindacato – continua la nota – sfugge il motivo che impedisce alla Regione di rendere operativo un Contratto integrativo integrativo sottoscritto liberamente e con reciproca soddisfazione dalle parti, alla fine di un lungo e difficile percorso improntato al dialogo, nell’interesse degli Enti Gestori, dei lavoratori e dei calabresi, accompagnato dalla struttura della Regione che sovrintende alle attività di forestazione, la quale non ha mai manifestato dubbi circa la sostenibilità finanziaria. La motivazione che mancano le risorse non è convincente. Cercheremo di dimostrarlo attraverso la logica dei numeri. Da quando il Contratto è stato sottoscritto ad oggi è andato in pensione circa il 15% dei lavoratori forestali, che entro la fine dell’anno si assesteranno intorno alle cinquemila unità. Un risparmio ben maggiore dell’aumento salariale previsto nel Contratto integrativo, anche se minore di quello del prossimo anno, che vedrà un pensionamento massiccio di lavoratori, perché la loro età media ormai supera i sessant’anni». 

«Se si vuole davvero fare del settore forestale un settore strategico per lo sviluppo della Calabria – hanno sottolineato i sindacati – bisogna fare un piano per immettere energie nuove nel comparto e valorizzare al massimo quelle che ci sono. Naturalmente le assunzioni dovranno seguire un percorso legale e dovranno essere funzionali alle esigenze di Calabria Verde e altri Enti Gestori di avere un personale motivato e adeguatamente formato, in grado di farle fare quel salto di qualità necessario per poter diventare lo strumento attraverso cui la Calabria si avvii verso un nuovo modello di sviluppo, che abbia come orizzonte la green economy, tanto cara alle politiche che promuove l’Unione europea per fare convergere i vari Paesi verso un’economia sostenibile, attenta alla quantità, ma anche alla qualità ed alla salvaguardia della casa comune, che è il creato». 

«L’Azienda Calabria Verde e gli altri Enti del settore forestale – proseguono i sindacati – dovranno essere potenziati con un personale selezionato con criterio per dotarla di risorse umane adatte alla loro mission. Il Sindacato vigilerà affinché le assunzioni, ormai improcrastinabili, se si vuole evitare la fine della forestazione in Calabria, siano esclusivamente frutto di logiche aziendali. All’assessore Gallo, infine, come Sindacato unitario sosteniamo nuovamente che siamo disponibili, l’abbiamo dimostrato in questi mesi, a confrontarci per trovare assieme le soluzioni più idonee a favore del lavoro forestale e per il territorio calabrese, ma di mettere in discussione un Contratto integrativo regionale sottoscritto convintamente dalle parti dopo due anni di serrate trattative per ricominciare da zero, non se ne parla neanche».

«Ci batteremo, come abbiamo sempre fatto – hanno ribadito i sindacati – scevri da ogni pregiudizio, come è nostro costume, guardando ai contenuti, per difendere il diritto dei lavoratori forestali a vedersi recepito un contratto integrativo che punta anche al rilancio della forestazione calabrese attraverso la valorizzazione della loro professionalità e ricambio generazionale.  Rispetto alla decurtazione delle risorse al settore forestale calabrese da parte del Governo nazionale, queste segreterie regionali, senza polemiche e inutili giri di parole, hanno già interessato le segreterie nazionali, valutando eventuali e ulteriori azioni sindacali dopo la dichiarazione dello stato di agitazione che permane. A scanso da equivoci, aggiungiamo che se l’assessore Gallo, si dovesse fare promotore di ulteriori iniziative finalizzate a garantire certezze finanziarie per un futuro solido alla forestazione calabrese, queste segreterie regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil saranno al suo fianco». 

«Quando si tratta di difendere – hanno aggiunto – il lavoro e tutelare le lavoratrici e i lavoratori, queste segreterie regionali non si tirano indietro, ma valutiamo positivamente o negativamente gli interlocutori non a seconda del colore politico ma in base alle proposte e alle azioni che mettono in campo per il lavoro e il territorio e per migliorare le condizioni di vita dei più deboli. Lo dimostrano le battaglie che negli anni abbiamo fatto e che hanno contribuito a scrivere pagine importanti in questa terra per il riscatto e l’emancipazione dei lavoratori e delle lavoratrici».                

Infine, il sindacato confederale di categoria ha annunciato che il prossimo lunedì, 26 ottobre, sarà convocata una riunione in videoconferenza degli esecutivi regionali unitari di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.    (rrm)

Calabria Verde ai cittadini: siate sentinelle dei boschi, chiamate i numeri utili

Un numero che fa preoccupare, e che ha portato Calabria Verde, azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, a chiedere ai cittadini di essere «sentinelle dei boschi, chiamate i numeri utili»: 100 incendi al giorno.

È questo il numero dei focolai attivi in Calabria nei giorni scorsi: nei mesi di luglio e agosto gli incendi gestiti dalle sale operative del Servizio Antincendio Boschivo sono stati oltre 3.600. Alcune aree sono state molto più coinvolte di altre.
In particolare, si stanno registrando numerosissimi incendi nell’aria grecanica della provincia di Reggio Calabria (tra i comuni colpiti Bagaladi, Roghudi, Bova, Melito di Porto Salvo, Condofuri, Roccaforte del Greco) dove tra luglio e agosto gli incendi sono stati più di 80. Da ieri è attivo un incendio molto vasto nel Comune di Roghudi che ha visto impegnati nella giornata due mezzi aerei dello Stato e per tutta la notte squadre di Calabria Verde. Stamattina alle prime luci dell’alba un DOS (direttore operazioni di spegnimento) di “Calabria Verde” sta dirigendo le operazioni di spegnimento di tre Canadair e un Erickson della flotta di Stato, che supportano l’attività delle squadre e dei mezzi di terra di “Calabria Verde” e delle Associazioni di Volontariato convenzionate con il servizio AIB regionale.
Dall’Azienda regionale che si occupa della prevenzione e delle politiche della forestazione, arriva un accorato appello rivolto ai cittadini per rafforzare la dura lotta impari che sta svolgendo l’intero sistema Aib regionale.
In considerazione dell’andamento degli incendi che sta caratterizzando questa campagna estiva Aib 2020, “Calabria Verde” invita ogni cittadino a sentirsi una “Sentinella dei Boschi” e segnalare tempestivamente ogni incendio o principio di incendio al numero verde regionale 804 96496 o al numero 115 dei Vigili del fuoco. Eventuali comportamenti dolosi possono essere segnalati al 1515 o al 112 numero di emergenza nazionale. (rrm)

Con Calabria Verde gestiti al 31 luglio 2.720 incendi

Prosegue, interrottamente, il lavoro del servizio anticendio Calabria Verde che, al 31 luglio, ha gestito ben 2.720 incendi.

Lo scorso mese di luglio aveva messo a dura prova il servizio antincendio boschivo regionale dell’Azienda regionale per la forestazione: gli incendi complessivi sono stati 1.552 di cui 182 (12% sul totale) hanno interessato aree boscate e sono stati necessari 65 (4% sul totale) interventi dei mezzi aerei regionali. I territori comunali più colpiti nell’ultimo mese sono stati Crotone con 118 incendi, Reggio Calabria con 102 incendi, Isola di Capo Rizzuto con 71 incendi, Cutro con 53 incendi, Lamezia Terme con 40 incendi, e Vibo Valentia con 37 incendi. Al 31 luglio, invece, complessivamente gli incendi gestiti dalle sale operative di Calabria verde sono stati 2.720.

Per monitorare il territorio, a fine luglio, è stato anche attivato in modo sperimentale il servizio di avvistamento regionale. Il servizio si sostanzia nell’attività degli addetti al servizio che, a turni, percorrono degli itinerari spostandosi in punti prestabiliti nei pressi di aree di interesse e/o punti che consentono un’ampia visuale di territorio. Gli itinerari individuati dalle sale operative AIB (antincendio boschivo) territorialmente competenti in funzione del rischio incendio possono variare nei periodi più o meno a rischio.

Per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi da primi giorni di agosto il servizio antincendio regionale è al massimo schieramento delle forze, sopratutto dopo aver registrato un incremento significativo della gestione degli incendi: con il ritorno alle alte temperature i focolai passano da una media di 40 a circa 60 al giorno.

In particolare: il contingente regionale è schierato con 30 squadre munite di autobotti e 35 squadre munite di pick-up per un totale di 65 presidi Aib e 600 uomini. Il supporto del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco massimo in queste settimane di agosto prevede 12 squadre dislocate sul territorio regionale così suddivise: tre nella provincia di Cosenza, due Catanzaro, due Crotone, due Vibo, tre Reggio Calabria. La stessa convenzione prevede la presenza giornaliera di 12 direttori delle operazioni di spegnimento.

Negli ultimi giorni anche l’operatività dei dos di “Calabria Verde” è stata incrementata: i direttori delle operazioni di spegnimento sono stati sottoposti ad aggiornamento teorico e pratico sui contenuti della direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 10 gennaio 2020. La consegna dei nuovi mezzi, avvenuta la scorsa settimana nella sede del distretto di Santo Stefano di Rogliano, favorirà lo spostamento nel corso degli interventi.

Sono state, anche, integrate le dotazioni e le attrezzature a disposizione degli operatori, sempre in accordo al contenuto della direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri. Inoltre, sullo smartphone in utilizzo ai dos è stata installata una App, predisposta nell’ambito di una convenzione con Tim, che tra l’altro consente loro di compilare la richiesta di mezzo aereo direttamente dal cellulare. In questo modo le sale operative di Calabria Verde potranno gestire la richiesta in tempo reale accorciando ed ottimizzando i tempi di intervento dei mezzi aerei.

Alle 65 squadre dislocate sul territorio sono state integrate le attrezzature in dotazione con roncole, flambelli, rostri, motoseghe per facilitare le operazioni di spegnimento, ma soprattutto per efficientare le attività di bonifica che rappresentano un passaggio fondamentale della lotta attiva agli incendi boschivi.

Al via la campagna anticendi boschivi di Calabria Verde

Ha preso il via la campagna anticendi boschivi a cura di Calabria Verde, che punta a garantire, nel periodo della campagna antincendio un dispositivo di potenziamento dell’assetto ordinario per gli ambiti operativi, gestionali e di pianificazione relativi alla campagna stessa.

Con l”intesa, siglata per Calabria Verde dal commissario straordinario dell’azienda, Aloisio Mariggiò, dal direttore dell’Uoa Forestazione della Regione, Salvatore Siviglia, oltre che dal viceprefetto vicario di Catanzaro, Anna Maria Famiglietti, e dal direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Emanuele Franculli, attraverso un investimento di 1.300.000 euro garantiti dalla Regione Calabria, si assicurerà l’implementazione del personale della sala operativa unificata e dei centri operativi provinciali Aib, come pure un incremento del numero delle squadre operative dei Vigili del Fuoco attive nelle diverse aree di presidio ricadenti all’interno delle cinque province calabresi.

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A completare il quadro, oltre ad uno scambio di informazioni in tempo reale attraverso la condivisione di banche dati e software gestionali, anche il potenziamento del servizio operativo 115 e l’attività di formazione che il Dipartimento dei Vigili del Fuoco svolgerà in favore degli operatori del sistema Aib regionale.

«Uomini e mezzi  – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – sono pronti ad intervenire ma l’appello, sta a noi calabresi avere rispetto di un grande patrimonio boschivo che quasi mai è stato usato a vantaggio di tutti, ma che invece deve essere una risorsa affinché i nostri figli possano utilizzarla per favorire un turismo esperienziale, ambientale e possa essere un’occasione di crescita. Noi siamo i garanti di noi stessi e del nostro patrimonio naturalistico e boschivo rispettiamo e amiamo i nostri boschi».

L’assessore Gallo, inoltre, ha sottolineato il «gran lavoro che si sta facendo sulle strade provinciali per prevenire gli incendi. Abbiamo pensato insieme all’assessore ai Lavori Pubblici, Domenica Catalfamo, di fare un intervento straordinario in base ai dati degli anni passati. Infatti secondo i dati dello scorso anno, il 50% degli incendi boschivi parte, poiché appiccato, dalle strade provinciali. Su 8 mila chilometri circa gestiti dalle province interverremo su circa 2.500 chilometri. In alcune province puliremo quasi due terzi delle strade provinciali».

«Il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci – ha aggiunto – ci ha dichiarato che un intervento di questa natura mai era stato fatto a servizio delle strade provinciali e delle province . Quindi, con orgoglio – dice ancora l’assessore Gallo – possiamo dire che questa fase di prevenzione dagli incendi gestita da Calabria Verde e dai consorzi di bonifica, è un’azione di prevenzione virtuosa che sarà al servizio del decoro de territorio ma anche come prevenzione agli incendi boschivi».

«Essenziale – ha concluso l’assessore regionale Gallo – in ogni caso, sarà la collaborazione dei cittadini, non solo nell’osservanza delle regole di prudenza e comportamento, quanto anche nella tempestiva segnalazione alle autorità competenti di ogni atto o situazione di potenziale pericolo. Anche per questo si è puntato, su un maggior coinvolgimento delle associazioni di volontariato: sarà, comunque fondamentale il contributo di tutti e di ciascuno in quella che è una sfida di civiltà».

La campagna, infine, si protrarrà fino al 30 settembre. (rrm)