Naufragio di Roccella, Baldino (M5S): Governo chiarisca su strategia di insabbiamento

«Il Governo venga a riferire su quanto accaduto a largo di Roccella Ionica tra il 16 e il 17 giugno scorso». È quanto ha detto la deputata del M5S, Vittoria Baldino, ringraziando «Report» e  la «stampa d’inchiesta. Senza di loro alcuni episodi del Paese resterebbero insabbiati come sembra essere la volontà di questo governo che si mostra mendace, omissivo, occultante».

«È quello che sembra sia accaduto sui fatti del 17 scorso giugno a Roccella Ionica – ha spiegato – quando pare sia stato messo in piedi un sistema finalizzato all’occultamento dei fatti e della verità, una strategia tesa all’invisibilizzazione dei fatti attraverso lo smistamento e dei migranti feriti in diversi ospedali della zona e delle salme con accordi per il rimpatrio di cui non abbiamo notizia. In quel naufragio sono morte 65 persone tra cui 25 bambini».

«Della difficoltà della barca a vela  – ha proseguito – era stata data notizia. C’era tempo per i soccorsi che non sono arrivati. Il resto è storia che ci rimanda a quanto accaduto a Cutro. Il M5S ha depositato un’interrogazione scritta per chiarire fatti, soccorsi e perché il racconto ai giornalisti è stato precluso. Italiani devono conoscere verità». (rp)

Orrico (M5S): Referendum Città Unica consultazione strumentale

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha evidenziato come «il Movimento 5 stelle, coerentemente con le criticità che ha evidenziato fino ad oggi relative alla legge sulla città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, ritenendolo un percorso carente di trasparenza e informazioni che possano consentire ai cittadini di scegliere in maniera consapevole cosa votare, non darà un indirizzo di voto per l’imminente referendum».

«Crediamo che –  ha detto Orrico – questa area urbana è, nei fatti, destinata ad unire le proprie forze in vista delle future sfide convergendo verso una unificazione dei servizi ed un miglioramento della qualità della vita dei cittadini tramite anche l’efficientamento della macchina amministrativa, tuttavia, non possiamo essere favorevoli alla strada intrapresa poiché non supportata da alcuna visione politica e costruita attraverso un metodo dettato dalla frettolosità, dalla nebulosità e dalla scarsa partecipazione».

«Non sono state, infatti, coinvolte le parti sociali e le istituzioni preposte – ha spiegato – ovvero le amministrazioni interessate, con una addirittura sciolta per mafia quindi in presenza di una grave mancanza di rappresentatività. Anche il referendum, inoltre, importante termometro democratico, è utilizzato in maniera strumentale visto che i quesiti stessi orientano la scelta dei cittadini».

«D’altronde – ha proseguito l’esponente pentastellata – lo stesso studio di fattibilità non fornisce nessuna certezza rispetto all’efficientamento della macchina amministrativa, alle economie di scala, e vende, in maniera fumosa, il possibile finanziamento di 10 milioni di euro all’anno, per 15 anni, condito dai ‘potrebbe’ a fronte di sempre maggiori tagli del governo centrale come ad esempio avviene nella nuova legge di Bilancio. Contiene, fra l’altro, alcune affermazioni che consideriamo gravi ossia che la fusione agevolerebbe quel dimensionamento scolastico contro il quale ci siamo battuti con forza». (rp)

Cannizzaro (FI): Quattro voli night-stop Reggio non li aveva mai avuti

Il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, ha espresso soddisfazione per la scelta di Ita Airways di investire su Reggio Calabria e Lamezia, «incrementando il ventaglio di opportunità da e per la nostra regione».

«Quattro voli night-stop Reggio Calabria non li aveva mai avuti, vale a dire ben 4 aerei che ‘dormono’ nell’aeroporto dello Stretto pronti a ripartire all’alba del giorno seguente. Ma nell’era Occhiuto succede anche questo in Calabria», ha aggiunto Cannizzaro, definendo il volo mattino/sera su Limano Linate da Reggio «una novità che molti desideravano».

«Dal prossimo mese – ha spiegato – Reggio avrà questo volo aggiuntivo che eleverà a 3 i collegamenti giornalieri con Milano, snodo cruciale per diverse ragioni. Gli orari consentiranno inoltre di poter fare andata e ritorno nella stessa giornata, rispondendo quindi alla richiesta di tantissimi utenti. Stesso dicasi su Lamezia, dove il volo da Linate arriverà alle ore 20:05 e ripartirà 45 minuti dopo. Sono ‘incastri’ che per un certo tipo di utenza sono davvero decisivi».

«Dopo aver messo la Calabria in vetrina nello spot di bandiera – ha proseguito il parlamentare – sponsorizzando i nostri luoghi di punta da visitare, siamo davvero felici che la compagnia aerea italiana abbia deciso di consolidare ancora di più presenza e investimenti sul nostro territorio. È il sintomo di una Calabria sempre più attrattiva, sempre più forte in credibilità politico-istituzionale e di fiducia nella crescita del nostro territorio. Pertanto, ringrazio fortemente Ita, tutti i suoi dirigenti, per averci creduto quanto noi e Sacal per l’impegno che sta mettendo per far cambiare passo al sistema aeroportuale calabrese».

«Tutto questo, ovviamente – ha concluso – è potuto accadere solo grazie alla guida lungimirante del Presidente Roberto Occhiuto e di una grande squadra, quella di Forza Italia e del CentroDestra, che sta lavorando senza soluzione di continuità per una Calabria più dinamica, più efficiente e più consapevole dei propri mezzi!». (rp)

 

Baldino (M5S): Autonomia per Calabria significa stipendi più bassi e meno servizi

«Per la Calabria l’autonomia differenziata significa stipendi più bassi e meno servizi». È quanto ha detto la deputata del M5S, Vittoria Baldino, intervistata da Il Quotidiano del Sud, sottolineando come «calcolare  i fabbisogni standard dei Lep in base alle caratteristiche dei diversi territori, quali clima, costo della vita, aspetti sociodemografici della popolazione residente significa affermare il principio delle gabbie salariali».

«Il principio per cui se in Calabria la vita costa meno, è giusto pagare meno i calabresi. O se in Calabria, per fare un altro esempio, nascono meno bambini, visto che i giovani vanno via, non serve investire in nidi e welfare. Si differenziano i diritti in base al territorio in cui vivi», ha detto ancora Baldino, chiedendo «impegni precisi al governo sul finanziamento dei Lep e sulla devolution delle materie non soggette ai Lep, quella che in base alla legge si può fare subito. Perché, voglio ricordano, che su queste ultime quattro Regioni hanno già chiesto di firmare le intese al governo. E non è che l’attuazione dell’autonomia su queste materie faccia meno male al sud, anzi. Se poi aggiungiamo anche che il criterio per finanziare i Lep, nella proposta del Clep, si rifà al principio della territorialità…».

Secco il commento, poi, sulle dichiarazioni del ministro Calderoli secondo cui sui i fabbisogni standard dei Lep saranno scelti dalla politica e non dai tecnici. «Le rassicurazioni di Calderoli non c’hanno mai ispirato fiducia. Figuriamoci ora», ha attaccato Baldino, che non manca di riservare una stilettata finale a Forza Italia e ad Occhiuto.

«Non ce lo vedo Tajani che mette veti a Zaia o agli altri governatori pronti a firmare le prime intese. Lo stesso presidente Occhiuto sconterà per sempre il peccato originale di aver dato il via alla riforma con il voto in Conferenza Stato Regioni, quando ancora si era in una fase preliminare e si poteva fare la differenza. Nessuno nel centrodestra può considerarsi assolto. Non erano loro, la stessa presidente Meloni e lo stesso governatore Осchiuto a definire l’autonomia un’opportunità per il Sud?».

«L’autonomia – ha concluso la pentastellata è in Costituzione si, ma non per dare la spinta alla secessione che si intende attuare. Noi di certo faremmo una inversione a U, riportando innanzitutto la sanità nelle competenze statali. La Costituzione poi va attuata garantendo prima la prevista perequazione e livelli uniformi – non essenziali, perché significa minimi di prestazioni sul territorio. Con questi presupposti, se una Regione chiede forme di autonomia, si può discutere. Nel rispetto sempre dei principi di uguaglianza e solidarietà, previsti nella prima parte della Costituzione. E che prevalgono sul titolo V e sull’autonomia». (rp)

Cannizzaro (FI): Il sistema aeroportuale calabrese prospera

Il deputato di FI, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «L’Aeroporto di Reggio Calabria è quello che cresce di più in Italia e, molto probabilmente, chiuderà l’anno con il record assoluto. Ma non solo Reggio, anche Lamezia e Crotone; quindi è tutto il sistema aeroportuale calabrese in generale a prosperare: secondo i dati nazionali è tra quelli che stanno crescendo in maniera più esponenziale».

«Questo non può che renderci orgogliosi – ha aggiunto – perché è la conferma assoluta che avevamo ragione: con Roberto Occhiuto abbiamo ottenuto quello che ci aspettavamo, cioè un boom in termini di traffico passeggeri, investimenti, visibilità, turismo».

«Reggio cresce più di tutti su scala nazionale – ha proseguito il deputato – e questo è un dato sbalorditivo, un record incredibile, soprattutto se pensiamo alle condizioni di volo sullo Stretto appena un anno fa, senza andare troppo a ritroso, quando nel periodo covid il ‘Tito Minniti’ era addirittura a rischio chiusura. Crescita dovuta all’ottimo lavoro svolto in sinergia istituzionale, agli imponenti investimenti della Regione, al grande impegno profuso da Marco Franchini alla guida di Sacal e, senza ombra di dubbio, all’effetto RyanAir, che sta incidendo notevolmente anche sui dati di incoming in tutte le mete turistiche della Calabria».

«Ma ciò non ci ha assolutamente fatto adagiare. Anzi – ha aggiunto – con tutte le parti in causa si sta lavorando su più fronti dell’ambito aeroportuale e non escludo che nelle prossime settimane ci possano essere altre importanti novità.  La crescita della domanda italiana e straniera verso la Calabria è direttamente proporzionale all’appetibilità dei nostri scali».

«È un circolo virtuoso che abbiamo innescato in breve tempo – ha concluso – ma lavorandoci in anni. Oggi raccogliamo con orgoglio i frutti, convinti che il meglio debba ancora arrivare». (rp)

 

Cannizzaro (FI): Risolveremo la questione dei tirocinanti calabresi

Il deputato di FI, Francesco Cannizzaro, ha ribadito come «quella dei tirocinanti è una questione che ci sta molto a cuore, che certamente non lasceremo irrisolta, come fatto in passato da tutti gli altri. Certo, non è una faccenda di facile e rapida risoluzione».

Il vice capogruppo di Forza Italia alla Camera e Coordinatore regionale, infatti, ha evidenziato come «non ricordo un solo giorno a partire dalla primavera 2021 che con Roberto Occhiuto non ci siamo occupati dei tirocinanti di Calabria, sin dai tempi in cui eravamo all’Opposizione in Parlamento. Lo abbiamo fatto a colpi di emendamenti e misure straordinarie, con attività di Commissione complicate e dibattute, quando gli esponenti degli altri partiti si rifiutavano di sottoscrivere i nostri emendamenti, addirittura, disertavano l’Aula per non prendere posizione. Lo abbiamo fatto in maniera costante, seria, rispettosa dei disagi e delle difficoltà che vivono migliaia di padri e madri di famiglia, che l’unica colpa che hanno è quella di aver trovato lungo la loro strada, prima del 2021 ovviamente, solo frasi e soluzioni di circostanza».

«E, questo – ha proseguito – i diretti interessati lo sanno benissimo, in virtù delle diverse interlocuzioni avute nel tempo, dei continui messaggi, telefonate, email, sollecitazioni, che riceviamo ogni giorno, affinché si prosegua su questa strada con la squadra di Governo regionale e con l’attività parlamentare e ministeriale portata avanti da Forza Italia. Le norme realizzate con gli emendamenti a firma Occhiuto-Cannizzaro sono i pilastri su cui oggi si regge ogni soluzione per questa platea. Solo noi nella storia del regionalismo calabrese abbiamo affrontato di petto la questione tirocinanti, riuscendo a farla inserire nell’agenda di Governo. E di questo ce ne vantiamo».

«Ci tengo a ringraziare, per l’ennesima volta – ha ribadito – l’amico Ministro forzista, Paolo Zangrillo, il suo team e tutta la struttura ministeriale per la sensibilità sul tema, affrontando la faccenda con determinazione ed abnegazione. Stesso spirito con cui sin dall’inizio ci siamo impegnati a risolvere il problema con il Presidente Occhiuto. E lo stiamo facendo, passo dopo passo».

«Prossimo step – ha proseguito – è la proroga dei tirocini, successivamente definiremo il percorso lavorativo di ciascuno di loro. L’obiettivo è asciugare completamente il bacino e non permettere che se ne creino mai più altri. È un percorso normativo costruito nel tempo, che ha soprattutto la necessità di ampliare la dotazione finanziaria della copertura riservata alle assunzioni in deroga. Al contempo, il nostro obiettivo è quello di ampliare la platea degli enti che possono procedere alle procedure assunzionali anche per i contratti a tempo determinato (non limitando la possibilità ai soli Comuni)».

«Voglio ricordare – ha aggiunto – che si tratta di circa 4mila lavoratori, che prestano servizio presso gli enti locali e diverse altre amministrazioni della Regione Calabria. Si sta lavorando per trovare nell’ambito delle norme vigenti ulteriori forme di accesso agli enti della Pubblica Amministrazione, attraverso procedure di avviamento a selezione riservate ai Tis, da espletare anche in sovrannumero e in deroga alla dotazione organica, al piano di fabbisogno del personale e ai vincoli assunzionali. Sono allo studio anche ulteriori strumenti per permettere invece a coloro che fanno parte della fascia di età più elevata di avviarsi verso la pensione».

«Devo riconoscere lo straordinario impegno profuso nella vicenda – ha detto ancora – dalla dott.ssa Maria Cantarini, che sta collaborando in qualità di Vicecapo di Gabinetto della Regione Calabria e prima ancora lo ha fatto da membro del Legislativo di Forza Italia alla Camera dei Deputati».

«Complimenti anche all’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, ed alla sua struttura. Inoltre – ha concluso – sono felice dei rapporti di cordiale e costruttiva collaborazione avviati con i sindacati. Stiamo remando tutti dalla stessa parte per arrivare al risultato prima possibile e con le migliori condizioni contrattuali possibili». (rp)

AV, Baldino (M5S): Occhiuto convochi un tavolo unico strategico per tutta la mobilità regionale

«Occhiuto convochi subito un tavolo unico strategico per tutta la mobilità regionale». È quanto ha chiesto la deputata del M5S, Vittoria Baldino, sottolineando come «le rivendicazioni delle settimane scorse su nuove fermate della Frecciarossa Sibari Bolzano e le rivendicazioni sull’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria, ci dicono che alla nostra regione serve urgentemente un piano unico strategico delle mobilità, delle infrastrutture e dei trasporti che coinvolga tutti gli stakeholder: ministero dei Trasporti, Anas, Rfi, Sacal, società di trasporto, sindacati».

«Serve un piano – ha aggiunto – che possa assorbire e coniugare le esigenze di tutti i territori in una strategia unica regionale a beneficio di tutti i calabresi per una mobilità efficace sia interna alla Calabria che verso il resto d’Italia e del mondo».

«Nessuno dei tre aeroporti calabresi – ha ricordato – è integrato per esempio con il sistema ferroviario regionale ed emblematico è che la Calabria sia tra le poche regioni in Italia a non essere dotata di un interporto ferroviario per lo scambio di merci. È inaccettabile, ancora, che una regione con un potenziale straordinario come la nostra resti isolata dai principali corridoi di mobilità nazionali fermandosi l’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria a Praia. L’alta velocità in Calabria non è un’opzione ma una necessità. Non possiamo accontentarci di essere tagliati fuori dalle principali reti di trasporto. La Calabria ha bisogno di infrastrutture moderne che la colleghino rapidamente e in modo efficiente al resto del Paese».

«Lo stesso M5S al Governo l’ha definita un’opera strategica – ha proseguito – tanto che il governo Conte ha finanziato tutto quello che era possibile finanziare in base ai tempi stretti del Pnrr e soprattutto ha pianificato con Ferrovie dello Stato l’intera infrastruttura in ottica strategica connettendo tutta la regione fino a Reggio Calabria».

1La Calabria merita di essere connessa al resto del Paese – ha ribadito – con un sistema di trasporti efficiente e moderno, in grado di rilanciare l’economia, migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire il turismo. Se per il ministro Salvini è possibile realizzare il Ponte sullo Stretto, superando le sfide tecniche e logistiche di un’opera di tale portata, allora è altrettanto possibile superare ogni difficoltà e portare l’Alta Velocità nella nostra regione».

«Occhiuto nel frattempo – ha concluso – convochi il tavolo unico strategico per tutta la mobilità regionale perché qualsiasi treno ad alta velocità se non connesso ai treni regionali diventa inutile». (rp)

 

 

Orrico (M5S): Intervenga Schillaci per Ospedale di Cosenza

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha annunciato che presenterà «una interrogazione parlamentare al ministro della Sanità Schillaci per chiedergli di verificare come siano state, e come vengano, spese le risorse pubbliche rispetto i lavori di ristrutturazione dell’Annunziata di Cosenza».

«Le immagini riguardanti l’allagamento del nuovo reparto di Rianimazione dell’Annunziata di Cosenza, inaugurato solo un paio di mesi fa, sono scoraggianti e ci restituiscono le dolorose condizioni della sanità nella nostra città e nella nostra terra», ha detto la parlamentare, ricordando come «nonostante  il presidente Occhiuto, che è anche commissario ad acta della sanità calabrese, continui a ripeterci che vada tutto bene i conti purtroppo non tornano».

«Tralasciando, infatti – ha aggiunto – i suoi proclami, ci troviamo ad affrontare una realtà assai critica in cui preoccupanti interrogativi sulle modalità di spesa dei soldi pubblici, in particolare sull’edilizia sanitaria, si affacciano prepotentemente».

«Tra l’altro è utile ricordare anche come, qualche mese fa – ha proseguito – il governo Meloni sostenuto da Occhiuto, ha tagliato i fondi di perequazione destinati al sud, circa un miliardo e mezzo di euro, proprio per l’edilizia sanitaria oltre che per quella scolastica e le infrastrutture».

«Ad ogni modo – ha concluso Anna Laura Orrico – l’impressione è che, a queste latitudini, quando si parla di grandi opere e grandi progetti ci sia sempre poca serenità dettata, temo, non tanto dalla preoccupazione di risolvere le esigenze della comunità quanto ad assolvere interessi particolari». (rp)

Sanità, Loizzo (Lega): Non basta più rattoppare, Cosenza merita un nuovo ospedale

La deputata della Lega, Simona Loizzo, ha evidenziato come «le immagini di infiltrazioni d’acqua nel reparto di Rianimazione dell’Annunziata, nonostante i recenti interventi di ristrutturazione, sono la prova tangibile di un problema ormai cronico».

Per la parlamentare, infatti, i continui rattoppi non sono più sufficienti: ciò che serve davvero è un nuovo ospedale per l’area urbana di Cosenza.

«La situazione è chiara – ha detto – solo una nuova struttura può garantire l’efficienza necessaria per rispondere alle esigenze sanitarie del territorio e accogliere le competenze che emergeranno dalla facoltà di Medicina”, dichiara Loizzo. La deputata sottolinea che l’impegno delle autorità locali, sebbene apprezzabile, non può più limitarsi a soluzioni temporanee. “È il momento di guardare al futuro con un progetto ambizioso e concreto».

Loizzo ha anche colto l’occasione per lanciare un messaggio al sindaco Franz Caruso, invitandolo a concentrarsi sull’obiettivo comune piuttosto che su critiche sterili.

«Ciò che serve è un impegno coraleper far nascere un nuovo ospedale che possa servire Cosenza, Rende e Castrolibero», ha ribadito Loizzo e, riprendendo le parole del presidente Occhiuto, ha ribadito l’importanza di una convergenza tra tutte le forze politiche: «Il nuovo ospedale deve diventare una priorità condivisa. È una battaglia fondamentale per assicurare un’assistenza adeguata ai cittadini e garantire condizioni di lavoro dignitose ai nostri operatori sanitari».

Un messaggio chiaro e determinato, che punta a superare la logica del “rattoppo” per costruire un futuro migliore per la sanità del territorio.

Ivan Commodaro, capogruppo consiliare del gruppo Franz Caruso Sindaco, ha rilevato come «anche l’on. Loizzo  c’è arrivata e sposa in pieno quanto il sindaco Franz Caruso dice da ormai tre anni: Cosenza e la sua vasta provincia hanno bisogno con urgenza di un nuovo ospedale Hub».

«A convincere l’on. Loizzo – ha proseguito – c’è stato bisogno dell’allagamento dell’Annunziata, ma non importa, meglio tardi che mai. Ora dalla deputata leghista ci aspettiamo che alle parole seguano atti concreti e conseguenti, atteso che sia al Governo del Paese che alla Regione Calabria è maggioranza la  coalizione politica di centrodestra di cui è parte. È sicuramente facile, infatti, attribuire ad altri atteggiamenti demagoghi, evitando, per interessi di parte, di plaudire, invece, alla lungimiranza ed alla coerenza degli avversari politici e nello specifico a quella portata avanti dal sindaco Franz Caruso che da tempo sta invitando il governatore della Calabria a porre in essere quanto è nelle sue competenza per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza».
«Un dato di fatto su cui, per l’importanza straordinaria che riveste la problematica inerente la sanità calabrese – ha aggiunto – non inseriamo una querelle politica e partitica, che a noi non interessa fare preferendo che si diano risposte serie alla comunità cosentina che da troppo tempo vive il disagio di un sistema sanitario inefficiente ed inefficace».
«Auspico, pertanto – ha concluso Ivan Commodaro – che la dott.ssa Simona Loizzo  metta in atto celermente quanto è nelle sue possibilità affinchè si avviino le procedure per la costruzione del nuovo Hub. I finanziamenti ci sono e bisogna  fare presto, anche perché l’Autonoma Differenziata, fortemente sostenuta e votata dall’on. Loizzo, se attuata  rischia di aprire un ulteriore baratro emergenziale nella sanità calabrese e cosentina, da cui difficilmente si potrà uscire, condannando definitivamente i calabresi ed i cosentini a non avere garantito il sacrosanto diritto alla salute». (rp)

Mangialavori (FI): Appaltati i lavori per piscina comunale di Vibo

Il deputato di Fi, Giuseppe Mangialavori, ha reso noto come «l’iter per la rinascita della piscina comunale di Vibo Valentia è finalmente arrivato ad un punto di svolta. Oggi sono stati appaltati i lavori di ristrutturazione di un impianto che la città attende da tanto, troppo tempo».

Mangialavori, infatti, è l’artefice del finanziamento da 1,4 milioni di euro destinato al Comune di Vibo Valentia per rimettere letteralmente in piedi la piscina comunale di località Maiata, che da tre anni ormai è chiusa a causa di precarie condizioni che rendono necessario un complessivo lavoro di rifacimento e messa in sicurezza degli impianti. Un intervento che il solo ente, con disponibilità proprie, non sarebbe mai stato in grado di garantire, e che oggi è possibile grazie proprio all’emendamento col quale l’on. Mangialavori ottenne 36 milioni di euro dalla legge di Bilancio dello Stato 2023, una parte dei quali trasferiti proprio al Comune capoluogo.

«La piscina – ha aggiunto il presidente della Commissione Bilancio della Camera – rappresentava il fiore all’occhiello delle strutture sportive del nostro territorio, apprezzata da persone di ogni fascia di età, con ricadute positive in termini di salute ed anche in termini economici per l’indotto generato, con uno sbocco fondamentale per le associazioni sportive del nuoto. Tutto ciò, oggi, può tornare ad essere realtà. Sono certo che l’attuale amministrazione comunale di Vibo Valentia, che dai banchi dell’opposizione si è sempre dimostrata particolarmente sensibile al tema, saprà condurre a conclusione l’iter dei lavori senza intoppo alcuno. Perché adesso non ci sono scuse».

«Per quanto mi riguarda, da rappresentante di questo territorio – ha concluso – su questa pratica ho sentito la responsabilità di dover fare la mia parte, e ritengo di avere dato il massimo; ora tocca al Comune non deludere le aspettative dei vibonesi. Di tutti i vibonesi». (rp)