Il progetto “Biesse Giustizia Liberi di scegliere” arriva dalla Calabria alla Camera dei deputati

Lunedì 22 gennaio nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto presso la Camera dei deputati a Roma, a partire dalle 15, verrà presentato il Progetto Biesse Giustizia e umanità Liberi di scegliere.

Il progetto di educazione alla legalità si ispira all’operato del giudice del tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella, magistrato siciliano che ha sottratto tanti giovani dall’indottrinamento mafioso offrendo loro l’opportunità di cambiare vita.

L’incontro è stato fortemente voluto dall’onorevole Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Il Progetto Biesse Giustizia e umanità Liberi di Scegliere, promosso dalla presidente nazionale e fondatrice Biesse associazione culturale Bene Sociale Bruna Siviglia insieme al giudice Roberto Di Bella presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, è già legge regionale con voto unanime di tutto il consiglio regionale con un seguitissimo concorso nazionale indetto dalla stessa associazione che prevede la consegna di borse di studio intitolate a vittime innocenti delle mafie e rivolto ai giovani studenti, che dovranno elaborare un testo con le loro riflessioni, o un cortometraggio, un video, inerente il percorso Liberi di scegliere. Gli studenti o gli istituti scolastici che risulteranno vincitori del concorso nazionale riceveranno cinque borse di studio del valore di duemila euro ciascuna donata dal consiglio regionale della Calabria in virtù della legge regionale. Il progetto Giustizia e umanità Liberi di Scegliere è anche un libro, Liberi di Scegliere è anche un film, Liberi di Scegliere è un capolavoro di educazione alla legalità che consente a tanti giovani di non lasciarsi irretire dalle lusinghe della criminalità organizzata che illude e poi delude.

Il format promosso dall’Associazione Biesse è entrato ormai nel cuore di tantissimi giovani, un percorso educativo culturale, pedagogico, di prevenzione e di sensibilizzazione rivolto agli studenti delle scuole italiane che educano al valore della scelta consapevole e responsabile, al valore della libertà bene primario per la vita di ognuno di noi. Un percorso educativo che ha portato la Calabria in tutta Italia e all’estero come esempio virtuoso da seguire creando un ponte unico tra nord e sud, un orgoglio per l’intera Regione Calabria.

Alla presentazione del progetto interverranno, oltre al giudice Di Bella, alla presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Colosimo e alla fondatrice di Biesse Siviglia, Federico Cafiero De Raho, vice presidente Commissione parlamentare antimafia; il senatore Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia e l’onorevole Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno.

Saranno inoltre presenti Antonio Sangermano, capo dipartimento Giustizia minorile e di comunità; Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria; Filippo Pennisi, presidente della Corte d’Appello di Catania; Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria; Carla Santocono, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania; Marcello D’Amico, presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria; Walter Ignazitto, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria; Bernardo Petralia, già capo del Dap; Ottavio Sferlazza, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi; Maurizio Vallone, direttore della Scuola di perfezionamento per le Forze di polizia; Tina Montinaro, presidente della Quarta Savona Quindici; Clare Longrigg, giornalista del quotidiano “The Guardian”; Annette Langer, giornalista del quotidiano “Der Spiegel” – Amburgo; Angelo Barbagallo, produttore del film Rai Liberi di Scegliere; il regista Giacomo Campiotti; Monica Zapelli, scrittrice e sceneggiatrice e gli attori Alessandro Preziosi, Carmine Buschini, Francesco Colella e Samuele Carrino. (rrc)

Antoniozzi (Fdi): Dare più forza a partito significa cambiare l’Europa

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha ricordato come «fra cinque mesi si voterà per le elezioni europee ed essendo un sistema proporzionale ognuno di noi, legittimamente, lavorerà per sé e per portare consensi al proprio partito».

«Fdi è parte integrante nel progetto politico regionale e non vuole sottrarsi alle sfide che si porranno in questo anno. La Giunta regionale – ha ricordato Antoniozzi – sta lavorando bene ed è nostro compito far si che lavori ancora meglio e colga gli obiettivi della legislatura. Capisco che il tema sanità sia preminente ma non esiste solo quello: c’è la questione lavoro, rispetto alla quale proprio come partito, attraverso i due assessori regionali, Giovanni Calabrese e Filippo Pietropaolo, stiamo agendo, lavorando per svuotare il precariato storico e per assumere nuovo personale pubblico».

«C’è un approccio diverso al tema ambientale – ha proseguito il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia –, con un rilancio forte di Arpacal, che ha già dato risultati confortanti in materia di depurazione e di difesa delle coste. Ci sono tanti altri tavoli aperti sui quali confidiamo che si giunga a risultati intermedi positivi. Fdi sta concludendo la stagione dei congressi all’insegna dell’unità e della serietà di tutti i dirigenti e amministratori locali».

«La Calabria – ha ricordato – rappresenta un investimento strategico per il governo Meloni perché è fondamentale nelle politiche attive per il Sud e per la sua posizione nel Mediterraneo. Le elezioni europee sono storicamente le meno partecipate, ma in una gerarchia di importanza forse occupano il primo posto. Le politiche di manovra finanziaria governativa, i fondi di coesione regionali, la politica dei tassi Bce passano attraverso la presenza di un’Europa diversa da quella attuale. Ma anche le Regioni devono poter cambiare passo se è vero, come ha ricordato il nostro europarlamentare Denis Nesci, calabrese, che l’Italia spende il 34% di queste risorse, mentre Paesi come la Polonia arrivano addirittura al 100%».

«Serve la politica e una concertazione che in Calabria esiste. E serve dare consenso a Fdi che può diventare il primo gruppo parlamentare in tutta Europa. Per avere un continente diverso – ha concluso Antoniozzi – che guardi alle singole nazioni con l’umiltà e la forza di saperle valorizzare». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Settore Ambiente in Calabria ha fatto passi da gigante

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha evidenziato come «il settore dell’ambiente in Calabria ha fatto passi da gigante da quando c’è il presidente Occhiuto, dopo un lungo periodo di parole».

«Il Dipartimento regionale – ha aggiunto – lavora veramente bene e di concerto con gli altri attori, tra cui Arpacal, che con l’insediamento del commissario straordinario, Michelangelo Iannone, ha cambiato passo. Si lavora alla depurazione costantemente e si lavora con abnegazione insieme ai sindaci».

«C’è un cambio di passo dettato dal presidente Occhiuto – ha concluso Antoniozzi – che fa vedere i suoi effetti in un ambito che è fondamentale per la nostra regione e le sue potenzialità». (rp)

Decreto Salva Vibo, Mangialavori (FI): Per la città si apre una pagina nuova

Il deputato di Fi, Giuseppe Mangialavori, ha evidenziato come «da oggi si apre una nuova pagina per la città di Vibo Valentia», in quanto il decreto firmato dal ministero dell’Interno «col quale si stabiliscono le misure straordinarie per il risanamento del bilancio comunale, pone le basi per guardare al futuro con rinnovata serenità».

«Un risultato frutto del lavoro serio – ha detto – che questo centrodestra ha portato avanti, tanto a livello centrale quanto locale, sostenendo sempre concretamente il percorso di risanamento tracciato dal sindaco Maria Limardo e soprattutto dall’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo. Un lavoro complesso che ha necessitato di interventi importanti, supportati anche dal governo centrale, ma che oggi consente di programmare l’attività amministrativa del futuro potendo contare su basi economico-finanziarie ben differenti rispetto al passato». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Pronti a sollecitare Tim

Il deputati di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha rimarcato come «stiamo sollecitando TIM a un confronto sulla questione dei lavoratori dei call center Abramo. Siamo in costante contatto con la Regione che ha aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali».

«L’assessore Calabrese e il presidente Occhiuto – ha ricordato – stanno lavorando insieme a noi per tentare una soluzione del problema che si trascina da anni. I cinquestelle che attaccano la Regione due anni fa erano al governo e avevano il ministero del lavoro ma non hanno cercato una soluzione. Serve sinergia fra tutte le forze politiche e sociali per risolvere il problema e non i tentativi di strumentalizzazione di chi fino a poco tempo fa era al governo e non ha fatto nulla di concreto per questi nostri lavoratori». (rp)

Antoniozzi (Fdi): Non facciamo antimafia di facciata

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha commentato come «l’abbattimento dell’ecomostro è un forte atto simbolico e dimostra che in Calabria non facciamo, come avrebbe detto Leonardo Sciascia, antimafia di facciata».

«Abbiamo fatto tante cose in un anno di governo – ha proseguito – abbiamo catturato i due più grandi latitanti mafiosi, abbiamo con Wanda Ferro rimpolpato gli organici delle forze dell’ordine. Pensare di avere sconfitto le mafie sarebbe illusorio, giacche hanno cambiato volto ma stiamo riuscendo a fare capire la sovranità dello Stato nelle aree della Calabria e del Sud». (rp)

Loizzo (Lega): Calabria respinge idea di ospitare deposito nazionale per scorie radioattive

La deputata della Lega, Simona Loizzo, ha ribadito come «la Calabria respinge categoricamente l’idea di ospitare un deposito nazionale per le scorie radioattive, come evidenziato dalla recente pubblicazione della Carta nazionale delle aree idonee per il deposito delle scorie radioattive (Cnai) da parte del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica».

 La Cnai ha individuato cinque zone idonee in sei regioni italiane, tra cui Piemonte, Lazio, Sardegna, Puglia, Basilicata e Sicilia. Tuttavia, nessuna delle località indicate nella mappa si è dichiarata disponibile ad accogliere la discarica. Questo dimostra chiaramente che la Calabria non è interessata a diventare sede di un deposito per le scorie radioattive.
La parlamentare Simona Loizzo, rappresentando la Lega Calabria, sostiene fermamente questa posizione e auspica che la regione rimanga incontaminata, senza l’aggiunta di un deposito per le scorie radioattive. È importante sottolineare che la mappa è stata elaborata dalla società di Stato Sogin, responsabile del decommissioning degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi. La scelta dei siti idonei è stata basata su criteri di sicurezza stabiliti dall’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. Tra questi criteri, sono stati considerati la lontananza da zone vulcaniche, aree sismiche, faglie e rischio di dissesto, nonché da insediamenti civili, industriali e militari.
Le aree naturali protette, quelle oltre i 700 metri sul livello del mare, a meno di 5 km dalla costa e con presenza di miniere e pozzi di petrolio o gas, di interesse agricolo, archeologico e storico, sono state escluse dalla lista. Non tutti sono d’accordo con la scelta dei siti idonei. Ad esempio, la Sardegna si è già espressa in passato con un netto no e il presidente della regione, Christian Solinas, ha ribadito la contrarietà della Sardegna ad ospitare un deposito per le scorie radioattive. Anche la Basilicata si oppone fermamente a questa proposta.
L’Unione europea ha richiesto all’Italia di costruire un sito per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, poiché attualmente i nostri rifiuti sono ospitati in Francia e in Gran Bretagna, o sono sparsi in depositi poco sicuri. Nel 2003, il governo Berlusconi tentò di costruire una discarica a Scanzano Jonico in Basilicata, ma dovette rinunciare a causa della forte opposizione della regione.
In conclusione, i cittadini calabresi respingono fermamente l’idea di ospitare un deposito nazionale per le scorie radioattive e la parlamentare della Lega, Simona Loizzo, rappresentando l’anima di tutta la comunità, si impegna a preservare l’ambiente e la bellezza naturale della Calabria. La recente pubblicazione della Cnai ha individuato cinque zone idonee in sei regioni italiane, ma nessuna di queste località si è dichiarata disponibile ad accogliere la discarica. La Calabria intende mantenere la sua integrità ambientale e non essere coinvolta in questa delicata questione. (rp)

Antoniozzi (Fdi): Rigassificatore di Gioia opportunità per Calabria e Italia

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha evidenziato come il «rigassificatore di Gioia Tauro che il nostro presidente Meloni ha citato nel giorno del suo insediamento, è una grande opportunità per la Calabria e per l’Italia».

«La sua realizzazione – ha spiegato – contribuirebbe a portarci all’autonomia energetica – dice Antoniozzi – dopo che siamo riusciti praticamente ad azzerare la dipendenza dalla Russia. Gioia Tauro è strategica per l’Italia per un porto che stiamo difendendo, come ECR, dalle ottuse direttive europee. Il nostro europarlamentare Denis Nesci sta combattendo una grande battaglia».

«Il presidente Occhiuto ha portato avanti questa battaglia – ha proseguito Antoniozzi – e oggi il governo Meloni conferma la sua disponibilità alla realizzazione dell’opera. In materia ambientale la Calabria sta facendo passi da gigante anche grazie al nuovo management Arpacal che lavora con abnegazione. Gioia Tauro ha una sua centralità a cui il governo Meloni presta la massima attenzione». (rp)

Minasi (Lega): Presenta interrogazione a Lollobrigida per i coltivatori di Bergamotto

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha presentato una interrogazione al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, «a tutela dei produttori di bergamotto di Reggio Calabria, frutto unico dell’area reggina, che rappresenta un importantissimo indotto, oltre che un prodotto identitario, per il territorio».

«I coltivatori sono stati pesantemente danneggiati – ha spiegato – come l’intero comparto agricolo, dalla siccità e dalle alte temperature, tanto che quest’anno è stata calcolata una disponibilità del solo 10-20% dei bergamotti normalmente previsti. Dunque ho voluto chiedere al Ministro come intenda agire, ricevendo già una serie di indicazioni e la piena disponibilità a ulteriori misure».

Il Ministro ha, infatti, ricordato, tra i vari interventi, l’assegnazione, ai Consorzi di Bonifica dell’Area reggina, con fondi PNRR e della legge 145/2018, di due finanziamenti per un totale di oltre 16 milioni di euro e, alla Regione Calabria, di una quota del Fondo di solidarietà nazionale per fronteggiare la siccità del 2022, che verrà prorogato.

Ha anche ricordato azioni di carattere più generale, come i prestiti per le imprese agricole per 20 milioni di euro, previsti nella legge di bilancio, e gli interventi, da un lato, per sostenere la produzione di cultivar più resistenti ai cambiamenti climatici e, dall’altro, per diffondere le regole di una buona educazione alimentare basata su frutta e verdura di qualità.

Ma soprattutto mi ha dato, come dicevo, completa disponibilità a un dialogo per approfondire il tema e le specifiche esigenze dei produttori del settore, comprendendo l’eccellenza di un frutto come il nostro agrume tipico, tanto che abbiamo già concordato un primo appuntamento a breve.

Con i suoi quasi 3 secoli di storia e le sue proprietà nutraceutiche ed antiossidanti, il bergamotto è un frutto esclusivo del territorio reggino, che, ricordo, è l’unico su cui nasce, sulla fascia costiera tra circa 50 Comuni, Villa San Giovanni a Monasterace, per circa 2000 ettari su 150 km di costa.

Identifica, dunque, Reggio e la sua provincia e genera un indotto strategico per centinaia di aziende e lavoratori, che per generazioni hanno tratto un’importante fonte di reddito dalla filiera dell’olio essenziale, usato in profumeria e cosmetica, e, negli ultimi trent’anni, anche dalla filiera del food.

«Il bergamotto va dunque protetto – ha ribadito Minasi – tutelato e conservato, anche per le future generazioni, anche grazie al marchio Dop, che è in corso di riconoscimento. Dunque non posso che ringraziare il Ministro per la sua attenzione e il Governo per le azioni messe fin qui in campo per fronteggiare l’emergenza, ribadendo agli operatori del settore la mia vicinanza e il mio supporto anche per il futuro».  (rp)

Antoniozzi (Fdi): Calabria su ambiente ha fatto passi da gigante

Il deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, ha evidenziato come «la Calabria sull’ambiente ha fatto grandi passi avanti».

«Desidero ringraziare il presidente Occhiuto – ha aggiunto – e il dipartimento regionale competente per i grandi passi avanti compiuti nel settore ambientale che vengono fin troppo sottovalutati. In questo biennio abbiamo recuperato decenni di immobilismo migliorando notevolmente la qualità delle acque. Occhiuto ha lavorato sodo per collettare aree abusive che scaricavano in mare».

«La Calabria è la prima regione d’Italia ad essersi data un regolamento sull’inquinamento elettromagnetico – ha spiegato – con un protocollo che ha messo insieme Arpacal, Corecom e comuni in ossequio alla legge 36 del 2001. Faccio i complimenti anche al commissario Arpacal, Michelangelo Iannone, persona dotata di capacità e competenze di alto livello». (rp)