Nel Catanzarese sono nati i Camini Alzheimer: 17 i Comuni coinvolti

Sono i 17 Comuni del distretto nord di Catanzaro che fanno parte del primo progetto di Welfare di Comunità – Camini Alzheimer – rivolto a persone affette da demenza e alle rispettive famiglie. I Camini Alzheimer nascono, infatti, a seguito del successo di Ci Rivediamo al Caffè, attività di supporto promossa dall’Associazione Ra.Gi., da anni, per famiglie intercettate in vari Comuni del catanzarese.

Nello specifico, si tratta di Catanzaro, Albi, Amato, Caraffa, Cicala, Fossato Serralta, Gimigliano, Magisano, Marcellinara, Miglierina, Pentone, San Pietro Apostolo, Sellia, Settingiano, Sorbo San Basile, Taverna, Tiriolo.

A coinvolgere oltre 106 mila abitanti di queste zone fragili e vulnerabili, caratterizzate da un accentuato isolamento territoriale che rende difficoltosa la fruizione di servizi di assistenza, è l’Associazione Ra.Gi. di Catanzaro che, dal 2006, rappresenta un punto di riferimento per le persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative.

Senza precedenti organizzativi né di dispendio professionale, il progetto è stato reso possibile da una specifica donazione liberale, grazie alla quale l’associazione presieduta da Elena Sodano ha programmato una progettualità capillare che non solo assicura sostegno a tante famiglie, ma rappresenta anche una risorsa territoriale prevedendo una serie di interventi complementari tra loro, finalizzati alla costruzione di una rete sociale di comunità.

È appena giunta a conclusione la prima fase del progetto che ha permesso di formare le prime Equipes di Prossimità, specifiche per persone affette da demenza e le rispettive famiglie, composta da psicologi, educatori, animatori, OSS.

«Si tratta di personale specializzato che, capace di navigare nell’imprevisto, oltre ad essere ben preparato sul trattamento clinico della malattia di Alzheimer, gestisce i pazienti sotto il profilo sociale dell’accoglienza territoriale, nel pieno rispetto del principio di socioterapia ambientale messo in campo, ormai da anni, dalla nostra associazione in modo vincente», ha dichiarato la presidente di RaGi, Elena Sodano, fiera di annunciare l’avvio della fase operativa dei Camini Alzheimer.

 In queste settimane, infatti, grazie alla creazione di una rete sociale di comunità con enti locali impegnati attivamente nella costruzione e nel rafforzamento di una circolarità territoriale che intercetta i reali bisogni delle persone affette da demenza e delle rispettive famiglie, l’associazione Ra.Gi. attiverà i servizi territoriali di supporto.

In ogni Comune sarà presente un’equipe di Prossimità che incontrerà le famiglie in luoghi informali, quali chiese, piazze, supermercati, spazi di aggregazione e mercati rionali, coinvolgendole in incontri settimanali gratuiti di supporto relazionale ed emotivo per uscire dall’isolamento, trovare insieme soluzioni e instaurare relazioni basate sulla fiducia e sull’ascolto. 

Il confronto sarà assicurato anche in uno spazio protetto che vedrà come protagonista la piattaforma Auguste della Ra.Gi, dove le famiglie potranno scoprire di vivere esperienze simili e imparare ad affrontare il dolore affievolito dalla condivisione. Saranno presenti, inoltre, stand nei vari Comuni coinvolti, che distribuiranno gadget e materiale informativo. Nei Comuni di Catanzaro, Cicala e Miglierina saranno attivati anche tre sportelli di ascolto permanenti.

«Durante i Caffè Alzheimer – ha spiegato Sodano – raccogliendo gli appelli di famiglie che giungevano da paesi limitrofi, abbiamo capito che dovevamo consolidare il nostro impegno e ampliare le nostre attività. Siamo ben consapevoli delle emozioni contrastanti vissute da una famiglia nel momento in cui viene diagnosticata una forma di demenza: prioritariamente la paura, ma successivamente anche la vergogna. Purtroppo su questa malattia persistono pensieri distorti che terrorizzano le famiglie, in alcuni casi costringendole all’isolamento sociale».

«Proprio per tale motivo abbiamo pensato a questo progetto, ai Camini Alzheimer che riscaldano anche con poche persone attorno, capaci di nutrirsi di un silenzio, di una parola, di un conforto» ha proseguito la presidente della Ra.Gi., illustrando il progetto che mira a formare una comunità competente, capace di emozionarsi e riconoscere l’importanza di una diversa cura rivolta alle persone affette da demenza. (rcz)