Nei mercati coperti di Campagna Amica di Coldiretti attività all’insegna della solidarietà, degustazioni e vendita di prodotti

Nei mercati coperti di Campagna Amica di Coldiretti Calabria di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, sono in programma diverse attività all’insegna della solidarietà, degustazioni e vendita di prodotti.

Innanzi tutto, la Campagna Abbiamo riso per una cosa seria; i volontari Focsiv – Volontari nel mondo, offriranno pacchi di riso 100% italiano Fdai – Filiera degli Agricoltori Italiani con una donazione minima, a sostegno degli obiettivi solidali. Un messaggio universale con il quale, contadini italiani e del resto del mondo insieme ai consumatori consapevoli uniti per difendere chi lavora la terra, contro il suo abbandono, per sostenere le piccole comunità rurali, richiedere politiche adeguate, promuovere il valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici, alle migrazioni.

Ci saranno anche  incontri e degustazioni, con i  produttori per far  conoscere e apprezzare ai cittadini consumatori la ricca produzione enogastronomica della nostra regione con i prodotti di stagione.

«Tra le altre iniziative il mercato Coperto di Campagna Amica di Cosenza – ha detto il responsabile regionale Mario Ambrogio – offrirà nuove iniziative e  si arricchirà anche della presenza degli amici della Cooperativa Sociale “Arca di Noè” con la loro “Cassetta degli Odori Mediterranei”; una simpatica idea che coinvolge attivamente gli ospiti della Cooperativa nella realizzazione di cassettine contenenti le principali piante aromatiche che non possono mai mancare in cucina».

«Acquistando una cassetta –ha aggiunto – si riceverà in omaggio un sacchetto di compost “TerrasanaBio” realizzato da Calabria Maceri con gli scarti organici provenienti dalla raccolta differenziata, selezionati alla fonte, un ottimo fertilizzante che viene utilizzato come ammendante. Un segno tangibile e  prova concreta che l’economia circolare è l’unica risposta per una crescita sana e sostenibile».

Inoltre, presso il Ristorante FarmFood, nel mercato di Cosenza, nell’area attrezzata situata all’esterno, si potranno gustare le pietanze preparate dalla cucina contadina con piatti della dieta mediterranea e con  i prodotti di stagione delle aziende del mercato.

«Il tutto – ha dichiarato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – all’insegna della sostenibilità e in occasione della giornata della biodiversità con momenti di conversazione e di confronto per interagire profondamente con un modo di fare impresa sempre di più  etico, responsabile e salutare. Vogliamo trasferire, sempre di più, sapori e  saperi in questi angoli dove vi è l’eccellenza e i profumi di luoghi in un mix perfetto di tradizioni e innovazioni, di lungimiranza, coraggio e passione degli agricoltori». (rrm)

 

Coldiretti Calabria: Weekend ricco di attività nei mercati coperti di Campagna Amica

Sono tantissime le attività in programma, questo fine settimana, nei mercati coperti di Campagna Amica Calabria, tra solidarietà, omaggi floreali alle mamme e iniziative green.

Nella giornata di domani, sabato 8 maggio, nei mercati coperti di Campagna Amica di  Cosenza (Piazza Matteotti), Catanzaro Lido (Via Nazionale) e  Reggio Calabria (Via Sbarre Centrali) si svolgerà l’iniziativa “Un pensiero per tutte le mamme!” organizzata in occasione della Festa della Mamma. Sarà donato a tutte le mamme che verranno a trovarci un fiore, con il vademecum su come conservare al meglio piante e fiori; un piccolo gesto per esprimere la nostra gratitudine verso la persona più importante, principale punto di riferimento nella vita per ognuno di noi.    Una connessione di sentimenti tra verde e felicità.

A Reggio Calabria, grazie all’iniziativa di solidarietà “Solo dal cuore” di donna impresa Calabria, coordinate da Angela Mungo, si svolgerà la vendita di cuscini a forme di cuore, ogni cuore  frutto della collaborazione di tre laboratori artigianali, tra cui quello delle Agrisarte dell’isola veneziana di Sant’Erasmo, è composto per metà di tessuto WAX e per metà di filati tipici italiani.

Ogni cuore è un pezzo unico e nascono da un gruppo di persone in cui ognuno inserisce del proprio, mettendo nel lavoro competenze, sensibilità ed energia originali. L’iniziativa “Solo dal Cuore” sostiene l’intervento di Medici con l’Africa Cuamm presso l’ospedale di Rumbek, in Sud Sudan, per migliorare l’accesso e la qualità delle cure rivolte in particolare a mamme e bambini, che sono tra i più vulnerabili.

Al mercato coperto di Cosenza  ci sarà un’attività Green con la Cooperativa Sociale “Felici da Matti” di Roccella Ionica che raccoglie l’olio vegetale esausto e realizza detergenti ecologici solidi e liquidi ed alla Cooperativa Sociale ONLUS “Crisalide” che con la sua preziosa attività promuove il contrasto allo stigma del disagio psicologico ed il bene comune. I Mercati Coperti, dove sarà possibile anche fare la spesa, con il meglio delle produzioni calabresi, si confermano,  in un contesto urbano, straordinari punti di incontro e di socialità e mettono sempre in campo molteplici e variegate proposte per venire incontro alle esigenze dei cittadini/e. (rrm)

L’ECCELLENTE EXTRAVERGINE DI CALABRIA
INSIDIATO DALLA SCARSA QUALITÀ ESTERA

C’è una grande insidia per il nostro ottimo olio extravergine d’oliva, sulla cui qualità non si discute: arriva dalle importazioni di “olio estero” a prezzi stracciati e di qualità assolutamente inferiore.  «In un momento storico difficile – ha commentato Coldiretti –  dove stimolare la domanda da parte dei consumatori dovrebbe essere un obbligo morale, saper di ricevere in “casa Italia” olio proveniente dall’estero significa aumentare il consumo di olio straniero, a discapito delle aziende olivicole calabresi con un forte impatto anche sulle nostre produzioni di olio certificate Igp e Dop. Occorre diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica, dove  è possibile assaggiare l’olio Evo prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive. È doveroso intensificare i controlli e aumentare le valutazioni organolettiche per evitare che i consumatori possano essere vittime di frodi».

Un allarme che non deve lasciare indifferenti, soprattutto se si considera che «oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (51%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (35,0% e 8,8%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,8% delle giacenze nella provincia di Bari, il 10,4% in quella di Perugia e il 7,8% nella provincia di Barletta-Andria-Trani» si legge nel report Frantoio d’Italia del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 28 febbraio 2021, che rileva anche come la Calabria, insieme alla Puglia, Sicilia e Toscana, è tra le regioni che detengono più olio bio (13,9%).

La stagione olivicola, peraltro si presenta «ottima, con una fioritura eccezionale e una eccellente vegetazione e che, quindi, fa presagire un olio di qualità». secondo Coldiretti Calabria che fotografa la situazione dell’olio calabrese, dopo l’anno horribilis in cui la produzione era scesa di oltre il 40% a causa delle anomalie climatiche, ricordando quanto «sia importante per l’economia della nostra regione».

«L’ olivicoltura – hanno illustrato i tecnici di Coldiretti Calabria – si sviluppa sul 24% della superficie agricola della regione, con oltre 84mila aziende, una superficie coltivata di oltre 189mila ettari, oltre 35 milioni di piante  e moltissime cultivar, con una produzione media negli ultimi cinque anni di oltre 35mila tonnellate di olio Evo; un tesoro esclusivo di biodiversità di cui quasi il 50% biologico, per una filiera che coinvolge oltre 650  frantoi, il 15% del totale italiano, che sul mercato vale circa 600 milioni e con un forte impiego di manodopera sempre di più specializzata. Nonostante questi primati, nemmeno la pandemia ha fermato  l’invasione di olio straniero in Italia con gli arrivi in crescita del 5% nell’ultimo anno con bottiglie  sugli scaffali di supermercati, negozi e discount a prezzi stracciati che fanno suonare un campanello di allarme sulla qualità del prodotto che si porta a tavola».

«L’ultima indagine del mensile il Salvagente – si legge in una nota – ha svelato che ben 7 miscele di oli stranieri, venduti come extravergini sui 15, analizzati al panel test, sono risultati essere dei semplici olii di oliva.  Una crescita di importazione di olio che arriva nei porti e poi  diventa  magicamente olio calabrese ed italiano solo sulla carta. Una pericolosissima “macchia d’olio”  che si sta allargando, che favorisce comportamenti e triangolazioni che per la pervasività assestano un duro colpo alla nostra olivicoltura».

«Succede poi – ha spiegato Coldiretti – che si fa pagare di più ai consumatori un prodotto che, invece, può valere fino alla metà del prezzo indicato visto che ha una qualità inferiore, in un momento storico in cui i consumi delle famiglie italiane di olio d’oliva sono in crescita. Un olio, per essere definito e venduto come extravergine, deve rispettare i parametri chimici previsti dalla normativa e superare la prova del panel test, obbligatoria per legge dal 1991 e condotta da assaggiatori esperti e allenati, senza presentare difetti organolettici. Il Consiglio di Stato con la sentenza del 20 novembre 2020, ha detto una parola definitiva sull’attendibilità e oggettività del panel test, ritenendo la prova organolettica ‘essenziale per la corretta classificazione degli oli’ e sancendo che i suoi risultati non si traducono in ‘decisioni arbitrarie’ essendo ‘governata da stringenti parametri normativi predeterminati’».

Insomma, per poter proteggere non solo una nostra eccellenza, ma anche i nostri produttori agricoli – che ogni anno, grazie alle loro produzioni ottengono prestigiosi riconoscimenti dando lustro alla Calabria – bisogna stare attenti, e continuare a promuovere «la grande qualità dell’olio extravergine Made in Italy» e, sopratutto, made in Calabria(rrm)

FERRAGOSTO SENZA SAGRE, AGRITURISMO
PER SCOPRIRE IL GUSTO DELLA CAMPAGNA

È stato un ferragosto insolito, con l’assenza delle tradizionali sagre che, soprattutto nei borghi e nei piccoli centri, attiravano migliaia di curiosi alla ricerca anche dei sapori tradizionali della cucina calabrese. C’è stata, di contro, la rivalutazione e la riscoperta degli agriturismi che hanno, in qualche modo, supplito alla mancanza dei banchetti enogastronomici che hanno il merito di privilegiare l’agricoltura a km zero e avvicinare ai gusti genuini della campagna.

Proprio l’assenza delle tante sagre che valorizzavano melanzane, polpette, pescespada o qualunque altro prodotto dell’agro-alimentare, ha permesso di capire la grande capacità di attrazione che queste forme popolari di incontro, a base di cibo della tradizione. È un segnale importante da tener presente, quando si tornerà alla normalità e si potranno programmare di nuovo feste e sagre popolari: occorrerà investire per ampliare l’offerta e indicare linee guida per mantenere l’alta qualità e un’accurata selezione di cibo e bevande, privilegiando i vini del territorio e le birre artigianali che in Calabria stanno vivendo una stagione di positivi riscontri.

Dall’analisi della Coldiretti svolta con la società Ixè, emerge che l’assenza di manifestazioni ed eventi non ha comunque scoraggiato i foresteri e i residenti che, quasi 7 su 10, «ogni estate partecipano a eventi enogastronomici e folkloristici che raccontano le bellezze della Calabria e ne ripercorrono le tradizioni». Ci sono difficoltà evidenti causate dal nuovo allarme per la possibile risalita dei contagi nel settore legato alle fiere, alle feste, alle sagre ed eventi, oltre che alle discoteche, ma i mercati di Campagna Amica e la vendita diretta di prodotti della terra nelle aziende e negli agriturismi hanno in qualche modo limitato i danni.

«La crisi delle sagre – afferma una nota della Coldiretti – colpisce gli operatori, indebolisce l’indotto che ruota intorno a questi eventi e le Pro-Loco molto spesso protagoniste, devono rinunciare ad una importante attività promozionale del territorio di competenza. Riceve un duro colpo anche lo street food che ha fatto segnare una vera e propria esplosione negli ultimi anni In occasione di questi avvenimenti, i partecipanti avevano la possibilità di fare acquisti per rifornire le proprie dispense o portare regali agli amici. Sagre, fiere e mercati di paese sono, per lo più, dedicate a ricorrenze storiche o religiose, ma soprattutto a prodotti tipici dell’enogastronomia locale che sono molto spesso al centro dei festeggiamenti che si concentrano proprio nel mese di agosto, con il massimo afflusso dei turisti. Un momento conviviale alternativo che riguarda sia le località più turistiche, ma anche più spesso le aree interne meno battute dove si va a guardare, curiosare fra le bancarelle e magari anche acquistare qualcosa, spesso prodotti del territorio».

Secondo la Coldiretti, le produzioni tipiche regionali nascono proprio nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. L’alternativa alle manifestazioni enogastronomiche cancellate dalla pandemia sono i mercati coperti e all’aperto degli agricoltori che – evidenzia la Coldiretti – si vanno sempre di più diffondendo grazie a “Campagna Amica” che ha realizzato una vasta rete di vendita diretta insieme agli spacci in fattoria e negli agriturismi. L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore magari in occasione di sagre e fiere  era anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che fa il paio con il patrimonio culturale, artistico e ambientale. Acquistare prodotti a chilometri zero direttamente dai produttori è un segnale di attenzione al territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale».

Non dimentichiamo l’importanza del segmento agro-alimentare: «il cibo – sottolinea la Coldiretti – è un valore aggiunto di gite e vacanze con la Calabria che attira per il turismo eno-gastronomico grazie ad una agricoltura green, “OGM free” e “glifosato zero” con 13 DOP calabresi, 6 IGP (Indicazioni Geografiche Protette), 267 specialità tradizionali garantite e 19 vini tra DOC e IGT con etichette straordinarie». (ed)