Al via la vaccinazione dei dipendenti dell’Hitachi Retail di Reggio Calabria

Ha preso il via la campagna vaccinale per i 6o0 dipendenti dell’Hitachi Retail di Reggio Calabria. Si tratta di un importantissimo risultato, sopratutto se si considera che è la prima azienda, in Italia, che diventa hub vaccinale per i propri dipendenti.

«Sono orgoglioso di quello che sta accadendo in questi giorni in Calabria. E oggi lo sono ancora di più, perché la più grande delle industrie presenti su questo territorio sta lavorando fianco a fianco con le istituzioni, in particolare con il commissario Longo e con la Regione Calabria, per garantire la vaccinazione ai propri lavoratori e a quelli dell’indotto» ha dichiarato il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, che per l’occasione si è recato allo stabilimento, insieme al commissario Guido Longo. Presenti anche i vertici di Hitachi Rail: l’executive officer – health, safety, environment e quality, Ulderigo Zona, e l’head of operations rolling stock Italy, Rosario Falanga, e anche il commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi, e i suoi collaboratori per supportare l’avvio delle procedure di somministrazione.

«Il senso di questo progetto – ha aggiunto Spirlì – sono la collaborazione, l’aiuto reciproco, la possibilità di intervenire nel mondo del lavoro e di rimetterlo in piedi con grande dignità e sicurezza. Finalmente, stiamo mettendo all’angolo il virus».

«La campagna vaccinale calabrese – ha concluso Spirlì – sta andando alla grande da quando ci siamo rivolti al ministero della Difesa, e per questo devo ringraziare il commissario Longo, che mi ha affiancato nella richiesta. Ormai, possiamo contare su una decina di team dell’Esercito, tra mobili e fissi. I numeri sono alti, non c’è un giorno in cui si scende sotto i 15-16mila vaccini. Era una scommessa, qualcuno ha pensato che potesse essere un errore; invece io ero convinto fin dall’inizio. Insieme alla Protezione civile e alla Croce rossa, ai nostri medici e ai nostri sanitari, l’Esercito sta facendo un lavoro enorme e sta superando qualche piccola debolezza di inizio campagna vaccinale».

«Hitachi – ha detto il commissario Longo – ha deciso di iniziare questa campagna vaccinale dalla Calabria. Questo è un messaggio molto forte, in un’azienda che non ha mai smesso di produrre, per chi vuole riprendere a lavorare e chi vuole andare avanti con le vaccinazioni».

«La campagna vaccinale – ha proseguito – sta andando bene ed è entrata a regime. In media ci sono quasi 18mila vaccinazioni al giorno. Non si registrano criticità particolari. Siamo una squadra veramente compatta con Aziende, Protezione civile, mondo del volontariato ed Esercito».

«Oggi – ha affermato Ulderigo Zona – è un giorno molto importante per Hitachi Rail, in primo luogo perché acceleriamo il processo di immunizzazione per i nostri dipendenti, la cui salute è per noi sempre prioritaria e, allo stesso tempo, perché dimostriamo che la collaborazione con le istituzioni e i territori in cui siamo presenti con i nostri siti possono far decollare anche i progetti più ambiziosi».

«Da Reggio Calabria parte un segnale importantissimo sul fronte della battaglia al Covid e dell’attenzione alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. Un messaggio che infonde speranza e coraggio in vista di quella che, auspichiamo tutti, possa essere presto la ripartenza post pandemica». È quanto affermano l’assessore comunale alle Attività produttive, Irene Calabrò e il consigliere delegato metropolitano, Carmelo Versace.

«Siamo davvero orgogliosi – hanno proseguito i rappresentanti delle istituzioni reggine, presenti al primo “vaccine-day” che ha visto la somministrazione di 600 dosi – che la nostra città possa affermare un modello virtuoso di questa portata, nell’ambito di una realtà produttiva che rappresenta un’assoluta eccellenza per il territorio non solo calabrese ma dell’intero Mezzogiorno. Quello avviato da Hitachi Rail è un percorso che il Comune e la Città metropolitana di Reggio Calabria hanno da subito sposato e sostenuto con grande partecipazione e convinzione, nel quadro dell’attività di interlocuzione che è stata condotta nei giorni scorsi di concerto con le istituzioni regionali, la struttura del Commissario alla Sanità e naturalmente il management aziendale».

«Dal cuore del Mediterraneo – hanno evidenziato Calabrò e Versace – diamo nuovo impulso e slancio alla campagna vaccinale, offrendo l’immagine di un territorio che a dispetto delle tante difficoltà logistiche e dei ritardi iniziali, riesce a dare un contributo concreto all’impegnativa battaglia contro il virus».

«Un risultato straordinario – hanno concluso Calabrò e Versace – che testimonia quanto sia importante, specie nei momenti più duri e difficili, saper ragionare e operare in un’ottica di collaborazione e condivisione delle scelte, ponendo sempre al centro di tutto il bene e l’interesse collettivo».

«Hitachi è la prima azienda in Italia a dare attuazione al Protocollo sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro e come primo hub vaccinale, ha scelto la Calabria» ha dichiarato Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, riferendo, anche, che si è vaccinato da dipendente dell’Hitachi e proprio grazie all’applicazione del protocollo sottoscritto tra Governo e parti sociali.

«Il nostro auspicio, adesso – ha aggiunto – è che quanto fatto dall’Hitachi possa diventare presto una realtà anche per le lavoratrici ed i lavoratori delle piccole e medie imprese calabresi, quelle che rappresentano la colonna portante dell’economia regionale, e per questo chiediamo alla Regione Calabria e al Commissario Longo di bruciare i tempi e sostenere le richieste che giungono dal mondo produttivo regionale al fine di imprimere una sensibile accelerazione alla campagna vaccinale e, allo stesso tempo, aiutare quelle aziende che non hanno la possibilità di vaccinazione diretta dei propri dipendenti – come fatto da Hitachi – verificando e sostenendo lo stato di avanzamento dell’operatività del protocollo nazionale per quanto attiene il rapporto fra le Pmi, le Asp territorialmente competenti o l’Inail». 

«La vaccinazione fatta dal sistema privato – ha proseguito Biondo – è un supporto importante all’azione del servizio pubblico, pertanto questa occasione non può assolutamente persa e quanto fatto in Hitachi deve essere quanto più possibile replicato nelle altre aziende calabresi, con il supporto della Regione Calabria e del Commissario ad acta per il piano di rientro. Solo il vaccino, infatti, ci può aiutare ad uscire da questa emergenza sanitaria che è anche una emergenza economica».

L’organizzazione di Hitachi Rail prevede l’uso di un truck medico itinerante, con a bordo personale sanitario specializzato, incluso un rianimatore, che viaggerà tra i vari siti italiani. Il piano vaccinale di Hitachi Rail punta a immunizzare circa 5.700 persone tra lavoratori dell’azienda e personale delle società fornitrici che stabilmente lavorano presso le sue sedi italiane, con adesione su base volontaria. (rrc)

Spirlì: In tutta la Calabria abbiamo vaccinato 800mila persone

«Finora, in tutta la regione, abbiamo vaccinato oltre 800mila persone e questo mi riempie di orgoglio» ha dichiarato il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso della sua visita all’Hub vaccinale di Corigliano Rossano.

«È importante sottolineare – ha detto ancora – come i calabresi abbiano imparato a fidarsi di tutti i vaccini a disposizione.Sono particolarmente soddisfatto per le scelte fatte in questi mesi, non ultima quella di chiedere all’Esercito di collaborare con la Protezione civile e le aziende sanitarie e ospedaliere della regione. Da allora, ci sono stati pochissimi disguidi e stiamo viaggiando a grandi numeri, dai 15 ai 20mila vaccini al giorno». (rcs)

Vaccinazioni, al via le prenotazioni per gli over 40

In Calabria, da oggi, si possono prenotare per la vaccinazione gli over 40.

Lo comunica la Protezione civile regionale.

«Continueranno ad avere particolare attenzione – è specificato nella nota – le categorie fragili e le classi di età over 50, fino a garantire la massima copertura».

Il tipo di vaccino somministrato sarà principalmente Astrazeneca e Johnson. Nel caso in cui, in seguito all’anamnesi, dovesse risultare qualche inidoneità, si provvederà ad effettuare la vaccinazione con Pfizer o Moderna.

«È possibile prenotarsi – spiega la Prociv – attraverso la piattaforma www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it, oppure chiamando al numero verde 800 00 99 66 o mandando sms al 339 9903947 per essere ricontattati. Per informazioni si può contattare il centralino dedicato della Protezione civile: 0961/789775». (rcz)

Il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì: La Regione dia risposte per vaccinazione dei turisti

«La Regione Calabria deve urgentemente muoversi per accogliere la richiesta proveniente da chi viene in vacanza per lunghi periodi e dai lavoratori stagionali del turismo, che si trovano davanti a un problema serio, quello della seconda dose del vaccino» ha dichiarato all’Adnkronos il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì.

«Bisogna andare incontro a questa esigenza, per evitare a chi sceglie di venire qui in vacanza la necessità di rientrare per la seconda dose» ha detto ancora il primo cittadino, aggiungendo che «non credo si stia parlando di chissà quali numeri, fondamentalmente il problema riguarda chi viene in vacanza per periodi lunghi, dunque chi viene per lavoro, ma anche chi ha la seconda casa e magari trascorre qui l’estate. In questo caso il problema per loro c’è ed è serio. A darsi subito una mossa deve essere la Regione Calabria, perché le Asp dipendono dalla Regione».

«La disponibilità per l’inoculazione della seconda dose a chi verrà a Tropea per le vacanze non dipende da noi sindaci o dai Comuni, ma questa richiesta, questa esigenza sta diventando significativa. Il problema è reale» ha detto ancora Macrì, sottolineando la sua disponibilità all’Asp e la necessità, da parte della Regione, di agire per risolvere il problema.

Per il sindaco di Tropea, dunque, «sarebbe necessario un accordo fra regioni, perché comunque il vaccino ha un costo caricato sul sistema regionale, quindi a mio avviso occorrerebbero degli accordi di scambio, di disponibilità reciproca».

Anche il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, ha ribadito all’Adnkronos la disponibilità «a fornire qualunque tipo di supporto per l’inoculazione della seconda dose a chi verrà qui in vacanza, mettendo a disposizione i locali e a organizzare la macchina organizzativa per affiancare l’Asp. Quello che bisogna capire è se l’Asp sarà in grado di organizzare questo tipo di servizio».

«Il primo passo da fare è mettere in comunicazione i sistemi informativi di tutte le Asp, perché poi non è una cosa semplice, c’è anche un problema di responsabilità, bisogna capire chi si è inoculato cosa e quando. È, quindi, indispensabile far dialogare i sistemi informatici delle Asp per poter stare nei tempi e fare la seconda dose» ha detto ancora Alecci, aggiungendo che «ci stanno arrivando molte richieste di informazioni sulla possibilità di poter fare la seconda dose durante le vacanze, io ho scritto all’Asp, che però mi ha risposto dicendo che non è organizzata per la seconda dose, e questo è un problema che riguarda anche chi viene da noi per lavorare d’estate o perché qui ha la seconda casa, e ad oggi l’inoculazione non è possibile farla».

«È necessario – ha concluso – che si organizzi una conferenza Stato-Regioni per trovare il modo di far dialogare i sistemi informatici delle Asp per permettere così a chi viene in vacanza in Italia di poter effettuare la seconda dose di vaccino, anche qui a Soverato». (rrm)

 

Coldiretti Calabria: Accelerazione sui vaccini vale 5 milioni al giorno

L’accelerazione sui vaccini, in Calabria, valgono 5 milioni di euro al giorno per la ripresa anticipata nei consumi, con un effetto positivo di trascinamento sull’economia e sull’occupazione. È quanto riferisce Coldiretti Calabria, in riferimento al potenziamento della campagna vaccinale che deve perseguire l’obiettivo del raggiungimento dell’ immunità di gregge.

«Un andamento che sicuramente aiuta a  spingere le previsioni di un Pil che deve essere in crescita. Per l’Italia, Bruxelles lo stima  è in crescita del 4,2%. più di quello della Germania. Il cambio di passo sulle vaccinazioni – ha sottolineato la Coldiretti – è strategico per salvare l’economia e le attività collegate a partire dagli alberghi ed i ristoranti che sono i più colpiti con un calo dei fatturati,  seguiti dai trasporti che si riducono e dalle spese per ricreazione e cultura. In questo contesto è strategico l’arrivo del pass vaccinale per sostenere il turismo nazionale ed estero ma occorre anche superare il coprifuoco e assicurare la possibilità di apertura all’interno dei locali per il servizio al tavolo e al bancone in bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi in tutta Italia».

«Attualmente – ha proseguito – gradualmente stanno riaprendo le attività di ristorazione che sono stremate dalle chiusure obbligate, dallo smart working e dall’assenza del turismo. Ma in difficoltà – continua Coldiretti – è a cascata l’intero sistema dell’agroalimentare con vino e cibi invenduti. Ricordiamo che 1/3 del budget delle vacanze viene destinata alla tavola, le riaperture sono necessarie peraltro per garantire l’ospitalità turistica soprattutto dopo la decisione di revocare lo stato di emergenza per la pandemia dalla Spagna, che è il principale concorrente tra le destinazioni turistiche».

«Il cibo – ha concluso la Coldiretti – rappresenta infatti per molti turisti una delle principali motivazioni del viaggio in Italia e quindi in Calabria che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica». (rrm)

Protezione civile regionale: Previsti controlli per eccessive richieste di vaccinazioni a domicilio

La Protezione Civile Regionale, se da una parte è soddisfatta del boom di prenotazioni, da parte degli over 50 per vaccinarsi, dall’altro è perplessa di fronte all’eccessiva richiesta per le vaccinazioni a domicilio, circa 40 mila, «un eccessivo rispetto alle reali esigenze del territorio», annunciando, così, l’avvio di controlli in merito.

L’Ente, inoltre, ha ricordato che per gli over 50 «è prevista la somministrazione del vaccino Astrazeneca, salvo incompatibilità risultanti in fase di anamnesi. In questo caso si provvederà ad una nuova prenotazione», e che hanno diritto alla vaccinazione a domicilio «i soggetti non deambulanti e con certificata impossibilità allo spostamento. Le istanze saranno soggette a controllo da parte delle autorità competenti e, di fronte alla presenza di dichiarazioni mendaci, saranno previste sanzioni».

«Invitiamo tutti gli aventi diritto a prenotarsi – ha evidenziato il dirigente generale della Protezione Civile Calabria, Fortunato Varone –. È importante occupare i tanti posti disponibili su tutto il territorio regionale, e chiediamo la collaborazione da parte dell’utenza. Solo in questo modo, continuando con questi ritmi, entro luglio tutti avremo ricevuto la prima dose».

Si ricordano le modalità di prenotazione: attraverso la piattaforma www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it., oppure chiamando al numero verde 800 00 99 66 o mandando sms al 339-9903947 per essere ricontattati. Per info si può chiamare il centralino dedicato della Protezione Civile: 0961 789775 o mandare una mail a comunicazione.vaccini@regione.calabria.it(rcz)

De Caprio (FI): Disponibile a dare aiuto per far proseguire campagna vaccinale nel Tirreno Cosentino

Il consigliere regionale di Forza ItaliaAntonio De Caprio, in una lettera indirizzata al direttore del Distretto sanitario del Tirreno, Angelo Riccetti e all’Amministrazione comunale di Scalea, ha espresso la propria volontà a dare un aiuto concreto per far si che la campagna vaccinale continui a correre spedita nel Tirreno cosentino.

Il consigliere regionale azzurro, infatti, ha partecipato ad una riunione operativa a Scalea insieme al sindaco, Giacomo Perrotta, al vicesindaco Annalisa Alfano, al consigliere delegato alle pari opportunità, Maria Teresa Faillace, rispetto all’istituzione di un centro vaccinale nella palestra comunale che dovrebbe entrare a regime nei prossimi giorni. Presenti il componente dell’unità di crisi della Regione Calabria, Renato Gaspare, il Direttore del distretto, Angela Riccetti, il presidente della Croce Rossa, Comitato Alto Tirreno cosentino, Antonio Zaccaro, il dirigente scolastico, Saverio Ordine.

«Alla luce dell’incontro di ieri – ha continuato De Caprio nella missiva – ritengo informarvi di quanto importante sia per me essere vicino alla cittadinanza tutta in questo delicato periodo. A tal fine, mi preme rendervi partecipi che se dovessero verificarsi delle criticità nel reperimento del materiale, necessario all’espletamento delle funzioni della struttura, paleso la mia volontà di mettermi a disposizione, anche economicamente, affinché prenda forma l’Hub così come concordato con l’azienda sanitaria provinciale di Cosenza e la protezione civile regionale».

«Come cittadino, ben prima che da esponente politico del territorio – ha dichiarato Antonio De Caprio – è mio intento mettere a disposizione della collettività quanto io possa donare, nella consapevolezza che solo uniti si esce da questa crisi. Bisogna capire che stiamo combattendo una guerra. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Solo uniti ne usciremo. Non esistono vincoli territoriali, né tantomeno vincoli di appartenenza». (rcs)

Il racconto di una vaccinazione a Catanzaro: lo sfogo amaro di un cittadino

Riceviamo e pubblichiamo

Prenotato alle 14,50, questo è lo spettacolo che si presenta alle 14,20, uno sopra l’altro, tutti ammassati, in tutti 3 addetti alla fila, nessuno distanziamento, nessun alto parlante, nessun megafono, la gente si ammassa x vedere se è il suo turno. Adesso siamo ai prenotati delle 13,50 per fortuna che il sole non batte forte altrimenti saremmo a posto. Bastava un megafono, un altoparlante, e dei divisori per la fila. Ero arrivato entusiasta dalla descrizione di efficienza fattami da amici e dalla stampa. Quindi, non ero prevenuto. Si vede che sono sfortunato. Intanto attendo.

Alle ore 16, dopo quasi due ore di fila sotto il sole, finalmente arriva il mio turno e guadagno l’entrata ed una comoda sedia.

Dopo un’altra ora e mezza di attesa arriva il mio turno. Al dottore che mi ascolta presento le carte del mio medico di famiglia, che attesta che sono un soggetto fragile, poi controlla le carte delle mie varie visite di controllo fatte in questi mesi, alla fine mi dice che l’Astrazeneca non va bene, e mi manda ad un altro sportello per stabilire la prenotazione con Pfizer o Moderna. Tenete conto che già mi ero registrato sulla piattaforma della regione Calabria per i soggetti fragili, da cui non ho mai avuto comunicazione.

Dopo un’ altra mezz’ora di attesa, l’addetta mi comunica che potevo fare subito il vaccino con Pfizer andando a Lamezia Terme o Soverato. Alle 18.00, dopo tre ore e mezza di fila, dovrei prendere l’auto e farmi un viaggio fino a Lamezia. Cose da pazzi. Alla fine mi mettono in lista d’attesa a Catanzaro, e nei prossimi giorni mi dovrebbero convocare.

Conclusioni. Il mio sfogo vuole essere solo costruttivo per migliorare l’organizzazione della somministrazione vaccinale. Di certo non è con il silenzio che si migliorano disfunzioni facilmente superabili. E sottolineo anche la professionalità e la disponibilità di tutto il personale dai dottori, agli addetti della croce rossa, della protezione civile e di tutte le altre organizzazioni, a cui va il mio ringraziamento di cuore. (Giuseppe Tassi)

Usb Calabria: Rinviata firma protocollo per vaccinare nelle aziende

L’Unione Sindacale di Base Calabria ha reso noto che è stata rinviata la definizione del protocollo per consentire la vaccinazione nei luoghi di lavoro. Ciò è avvenuto al termine dell’incontro, in Cittadella regionale, tra il presidente f.f. Nino Spirlì, il commissario ad acta Guido Longo, i commissari alla Sanità, e tutte le Associazioni di categoria.

Nel corso dell’incontro, infatti, si è discusso del protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro, dove si è cercato di comprendere come imprese e datori di lavoro intendono collaborare, attivamente, offrendo spazi aziendali da utilizzare come veri e propri hub vaccinali.

L’Usb, dal canto suo, pur apprezzando  l’iniziativa di poter ampliare la platea dei lavoratori da vaccinare, ha posto l’accento su alcuni problemi, chiedendo «un monitoraggio dell’ondata della diffusione, anche per capire se diminuisce oppure aumenta (non vorremmo che per fare rapidamente facciamo “male”).  Soprattutto, visto che i dati odierni ci dicono che la diffusione è maggiore al chiuso, abbiamo chiesto ai “datori” come vengono allestite queste mini Hub all’interno delle strutture nei luoghi di lavoro: la sala di attesa, l’ambulatorio per i vaccini, le sale dopo vaccinazioni, il personale professionale da dove viene attinto; medici, infermieri, amministrativi…  ambulanze!».

«Considerato che il pubblico è saturo di lavoro – ha continuato Usb Calabria – e le Associazioni di volontariato non sono nemmeno vaccinate (vedi Anpas Calabria), i farmaci a chi vengono consegnati, e come vengono gestiti nei luoghi di lavoro; come vengono gestiti i soggetti fragili; ma, soprattutto, come vengono censiti i lavoratori che volontariamente decidono la vaccinazione nel posto di lavoro».

«Per ultimo – ha detto ancora Usb – abbiamo chiesto un open day vaccinale aperta a tutti nelle strutture pubbliche, senza registrazione, visto l’immagazzinamento dei vaccini non usati».

Nel corso del vertice, infatti, sono stati esaminati i dati sulla vaccinazione regionale – sulla cui piattaforma di prenotazione si è arrivati a 12 mila prenotazioni al giorno – riferisce Usb Calabria – con 10,550 vaccinazioni al giorno; dei vari hub vaccinali aperti, dei vari protocolli sottoscritti in Calabria, delle «collaborazioni che ‘faticano a funzionare’, agli ‘egoismi locali di alcuni amministratori’ che utilizzano anche la pandemia per campagna elettorale, al parametro vaccinale assegnato alla Calabria, che si attesta a 9600 al giorno e secondo i dati della regione è stato ampiamente superato, l’apertura a tutte le categorie e non più alle fasce di età,  all’arrivo dei vaccini, e soprattutto l’impegno di non bloccare la ripresa con l’arrivo della stagione estiva». (rcz)

 

Anche i farmacisti, pediatri e odontoiatri possono vaccinare

I farmacisti, pediatri e odontoiatri possono vaccinare. Questo, grazie al protocollo d’intesa siglato tra il presidente f.f. Nino Spirlì, il commissario ad acta Guido Longo e le sigle interessate.

«Dopo l’intesa con i medici di Medicina generale – ha detto Spirlì – con il commissario Longo abbiamo siglato altri tre accordi che potrebbero segnare un ulteriore cambio di passo nella lotta al virus. Farmacisti, pediatri e odontoiatri sono nuovi e preziosi alleati la cui collaborazione ci permetterà di coprire i territori della Calabria in modo ancor più capillare e di garantire una più celere ed efficace somministrazione delle dosi. Passo dopo passo, stiamo mettendo questa regione nelle condizioni di garantire il raggiungimento dei diversi target vaccinali fissati dal commissario nazionale Figliuolo».

Nel protocollo siglato con Federfarma Calabria è scritto che «sarà a cura dei farmacisti l’organizzazione di “punti di vaccinazione territoriali” (Pvt) presso le farmacie o anche in altri locali idonei nelle vicinanze delle stesse, ove predisporre tutte le attività necessarie alla somministrazione delle dosi per la campagna vaccinale anti Covid-19».

«L’esecuzione del vaccino in farmacia – riporta l’intesa – avverrà, previo appuntamento da definire nella piattaforma (quando disponibile) o direttamente presso il singolo Pvt».

Con la convenzione si stabilisce, inoltre, che «l’approvvigionamento del vaccino avvenga da parte delle farmacie convenzionate tramite la distribuzione intermedia presente sul territorio» e che «la Regione Calabria indicherà di volta in volta il target di popolazione vaccinabile in funzione del vaccino che sarà messo a disposizione».

Il protocollo d’intesa relativo ai pediatri è stato siglato con Fimp (Federazione italiana medici pediatri) e Cipe (Confederazione italiana pediatri) e stabilisce una serie di clausole sulla esecuzione delle vaccinazioni.

I pediatri di libera scelta parteciperanno direttamente alla somministrazione dei vaccini «ai familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa ai propri assistiti affetti da elevata fragilità sanitaria o disabilità gravi».

«Quando sarà disponibile un vaccino idoneo alla somministrazione di età pediatrica – prevede inoltre il protocollo –, i pediatri di libera scelta si faranno carico della vaccinazione dei propri pazienti, definendo, in base a quanto previsto dal “piano strategico vaccinale”, la platea dei soggetti da sottoporre a inoculazione. Ogni pediatra potrà scegliere di effettuare la vaccinazione nel proprio studio oppure in un’altra sede idonea. L’attività svolta nel proprio studio sarà rivolta ai propri pazienti e ai loro genitori, mentre quella dei centri vaccinali riguarderà tutta la popolazione».

«Per quanto riguarda i pazienti fragili che dovranno essere vaccinati a domicilio – è specificato –, il pediatra sarà coadiuvato da un infermiere del centro vaccinale, il cui personale amministrativo provvederà alla registrazione della vaccinazione nel sistema informativo regionale, entro la stessa giornata».

Quanto all’accordo con la Federazione regionale Albi odontoiatri degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri delle province della Calabria, prevede che gli iscritti all’Albo «potranno partecipare alla somministrazione dei vaccini anti-Covid su base volontaria e nei centri che saranno indicati dalla regione e alle Aziende sanitarie provinciali. Gli ordini territoriali raccoglieranno le adesioni degli iscritti all’Albo e le comunicheranno ai competenti uffici delle Asp».

È inoltre stabilito che «la Regione provvederà alla distribuzione del vaccino per ciascun centro vaccinale e che gli odontoiatri volontari dovranno seguire l’apposito corso formativo». (rcz)