Cambiamo Reggio Calabria: Campagna vaccinazione in Calabria è all’anno zero

Il coordinatore provinciale di Cambiamo, Saverio Anghelone, ha dichiarato che «la campagna vaccinazione anti covid-19, a Reggio come in Calabria, è all’anno zero».

«Sui vaccini la Calabria è ancora al palo – ha aggiunto – nonostante gli annunci di ‘piani di vaccinazione’, dei quali ancora non si vede traccia. È chiaro che manca un progetto di fondo. Un’idea che consenta di organizzare quella vaccinazione di massa, di cui la Calabria, l’Italia hanno bisogno. Ultima, tra le ultime la Calabria, non ha ancora elaborato e presentato un proprio piano, e non si capisce la motivazione con la quale la Regione Calabria ha rifiutato di acquisire il progetto di Poste Italiane predisposto per la prenotazione online dei pazienti della Regione».

«Un caos, che si aggiunge al caos di una disorganizzazione diffusa – ha proseguito Anghelone – che sta ritardando la vaccinazione, o meglio, la messa in sicurezza di larghe fasce di popolazione e lavoratori che sono più di altri esposti al rischio contagio. Mentre il presidente f.f. Antonino Spirlì decide di chiudere le scuole di ogni ordine e grado, salvo poi ritrovarsi con i consueti ricorsi al Tar che rimettono tutto in discussione, la vaccinazione degli insegnanti, in Calabria non è ancora partita».

«La Calabria, nella classifica del Sole24Ore – ha detto ancora – è ultima con zero vaccinazioni, a fronte del 69% di docenti già sottoposti a vaccino in Toscana, il 62% in Puglia, e il 53% in Umbria. Davanti a noi persino la Campania, spesso additata come regione con il sistema sanitario tra i più disastrati d’Italia, che ha già vaccinato più della metà dei propri insegnanti». 

«Quello che è certo – ha detto il coordinatore di Cambiamo – davanti a questi dati ed alle situazioni che molti cittadini stanno vivendo in Calabria, è che serve un maggiore coordinamento tra l’Ufficio del Commissario alla Sanità, del dr. Guido Longo, con il Dipartimento Salute della Regione Calabria e i Commissari delle varie Asp provinciali. Non si può continuare ad andare avanti così, con esperimenti e prove empiriche che più che essere risolutive stanno aggiungendo ulteriore confusione al caos esistente.  Non solo occorre recuperare il ritardo ormai accumulato ma immaginare e mettere in atto in piano che sia chiaro, trasparente e soprattutto veloce». 

«La pandemia – ha concluso – sarà sconfitta solo con una larghissima vaccinazione di massa, attraverso una organizzazione capillare che preveda più punti vaccinali in ogni territorio, facilmente raggiungibili anche dai centri più interni ed isolati, ed attraverso un sistema di prenotazione centralizzato e unico nella Regione, o anche a livello di singola Asp, che consenta di convocare il numero di pazienti adatto al luogo di vaccinazione e proporzionato al personale sanitario disponibile». (rrc) 

 

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Al via la campagna di vaccinazione per gli over 80

Al via settimana prossima, a Cassano allo Ionio, con tre postazioni, di cui due al centro e una a Sibari, la campagna vaccinale per gli over 80.

Lo comunica il sindaco Gianni Papasso, dopo un confronto avuto nel Palazzo di Città con il direttore a interim del distretto Sanitario Nord-Jonio, Antonello Graziano e la responsabile dell’Unità Operativa semplice, delegato dirigente ex distretto sanitario di Trebisacce, Antonella Ardia.

Su invito del primo cittadino, l’incontro, al quale ha partecipato anche la consigliera Carmen Gaudiano, delegata ai problemi della sanità, è stato incentrato soprattutto sulla necessità di migliorare i servizi specialistici che vengono erogati presso il presidio Sanitario di Cassano.

In modo particolare, il sindaco Papasso, ha esaltato l’importanza del Laboratorio di Analisi Cliniche e Microbiologiche – Biologia Molecolare e Tossicologia, che soprattutto per la sua unicità in ambito aziendale merita di avere uno status ben definito nell’Asp di Cosenza; di assicurare la funzionalità della radiologia; e di implementare le varie branche della specialistica ambulatoriale per offrire maggiori risposte nel settore all’utenza.

Altre problematiche affrontate hanno interessato l’Hospice “San Giuseppe Moscati” che dalla collocazione in quiescenza del direttore Nigro Imperiale, manca di un referente responsabile; la necessità di intervenire sulla struttura per migliorarne decoro e sicurezza; e, tra l’altro, la possibilità di insediare nei livelli liberi del Presidio di via Ponte Nuovo, la Casa della Salute, inizialmente prevista a Trebisacce prima della decisione di riaprire l’Ospedale.

Dal canto suo il direttore Graziano, privilegiando la concretezza e il pragmatismo alle promesse, dopo aver preso contezza delle istanze venute dagli amministratori cassanesi, apprezzando l’invito del sindaco Papasso a lavorare in sinergia, nel rispetto dei ruoli, si è impegnato a potenziare le strutture esistenti per evitare spostamenti verso altre realtà degli utenti, di fornire attrezzature tecnologicamente più avanzate, di procedere alla nomina del referente responsabile dell’Hospice e di quanto altro possibile per quanto di competenza, rinviando altre questioni di più largo respiro, a una concertazione insieme al Commissario dell’Asp di Cosenza, La Regina. Al termine del confronto, le parti di comune accordo, soddisfatte, l’hanno definito «proficuo e costruttivo». (rcs)