L’OPINIONE / Filippo Mancuso: Criticità nei carceri calabresi richiedono interventi tempestivi e urgenti

di FILIPPO MANCUSO – Problemi come il sovraffollamento, le carenze di organico della Polizia penitenziaria e il moltiplicarsi di eventi critici in tutti i 12 istituti penitenziari calabresi, richiedono interventi tempestivi e urgenti, consapevoli che la tutela dei diritti delle persone detenute e il benessere dell’intera comunità penitenziaria necessitano di energie e risorse al fine di poter essere assicurati ed attuati.

Ricordo di aver segnalato – assieme al Garante regionale dei diritti delle persone detenute Luca Muglia – le problematiche delle carceri calabresi con una specifica lettera indirizzata al ministro della Giustizia Carlo Nordio.  Una lettera i cui contenuti sono ancora oggi validi, visto che, allo stato, gli  istituti penitenziari registrano fenomeni di  sovraffollamento, con valori elevati in alcune case circondariali. Abbiamo richiesto attenzione sulle condizioni strutturali di alcuni istituti, datati nel tempo e privi di manutenzione, sull’inadeguatezza di molte camere detentive (con schermature di pannelli opachi in plexiglass alle finestre o, addirittura, prive di docce) e sull’insufficienza delle aree adibite alla socialità, ai passeggi ed ai colloqui. L’assenza di un numero adeguato di agenti di Polizia penitenziaria genera effetti a catena che recano danno all’intero sistema, oltre a causare problemi di sicurezza ed a richiedere sforzi sovrumani del personale in servizio.

Ricordiamoci, anche, dell’elevata percentuale di detenuti stranieri, che in alcune carceri calabresi appartengono a 20 nazionalità diverse, mentre i mediatori linguistico-culturali presenti sono pochissimi. Si considerino, a titolo esemplificativo, le difficoltà che incontrano le Aree sanitarie in occasione della visita medica di primo ingresso dei detenuti extracomunitari. (fm)

[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale]