Dalla Regione 16 mln contro il caro scuola

Sono 16 milioni di euro la somma che la Regione Calabria ha stanziato contro il caro scuola. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, spiegando come la Regione «ha approvato l’avviso pubblico relativo alla concessione di borse di studio regionali d’importo pari a 500 euro, denominate “Voucher Caro Scuola” e relative all’anno scolastico 2022-2023».

La somma sarà destinata per due finestre differenti: «8 milioni per la prima che, con il presidente Occhiuto e con la Giunta tutta, abbiamo voluto destinare per fronteggiare il ‘caro scuola’, al fine di tutelare e salvaguardare il diritto allo studio degli studenti calabresi anche garantendo loro un sostegno economico concreto per le spese a cui le famiglie sono andate incontro ad inizio anno scolastico, permettendo così loro di far fronte alle spese per l’acquisto di materiale scolastico, per supporti digitali, per spese di trasporto scolastico e di accesso ai servizi culturali. Di fatto, si tratta di un sostegno concreto per garantire la frequenza scolastica degli studenti appartenenti a famiglie a basso e medio reddito».

«Pertanto – ha specificato inoltre Princi – destinatari della borsa di studio sono gli studenti e le studentesse che nell’anno scolastico 2022-2023 hanno frequentato regolarmente le classi di un istituto secondario di secondo grado della Regione Calabria e che appartengano a nuclei familiari aventi un indicatore Isee non superiore ad euro 15.748,78».

Si specifica che in questa prima finestra vengono esclusi gli studenti della prima classe non avendo maturato la frequenza in un istituto di secondo grado nell’anno 2022-2023.

Si anticipa, però, che a giugno verrà aperta una nuova finestra in cui rientreranno gli studenti del primo anno che, nel frattempo, avranno maturato il requisito della frequenza.

Le istanze di accesso al bonus dovranno essere inoltrate dal genitore o direttamente dagli studenti, purché maggiorenni, dalle ore 09:00 del 12 febbraio 2024 alle ore 23:59 del 22 marzo 2024 tramite la piattaforma regionale dedicata e raggiungibile al seguente link https://istruzione.regione.calabria.it/bandi seguendo le istruzioni contenute nella guida operativa allegata all’avviso.

Al fine di garantire tale opportunità ad un numero maggiore di studenti, rispondendo prontamente esigenze economiche delle tante famiglie calabresi, la vicepresidente Princi invita i dirigenti «a voler dare la massima diffusione all’iniziativa all’interno delle comunità scolastiche, supportando, eventualmente, i genitori interessati nella presentazione della domanda sulla piattaforma, con la medesima disponibilità con cui, da sempre, accompagnate le famiglie. Per qualsivoglia esigenza – ha informato Princi – il Dipartimento regionale istruzione, presieduto dalla dg Maria Francesca Gatto, è disponibile a supportare l’iniziativa, anche attraverso appositi webinar di accompagnamento che saranno tenuti dalla dirigente Perani». (rcz)

Borse di studio regionali contro il “caro-scuola”, il consigliere Lo Schiavo: «Recepiti i miei appelli»

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha accolto, con soddisfazione, i provvedimenti intrapresi dalla Giunta regionale per contrastare il cosiddetto “caro-scuola”.

Si tratta di una serie di iniziative «la Giunta regionale ha intrapreso per supportare migliaia di famiglie calabresi – ha spiegato – nelle spese per l’acquisto di libri di testo, per la mobilità e il trasporto scolastico, attraverso l’erogazione di borse di studio destinate agli studenti delle scuole superiori».

«Si tratta di misure – aggiunge Lo Schiavo – che vanno nella direzione che io stesso ho auspicato, in diversi interventi nell’aula del Consiglio regionale nonché sulla stampa, per contrastare i rincari con cui moltissime famiglie calabresi si sono trovate a fare i conti. Avevo chiesto, in più occasioni, il ricorso a fondi di bilancio regionali da affiancare ai voucher ministeriali e anche un innalzamento della soglia Isee in modo da ampliare la platea dei beneficiari».

«La previsione di impiego di 16 milioni di euro da parte della Giunta e l’indicatore Isee fissato a 15.748 euro – ha detto ancora – vanno esattamente nella direzione auspicata. Dunque, non posso che fare un plauso ai vertici della Giunta per l’iniziativa e per aver recepito non solo le mie richieste ma anche quelle che provenivano dalle associazioni di rappresentanza delle famiglie».

«Ora, mi auguro che le procedure per i bandi delle borse di studio – ha concluso – seguano un iter spedito in modo che le famiglie interessate ne possano beneficiare al più presto. Naturalmente garantirò la dovuta attenzione affinché gli annunci siano seguiti da fatti e provvedimenti concreti e il diritto allo studio possa dirsi pienamente garantito». (rrc)

Il consigliere Lo Schiavo: Bene intervento contro il caro scuola, ma non è abbastanza

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, esprimendo soddisfazione per l’intervento da parte della Regione contro il caro-scuola, ha ribadito come, tuttavia, questo non sia sufficiente.

La Giunta regionale, infatti, ha stanziato risorse da destinare all’istituzione di borse di studio a favore di studenti superiori meritevoli per contrastare il rincaro dei costi di libri e materiale didattico. «La Regione interviene, così – ha spiegato Lo Schiavo – ad integrare con fondi propri gli esigui finanziamenti ministeriali, decidendo di ampliare la platea dei beneficiari portando il limite Isee a 14mila euro contro i 6mila previsti dal voucher ministeriale. Esattamente ciò che io stesso ho chiesto nei giorni scorsi attraverso un’interrogazione rivolta proprio alla delegata all’istruzione».

«Mi fa piacere dunque – ha aggiunto – che lo stimolo sia stato colto o quantomeno abbia contribuito a smuovere le acque unitamente agli appelli giunti da associazioni di rappresentanza che hanno focalizzato l’attenzione sull’aumento dei costi e sulle oggettive difficoltà di tante famiglie calabresi. Spiace però constatare che la misura di fatto escluda gli studenti delle scuole secondarie di primo grado (le vecchie “medie”) cui non si è pensato di destinare ulteriori risorse rispetto a quelle già stabilite a livello ministeriale. Altro appunto da fare all’esecutivo regionale è sulla programmazione dell’intervento».

«Se questo fosse stato previsto per tempo – ha concluso – gli strumenti di sostegno alle famiglie avrebbero già in questa fase accompagnato i loro sforzi e alleggerito gli esborsi nell’imminenza dell’avvio delle lezioni. Sicuramente l’esperienza servirà ad adottare una programma più attento il prossimo anno, intanto è da apprezzare l’impegno teso a garantire la piena fruizione del diritto allo studio da parte degli studenti calabresi». (rrc)

Lo Schiavo: Regioni stanzi risorse proprie contro il caro scuola

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha annunciato una interrogazione alla vicepresidente della Regione, Giusi Princi, in merito al caro scuola.

Nell’interrogazione Lo Schiavo chiede «se non si ritenga necessario, in previsione del nuovo bilancio regionale, stanziare ulteriori risorse a copertura dei costi dei libri di testo per le famiglie meno abbienti» e «quali azioni sono in programma, relativamente al P. O. 2021-2027, finalizzate all’inclusione e alla tutela del diritto allo studio, che consentano direttamente alle famiglie di essere beneficiarie delle risorse».

«L’allarme lanciato dal Forum delle Associazioni familiari Calabria – ha detto Lo Schiavo – che ha invocato un intervento regionale per mitigare i costi dei libri di testo, e l’esperienza che stanno direttamente sperimentando migliaia di famiglie calabresi impegnate in questi giorni nell’acquisto dei testi e del corredo scolastico, richiede a mio avviso un intervento da parte dell’esecutivo regionale che possa sopperire anche alle lungaggini che caratterizzano l’erogazione dei contributi ministeriali. Del resto, lo ha riconosciuto anche la stessa vicepresidente Princi prendendo atto che è necessario intervenire per garantire l’inclusione scolastica e contrastare in ogni modo la dispersione e la povertà educativa».

«Pertanto, l’interrogazione mira a chiarire quali azioni strutturali la Regione metterà in campo – ha concluso –per affiancare ed ampliare le misure statali a sostegno delle famiglie in questa fondamentale missione educativa. Una missione rispetto alla quale, come classe politica, non possiamo tirarci indietro: ne va del futuro dei nostri giovani e della nostra regione». (rcz)