COSENZA – Al Castello Svevo Giampaolo Morelli

Domani sera, alle 21, al Castello Svevo di Cosenza, in scena Giampaolo MorelliGianluca Ansanelli in 101 verità e 3 storie vere.

Lo spettacolo è inserito nel progetto Cultural Crossing. Incroci d’Arte, Identità e Patrimonio finanziato dalla Regione Calabria per le attività di animazione dei beni culturali (PAC CALABRIA 2007/2013).

Si tratta di una comedy speech attraverso cui Giampaolo Morelli – celebre attore, sceneggiatore, conduttore televisivo, conosciuto al grande pubblico nelle vesti dell’Ispettore Coliandro – si racconterà al suo pubblico: un monologo irriverente, caustico, pungente e sempre maledettamente sincero.

Le 101 scomode verità infatti, altro non sono che un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano.

A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde: come nel caso delle 3 storie personali citate nel titolo, ovvero tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito e confidenziale del personaggio. (rcs)

COSENZA – Al Castello Svevo in scena “Ars longa vita brevis”

Lunedì 25 aprile, al Castello Svevo di Cosenza, alle 18.30, in scena lo spettacolo Ars longa vita brevis, scritto, diretto e interpretato dall’attore, musicista e cantante Alessandro Castriota Scanderbeg.

Il Castello Svevo, infatti, nell’ambito del Festival L’Altro teatro, ospiterà tre produzioni della compagnia Rossosimona.

Una rassegna nella rassegna che mostra una parte del percorso artistico ultraventennale della compagnia che ha fatto della ricerca di nuovi linguaggi drammaturgici e della valorizzazione dei giovani e delle maestranze locali uno dei punti di forza della propria programmazione.

Il tema della precarietà del lavoro nel mondo dello spettacolo, fra pandemia e mancanza di sicurezze, viene affrontato in chiave ironica e farsesca attraverso siparietti a più voci in cui viene mostrato il cammino incessante dell’artista alla ricerca di una scrittura che non mortifichi una professionalità costruita in anni di studio.

Il secondo spettacolo, Felici matrimoni, invece, andrà in scena il 30 aprile, con Paolo Mauro e Francesco Aiello e la regia di Lindo Nudo, fondatore e direttore artistico di Teatro Rossosimona.

Una commedia divertente che ironizza sull’istituzione del matrimonio e sui rapporti di coppia in cui i protagonisti si alternano in ruoli maschili e femminili seguendo l’uso del travesti, tipico di molte opere teatrali e cinematografiche.

Il 1° maggio alle 18.30 torna IQBAL – Un’altra storia piccina, con Noemi Caruso, Arianna Luci e Luigi Marino, che firma anche drammaturgia e regia. La pièce prende spunto dalla drammatica vicenda del piccolo Iqbal Masih, venduto a 4 anni dal padre ad un fabbricante di tappeti per pagare un debito familiare. Prosa, danza e musica si intrecciano per raccontare una vita di stenti e soprusi attraverso lo sguardo di un bambino, con le coreografie di Noemi Caruso e la colonna sonora dal vivo a cura di Luigi Marino e Arianna Luci(rcs)

COSENZA – A marzo il primo festival della Scienza e della Curiosità

Il 26e 27 marzo, al Castello Svevo di Cosenza, si svolgerà il primo Festival della Scienza e della Curiosità della città di Cosenza, organizzato dall‘Associazione Orizzonte degli Eventi e dalla Svevo srl, e patrocinato dall’Università della Calabria.

L’evento rientra fra le attività del Festival Castello Svevo Cultural Crossing. Incroci d’Arte, Identità e Patrimonio finanziato dalla Regione Calabria per le attività di animazione dei beni culturali (Pac Calabria 2007/2013). Lo scopo è di offrire ai visitatori la possibilità unica di incontrare divulgatori, scienziati, youtuber e docenti universitari dediti alle scienze e alle tematiche collaterali. Oltre alle conferenze, nelle sale espositive del Castello verranno allestite mostre legate al tema della scienza. Artisti locali arricchiranno il programma con performance, opere d’arte e spettacoli musicali; i terrazzi del Castello ospiteranno l’osservazione degli astri.

Il tema dell’edizione 2022 di Pensa Tu– che influenzerà trasversalmente contenuti ed interventi degli ospiti- è il cambiamento climatico. L’idea è quella di proporre tematiche diverse per ogni edizione in base agli argomenti di maggiore tendenza e ad anniversari speciali, così da conferire al Festival una identità forte in termini di riconoscibilità e diffusione sul territorio. Fondamentale sarà la partecipazione delle scuole alle quali sarà dedicata la mattina del 26 marzo, con percorsi organizzati secondo il grado scolastico dei partecipanti. L’inaugurazione è prevista sabato 26 marzo alle ore 10:00; la partecipazione alle attività e la visita delle esposizioni saranno possibili in entrambi i giorni fino a sera. Il programma ufficiale completo degli appuntamenti con gli ospiti verrà rilasciato nelle prossime settimane sui canali ufficiali dell’evento. (rcs)

COSENZA – Il 6 novembre al Castello Svevo il “WineArt Festival”

Il 6 novembre, al Castello Svevo di Cosenza, è in programma la terza edizione del WineArt Festival, organizzato dalla Svevo srl in collaborazione con il Consorzio Terre di Cosenza.

Obiettivo della kermesse, la valorizzazione del patrimonio enologico della provincia di Cosenza, contaminato da diverse espressioni artistiche contemporanee del territorio. Il binomio vino-arte funge da volano alla promozione delle produzioni locali, secondo un principio di prossimità e sostenibilità a Km0: le migliori cantine vinicole del territorio avranno occasione di mostrare i loro prodotti di eccellenza ai visitatori. Nel contempo, verranno messi in luce talenti calabresi provenienti dal mondo dell’arte, della musica, della moda, potendo godere di un palcoscenico d’elezione come il Castello Svevo di Cosenza.

Presenti diverse Cantine: Vini Serracavallo, Cantine Giraldi&Giraldi, Cantine Giuseppe Calabrese, Spadafora, Tenuta Celimarro, La Peschiera, Ferrocinto, Cantine Viola, La Matina, Le Conche, Colacino Wines, Tenute Paese, Terre di Balbia, Poderi Marini.

Previste, inoltre, diverse aree: le aree di degustazione enologiche a cura del Consorzio, che prevede il coinvolgimento delle Cantine, saranno suddivise per Rosso, RosatoBianco. Previsti, poi, aree food e show cooking e un percorso sensoriale.

Il festival, dunque,  si articolerà in diverse attività: gli ospiti potranno assistere a live art set e sfilate di moda a cura di Dance Project di Paolo Gagliardi e Giuseppe Cupelli – Made In Italy, un’estemporanea di pittura a cura degli allievi di Ovo officina Visuale, osservatorio delle stelle con il gruppo Astrofili Menkalinan, show cooking a cura della Maccaroni Chef Academy e percorsi sensoriali, nelle antiche architetture del Castello Svevo. Interverranno esperti del settore vinicolo, produttori e sommelier qualificati che accompagneranno i partecipanti nelle degustazioni guidate e negli incontri tematici.

Presenti inoltre le performance musicali degli artisti Sasà CalabreseDomenico ScarcelloDaniele MoracaEmy Vaccari e Antonio Grosso. Spazio anche ai dj set di Vincenzo NacCarmine Bozzo e Fio Marino(rcs)

COSENZA – Il 17 settembre al Castello Svevo “Exit&Friends”

Il 17 settembre, al Castello Svevo di Cosenza, dalle 19.30, è in programma Exit&Friends, dove sarà possibile assistere a show cases inediti e di diverso ritmo musicale e visitare una mostra di illustrazioni tutta al femminile.

Exit&Friends è la sezione che Piano B dedica al genio creativo, amici che negli anni hanno sostenuto gli interventi dell’organizzazione, tra questi Alessandro Ruvio, cantautore anche molto impegnato nel socialeUna grande festa a cui Erika Liuzzi, Anna Infante e Pietro Pietramala sono particolarmente legati perché vuole essere un omaggio alla propria città ed alla Calabria, alla sua arte tout court ed al pubblico che ha sempre sostenuto il settore della cultura. Ad esibirsi quest’anno 5 gruppi musicali che presenteranno i loro ultimi lavori discografici: cantautori, arrangiatori, musicisti, interpreti che hanno trovato il modo, nell’ultimo anno, di esprimersi in nuove opere.

«Mai come in questo momento è necessaria una propulsione creativa atta a mantenere vigili le coscienze, le orecchie e gli occhi distratti» ha commentato così Massimo Garritano, nel presentare gli artisti: la cantautrice Ida Scarlato con il suo primo album “Sinceramente”, un mix di pop, musica d’autore e jazz che lascia spazio ad una ricerca costante di contaminazioni (con lei Giuseppe Santelli (pianoforte) Mario d’Ambrosio (basso el.) Simone Ritacca (batteria)); Mattia Tenuta al suo primo lavoro da solista, è interprete, cantautore e compositore con risultati sempre più interessanti dal rocksteady al soul, dal funk al jazz, sempre alla ricerca di un linguaggio personale che propone in “Io cerco l’uscita” (con lui Corrado Mendicino (Piano e Synt) Luigi Greco (Chitarra El.) Emanuele Gallo (Basso el.) Francesco Montebello (Batteria)); i Peaceful Land, un luogo immaginario in cui ognuno di noi vorrebbe vivere; un luogo magico, surreale, utopico dove prendono vita personaggi e ambientazioni, ma è anche un’esperienza sonora che prende forma da tre musicisti (Carlo Cimino (Basso el, Chitarra el., Tastiere) Danilo Guido (Fiati, elettronica) Francesco Borrelli (Batteria), per poi confluire in un unico panorama di suoni; Sugar For Your Lips (Antonio Belmonte (voce, chitarra ritmica e percussioni), Vincenzo Maria Campolongo (chitarra el), Gianpasquale Blefari (basso el) e Domenico Bellizzi (batteria e testi)), una recente esibizione al Teatro Ariston per la finale nazionale di Sanremo Rock ed un nuovo lavoro discografico, la loro musica è stata definita “pedagogica e maieutica” ed il loro rock è ispirato alle grandi band che hanno segnato l’ alternative rock.

The Kertians (Alessandro Lobardi (compositore, chitarra, arrangiatore) Biagio Greco (batterista, programmatore)  è un progetto musicale estremamente innovativo e ad alto contenuto tecnologico, il loro contributo video mostrerà come i confini che delineano i limiti del suono e della performance sono superabili aprendo gli strumenti tradizionali ad una nuova dimensione; le composizioni riflettono i temi musicali della tradizione greco-bizantina.

La sezione Visual Art è invece tutta al femminile: «il filo conduttore è sicuramente la cura con cui vengono realizzati i lavori, una cura che definirei artigianale – commenta Gianluca Gallo –. Tutte le bravissime artiste coinvolte esprimono il loro talento e la loro sensibilità “sporcandosi” le mani con colori e inchiostro, mettendo letteralmente nero su bianco le loro idee. Una scelta che in questa modernità sempre più ipertecnologica e ossessionata dalla perfezione non può che trasmettere umanità e riesce a far arrivare con ancora più forza e realtà le emozioni e le idee che si vogliono trasmettere».

Michela De Marco, è una “galaxy artist”, acquerelli colorati e disegno digitale per illustrare l’universo che immagina, Margherita Mari, architetta, attraverso l’uso di tecniche grafiche miste (china, pastelli, acquerelli e acrilico su carta e cartone),  delinea e plasma lo spazio grafico con gesto dinamico e sintetico; Alma Aurora Paci, colori vivissimi e tratto secco come un epigramma o una condanna a vivere,al centro gli umani, scarnificati nelle forme ed esaltati nelle tinte, un carnevale ambientato nel limbo di una terra di mezzo dove non si è più uomini o donne ma mezze anime; Federica Armeni ed il suo progetto Octopus Vision, una serie di illustrazioni raffiguranti donne dai colli lunghi collocate sempre in contesti diversi fra loro; Giorgia Cerchiara, esprime la sua creatività con un intreccio enigmatico di colori e forme poco chiare e definite, si avvale di molteplici tecniche, talvolta anche mescolandole tra loro; To Lynn, il suo stile è sintetico, lascia spesso le immagini indefinite, è un gioco a levare in cui l’osservatore unisce i punti.

«Decidere di mettere su una mostra di visual art totalmente al femminile – continua Gallo – non è stata dettata da una scelta ideologica ma più dalle contingenze; tuttavia, in accordo con Piano B si è valutato che una totale presenza femminile -soprattutto in questo particolare ambito- può indirettamente veicolare un messaggio capace di contribuire ad una causa importante, quella femminile, che personalmente mi sta molto a cuore, e di questo non posso che esserne contento».

Ospite della serata Giobbe Covatta in La Divina Commediola, un momento di riflessione sui diritti dei bambini, tutele da garantire e tutelare quotidianamente; la versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri, ovviamente in napoletano ha contenuti spassosi e divertenti, ma pone al centro la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di eguaglianza per tutte le generazioni.

Ancora una volta, grazie al privilegio di poter condividere insieme al pubblico ed agli artisti la passione per la narrazione in tutte le sue forme, Piano B propone il giusto contenitore da cui estrarre insieme la meraviglia e la riflessione, con creatività, energia e condivisione.

Per partecipare è necessario avere il green pass o esibire tampone delle ultime 48 ore, i posti sono limitati ed i biglietti sono disponibili da Inprimafila a Cosenza e anche online. (rcs)

COSENZA – Al Castello Svevo appuntamento con il teatro per le famiglie

Sabato 11 settembre, al Castello Svevo di Cosenza, sono in programma diversi appuntamenti teatrali per le famiglie, nell’ambito del Teatro Ragazzi – Un Castello da favola.

Si parte, alle 17, con Biancaneve Musical del Teatro Instabile che,  ben lungi dal voler rappresentare fedelmente la famosissima fiaba di Biancaneve resa immortale dal cartone animato di Walt Disney, ha voluto “rubare” alla sua genialità colori e suoni, per costruire attraverso l’ironia un gioco teatrale con il gusto del cabaret.

Si prosegue, alle 19, con Le favole della saggezza de I Teatrini. Le percussioni e le giocose sonorità dialogano dal vivo con i divertenti e ironici personaggi che da Esopo a La Fontaine tramandano sagaci insegnamenti; animali portatori di vizi e di virtù di quell’umanità sempre uguale a se stessa, e che in queste storie si guarda allo specchio. Ogni favola è come un’immagine semplice, comprensibile in ogni luogo e in ogni tempo e quasi sempre traducibile in un proverbio: c’è il furbo, l’ingenuo, il potente prepotente, l’umile, l’ipocrita adulatore, lo sciocco, il previdente, l’arrogante, il presuntuoso, l’innocente. Per tutti c’è una morale che ci insegna a destreggiarci nella vita. Semplici storie per maschere e tamburi, scaltri riflessi di vizi e di virtù, pillole di saggezza quotidiana e morali universali per grandi e bambini.

A seguire, Uccelli extraordinari del Teatrop.

Alle 21, Le vie del Buddha, di e con Stefano Sabelli e le musiche dal vivo a cura di Giuseppe Moffa.

dicembre 2001, tre mesi e mezzo dopo l’11 settembre, Stefano Sabelli partecipa con Vittorio Sgarbi (allora Sotto segretario ai Beni culturali) e Alain Elkan, alla prima Missione culturale del MIBAC in Afghanistan, promossa in sostegno del nuovo Governo Karzai.
Successivamente la rivista Il Bene Comune, ed. iBC di Campobasso, pubblicò il reportage che Stefano Sabelli aveva scritto durante il viaggio, corredandolo delle foto che lo stesso autore aveva pure, nel frattempo, scattato in Afghanistan.
Un capitolo di quel diario, col titolo Le vie del Buddha ovvero, Il Ground Zero D’Oriente nella Valle degli Uomini che Pregano Verso Occidente, è diventato un recital che lo stesso attore regista molisano. Da allora il lavoro è stato spesso ripreso come testimonianza di uno sgomento, ancora attuale.
Il recital, inoltre, si avvale delle musiche originali proposte dal vivo da Giuseppe Spedino Moffa, cantautore e polistrumentista, caposcuola delle sonorità etniche. Fra riflessioni, struggimenti e stordimenti, il recital racconta l’arrivo di quella prima delegazione italiana a Bamiyan, il 2 gennaio 2002, a bordo di un elicottero, d’epoca sovietica, malmesso e insicuro.
Una narrazione che si sviluppa appassionata e in tempo reale, in uno dei più pericolosi teatri di guerra al Mondo. (rcs)

COSENZA – Al Castello Svevo la rassegna “DeGustando”

Dal 18 al 20 giugno, al Castello Svevo di Cosenza,  è in programma DeGustando, la rassegna culturale calabrese che unisce l’arte al cibo, la didattica alle emozioni, ideata da Corrado Rossi, anima della Maccaroni Chef Academy.

Obiettivo è quello di promuovere e valorizzare la cultura regionale e sostenere la fruizione degli attrattori culturali attraverso il cibo e le arti. Il programma è strutturato all’insegna del gusto e della tradizione ma soprattutto della salute. Incontri e talk sul cibo sostenibile e sulle diete “più sane del mondo” con uno sguardo ai cosiddetti “SmartFood” ovvero i cibi che proteggono la salute.

«Partendo dall’assunto – ha spiegato Rossi – che il cibo è anche gioco e creatività, performance, gesto e teatralità proprio come la moda, anche se le loro esecuzioni sono espresse in modalità diverse, l’idea è quella di coinvolgere il pubblico mediante delle performance didattico/culinari».

Le performance consistono nell’elaborazione di ricette tipiche della tradizione con una rivisitazione in chiave moderna, in degustazioni di prodotti tipici con la presenza oltre che di chef anche di nutrizionisti, ed infine con show cooking in grado di coadiuvare sapori, colori e gusti, oltre che sensazioni che solo la nostra amata terra può dare. Enogastronomia, performance, gesti e una buona dose di creatività sono la base del programma del “DeGustando”, un intervento culturale a 360° che la proponente promuove ogni anno con più interventi dislocati nel tempo e nello spazio.

I tre giorni di evento organizzato in modalità innovativa, saranno strumenti per la riqualificazione dell’attrattore medesimo (Castello Normanno Svevo di Cosenza) e al contempo, incontro tra ricerca storica, sperimentazione di nuovi linguaggi e accrescimento di consapevolezza della popolazione calabrese stessa sul proprio patrimonio territoriale e conseguente apporto di affluenza turistica in grado di attribuire alla città di Cosenza le sue identità modicamente riconosciute. Per quanto sopra citato, è obiettivo dell’intervento realizzare una manifestazione enogastronomica che valorizzi le eccellenze territoriali, mediante l’utilizzo dei prodotti a km0, attraverso le tradizioni e le innovazioni culinarie tipiche dei luoghi creando un giusto connubio tra salute, alimentazione e innovazione (Smart food 4.0); valorizzare la dieta Mediterranea come Patrimonio Immateriale dell’Umanità in chiave innovativa a confronto con le altre culture enogastronomiche patrimonio dell’Unesco (come quella giapponese).

Showcooking, con lo chef Roberto Spizzirri, ed ospiti davvero d’eccezione. Premi e riconoscimenti a chi, della Calabria, ne ha fatto un punto di vista d’eccellenza e di promozione. Oltre che di impegno. Ognuno di loro racconterà, in uno storytelling molto particolare, le peculiarità e le idee.

La prima giornata, venerdì 18, è quella incentrata su Cibo, arte e mestieri di una volta; la seconda – sabato 19 – su cibo e nutrizioni sostenibili del futuro; mentre la terza – domenica 20 – salute e smart food 4.0.

 

COSENZA – Successo per il WineArt Festival al Castello Svevo

Produttori, vino e cultura si sono incontrati al Castello Svevo di Cosenza, grazie al WineArt Festival, in forma online, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio enologico calabrese contaminato da diverse espressioni artistiche contemporanee.

Soddisfazione è stata espressa da Piero Pietramala, che ha sottolineato come «a nostra idea di far conoscere ed incontrare, ancora di più, le realtà calabresi vitivinicole in un connubio naturale con l’arte ha funzionato. Produttori e addetti ai lavori, vino e cultura. Le qualità e le eccellenze. Si può fare di più, anche per arricchire ulteriormente gli aspetti turistici a queste latitudini ma la strada imboccata è certamente quella corretta».

«In questa edizione – hanno spiegato gli organizzatori – la Svevo srl ha proposto un serie di incontri, moderati da Francesco Mannarino, per la divulgazione e la conoscenza delle eccellenze enogastronomiche calabresi». Sono intervenuti in una sorta di web talk, che si può rivedere sulle pagine social del castello, il rappresentante del Consorzio Terre di Cosenza, Demetrio Stancati ed il presidente del Consorzio di tutela vini d.o.c.-Cirò e Melissa, Raffaele Librandi. Con loro l’anima dell’enoteca regionale Gennaro Convertini. Durante le dirette, ci sono alternati momenti di showcooking tematici a cura della Maccaroni Chef Academy, di Corrado Rossi e dello chef Roberto Spizzirri.

«Il tema centrale dei dibattiti è stato il passato, il presente e le prospettive future del mondo dell’enologia. L’edizione online si è configurata come anticipazione del Festival in presenza che si realizzerà appena sarà possibile pianificare gli eventi senza restrizioni numeriche» hanno affermato gli organizzatori.

Tanti gli spunti emersi: dalla volontà di comunicare meglio i nostri prodotti, passando per l’ospitalità, l’impegno alla condivisione delle materie prime utilizzate e, non per ultimo, l’accoglienza. Quale migliore posto se non il castello Svevo della città dei Bruzi, nella sala delle armi, sorseggiando un calice di magliocco? E se Librandi e Stancati hanno ritenuto condividere esperienze e consigli; Convertini ha cercato di individuare i punti su cui occorre maggiormente incidere, rispetto alla crescita ormai evidente dei vini calabresi.

«Servono questi festival? Si, assolutamente. Se ne devono fare ovunque, anche in contemporanea. Siamo certi che, tutti insieme, possiamo fare arrivare il messaggio che la Calabria forse ancora non è del tutto pronta ma che i requisiti per essere i migliori ci sono tutti» hanno evidenziato i protagonisti. (rcs)

COSENZA – Libri a Castello, la presentazione del libro “Peppino Impastato”

Riparte, al Castello Svevo di Cosenza, la seconda edizione della rassegna Libri a Castello, appuntamento di conoscenza ed opportunità di confronto con figure autorevoli del nostro panorama culturale all’interno del bene storico-artistico simbolo della città di Cosenza.

Si parte, questo pomeriggio, in diretta streaming, sulla pagina FB del Castello Svevo, alle 17, con la presentazione del libro Peppino Impastato, western a Mafiopoli di Luca Scornaienchi e Luca Ralli, Round Robin Editrice.

L’opera è una graphic novel che ripercorre la vita dell’attivista a 43 anni dal suo omicidio. Gli autori raccontano “Il suo coraggio e l’impegno per liberare la sua Cinisi e la sua Sicilia dal controllo di Don Tano Badalamenti che nel fumetto viene ritratto come un indiano a capo della tribù mafiosa”.

Il volume si avvale dei contributi di Giovanni Impastato e diversi testi messi a disposizione da Umberto Santino, il centro di documentazione Impastato. Inoltre, gli autori hanno voluto inserire anche alcuni stralci delle motivazioni delle sentenze di condanna di Gaetano Badalamenti e Vito Palazzolo.

«La cella si apre mentre Don Tano Badalamenti cammina attraversando il corridoio. Da dietro le sbarre del carcere nel New Jersey, tutti abbassano la testa in segno di rispetto al passaggio del Padrino: l’eroe che ha unito Italia e Stati Uniti con un ponte di cocaina e morti ammazzati. È il 1978 quando decide la morte di Peppino Impastato, un comunista, “nuddu miscato ccu nenti”, che gioca a fare la radio sbeffeggiando il capo indiscusso di Cosa Nostra. Peppino paura non ne ha. Peppino sorride, perché lui, la mafia, la combatte con la bellezza…», è questo un piccolo stralcio del graphic novel. (rcs)

COSENZA – Il libro “Lantivirus, antologia di racconti brevi”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18.00, al Castello Svevo, la presentazione del libro Lantivirus, antologia di racconti brevi a cura di Francesco De Filippo, edito da Edizioni Erranti.

L’evento rientra nell’ambito della seconda edizione della rassegna Libri a Castello, organizzata da Svevo Srl in collaborazione con la libreria Mondadori Bookstore e Piano B – eventi e produzioni, con il sostegno della Beclay Agency.

«Il fil rouge scelto per la rassegna – si legge in una nota – sarà la valorizzazione della nostra Calabria, con la presenza di autori di origini calabresi: un’occasione che intende configurarsi come appuntamento di conoscenza ed opportunità di confronto, durante il quale gli scrittori presenteranno le loro opere all’interno del “contenitore” storico-culturale emblema della città, il Castello Svevo».

Il libro è composto dal contributo di 80 autori, scritto in periodo di pandemia.

Il prossimo appuntamento è per il 20 ottobre, con Salutiamo, amico di Gianfrancesco Turano(rcs)