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Spettacoli teatrali al Castello Svevo di Cosenza

COSENZA – Al Castello Svevo appuntamento con il teatro per le famiglie

Sabato 11 settembre, al Castello Svevo di Cosenza, sono in programma diversi appuntamenti teatrali per le famiglie, nell’ambito del Teatro Ragazzi – Un Castello da favola.

Si parte, alle 17, con Biancaneve Musical del Teatro Instabile che,  ben lungi dal voler rappresentare fedelmente la famosissima fiaba di Biancaneve resa immortale dal cartone animato di Walt Disney, ha voluto “rubare” alla sua genialità colori e suoni, per costruire attraverso l’ironia un gioco teatrale con il gusto del cabaret.

Si prosegue, alle 19, con Le favole della saggezza de I Teatrini. Le percussioni e le giocose sonorità dialogano dal vivo con i divertenti e ironici personaggi che da Esopo a La Fontaine tramandano sagaci insegnamenti; animali portatori di vizi e di virtù di quell’umanità sempre uguale a se stessa, e che in queste storie si guarda allo specchio. Ogni favola è come un’immagine semplice, comprensibile in ogni luogo e in ogni tempo e quasi sempre traducibile in un proverbio: c’è il furbo, l’ingenuo, il potente prepotente, l’umile, l’ipocrita adulatore, lo sciocco, il previdente, l’arrogante, il presuntuoso, l’innocente. Per tutti c’è una morale che ci insegna a destreggiarci nella vita. Semplici storie per maschere e tamburi, scaltri riflessi di vizi e di virtù, pillole di saggezza quotidiana e morali universali per grandi e bambini.

A seguire, Uccelli extraordinari del Teatrop.

Alle 21, Le vie del Buddha, di e con Stefano Sabelli e le musiche dal vivo a cura di Giuseppe Moffa.

dicembre 2001, tre mesi e mezzo dopo l’11 settembre, Stefano Sabelli partecipa con Vittorio Sgarbi (allora Sotto segretario ai Beni culturali) e Alain Elkan, alla prima Missione culturale del MIBAC in Afghanistan, promossa in sostegno del nuovo Governo Karzai.
Successivamente la rivista Il Bene Comune, ed. iBC di Campobasso, pubblicò il reportage che Stefano Sabelli aveva scritto durante il viaggio, corredandolo delle foto che lo stesso autore aveva pure, nel frattempo, scattato in Afghanistan.
Un capitolo di quel diario, col titolo Le vie del Buddha ovvero, Il Ground Zero D’Oriente nella Valle degli Uomini che Pregano Verso Occidente, è diventato un recital che lo stesso attore regista molisano. Da allora il lavoro è stato spesso ripreso come testimonianza di uno sgomento, ancora attuale.
Il recital, inoltre, si avvale delle musiche originali proposte dal vivo da Giuseppe Spedino Moffa, cantautore e polistrumentista, caposcuola delle sonorità etniche. Fra riflessioni, struggimenti e stordimenti, il recital racconta l’arrivo di quella prima delegazione italiana a Bamiyan, il 2 gennaio 2002, a bordo di un elicottero, d’epoca sovietica, malmesso e insicuro.
Una narrazione che si sviluppa appassionata e in tempo reale, in uno dei più pericolosi teatri di guerra al Mondo. (rcs)