LAMEZIA TERME (CZ) – I volontari di Senza nodi portano doni ai bimbi in ospedale con Babbo Natale

Un pensiero per i bimbi in ospedale con l’abbraccio di Babbo Natale e i doni preparati dai nonnini per i piccoli degenti. Un gruppo di volontari dell’associazione di promozione sociale Senza Nodi si è recato nell’ unità operativa di pediatria dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, guidata dalla dottoressa Mimma Caloiero, per portare un segno d’amore e di pace ai bambini degenti nel reparto e ai familiari che li assistono.

«Ringrazio Senza Nodi che ormai da qualche anno ci viene a trovare e ci regala questi momenti particolari che danno tanta gioia ai nostri bambini – ha affermato la dottoressa Caloiero nell’accogliere i volontari della associazione di promozione sociale – È vero che qui si vivono momenti di difficoltà per quanto riguarda la salute, ma avere attimi di gioia regalati da persone che dedicano al volontariato il loro tempo, facendo tanto bene, è importante ed è fondamentale. L’idea di portarci dei regali preparati dai nonnini è stata bella ed originale – ha proseguito la primaria – per questo facciamo un ringraziamento in più. Inoltre, abbiamo avuto Babbo Natale che ha fatto sì che i bambini rimanessero ancora più sorpresi, ed i regali scelti sono stati importanti perché molto è stato dedicato ai libri. E ancora – ha sottolineato la dottoressa Caloiero – la scrittrice Sina Mazzei ci ha donato quattro dei suoi libri scritti appositamente per bimbi e ragazzi che noi terremo nella piccola biblioteca del reparto. A tal proposito abbiamo deciso che insieme a Senza Nodi organizzeremo delle ore dedicate alla lettura insieme ai bambini».

All’iniziativa hanno preso parte alcuni volontari della associazione e tra questi anche Stefania Torcasio che ha sottolineato quanto è importante poter dare momenti di gioia e allegria ai bimbi con la presenza di Babbo Natale che, per l’occasione, lei stessa ha preparato. In rappresentanza della Comunità alloggio di Platania che ospita degli anziani che hanno voluto regalare il loro affetto attraverso dei pensierini per i bambini della pediatria, era presente la signora Maria Mazzei che ha sottolineato con quanto entusiasmo i nonnini hanno lavorato per qualche giorno, volendo firmare addirittura i loro lavori per poterli donare ai piccoli pazienti dell’ospedale lametino.

La signora Felicetta Ciliberti ha preparato i doni con molta cura e con molta attenzione perché potessero essere indirizzati alle diverse età dei bambini presenti in reparto.

La scrittrice Sina Mazzei che è anche responsabile del settore cultura dell’associazione ha donato i suoi libri sottolineando l’impegno di Senza Nodi verso la cultura, una delle attività portanti che ormai da tanti anni l’associazione svolge sul territorio. La stessa si è impegnata insieme alla dottoressa Caloiero, a portare avanti un progetto di lettura all’interno del reparto.

Infine, la presidente dell’associazione Senza Nodi, Nadia Donato, ha ringraziato la dottoressa Caloiero per la qualità del lavoro che offre a tutto il territorio dell’azienda sanitaria di Catanzaro e, per quanto è possibile ottenere, anche all’interno di un ospedale come quello di Lamezia Terme. Ciò, grazie alla professionalità alla sensibilità e all’esperienza di donne che dedicano tanto tempo al loro lavoro.

«I sorrisi dei bimbi – ha detto la presidente Donato – che oggi ci hanno accolto qui sono stati il regalo più grande che noi potessimo avere per questo Natale. L’affetto dei nonni, l’affetto dei volontari, l’affetto di questi genitori e la capacità della dottoressa Caloiero con tutto il suo staff, fanno sì che la sanità sul territorio della provincia di Catanzaro possa avere sempre più importanti esempi di professionalità e d’amore. A Natale tutto questo non può che fare un grande bene al cuore». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Giovedì 21 dicembre la presentazione di Edulabs

Hanno appena preso il via i laboratori gratuiti del progetto Edulabs Centri Educativi 2023 finanziati dal Comune di Lamezia Terme destinati a famiglie residenti nel Comune di Lamezia Terme, bambini, adolescenti, ragazzi e giovani dai 5 ai 17 anni, per un numero massimo di 220 partecipanti.

Il progetto è coordinato dalla Cooperativa Sociale Inrete e verrà presentato giovedì 21 dicembre alle 12 nella sala Mons. Renato Luisi del Comune di Lamezia Terme. (rcz)

CATANZARO – È nata Giroquadro, la Cooperativa sociale a favore dei disabili

È stata inaugurata, a Santa Maria di Catanzaro, Giroquadro, la cooperativa che vuole creare uno spazio multidimensionale, che possa essere un punto di riferimento per il territorio e le famiglie, puntando ad offrire servizi utili e innovativi in grado di sostenere, nella diversità, la persona, la famiglia e la comunità.

La Cooperativa è nata dall’idea di due giovani professioniste, Giovanna Chiera e Roberta Critelli. La struttura è stata inaugurata alla presenza di Sua Eccellenza Monsignor Claudio Maniago, Arcivescovo della Diocesi di Catanzaro- Squillace, del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, della Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Catanzaro, Luciana Loprete, che hanno avuto l’onore di tenere a battesimo una nuova realtà territoriale, con sede nel quartiere Santa Maria, ma che è pronta a relazionarsi ed ad aprirsi al territorio cittadino per supportare le persone con disabilità per valorizzarne l’unicità.

Il presidente e fondatore del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ha colto l’occasione per mettere in rilievo il ruolo impareggiabile delle cooperative sociali a favore dei più vulnerabili, ripromettendosi di dare maggiore visibilità alle cooperative stesse nell’ambito del Premio Mar Jonio, presieduto dall’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago.

È stato il momento di preghiera a dare avvio all’inaugurazione, guidato da Sua Eccellenza Monsignor Maniago che ha fortemente voluto tenere a battesimo questa nuova realtà, della quale ne ha sottolineato il valore: «Iniziative come queste sono importanti per quello che riescono a dare al tessuto sociale della città. Il mio augurio è che l’operato della Cooperativa Giroquadro possa crescere nella fede e aprirsi al territorio, tenendo lo sguardo sempre attento verso coloro che ne hanno bisogno, per sostenerli nel loro percorso e valorizzarne l’unicità».

Concetto che è stato ribadito dalla Vicepresidente della Cooperativa, Roberta Critelli che ha avuto il compito, insieme alla Presidente Giovanna Chiera, di fare gli onori di casa: «Per noi oggi è un momento di grande gioia, siamo riuscite a dare vita ad una realtà che si pone come obiettivo non solo di trovare strategie di supporto alla disabilità, ma di prenderci cura dell’unicità della persona».

Dopo l’accoglienza e i saluti delle padrone di casa, i saluti istituzionali del presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, che ha sottolineato la bontà dell’iniziativa: «Siamo consapevoli che realtà come questa si sostituiscono al pubblico, che è carente sotto l’aspetto dei servizi da erogare ai soggetti più deboli, troppo spesso lasciati all’iniziativa del privato. Per questo non si può non accogliere la nascita di soggetti come questo con entusiasmo, e formulo alla Cooperativa Giroquadro i più sinceri auguri di buon lavoro».

Anche la presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Catanzaro, Luciana Loprete, ha fortemente voluto tenere a battesimo questo nuovo soggetto sociale: «Sono perfettamente consapevole dell’importanza che hanno sul territorio strutture come questa, creare un nuovo rifugio, per fornire percorsi di sostegno alle persone con disabilità, con un occhio attento anche alle famiglie sono preziose e fondamentali per la nostra città. Per questo non posso che accogliere con gioia e soddisfazione la nascita della Cooperativa Giroquadro,  porgo all’intera compagine sociale i migliori auguri di buon lavoro».

Dopo il taglio della torta e il brindisi inaugurale, sono seguiti momenti di convivialità a tema natalizio dedicati ai presenti e ai ragazzi che frequentano la struttura nel quartiere Santa Maria. (rcz)

CATANZARO – La proposta di Mancuso: «E se sperimentassimo i Cau?»

di ROSARIO MANCUSO – Da numerosi articoli apparsi sulla stampa nazionale, apprendiamo che entro fine anno la regione Emilia Romagna attiverà sul proprio territorio i primi trenta Cau, Centri di Assistenza e Urgenza. Si tratta sostanzialmente di presìdi pensati per rispondere ai bisogni di cura e primo soccorso direttamente nei territori, alleggerendo così il lavoro dei Pronto Soccorso attraverso una presa in carico più veloce dei pazienti con basse criticità, rubricati solitamente come codici bianchi o verdi.

Secondo quanto ha riportato l’agenzia Ansa, i primi riscontri di questa importante novità inserita nel Servizio sanitario emiliano romagnolo sono molto significativi. Solo nel Cau di Budrio, il primo centro inaugurato in provincia di Bologna a inizio novembre, nella prima settimana di attività l’80% dei casi è stato gestito direttamente nella struttura, mentre solo il 17% è stato indirizzato al Pronto soccorso. Otto persone soltanto hanno invece scelto di allontanarsi prima di ricevere le cure.

Appare chiara, a mio avviso e oltre ogni ragionevole dubbio, l’utilità della scelta fatta in Emilia Romagna. Ma allora basta pensare al carico impressionante di lavoro, alla pressione spesso sfociata in problemi di ordine pubblico, cui sono sottoposti in Calabria i Pronto soccorso, per chiedersi se non sarebbe il caso di sperimentare anche dalle nostre parti una organizzazione del lavoro simile. Dal punto di vista organizzativo e alla luce delle notizie che arrivano dal Nord, il modello sembra già sufficientemente collaudato mentre le risorse non dovrebbero essere un problema, considerati anche i fondi che il Pnrr destina alla sanità. È pur vero che l’organizzazione e la gestione di un servizio sanitario regionale non è affatto semplice perché ogni territorio ha le sue peculiarità, ma a volte le soluzioni sono dietro l’angolo e sembrano somigliare molto all’uovo di Colombo. (rm)

(Rosario Mancuso è consigliere comunale a Catanzaro)

CONFLENTI (CZ) – Gemellaggio con il Molise per la pace

L’Università delle Generazioni ha lanciato a livelli internazionali la proposta di realizzare i “Gemellaggi di Capodanno per la Pace nel Mondo” visto e considerato che i conflitti armati in atto nel nostro pianeta stanno distruggendo interi popoli, lacerando enormemente le menti e l’anima di gran parte della gente, specialmente delle persone più sensibili.

Lo stesso Papa Paolo VI nel 1968 ha dichiarato il primo gennaio di ogni anno come “Giornata per la Pace” con veglie di preghiera e altre iniziative di solidarietà fatte di aiuti concreti a chi soffre.

L’invito è, quindi, di dedicare il pomeriggio dell’imminente primo gennaio a eventi per la Pace, secondo l’usanza ed il desiderio di ognuno. Le prime comunità ad aderire all’appello sono state Conflenti (in Calabria) e Poggio Sannita (in Molise).

Il primo è un borgo sulla pre-Sila catanzarese, noto specialmente perché negli anni ottanta e novanta è stato sede del “Premio internazionale per la Riconciliazione e la Pace” voluto dal parroco don Adamo Castagnaro, il quale il prossimo Capodanno pomeriggio presiederà l’evento “Mamme per la Pace” considerando che sono le mamme quelle che, più di tutti, solitamente soffrono maggiormente le guerre.

Sempre nel pomeriggio del primo gennaio 2024, in Poggio Sannita sulle montagne dell’Alto Molise, in provincia di Isernia, le signore Maria Porrone e Fausta Mancini del “Comitato Pro Poggio Sannita” guideranno “L’arrivo dei Re Magi”, un evento molto simile ad un presepe vivente, dedicato quest’anno alla Pace nel Mondo.

«Nei prossimi giorni – dice Domenico Lanciano responsabile dell’Università delle Generazioni – sapremo quali altre comunità avranno aderito al Gemellaggio. Quasi sicuramente ci sarà la parrocchia di Perth (in West Australia) guidata da padre Stephen; mentre si aspettano conferme da altre realtà sia italiane e che estere. Intanto l’appello vale pure per produrre concreti aiuti e gesti di solidarietà per le popolazioni colpite dalle morti e dalle distruzioni nei disumani conflitti in corso. Bisogna fare di tutto perché le armi cessino prima possibile!». (rcz)

CATANZARO – Paonessa nuovo segretario del Psi cittadino

L’assemblea cittadina del Partito Socialista di Catanzaro convocata dal commissario Gregorio Buccolieri presso la sede di vico Jannoni, alla presenza del segretario provinciale Domenico Marino, ha eletto quale nuovo segretario cittadino Masino Paonessa approvandone, previa approfondita discussione, la mozione politica presentata. In tale documento, Paonessa ha evidenziato la funzione della visione socialista nell’ambito dell’odierna società, caratterizzata dalle diseguaglianze e dalle storture del turbo capitalismo, che necessariamente si deve riflettere anche nella politica e nell’amministrazione cittadina.

Indi, su indicazione del nuovo segretario, si è proceduto all’elezione della segreteria con le seguenti risultanze: Daniela Trapasso responsabile delle politiche migratorie e pubblica Istruzione, Gregorio Buccolieri responsabile urbanistica e trasporti, Rita Parentela responsabile giustizia e politiche sociali, Angela Chiarolla responsabile delle politiche giovanili, università e gestione social.

L’assemblea e il neo segretario cittadino ringraziano Buccolieri per l’eccezionale impegno che ha consentito al Partito del garofano di rientrare nel consiglio comunale del capoluogo di regione dopo diversi anni e si impegnano a favorire una spinta organizzativa finalizzata al coinvolgimento e ad un’ampia partecipazione di tanti socialisti ad iniziare dall’organizzazione di un evento celebrativo del centenario dell’assassinio del compagno Giacomo Matteotti. (rcz)

CATANZARO – L’incontro su analisi e prospettive dei giovani catanzaresi

Domani mattina, a Catanzaro, alle 10, nella Biblioteca Comunale “Filippo De Nobili”, è in programma l’incontro Il progetto Ibeg e i Giovani, realizzato da Progetto IBEG, Demoskopika, CUEIM, TI&SI e in collaborazione con il Comune di Catanzaro.

L’obiettivo dell’incontro, frutto di una attenta analisi del territorio, è di fornire l’identikit dei giovani catanzaresi sul piano economico, culturale e sociale.

Partecipano Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Giuseppina Iemma, Vicesindaco della città, Nunzio Belcaro, Assessore alla Pubblica istruzione e Sport, e da Donatella Monteverdi, Assessore alla Cultura e Pari opportunità. Raffaele Rio, Presidente di Demoskopika, presenterà una ricerca sui giovani di Catanzaro, e Alfonso Siano, Senior partner CUEIM – Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale. Prima della conclsuione dei lavori, si terrà un dibattito con domande degli studenti.

La conduzione dell’evento sarà affidata a Valeria Pizzuti, che nel suo ruolo di Event Manager della digical consulting coordinerà le diverse fasi dell’incontro. (rcz)

CATANZARO – A “RaccontArti” la storia del maestro Pasquale Serra

“RaccontArti”, il festival che porta e racconta l’artigianato della nostra terra – aperto fino al 5 gennaio 2024 nella sede dell’ex Stac in piazza Matteotti a Catanzaro – continua il proprio percorso di “narrazione” delle eccellenze calabresi, non solo attraverso le esposizioni e i laboratori ma anche attraverso la testimonianza diretta degli artigiani che si raccontano.

Uno degli obiettivi di RaccontArti – che ricordiamo è organizzata da Confartigianato Imprese Calabria, in collaborazione con il Movimento Donna Impresa e le strutture territoriali di Confartigianato, il sostegno economico di Ancos di Confartigianato Persone, e il patrocinio del Comune di Catanzaro – è proprio mettere in evidenza le realtà virtuose nascoste e troppo spesso poco valorizzate e scarsamente sostenute.

La direttrice artistica Giuliana Furrer, ha sottolineato più volte quanto sia importante «trasmettere lo spirito artigiano” ricordando che “le botteghe costituiscono ancora una risorsa utile e inespressa per la promozione culturale, turistica ed economica dei territori». E, soprattutto, fanno da volano alla riscoperta delle tradizioni, contribuendo a ricreare un’identità culturale smarrita che è, invece, alla base dell’innovazione e del progresso culturale di un territorio.

Anche quest’anno, quindi, un importante spazio del Festival è dedicato all’incontro con gli artigiani, nell’ambito del quale saranno protagonisti con la narrazione del processo produttivo, dall’idea al prodotto finito, cenni storici e, ove possibile, dimostrazione dal vivo con eventuale coinvolgimento pratico dei partecipanti. Gli incontri, a cadenza settimanale, si susseguiranno fino alla chiusura del Festival.
Protagonista dell’incontro di ieri è stato il maestro Pasquale Serra che ha raccontato la propria storia, alla conquista della Cina, alla presenza tra gli altri del segretario regionale di Confartigianato Calabria, Silvano Barbalace, e dell’assessore alla Cultura, Donatella Monteverdi.

Il pianoforte mezza coda “Serra” resterà in esposizione e a disposizione di chi volesse suonarlo per tutta la durata del festival.

Pasqualino Serra, 64 anni, è un imprenditore calabrese che ha scommesso da anni sulla sua passione giovanile: il pianoforte. Crea prodotti di nicchia, interamente fatti a mano «dalla prima vite all’ultimo tasto in avorio».

Dalla sua piccola fabbrica a Luzzi, in provincia di Cosenza, Serra è tra i pochi in Italia a realizzare pianoforti: ha una grande passione per la ricerca dei materiali che riesce a coniugare all’attenzione alla tecnologia. E pensare che da ragazzo suonava la tromba.

«Quando avevo vent’anni suonavo la tromba nelle orchestre – racconta al pubblico che lo ascolta rapito -. Poi durante una prova, ho visto un accordatore di piano e mi sono innamorato del mestiere. Ho cominciato a studiare, ho imparato la tecnica. Sono stato a lavorare in laboratori artigianali, anche all’estero, rubando i segreti di un mestiere fatto di sensibilità, orecchio musicale e manualità. Poi sono tornato in Italia molto entusiasta e con la voglia di fare e trasmettere il fascino per questo mestiere. Quindi, verso il 1989, ho deciso di imbarcarmi in questa avventura. Restaurando e costruendo pianoforti. All’inizio è andata bene, poi le difficoltà si sono fatte sentire e mi sono trovato davanti ad una realtà che era diversa da quella che pensavo, ho dovuto impacchettare i macchinari e accantonare la passione per qualche anno».

Fino a quando, c’è un incontro importante, che presto va oltre l’opportunità di rilanciare il progetto, diventando una grande amicizia. Nel 2013, Serra incontra il matematico svizzero Jacques Guenot, preside di Ingegneria all’Università della Calabria che, da pianista dilettante, lo incoraggia a riprovarci. Con la forza che solo gli amici sanno dare.

“E così ho ripreso un progetto, quello del pianoforte verticale “a cucchiaio”, che con un termine inglese ho chiamato appunto Spoon. Attraverso una bombatura laterale, con un incavo all’interno si mescola il suono della cassa armonica con quello anteriore, rendendo la timbrica più potente – racconta ancora Serra -. Ma dopo il brevetto dell’invenzione non mi sono limitato a guardare al mercato italiano. Infatti, ad un certo punto sono stato contattato da un imprenditore cinese, Lai Zhiqiang, il proprietario della Carod musical instrument: ha voluto lo Spoon, perché ha fiducia nell’esperienza italiana”. Tra il 2015 il 2018 Pasqualino vola in Cina diverse volte. Costruisce, vende, ma soprattutto forma gli operai: attualmente la Cina produce l’80 per cento dei pianoforti del mondo. Ma il tocco resta italiano, anzi calabrese.

«In Cina quasi tutti i marchi produttori di pianoforti fanno un lavoro di assemblaggio – spiega ancora Serra -. Comprano i componenti fatti da case che li fabbricano in serie, e poi si limitano a metterli insieme. Imprenditori come Lai Zhiqiang invece preferiscono avere un riferimento in Europa e non vogliono prodotti cinesi, ma italiani per impreziosire l’ immagine con il marchio della qualità italiana». E poiché nessuno dei figli di Serra lavora nel suo laboratorio, Lai rappresenta anche l’idea di non disperdere un patrimonio di tradizione, cultura, conoscenze preziosissimo, e per Pasquale Serra il sogno diventa speranza: realizzare con la Carod in Italia una produzione d’eccellenza qui in Calabria.

Un racconto profondo e affascinante, quello di Pasquale Serra, che ha coinvolto e commosso quanti hanno partecipato all’incontro, radicando la consapevolezza dell’impegno per quella che è la mission di “RaccontArti”: raccontare le arti manuali al territorio, e far conoscere il territorio attraverso le arti manuali. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Un “Capodanno di gusto” con i Mattia Bazar e la musica dance

Lamezia Terme si prepara a salutare il nuovo anno con un evento dedicato alla musica e al divertimento per tutte le età. “Lamezia in Festa per un Capodanno di Gusto” è pronta a regalare un’esperienza gioiosa per celebrare insieme l’arrivo del 2024.

Con l’intento di condividere con i cittadini il programma della serata che verrà a breve formalizzato, l’Amministrazione Comunale ha deciso di rivelare in anticipo le proposte artistiche che animeranno corso Numistrano di Nicastro, durante la notte 31 dicembre ed il 1° gennaio.

La serata, inserita nel cartellone degli eventi natalizi cittadini, prenderà il via con un sottofondo musicale che avvolgerà Corso Numistrano a partire dalle 23:30, creando l’atmosfera ideale per accogliere il nuovo anno. Ma l’apice della festa arriverà dopo la mezzanotte, quando sul palco di Lamezia Terme, si esibirà uno storico gruppo musicale: “I Matia Bazar”.

Conosciuti per le iconiche hit degli anni ’70, i Matia Bazar hanno saputo evolversi negli anni ’80, abbracciando sonorità moderne del pop elettronico. Un viaggio attraverso i grandi successi della musica italiana, incluso il loro ultimo straordinario lavoro con il famoso deejay e produttore francese Bob Sinclar nella nuova versione di “Ti Sento”.

Una serata all’insegna della socialità e dell’intrattenimento, dove la musica, lo spettacolo e le emozioni si fonderanno per offrire una festa per tutti i presenti. La variegata selezione di artisti, i suggestivi allestimenti avranno il compito di regalare ai partecipanti un Capodanno indimenticabile, all’insegna della gioia e della condivisione.

La Diversità Musicale in Festa sarà protagonista a Lamezia Terme con uno spettacolo che celebra la variegata armonia dei generi musicali, abbracciandone la diversità artistica e generazionale.

Ma la festa non si fermerà qui e proseguirà con la adrenalinica kermesse degli artisti di Dance festival 90/2000 live show, un’esplorazione coinvolgente dei generi musicali che promette di far ballare e divertire il pubblico più giovane e non solo.

Alla consolle Dj Jump, affermato Dj/Producer Italiano della dance nazionale e internazionale. Con lui a far divertire il pubblico lametino ci saranno: Roby Rossini, un’icona dell’italo dance degli anni 2000, con oltre vent’anni di successi e di energia da regalare al pubblico; Paps, un nome imprescindibile nella musica da discoteca, famoso per brani che hanno scaldato le piste da ballo di diverse generazioni; Erika De Bonis, una talentuosa cantante italiana di musica dance, pronta a emozionare il pubblico con la sua voce vibrante; Regina, con la sua voce graffiante e indimenticabile, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico con successi indimenticabili come la versione di “Killing Me Softly” del ’96.

Il Dance festival 90/2000 live show è un’incredibile formazione di artisti che regaleranno una musica spensierata e coinvolgente, un invito irresistibile a ballare e divertirsi per tutte le generazioni. (rcz)

CATANZARO – Successo per Artisti in Corsia

Diverte ed emoziona Artisti in corsia, la manifestazione di solidarietà andata in scena al teatro Comunale di Catanzaro e organizzata dall’Associazione Acsa&Ste Ets, presieduta da Giuseppe Raiola, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e Direttore sostituto del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco “, e dalla dottoressa Maria Concetta Galati, direttore di Oncoematologia Pediatrica dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e direttore del Dipartimento Onco-ematologico, in collaborazione con il Lions Club Catanzaro Host, presieduto da Danilo Iannello, oltre che del Lions Club International Distretto 108 YA.

La musica li ha presi per mano e li ha condotti in un percorso parallelo a quello delle lunghe giornate di accertamenti e cure, nelle corsie di un reparto che li ha accolti, colorando di speranza le pareti grigie. Tra accordi e spartiti hanno ritrovato piccole dosi di positività per trasformare in energia la stanchezza dello sfinimento emotivo che prevale nei momenti più cupi, e la musica è diventata una delle armi più potenti con cui combattere gli effetti collaterali della malattia.

Lo raccontano con gli occhi che brillano mentre si susseguono sul palco del Teatro Comunale, nel centro del centro storico di Catanzaro, le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze che sono stati, e alcuni lo sono ancora, pazienti dei reparti di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica del presidio ospedaliero “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro protagonisti assieme a medici e sanitari della sesta edizione di “Artisti in Corsia”, che venerdì sera ha saputo coinvolgere tanta parte della città votata alla solidarietà per uno spettacolo che va oltre la beneficenza.

Sul palco del “Comunale”, per la manifestazione presentata da Domenico Gareri, che è anche il direttore artistico di “Artisti in Corsia”, e Sarah Merola, anche uno spettacolare Gennaro Calabrese, apprezzatissimo cabarettista conosciuto anche per le proprie apparizioni nello spettacolo “Made in Sud”.

Nel corso della serata un pensiero commosso è andato al compianto Costantino Mustari, presidente del Comitato provinciale Unicef di Catanzaro, scomparso appena qualche settimana fa, che sicuramente sarebbe stato in prima fila.

E anche quest’anno, come nella precedente edizione, la manifestazione ha potuto conta sul prezioso sostegno dell’Us Catanzaro del presidente Floriano Noto e di tanti altri importanti sponsor che il dottore Raiola ha voluto ringraziare, si tratta di: Orchestra Tchaikovsky (diretta dal maestro Filippo Arlia); BL Costruzioni; Dema Impianti; Ruga; Cisom; Michele Affidato; Acqua Calabria; Motoclub Ufficiale Polizia di Stato Catanzaro; Lions Club Catanzaro Host, oltre che l’Agenzia Present&Future di Alfonsa Trapasso e Giacomo Borrino, sempre al fianco delle iniziative del dottore Raiola. Un ringraziamento, anche al padrone di casa, il direttore artistico del Teatro Comunale, Francesco Passafaro.

L’incasso sarà interamente impiegato nel progetto We will make your dream come true, grazie a cui vengono ricevute le segnalazioni dai reparti di pediatria e oncoematologia pediatrica del “Pugliese-Ciaccio” per la realizzazione dei sogni dei piccoli degenti.

«La presenza di tante persone, anche per quest’anno, in una tradizione che continua con rinnovato slancio ci indica che la strada che percorriamo è quella giusta: regalare un sorriso ai bambini e alle bambine in degenza nel nostro reparti significa sostenerli con affetto nel percorso di cura, oltre la cura», ha detto il dottore Raiola affiancato dalla dottoressa Maria Concetta Galati, direttore di Oncoematologia Pediatrica e direttore del Dipartimento Oncoematologico dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, pilastro dell’ideazione e dell’organizzazione assieme a Raiola e ai componenti dell’associazione Acsa&Ste Ets. Sul palco anche l’immediato Past Governatore Lions Club 108YA Franco Scarpino, il 1° Vice Governatore Tommaso Di Napoli e il presidente del Lions Club Catanzaro Host, Danilo Iannello che hanno sottolineato il valore del service svolto dal dottore Raiola.

«I Lions tra le tante attività hanno sempre il piacere e il privilegio di poter essere sempre al fianco di Acsa&Ste Ets e di una manifestazione straordinaria come Artisti in Corsia, perché regala dei momenti che mettono in primo piano i bambini che si esibiscono, ma soprattutto per le finalità: riuscire a coagulare risorse che possano regalare momenti di gioia e spensieratezza ai bambini che vivono drammatiche situazioni di malattia», hanno sottolineato.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto ancora una volta all’US Catanzaro che ha aiutato l’Associazione in molte occasioni, fornendo “uno strumento” in più per stare vicini soprattutto agli adolescenti che a differenza dei bambini, dimenticano con più difficoltà i momenti critici. Il dottore Raiola ha sottolineato, salutando il presidente Noto e la squadra impegnata della trasferta di Ascoli, quanto «hanno sempre dimostrato grande sensibilità e vicinanza al progetto, contribuendo alla realizzazione dei sogni dei piccoli degenti, e soprattutto degli adolescenti, assicurando costante vicinanza».

«Ancora una volta sono stati pazienti o ex pazienti che hanno delle particolari abilità artistiche insieme a medici e infermieri ad essere protagonisti – ha detto ancora Raiola–. E in questi anni quello che ci ha dato grande soddisfazione riguarda anche l’impiego dei fondi raccolti che sono utilizzati per finanziare un progetto il cui obiettivo è quello di realizzare i sogni espressi dai bambini affetti da patologie particolari. Nel corso degli anni abbiamo decine e decine di sogni, alcuni dei quali faticosi da trasformare in realtà. Ci sono bambini che hanno volato sugli elicotteri, guidato pescherecci, sono andati a Euro Disney o sono diventati addestratori di delfini. E tanti altri sogni realizzeremo grazie alla generosità dei catanzaresi».

Nel corso della serata sono stati consegnati dei premi – realizzati dal maestro Michele Affidato – a persone che si sono distinte per la propria “propensione agli altri”, una generosità che non è passata inosservata: tre i riconoscimenti consegnati – due dei quali dedicati ad amici speciali, alla memoria dell’avvocato Pino Iannello, presidente dell’Ordine degli Avvocati e già Governatore del Distretto Lions International, e del dottor Agostino Caroleo – alla presidente dell’associazione dell’Associazione di volontariato, Madre Teresa “Una matita nelle mani di Dio”, Rosetta Badolati; a Francesco Dattola, conosciuto anche come “Ciccio Chef” volontario Cisom del Gruppo di Catanzaro; e a Mario Nunziante “eroico genitore e appassionato artista”.

Ad esibirsi quest’anno, accompagnati dalla band del Conservatorio Tchaikovsky (Leonardo Muccari – Chitarra Elettrica Antonio Sala – Batteria Francesco Severini – Basso Filippo Garruba – Pianoforte e tastiere Ilaria Muccari – Chitarra acustica), Alessandro Pugliese, Lucia Perricello, Beatrice e Doan Chimirri, Giuseppe Iannello, Melissa Lumare, Adelaide Barbuto, Salvatore Tolomeo, i “Senza voce”, Paolo Caccavaro, Filippo Brasacchio, Adriana Marullo, Sara Turra, Cristiana Rullo. Le esibizioni sono state impreziosite dalle performance della Scuola di Danza di Iole Zampina “Maison della dance”.

Il pubblico si è potuto divertire con Gennaro Calabrese, calabrese di nome e di fatto poiché è originario di Reggio Calabria che non solo ha strappato applausi e sorrisi con sketch che si rifanno a piene mani alla propria famiglia e il percorso di studente appassionato di calcio, capace di trasformare date e tappe salienti della storia in una divertente telecronaca, ma anche con le incursioni nelle vesti di Morgan e Flavio Insinna che ruba la scena a Domenico Gareri. Sorrisi e solidarietà, insomma, per una formula sempre vincente. (rcz)