Reggio – L’appello del Centro Agape: accogliere richieste del Gom per uscire dalla ‘zona rossa’

Il Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria ha ribadito quanto sia necessario adottare le richieste fatte dai sanitari del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio «se si vuole realmente fronteggiare il contagio crescente e fare rivedere al Governo le restrizioni adottate con l’ultimo Dpcm».

Il Centro, infatti, nei mesi scorsi ha avuto la possibilità di dialogare con il Commissario e i dirigenti sanitari del Gom, che – riferisce l’Agape – «in una sola notte il Gom ha dovuto provvedere a dieci ricoveri covid, se continuerà questo trend  il rischio di un collasso del sistema è reale».

Due, dunque, le decisioni fondamentali e urgenti: «apertura di nuovi reparti covid per non intasare l’ospedale, prevedendo l’utilizzo di ospedali come quello di Melito che presenta spazi idonei a questo scopo; urgente assunzione di  medici, infermieri, assistenti sociali, già autorizzati e finanziati dal mese di marzo 2020 prevedendo possibilmente il tempo indeterminato per favorire il reperimento delle professionalità necessarie».

«Queste le scelte più urgenti – si legge in una nota – nel mentre si dovrà seriamente mettere mano alla costruzione di una rete di medicina di base che, attraverso soprattutto la domiciliarità, dia risposte al bisogno di salute dei cittadini evitando di intasare i reparti ospedalieri. C’è una guerra in corso contro la diffusione del virus, e i tempi delle decisioni devono essere adeguati alla sfida». (rrc)

REGGIO – Il Centro Comunitario Agape: ripartire dalle fasce deboli e dai giovani

Il Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria, in un incontro da remoto con il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, dopo aver salutato la nuova amministrazione comunale augurandole buon lavoro, ma chiedendo anche discontinuità rispetto al passato, ha espresso alcune precise richieste e proposte.

Hanno partecipato Luciano Squillaci, presidente nazionale della Federazione Italiana Comunità TerapeuticheGiuliano Quattrone, già assessore nella prima Giunta di Italo FalcomatàGiulia Melissari, responsabile del Gruppo Giovani di Agape e Sergio Conti, ell’agenzia Iamu molto attiva nel mondo scolastico, ed è stata chiesta «chiarezza sui conti e sullo stato delle finanze del comune, di sapere su quali risorse e disponibilità finanziarie si potrà contare. Assieme a questo l’adozione di un bilancio trasparente con l’individuazione di macro-voci  e delle somme che si intendono utilizzare già  nel corso dell’anno 2021 con la redazione di una agenda sulle priorità che s’intendono affrontare».

«Certamente – si legge in una nota – tra queste ci dovranno essere servizi essenziali come i rifiuti, l’acqua , la manutenzione delle strade, ma anche la costruzione di politiche sociali – voce che nel bilancio comunale ormai da anni registra risorse zero potendo contare solo sui fondi regionale e governativi -. L’auspicio è quello di vedere destinate al Welfare comunale parte di quel fondo di 140 milioni che è stato destinato al Comune di Reggio e per questo si chiede al sindaco di indicarle. Risorse che dovranno assicurare assunzioni di assistenti sociali, psicologi e amministrativi  dando una risposta alla emergenza che si è creata negli organici ridotti all’osso dell’assessorato ai servizi sociali, alla attivazione in tutte le circoscrizioni che si spera possano essere riattivate del segretariato sociale per i cittadini, assieme a programmi di intervento di contrasto alla dispersione scolastica riesplosa drammaticamente con la pandemia e la didattica a distanza, ai servizi domiciliari e diurni per minori, anziani, disabili e tutte le altre azioni di sostegno alle famiglie più fragili e duramente colpite dalla crisi».

«Per questo – si legge ancora nella nota – è urgente l’attivazione di un tavolo con tutte le realtà già impegnate su questo fronte, come il terzo settore, la caritas, il volontariato, i comitati di quartiere delle periferie, per redigere un piano di zona che non sia un libro dei sogni ma un programma che a partire dalle risorse che saranno individuate, comprese quelle del Recovery Fund possa si prefigga alcuni obiettivi realistici. Un piano costruito dal basso, partecipativo,  che preveda momenti periodici di verifica e di aggiustamento».

L’incontro ha fatto emergere attraverso gli interventi di Giulia Melissari e di Sergio Conti, il grande malessere e la solitudine che con il Covid-19 hanno investito ancora di più i giovani che non si sentono ascoltati dalle istituzioni, che vivono l’esclusione dalle scelte importanti che riguardano la loro vita ed il loro futuro.

«Un tema che si spera – conclude la nota – grazie anche alla presenza in Giunta di assessori che provengono dall’associazionismo, possa finalmente riacquistare centralità e attenzione che non sia solo episodica e di facciata. Il futuro di Reggio avrà in particolare bisogno di un nuovo protagonismo della società civile ed in particolare del volontariato e dell’associazionismo molto attivo in città  che non può limitarsi all’erogazione di servizi pur preziosi, di testimonianza esemplari di solidarietà, ma deve sentirsi parte di un progetto di rifondazione di un modello di comunità inclusiva, di una nuova  cittadinanza che diventa prossimità, dove tutti si è corresponsabili della cura delle fragilità, come ci invita a fare Papa Francesco, nella sua enciclica Fratelli Tutti». (rrc)

In copertina Mario Nasone, presidente del Centro Comunitario Agape

REGGIO – Il progetto Agape “Casa di Pronta Accoglienza”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 18.30, nella sede del Centro Agape, si parlerà del progetto Casa di Pronta Accoglienza. Nessuno Escluso Mai – Per donne vittime violenza.

Promosso dal Centro Comunitario Agape, il progetto, attraverso l’autofinanziamento e l’ausilio di volontari qualificati, mira a garantire ascolto, accoglienza e accompagnamento nelle situazioni di emergenza alle donne vittime di violenza, che devono essere tempestivamente allontanate dalla propria abitazione in attesa di attivare la rete territoriale antiviolenza.

L’evento, dunque, sarà l’occasione non solo per discutere del progetto, ma anche per raccogliere le prime adesioni. (rrc)