L’OPINIONE / Pino Morabito: Intervenire per il Centro Vaccinale di Lamezia

di NICOLA MORABITO – Mentre si presenta sempre più l’esigenza di vaccinarsi, e quindi di favorire la vaccinazione a quanti ne hanno diritto e bisogno, la struttura a questo fine, ovvero il centro vaccinale di Lamezia, collocato nel vecchio ospedale colle S. Antonio, rischia il collasso per mancanza di personale.

Pensionamenti, di infermieri non sostituiti, medici in prepensionamento che godono di ferie dovute.

In breve, il rischio è, se non si interviene con urgenza, lo smantellamento del servizio, potrà divenire una conseguenza che forse pagherà la popolazione?

Insomma in atto sembrano esserci limitazioni, prescrizioni, uscite pensionistiche, a fronte di un territorio che deve essere servito e tutelato che conta una utenza di circa 150.000 abitanti. 

A latere di ciò, occorre ricordare inoltre , i nuovi vaccini che si mostrano in serio aumento, valevoli per tutte le classi di età e patologie. Da qui l’appello a tutte le forze politiche, al governo commissariale dell’Asp di CZ, al sindaco e alla conferenza dei sindaci. Intervenite prima che sia troppo tardi e si perda un altro servizio nella nostra città. 

Viene da chiedersi: Allo scopo, sono stati espletati concorsi per medici igienisti Sono stati formati assistenti sanitari, o figure specifiche per le vaccinazioni? È stato fatto un piano di assunzione di infermieri e amministrativi, a sostegno del servizio di che trattasi? A quando la nascita dei punti vaccinali ospedalieri per i soggetti con patologie così da non caricare tutto sul Centro Vaccinale lametino? (pm)

[Pino Morabito è presidente dell’Associazione San Nicola]

REGGIO – Inaugurato a Pellaro il terzo centro vaccinale

È stato inaugurato, nella sede del Centro Civico di Pellaro, il terzo centro vaccinale.

Una sobria cerimonia alla presenza delle autorità cittadine e sanitarie, dei volontari, dei dirigenti e rup comunali e degli Lsu che hanno provveduto agli allestimenti, ne ha sancito l’avvio ufficiale delle attività. Un momento molto atteso in questa fase di spinta della campagna vaccinale e nella più generale opera di contrasto al Covid 19 che vede così rafforzare ulteriormente la rete di somministrazione delle dosi vaccinali grazie alla proficua collaborazione tra Comune, Asp e realtà dell’associazionismo locale dal momento che tale presidio sarà gestito per larghissima parte da personale volontario.
Presenti per il rituale taglio del nastro il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco, Tonino Perna, il Commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi, i consiglieri metropolitani delegati, Antonino Zimbalatti e Giuseppe Marino, gli assessori comunali alla Protezione Civile e alla Cultura, Rocco Albanese e Rosanna Scopelliti, i consiglieri comunali, Nino Malara, Carmelo Romeo, Giuseppe Nocera e Deborah Novarro, il dott. Antonino Putortì, responsabile del centro vaccinale, il direttore del Dipartimento Prevenzione, Sandro Giuffrida, il direttore del Distretto Sanitario di Reggio Calabria, Domenico Carbone, il responsabile del Procedimento, Antonio Diano, il dirigenti comunale Demetrio Beatino e il rup Giovanni Rombo.
«Siamo molto contenti di questo grandissimo risultato – ha detto il sindaco Falcomatà – che nasce dalla sinergia tra istituzioni e soprattutto dalla passione e dallo spirito di servizio offerto da medici, volontari e cittadini di Pellaro. Un ringraziamento speciale va agli uffici comunali, al dottore Scaffidi e all’infaticabile opera dell’assessore Albanese. Spero da sindaco di essere l’ultimo cittadino a vaccinarsi dopo che saranno concluse tutte le operazioni, magari proprio in questo nuovo centro che in qualche modo sentiamo un po’ più nostro».
«Non ci fermiamo qui – ha poi aggiunto il primo cittadino – insieme al consigliere Zimbalatti lavoriamo affinché altri presidi sanitari che erano prima operativi, penso proprio all’ambulatorio Asp di Pellaro, possano tornare presto attivi. Abbiamo attraversato un anno difficilissimo, in cui era difficile anche reperire le mascherine o fare i tamponi. Sabato scorso abbiamo aperto un nuovissimo centro tamponi alla stazione centrale e adesso questo terzo centro che ci consentirà di accelerare su fronte della copertura vaccinale».
«Si tratta di piccole conquiste giornaliere – ha concluso il primo cittadino – che auspichiamo possano presto farci tornare alla normalità. Voglio sottolineare il ruolo e il contributo dei volontari, ad ulteriore dimostrazione che senza associazionismo, senza spirito di comunità e cittadinanza attiva, forse faremmo solo una piccola parte delle cose che programmiamo. Questo non significa che l’amministrazione debba abdicare al proprio ruolo, ma che la città va vissuta da protagonisti, in modo attivo e propositivo». (rrc)

Sainato (FI): Disponibile a usare indennità da consigliere per realizzare centro vaccinale a Locri

Il consigliere regionale di Forza ItaliaRaffaele Sainato, ha espresso la sua disponibilità «ad allestire e organizzare un centro per la somministrazione del siero, da collocare nella città di Locri, a servizio di tutta la Locride, coprendo le relative spese con parte dell’indennità di Consigliere Regionale».

«Nella missiva – ha spiegato Sainato – indirizzata al Commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi e al direttore della Protezione Civile Regionale, Fortunato Varone, mi sono offerto di predisporre tutto quanto necessario per l’apertura di un ulteriore centro vaccinale nel territorio, per il quale ho avuto già la disponibilità ad operare da parte di medici in pensione e di altro personale».

«Si tratta – ha detto ancora – di un’iniziativa finalizzata a smuovere le acque e dare impulso all’azione di inoculazione dei vaccini. Infatti, al di là di tante belle intenzioni, ad oggi l’unico punto attivo nella Locride è quello presso la Casa della Salute di Siderno, che, tra tante difficoltà, comunque sta garantendo un servizio efficace, grazie all’azione di chi quotidianamente vi opera e lo dirige, ma che comunque è insufficiente a coprire il fabbisogno dell’intera area della Locride».

«Dei centri vaccinali di Bianco e Monasterace non c’è traccia – ha proseguito Sainato – e del prossimo hub, sempre a Siderno, non si conoscono i tempi di allestimento e operatività. Per questo, quindi, mi sono fatto avanti, assumendomi la responsabilità della totale copertura delle spese per un punto di vaccinazione, che, se autorizzato, potrebbe essere operativo in pochissimi giorni». (rrc)

L’ospedale da campo di Cosenza diventerà un centro vaccini

Da lunedì 8 marzo, l’ospedale da campo dell’Esercito a Cosenza diventerà un centro vaccinale della Difesa. Lo ha reso noto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, definendolo «un importante supporto messo a disposizione dalle forze armate, abituate ad essere flessibili e capaci di modulare gli assetti in relazione alla mutazione delle condizioni sul terreno con pochissimo preavviso».

«Ho dato disposizione – ha spiegato ancora – allo Stato Maggiore della Difesa, che si avvale del Comando Operativo di vertice Interforze di mettere in campo tutte le misure necessarie per fornire il massimo sostegno al Ministero della Salute e alle Regioni anche per la fase vaccinale, in sinergia con la Protezione Civile e la gestione commissariale per l’emergenza Covid. La Difesa, in Calabria, in Campania e in tutto il Paese, fornirà in suo contribuito per la più grande campagna vaccinale realizzata nel Paese».

Nello specifico, a Cosenza saranno impiegati 9 medici e 13 infermieri per la somministrazione di 250 vaccini al giorno e, con il supporto del personale civile, si arriverà a 500 al giorno. (rcs)