È nata, ufficialmente, la Cgil Area Metropolitana, guidata dal segretario generale Gregorio Pititto. Si tratta di una realtà che unisce Cgil Reggio Calabria– Locri e Cgil Piana di Gioia Tauro e rientra nel percorso avviato a livello regionale volto a ridurre i ruoli di vertice mettendo al centro i territori.
Presente, al primo congresso, il segretario nazionale Maurizio Landini.
«Questa è una grande responsabilità – ha affermato Pititto a margine dell’elezione –. Abbiamo costruito questo percorso a partire del 2018 quando sono stati votati nei rispettivi congressi degli ordini del giorno che prevedevano la nascita di questo comprensorio metropolitano. Una nuova realtà che può guardare nella sua interezza a tutte le problematiche e ci permette anche di essere più vicini al territorio con azioni mirate e specifiche, in maniera capillare. Abbiamo tra Reggio e comprensorio circa 30 Camere del Lavoro e da oggi qualunque azione verrà fatta sarà uguale in tutto il territorio».
«Vengono dimezzati i ruoli apicali e questo permette di avere più gente impegnata nelle attività concrete. Il territorio di Reggio – ha continuato Pititto – è caratterizzato ad esempio dall’immigrazione e da territori come Riace e Camini dove ci sono progetti di integrazione completi e vivi. Nella Piana di Gioia Tauro abbiamo il ghetto della tendopoli che vorremmo andare a superare. Abbiamo anche specificità che potrebbero essere da traino per tutto il Paese e mi riferisco al Porto di Gioia Tauro».
«Reggio – ha aggiunto il neo segretario – è l’unica Città Metropolitana in Italia a non avere ancora le deleghe previste per legge. Deleghe che consentirebbero in alcune materie di operare in totale autonomia come se fosse una Regione, tanto da potere richiedere direttamente fondi alla Comunità Europea e mettere in campo una progettualità per migliorare a livello occupazionale del territorio».
«Abbiamo pensato di puntare sui luoghi di lavoro e le strutture di periferia dove c’è il disagio sociale – ha detto il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato –. Ringraziamo la struttura nazionale che ha creduto in questo lavoro riorganizzativo che ha permesso di ridurre i ruoli apicali e rovesciare la piramide per costruire una Cgil in Calabria vicina alle fasce più deboli».
«Nei prossimi mesi – ha concluso – continueremo con le nostre iniziative di protesta sulle scelte sbagliate del governo, abbiamo già creato empatia con i territori e molte delle questioni da noi sollevate stanno diventando trasversali e vengono portate avanti anche da chi non è di sinistra. Questo perché è indiscutibile che il Sud è scomparso dall’agenda politica».
A prendere parte al congresso anche il senatore del Pd Nicola Irto che ha ringraziato la Cgil per «avere la capacità di alzare la voce in un momento in cui la politica non lo sta facendo. C’è bisogno di unità delle opposizioni. Manca un’idea di Paese e un’idea di Sud. Bisogna lavorare affinché la percentuale di persone andate via dal Sud possano ritornare».