«Sull’Alta velocità occorrono interventi in tempi ragionevoli che devono trovare spazio nel nuovo DEF insieme al completamento dell’A2». È quanto ha evidenziato Tonino Russo, segretario reggente e Segretario generale della Cisl calabrese nel corso della riunione del Comitato Esecutivo Ust Metropolitano.
Tanti i temi trattati, a partire dall’apprensione per la situazione politica nazionale, passando per quelli legati all’azione delle diverse Federazioni come infrastrutture, sanità, scuola, pubblico impiego, agricoltura, pensioni, riforme, fiscalità e servizi.
Il Segretario Russo ha espresso grande apprezzamento per la posizione della Segreteria nazionale e del Segretario generale Luigi Sbarra, con il richiamo alla responsabilità di tutti di fronte alla complessità della situazione economica e sociale, in cui la CISL è chiamata, nel Paese e in tutti i territori, a fare fino in fondo la sua parte con schiena dritta e passo fermo.
Diversi i passaggi sugli aspetti organizzativi e i molti interventi che hanno arricchito il confronto, come il focus sul porto di Gioia Tauro con al centro il potenziamento dell’hub e l’immediato decollo della Zona Economica Speciale nell’area portuale, fondamentale per il rilancio e la crescita dell’intera regione, insieme all’ammodernamento della linea ferroviaria ionica e della S.S. 106, finalizzato a liberare dall’isolamento i territori interni.
«Bisogna dare dignità al lavoro – ha sottolineato Russo –: Su questo la Cisl, nel reggino come in tutta la regione, intende proseguire e intensificare la sua azione di proposta e di stimolo. Da settembre si darà il via ad un percorso formativo per le nuove leve che si affacciano all’organizzazione sindacale, al fine di rafforzare ulteriormente la rete confederale».
Attenzione particolare è stata rivolta dal Segretario e dall’intero Esecutivo all’urgenza di un argine allo spopolamento delle aree interne e della salvaguardia del patrimonio boschivo abbandonato. E sul nuovo rigassificatore a Gioia, è stato ribadito, non si possono e non si devono esprimere rifiuti pregiudiziali: occorre un impianto realizzato con criteri nuovi rispetto al passato, rispettosi dell’ambiente e delle persone, pensato con lo sguardo rivolto al futuro, in modo da risolvere i problemi esistenti e non da crearne di nuovi. (rrc)