A Locri la Regione lancia i nuovi bandi di finanziamento per il settore ricettivo e alberghiero

A Locri la Regione Calabria ha presentato i nuovi bandi di finanziamento destinati alle strutture ricettive, alberghiere e private. E lo ha fatto nel corso di una iniziativa a cui ha preso parte l’assessore regionale Giovanni Calabrese e il segretario Cisl della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Pino Rubino.

L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo economico e a creare nuove opportunità occupazionali nel settore turistico si propone di rafforzare la competitività del comparto e di attrarre investimenti che possano portare lavoro e sviluppo sul territorio.

La Cisl ha evidenziato l’importanza di integrare tali iniziative con un dialogo costruttivo tra le istituzioni e le parti sociali.

«È fondamentale – ha detto Rubino – che ogni misura volta a generare crescita economica e occupazionale sia accompagnata da una stretta collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori, per garantire che gli interventi possano tradursi in benefici reali per il tessuto produttivo e sociale della nostra regione».

Durante l’evento, l’assessore Calabrese si è soffermato a lungo sulla necessità di trattenere i giovani lavoratori, spesso costretti a emigrare per cercare condizioni retributive migliori altrove.  Le nuove risorse finanziarie, destinate a modernizzare e potenziare le strutture ricettive e alberghiere, rappresentano un’opportunità per rilanciare il settore turistico calabrese.

Gli interventi previsti includono la ristrutturazione degli impianti, l’adozione di tecnologie innovative e il miglioramento delle infrastrutture, al fine di rendere il territorio più attrattivo sia per i turisti nazionali che internazionali. L’opportunità di cui all’avviso divenuto oggetto di un serrato confronto mira a creare sinergie tra il settore pubblico e quello privato prevede anche misure di sostegno per le imprese, che saranno accompagnate da incentivi fiscali e finanziamenti mirati.

Tali interventi sono stati progettati per rispondere alle esigenze di un mercato in rapido cambiamento, in cui la competitività e la qualità dei servizi rappresentano elementi chiave per il successo.

In conclusione, la presentazione dei bandi di finanziamento da parte della Regione Calabria si inserisce in una strategia più ampia di rilancio economico e di sviluppo territoriale, dove il ruolo delle parti sociali e il rispetto delle normative contrattuali sono considerati imprescindibili per creare un ambiente lavorativo stabile e attrattivo.

«La Cisl – ha concluso Rubino – ponendosi in modo propositivo, invita le parti interessate a collaborare attivamente per garantire che queste risorse si traducano in crescita e opportunità per l’intera comunità calabrese e soprattutto valgano per affermare il lavoro come via per il riscatto della dignità umana». (rrc)

Con la Cisl RC riflessioni sull’importanza della Memoria

Con “La Memoria è futuro” l’Ust Cisl della Città Metropolitana di Reggio Calabria ha scelto di soffermarsi per riflettere sull’importanza della “Memoria”, ponendosi come obiettivo principale l’intento di rendere tale impegno una necessità tesa a generare un costante e proficuo impegno sociale volto a contenere il dilagante sentimento di sopraffazione per il quale è diffuso un crescente senso di preoccupazione. 

Un momento reso possibile grazie al coinvolgimento del dott. Fausto Cordiano, della prof.ssa Maria Teresa Marra, del prof. Francesco Rao e della segretaria generale Cisl, Nausica Sbarra. Sono stati, anche, coinvolti per la lettura di alcuni testi: Tiziana Lavinia, Martina Albanese e William Versavia, già studenti della Prof.ssa Marra, mentre l’intermezzo musicale è stato eseguito da Antonio Barresi.

In apertura dell’evento, si sono avvicendate Elena Festa con la lettura di una poesia e la segretaria Nausica Sbarra, la quale ha voluto evidenziare la particolare fase storica nella quale stiamo vivendo affermando come «Cisl della Città Metropolitana di Reggio Calabria, abbiamo fortemente voluto promuovere questa iniziativa, non solo per onorare la memoria delle vittime di una delle pagine più buie della storia, ma per riaffermare l’importanza educativa delle nuove generazioni ai valori della solidarietà, della pace e del rispetto reciproco».

A seguire, la Prof.ssa Marra, attraverso una puntuale illustrazione del senso della “Memoria”, rifacendosi in particolare ai contributi della civiltà greca, ha riposto nella cultura l’identità di quel filo capace di unire passato, presente e futuro. Attraverso il sapere è possibile attivare nelle giovani generazioni quel valore educativo indispensabile per conferire nuova vita all’umanità.

Tutti gli interventi hanno generato particolare attenzione da parte del pubblico presente.  In particolare, la relazione del dott. Fausto Cordiano, incentrata sul ricordo del padre, vissuto per due anni in un campo di prigionia in Polonia, ha contribuito ad acuire l’attenzione dei partecipanti attraverso la condivisione di alcune esperienze di vita del proprio genitore, contenute nel libro “Un uomo nel lager” e riportate per l’occasione con il chiaro intento di rendere evidente il ruolo della “Memoria” praticato a distanza di anni.

Prima delle conclusioni, il prof. Rao, attraverso una lettura di natura sociologica, ha evidenziato l’importanza di mantenere vivo il sentimento della “Memoria” con il chiaro intento di evitare il verificarsi di corsi e ricorsi storici. Inoltre, l’attenzione è stata posta anche sull’importanza dei processi culturali paragonabili a veri e propri antidoti da utilizzare quotidianamente per arginare gli effetti del pensiero unico e la velocissima evoluzione tecnologica per la quale, senza diffidenza ma la dovuta attenzione, bisognerà dedicare molta attenzione affinché non passi tra i più giovani un messaggio distorto sull’utilizzo.

Nel concludere i lavori, la Segretaria Nausica Sbarra, si è soffermata sull’importanza della conoscenza degli eventi del passato, circostanze «per le quali – ha affermato – sarà possibile comprendere, prevenire e superare gli errori dell’umanità, promuovendo una società più giusta e solidale».

«Queste sono le premesse per promuovere un autentico ruolo educativo e sociale e in tale ambito, la Cisl da organizzazione sindacale e attraverso un patto intergenerazionale – ha concluso – potrà proseguire l’attività da sempre svolta coinvolgendo anche i giovani in un ruolo cruciale teso a promuovere, attraverso la cultura, la tutela dei diritti umani».

Russo (Cisl Calabria): Per AV servono interventi in tempi ragionevoli

«Sull’Alta velocità occorrono interventi in tempi ragionevoli che  devono trovare spazio nel nuovo DEF insieme al completamento dell’A2». È quanto ha evidenziato Tonino Russo, segretario reggente e Segretario generale della Cisl calabrese nel corso della riunione del Comitato Esecutivo Ust Metropolitano.

Tanti i temi trattati, a partire dall’apprensione per la situazione politica nazionale, passando per quelli legati all’azione delle diverse Federazioni come infrastrutture, sanità, scuola, pubblico impiego, agricoltura, pensioni, riforme, fiscalità e servizi. 

Il Segretario Russo ha espresso grande apprezzamento per la posizione della Segreteria nazionale e del Segretario generale Luigi Sbarra, con il richiamo alla responsabilità di tutti di fronte alla complessità della situazione economica e sociale, in cui la CISL è chiamata, nel Paese e in tutti i territori, a fare fino in fondo la sua parte con schiena dritta e passo fermo.

Diversi i passaggi sugli aspetti organizzativi e i molti interventi che hanno arricchito il confronto, come il focus sul porto di Gioia Tauro con al centro il potenziamento dell’hub e l’immediato decollo della Zona Economica Speciale nell’area portuale, fondamentale per il rilancio e la crescita dell’intera regione, insieme all’ammodernamento della linea ferroviaria ionica e della S.S. 106, finalizzato a liberare dall’isolamento i territori interni.

«Bisogna dare dignità al lavoro – ha sottolineato Russo –: Su questo la Cisl, nel reggino come in tutta la regione, intende proseguire e intensificare la sua azione di proposta e di stimolo. Da settembre si darà il via ad un percorso formativo per le nuove leve che si affacciano all’organizzazione sindacale, al fine di rafforzare ulteriormente la rete confederale».

Attenzione particolare è stata rivolta dal Segretario e dall’intero Esecutivo all’urgenza di un argine allo spopolamento delle aree interne e della salvaguardia del patrimonio boschivo abbandonato. E sul nuovo rigassificatore a Gioia, è stato ribadito, non si possono e non si devono esprimere rifiuti pregiudiziali: occorre un impianto realizzato con criteri nuovi rispetto al passato, rispettosi dell’ambiente e delle persone, pensato con lo sguardo rivolto al futuro, in modo da risolvere i problemi esistenti e non da crearne di nuovi. (rrc)

 

Aeroporto Reggio, Russo (Cisl RC): Ripristinare volo del mattino per Roma e di rientro alla sera

«È urgente  il volo del mattino per la Capitale e il volo di rientro alla sera». È quanto ha chiesto il segretario generale di Cisl Calabria e reggente di Cisl Reggio Calabria, Tonino Russo, perché «la mobilità nel trasporto aereo Reggio Calabria-Roma rappresenta, anche per la città di Messina, un aspetto fondamentale in un processo di sviluppo».

«Si tratta – ha spiegato – di un investimento la cui sostenibilità sarà senza dubbio garantita dalle esigenze del territorio. Altrettanto urgente è assicurare la piena efficienza della struttura aeroportuale. Ciò sosterremo nella riunione dei sindacati confederali con la task force comunale per l’Aeroporto dello Stretto, fissata per venerdì 18 marzo». (rrc)

 

Russo (Cisl RC): Serve sinergia costruttiva tra Enti Locali e Ita per rilancio del territorio reggino

Il segretario reggente di Cisl Reggio Calabria e segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, ha chiesto alla Regione, alla Città metropolitana, al Comune di Reggio Calabria e ad ITA, unico vettore presente in riva allo Stretto, «di creare sinergie costruttive per un rapido rilancio del territorio».

 «Il trasporto aereo – scrive in una nota Tonino Russo – si lascia alle spalle una stagione invernale particolarmente rigida, non solo per ragioni meteorologiche, e si proietta, sia pure con qualche incognita, verso l’estate. La programmazione marzo-ottobre 2022 dei voli delle compagnie aeree è ai nastri di partenza (sarà avviata il 27 marzo) e potrà, se ben calibrata, incidere sui servizi e sul rilancio di uomini e territori».

«L’hinterland reggino e non solo (il pensiero corre alla dirimpettaia Messina) – si legge ancora – auspica, perciò, che nella nuova composizione di rotte e orari (c.d. stagione Summer) si abbia il ripristino, in primis, del volo mattutino dall’aeroporto di Reggio Calabria per Roma con rientro serale, nonché la conferma del volo per Milano delle ore 06:20. Sono, infatti, migliaia gli abitanti di questa parte della Penisola che per svariati motivi (lavoro e salute in modo particolare) hanno necessità di raggiungere nella primissima mattinata gli hub internazionali di Roma e Milano».

«Fino a qualche anno addietro – conclude la nota – i suddetti voli hanno costituito una chiara ed inequivocabile costante, segno di un’attenzione dell’ex compagnia di bandiera nei confronti di Reggio Calabria e del suo hinterland, che negli ultimi tempi si è parzialmente affievolita». (rrc)

Cisl Reggio Calabria: Governo, istituzioni locali e regionali diano priorità al Sud per infrastrutture stradali e ferroviarie

Serve che il Governo, le istituzioni locali e regionali diano effettiva priorità al Sud, «realizzando un moderno sistema di infrastrutture stradali e ferroviarie, al fine di creare reali condizioni di uguaglianza rispetto all’intero paese a partire da adeguati servizi di mobilità». È l’appello lanciato nel corso dell’11esimo Congresso della Ust Cisl della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il Congresso, che ha affrontato il tema Esserci per Cambiare –Persona, lavoro, partecipazione, legalità, ha confermato la necessità di valorizzare il Porto di Gioia Tauro e di dare avvio alla Zes per trasformare l’infrastruttura in una reale opportunità di sviluppo economico per l’intera Calabria.

I delegati hanno, altresì, richiamato l’urgenza indifferibile di creare un sistema sanitario effettivamente in grado di offrire servizi adeguati ai bisogni della collettività, considerate le gravissime carenze che durante la pandemia sono ulteriormente emerse.

Da ultimo, è stata unanimemente condivisa l’urgenza di recuperare alla legalità ogni dinamica sociale, politica ed economica e di investire su progetti di integrazione, formazione e welfare, per costruire una comunità inclusiva e accogliente in grado di attrarre e agevolare investimenti produttivi che possano finalmente invertire il trend negativo economico e l’emorragia demografica in atto, a causa del flusso inarrestabile di giovani che abbandonano la Calabria in cerca di occupazione.

Il dibattito è stato concluso dall’intervento della Segretaria confederale nazionale Daniela Fumarola.

Al termine dei lavori, ai quali ha partecipato il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo, è stato eletto il Comitato esecutivo, così composto: Arcadi Maria, Giuseppe Cadile, Francesco Canino, Tommaso Caloiero, Giovanni Calogero, Giuseppe Chiarolla, Ottavio De Luca, Giuseppe Federico, Domenico Giordano, Francesco Giunta, Pompeo Greco, Fortunato Lopapa, Pasquale Loiacono, Giuseppe Moio, Giuseppe Rodà, Romolo Piscioneri, Consolato Santacaterina e Sera Vincenzo, integrati dalla neo-eletta Coordinatrice donne Nausica Sbarra.

Inoltre, sono stati designati al Consiglio generale ragionale della USR Cisl Rosy Perrone, Romolo Piscioneri e Nicola Coniglio. (rrc)

Rosy Perrone (Cisl RC): Metrocity illustri contromisure per la disoccupazione

Rosy Perrone, segretaria generale della Cisl Reggio Calabria, ha chiesto alla Metrocity e al Comune di Reggio Calabria, quali sono le contromisure «per attutire gli effetti penetranti della crisi, proprio in branchie dell’economia della città, fondamentali per la sua ripresa».

«Dall’inizio della pandemia Covid-19 – ha detto Perrone – fino all’ultimo rilevamento dei numeri relativi allo stato occupazionale del territorio metropolitano, 2020, l’economia reggina ha perso 2000 posti lavoro. Dunque, in poco meno di due anni, 2000 famiglie o quasi, costrette a fare i conti con il muro della crisi. E, in un contesto sociale in cui la ‘voce’ lavoro non è certo tra le prime tra gli indicatori economici, ne vien fuori un quadro allarmante. Ma è ancor più singolare il fatto che il Comune capoluogo della Metrocity, Reggio Calabria, attivi una Task Force su economia su imprese e occupazione senza un confronto con le parti sociali».

«Forse di occupazione ormai è difficile trattare? – ha proseguito – Bene l’idea unico e – ribadisco – singolare, il metodo in netta contraddizione con il confronto continuo con i sindacati da parte del Governo Draghi. Ma si sa, alle nostre latitudini tutto può succedere! Una componente di profili certamente illustri, che discutono di misure a sostegno delle imprese per favorire il rilancio e la ripartenza dell’economia e del tessuto produttivo locale è da salutare positivamente ma non nell’ottica del confronto per la costruzione delle politiche di sostegno alle imprese e conseguenzialmente di ripresa occupazionale».

«Sul tavolo – ha detto ancora – temi che riguardano settori strategici per il futuro della nostra terra. Temi strutturalmente inseriti nell’agenda Cisl e per i quali sono state messe in campo azioni forti, ma soprattutto di coinvolgimento con tutti gli attori sociali ed istituzionali della città. Ma questa è un’altra storia. E forse, un altro stile. Ciò premesso, vorremmo capire quali sono le contromisure che la Task Force capitanata dal Sindaco Falcomatà, intende perfezionare per attutire gli effetti penetranti della crisi, proprio in branchie dell’economia della città, fondamentali per la sua ripresa. E solo per fare alcuni esempi: innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione, settori certamente centrali per l’economia e l’industria del futuro. Quali azioni sono previste? Ed il futuro reale delle infrastrutture?».

«E, poi – ha detto ancora Perrone – il comparto turistico. È quello che più dovrebbe giovare di una riapertura totale da parte del Governo, dopo mesi di restrizioni. Qual è il piano previsto da Comune e Metrocity? Esiste un itinerario costruito per la valorizzazione del territorio e dei beni culturali di cui godono i comuni metropolitani? Esiste un protocollo con l’Ente Parco d’Aspromonte? Magari per favorire percorsi naturalistici ed identitari? E con il Marc? Esiste una strategia d’insieme, che coinvolga i turisti attraverso la visita del Museo Archeologico più importante del Sud Italia?».

«Ed infine – ha concluso – per noi non certo per importanza, la filiera della formazione-lavoro. Come si intende strutturarla, attraverso quali partenariati, attraverso quali linee guida? Pronti ad accogliere – come Cisl Metropolitana – ogni intervento teso a qualificare il settore della formazione-lavoro; anzi avremmo una discreta esperienza in materia, e potremmo suggerire delle idee. Aspettiamo solo di capire a quali interlocutori rivolgerci, considerato il fatto a Reggio Calabria, è l’unico posto in Italia nel quale esiste una Task Force per studiare interventi su economia e occupazione, ma senza le parti sociali». (rrc)

 

I sindacati: Col Recovery Fund si può impedire decadimento della Città Metropolitana di Reggio

Reggio Calabria è una «città in decadimento sotto tutti i punti di vista», ed è per questo che i segretari generali della Cgil Reggio CalabriaGregorio Pitto, di Cgil Piana di Gioia TauroCeleste LogiaccoRosi PerroneCisl Reggio CalabriaNuccio AzzaràUil Reggio Calabria, sono convinti che «tramite i fondi del Recovery Fund si deve cercare di rimettere in moto gli investimenti, per far smuovere il tessuto economico orami tramortito da pandemia e immobilismo amministrativo».

I segretari, infatti, hanno fatto riferimento a un rapporto dell’Eurispes, pubblicato in agosto, in cui viene certificato che «in riva allo Stretto, una famiglia media è costretta a pagare decisamente più tasse: l’ammontare complessivo di Irpef, Tasi, bollo auto, Tari e addizionali comunali e regionali all’Irpef è di 7.684 euro di tasse annue. Al comune di Reggio Calabria seguono quello di Napoli (7.658 euro l’anno) e quello di Salerno (7.648 euro l’anno). Le città italiane le cui famiglie, invece, pagano meno tasse si trovano soprattutto al Nord-Est».

«Emblematico – hanno spiegato i sindacalisti – il confronto fra le due Reggio: Reggio Emilia e Reggio Calabria, attraverso un apposito report intitolato ‘Una Reggio non vale l’altra – La Calabria tra rappresentazione e realtà’ dell’Agosto 2020. La città emiliana, gode di molti più servizi e le è riconosciuto un fabbisogno standard di 139 milioni d’euro, mentre a Reggio Calabria, con meno servizi, di 104 milioni. Vale a dire, 35 milioni in meno, nonostante la stessa abbia 9mila abitanti in più (la prima ne ha 171mila e la seconda 180mila). Ancora, come spesa per la cultura, a Reggio Emilia sono riconosciuti 21 milioni di euro e a Reggio Calabria solo 4. Per l’istruzione, alla prima sono concessi 28 milioni e alla seconda 9. Riguardo l’edilizia abitativa, alla prima delle due città sono elargiti 54 milioni e alla seconda 8 appena».

«Per le politiche sociali (disabili inclusi) – hanno detto ancora i segretari generali – a Reggio Emilia sono riconosciuti circa 40 milioni, e a Reggio Calabria 17. Presso la prima, vi sono poi 60 asili pubblici, mentre nella seconda solo 3, peraltro realizzati e mantenuti non da finanziamenti dello Stato ma comunitari. E in particolare, per gli asili nido, Reggio Calabria riceve 59 euro pro capite l’anno, mentre Reggio Emilia 2.400 euro pro capite (contribuendo, peraltro, come evidenziato dalla Svimez, all’aumento della disoccupazione femminile; al Sud del 20%: più che doppia rispetto al Centro-Nord e quasi tripla rispetto alla media europea)».

«Un dato drammatico, questo – hanno detto ancora – se si pensa che tra le due città c’è una differenza talmente sostanziale, da pensare di essere nel cuore di una questione meridionale mai risolta, dal post unità d’Italia ad oggi. In ultima analisi, il dato degli ultimi vent’anni di spesa sociale delle due città, indica valori di spesa pro capite infatti per Reggio Calabria di circa 3.795 euro pro capite, al cospetto di quelli del comune emiliano che è in perfetta tendenza con quelli di Centro-Nord (5.438 euro)».

Per i segretari, dunque, «occorre puntare ai pilastri dell’Amministrazione locale. Ma non con progetti sterili e che non intercetterebbero il ‘paniere’ per il Recovery, ma una reale attività partecipativa da parte del territorio della Città metropolitana, e di tutti gli attori sociali che hanno il dovere di intervenire. Pronti, come sempre, a fare la nostra parte per una cabina di regia di fondi, idee e programmazione, per le sfide del futuro, per un territorio metropolitano che ha l’assoluto bisogno di efficientare servizi e apparato burocratico». (rrc)