Ad Antonimina i “custodi” del territorio contro l’eolico

Si è svolta, ad Antonimina, una manifestazione dei cittadini della zona che si battono contro lo scempio dell’installazione di un impianto eolico, nella frazione Martilla, di fronte al monte Tre Pizzi, una delle tante bellezze ambientali della vallata e dei suoi crinali.

All’iniziativa hanno partecipato rappresentanti della società civile, cittadini resistenti, associazioni culturali, sociali o per la tutela della bio diversità (Terra e Libertà, CSOA Angelina Cartella di Reggio, Equo Sud, Proteggiamo il Territorio di Acri, Osservatorio Ambientale della Locride, Siderno ha già dato, Terre di Vasia, Casa delle Erbe della Locride, Casa delle Erbe Terre di Lucagnana di Gallina, Let Us a Dream e Fondaco del Fico di Roccella, Chamaropa e Santa Pulinara di Platì, Gruppo Territorio e Ambiente di Mongrassano, Gruppo dei Pacciamanti, Archeoclub Toco Caria di Girifalco, Lineaverde di Cinquefrondi, Italia Nostra di Catanzaro No ponte, USB Calabria, PAP, RBD e altri soggetti politici e sindacali).

Una camminata lungo il percorso che porta alla piazzola della torre, in fase di costruzione, durante la quale si è potuto constatare lo sfregio dello sbancamento di terreno effettuato dalla società per trasportare la pala e il rotore fino al sito.

Ampi spazi sono stati aperti lungo le curve strette, modificando la consolidata regimentazione delle acque senza riguardo alle eventuali conseguenze di forti piogge che si scaricheranno sulle case e sui terreni della zona.

Dopo aver raggiunto la quota di impalcato della pala, sul crinale della Martilla, posizione straordinariamente panoramica affacciata sul paese di Antonimina e opposta in asse al monte Tre Pizzi, i partecipanti si sono trovati a discutere le problematiche comuni a tanti paesi collinari e montani della Calabria prese di mira dall’ingordigia delle società, autodefinitisi “green”, il cui scopo è il profitto a scapito delle esigenze del territorio, in sfregio alle bellezze naturali, archeologiche e storiche, che sono il vanto e la ricchezza della nostra regione, insieme al benessere e alla salute che l’energia verde naturale della macchia mediterranea e dei boschi donano agli abitanti molto più del sistema sanitario.

A conclusione della lunga giornata di manifestazione, una parte del corteo si è spostata nel centro del paese, nei pressi dell’edificio municipale; qui ha avuto un confronto con il sindaco Giuseppe Murdaca, eletto nell’ultima tornata elettorale amministrativa, che non ha preso alcuna posizione.

L’esigenza di uno sviluppo armonico del territorio si scontra con le scelte regionali, che stanno privilegiando operatori economici del nord Italia, e in certi casi europei, per un utile economico, che nasce dal depauperamento di queste bellezze e che toglie senza dare.

«In virtù delle importanti valutazioni condivise – si legge in una nota del Comitato No Eolico Locride – si auspica un allargamento a tutte le realtà del territorio che si oppongono alle servitù energetiche, per attuare insieme iniziative che finalmente blocchino queste scellerate predazioni, appellandoci ai Comuni e alla Regione affinché non accettino le proposte di arricchimento di multinazionali con il falso mito del green». (rrc)