Prosegue l’impegno del Comitato per i Bambini e le Madri dell’Ucraina

Prosegue l’attività del Comitato per i Bambini e le Madri dell’Ucraina a sostegno dei profughi della guerra, promosso dalla Cooperativa Demetra e Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria.

Il Comitato, infatti, si sta impegnando a garantire viveri, medicine, vestiario, assistenza sanitaria e, ove occorra, psicologica, sia ai nuclei ospitati in alloggi autonomi messi a disposizione dal Comitato e da cittadini solidali, che ai profughi che risiedono da amici o parenti.

La cooperativa “Demetra” ed Agape continuano anche a svolgere servizio di Sportello e di Ascolto per gli stessi profughi ucraini, volto alla rilevazione dei bisogni, e offrono supporto per quanto attiene le pratiche amministrative e legali (per esempio per ottenere il permesso di soggiorno, il sussidio del Governo o la tessera di libera circolazione Atam) e la mediazione interculturale. Oltre a quelle seguite dal Comitato (in atto 18 adulti e 20 minori), lo Sportello ha supportato circa altre 20 famiglie. Il Comitato è altresì impegnato a favorire l’inserimento dei bambini ucraini nei Centri estivi vicini alle loro residenze gestiti da associazioni, parrocchie, gruppi sportivi. Al momento alcuni bambini hanno cominciato a frequentare i Centri estivi grazie alle associazioni e parrocchie che hanno dato immediata disponibilità ad accoglierli gratuitamente.  Per dare continuità agli interventi avviati, presso la sede di Agape tutti i pomeriggi sarà disponibile nei mesi di giugno, luglio, agosto, una volontaria di Agape a svolgere funzione di segreteria, coordinamento e raccolta esigenze che saranno evidenziate dai diversi tutor che seguono le famiglie: consegna viveri, vestiario, medicine non prescrivibili, assistenza sanitaria, acquisto carne e ortaggi per famiglie che non hanno ancora il contributo statale, emergenze varie.  Le spese necessarie, unitamente a quelle relative ad affitti, acquisto elettrodomestici, riparazioni, utenze, ecc., saranno fronteggiate, fino ad esaurimento fondi, con i 10.700 €.  raccolti con la sottoscrizione effettuata al Teatro Comunale Cilea, in occasione dello spettacolo di solidarietà con profughi ucraini. Naturalmente nei prossimi mesi sarà necessario reperire altre risorse per supportare chi resterà a Reggio. 

Al momento il flusso di nuovi arrivi si è praticamente fermato, ed anzi un paio di nuclei di mamme e bambini ci hanno salutati e sono tornati in Ucraina. 

Particolarmente emozionante è stato il saluto con la prima famiglia che abbiamo accolto; la mamma ed i bambini hanno ringraziato il Comitato per l’aiuto e l’affetto ricevuto, e sono ripartiti per Leopoli per riabbracciare il papà e marito: il desiderio di riunire la famiglia ha prevalso su tutto, anche sui rischi di guerra ancora incombenti.

Altri nuclei stanno attendendo che la situazione divenga più tranquilla con la speranza di poter rientrare nel loro territorio, perché la sofferenza dei bambini e delle mogli lontani dai papà e dai mariti è sempre più pesante; altri però hanno intenzione di rimanere in Italia, in qualche caso perché hanno perso tutto, e sono in cerca di un lavoro che gli permetta di ottenere un reddito di sussistenza. (rrc)

Il comitato per i bambini e le madri dell’Ucraina di Reggio attiva quattro sportelli di ascolto e sostegno

Il Comitato per i bambini e le madri dell’Ucraina, promosso dal Centro Agape di Reggio Calabria e altri 11 organismi tra Parrocchie, Associazioni e sindacati, ha aperto quattro sportelli di soccorso, assistenza e orientamento per i profughi presenti sul territorio comunale di Reggio Calabria.

Tali sportelli saranno pubblicizzati anche in lingua ucraina e curati dalla La Cooperativa Sociale Demetra, l’Ufficio Migrantes della diocesi di Reggio Calabria-Bova, dai patronati della Cgil e della Cisl che offrono i servizi di Ascolto con rilevazione dei bisogni, supporto nel disbrigo di pratiche amministrative e legali, guida alla fruizione del sistema integrato dei servizi sociali e sanitari del territorio, facilitazione linguistica e mediazione interculturale, Orientamento all’accesso scolastico e alle offerte formative.

Gli sportelli sono attivi presso la Sede dell’Agape, in via Paolo Pellicano n. 21H, previo appuntamento contattando nelle ore ufficio i seguenti numeri : 351.6059757 (Giusy) e  389.5245278 (Iryna -madre lingua ucraina),Presso il Centro d’Ascolto Scalabrini in Piazza Sant’Agostino, il martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00, dal patronato della Cisl di via Mazzini 7/b il Lunedì e Giovedì dalle 9.00 alle 12,30,  tel.0965/615447/1961743, dal patronato Cgil via S. Lucia al parco 6/a il martedì dalle 15.00 alle 17.00 tel.0965/893505.

«Continuano ad affluire nella regione – si legge in una nota – i profughi in fuga dalla drammatica guerra in Ucraina con il loro carico di sofferenza e le loro richieste di aiuto e vicinanza. Attualmente sono circa tremila e duecento i profughi giunti in Calabria, di cui circa duemila bambini. In città sono circa 500 ucraini a fronte dei complessivi 700 presenti sull’intero territorio provinciale e nei prossimi giorni sono previsti altri arrivi.. Molti sono ricongiungimenti con familiari già presenti da anni a Reggio, ma non sono mancati i collocamenti in famiglie che si sono aperte all’accoglienza o in appartamenti generosamente messi a disposizione da privati».

«Da parte loro – continua la nota – alcune parrocchie ed associazioni di volontariato si sono mosse per garantire vitto e vestiario e le altre forme di sostegno e di accompagnamento indispensabili per aiutare i profughi ad ottenere il rilascio del permesso temporaneo di soggiorno, il codice fiscale, l’assistenza sanitaria, l’inserimento scolastico dei bambini. In relazione a tali problematiche la Protezione Civile, il Ministero dell’Interno, l’Asp ed il Tribunale dei Minori hanno già emanato una serie di disposizioni e decreti che non sono facilmente conoscibili dei cittadini ucraini (anche per le difficoltà connesse alla lingua) e che comportano alcune incombenze burocratiche (come, ad esempio, la scelta del medico di base, la richiesta del contributo previsto per ogni adulto e minore) che si rivelano complicate per chi si è visto dall’oggi al domani catapultare in una terra straniera e sconosciuta». (rrc)