Roberto Occhiuto rieletto presidente della Commissione Intermediterranea

Prestigioso incarico per Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, che è stato rieletto presidente della Commissione Intermediterranea, al termine della due giorni dell’Assemblea Generale della Cim, che si è svolta in videoconferenza, durante la quale si sono susseguite diverse sessioni tematiche.

L’organismo, di cui fanno parte 38 regioni di otto Stati membri dell’Unione Europea e di altri Paesi, tra cui Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna, è uno dei 6 ambiti di intervento della Crpm – Commissione delle Regioni Marittime Periferiche, il cui scopo è favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi di trasporti, politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia.

Occhiuto era stato eletto la prima volta presidente della Commissione Intermediterranea durante l’Assemblea Generale della CIM che si era tenuta a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) il 29 e 30 giugno 2023.

Creata in Andalusia nel 1990 per esprimere gli interessi comuni delle Regioni del Mediterraneo negli importanti negoziati europei, la Commissione Intermediterranea della CRPM affronta le principali questioni sollevate in tutte le Regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo come la difesa degli interessi comuni di questi territori nelle principali politiche dell’UE; l’integrazione del ruolo delle autorità regionali nel concetto euromediterraneo; la realizzazione di progetti strategici “pilota” su tematiche chiave e di forte impatto territoriale.

Quest’anno l’Assemblea Generale della Commissione Intermediterranea si è concentrata durante il primo giorno su alcune sessioni tematiche quasi interamente dedicate alle questioni climatiche tra cui la gestione dell’acqua per la resilienza idrica nelle Regioni mediterranee; desertificazione e carbon farming nelle Regioni mediterranee; la revisione della Carta di Bologna, che dal 1990 è servita come quadro di riferimento per la collaborazione regionale sulla protezione delle coste nel Mediterraneo.
Nella seconda giornata, invece, il lavoro della Commissione è stato declinato su uno specifico asse: una futura macroregione mediterranea.

In quest’ultima sessione è intervenuto il presidente Occhiuto, che attraverso la sua relazione ha sottolineato l’esigenza di raggiungere un livello sempre più coeso e rafforzato di cooperazione tra le Regioni che oggi compongono la Commissione e che si trovano ad affrontare sfide socioeconomiche e ambientali uniche come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la desertificazione, la fuga dei cervelli, e che richiederebbero una risposta sempre più forte e unitaria.

Al termine dei lavori e della dichiarazione finale della Commissione, è stato, dunque, eletto il nuovo ufficio politico e riconfermato Roberto Occhiuto, quale presidente della Commissione Intermediterranea fino al 2026.

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha espresso le sue congratulazioni a Occhiuto per la sua rielezione a presidente della Commissione Intermediterranea di cui fanno parte 38 regioni di 8 Stati membri dell’Unione europea e di altri paesi.

«Oltre ad essere motivo di prestigio per la Calabria – ha spiegato – la rielezione è’ la conferma del buon lavoro fin qui svolto che consentirà ad Occhiuto di continuare nel percorso volto a favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi dei trasporti, della politica marittima, dell’acqua e dell’energia». (rrm)

Commissione Intermediterranea, Occhiuto: Passi avanti verso Macroregione

Le Regione che compongono la Commissione Intermediterranea della Crpm hanno firmato, a Barcellona, il documento che era nato nella conferenza di Villa San Giovanni dello scorso giugno, poi consolidato anche nell’incontro di qualche settimana fa con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Il contenuto riguarda le strategie da mettere in campo per arrivare alla Macroregione del Mediterraneo. Si è anche parlato del modello che si dovrà dare alla macroregione, un modello con una governance multilivello che coinvolgerà Regioni, città e cittadini.

Il presidente Roberto Occhiuto, intervenendo all’evento, sia in qualità di presidente della Regione Calabria – per l’Italia erano presenti oltre alla Calabria, anche la Regione Emilia-Romagna –, sia in qualità di presidente della Commissione Intermediterranea, ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato a questa assise.

Occhiuto ha evidenziato che «avere un modello unico di governance del Mediterraneo significa affrontare in maniera congiunta problematiche che non possono essere affrontate singolarmente come, ad esempio, quelle riguardanti la desertificazione e il ripristino ambientale».

Il documento firmato arriva a conclusione di questi primi mesi di mandato politico di presidente della Commissione Intermediterranea di Roberto Occhiuto, che legittima il ruolo e l’impegno profuso in questa attività e che è stato unanimamente riconosciuto da tutti i partecipanti.

Il passo successivo da affrontare sarà quello, da parte di tutti i governi, di sollecitare le proprie amministrazioni centrali e i ministri degli Esteri per intervenire affinché la questione della Macroregione Mediterranea sia all’ordine del giorno dalla presidenza spagnola presso il Consiglio degli Stati a Bruxelles.

La Spagna si è già impegnata direttamente, l’Italia lo sta facendo in modo proficuo. Francia e Grecia potrebbero essere i prossimi Paesi a far segnare un cambio di passo verso questa direzione. (rrm)

Il 29e 30 giugno a Villa San Giovanni si riunisce la Commissione Intermediterranea

Il 29 e 30 giugno a Villa San Giovanni si riunirà la Commissione Intermediterranea, che vedrà i rappresentanti di 40 Regioni da otto Stati (Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna) discutere della strategia futura per il Mediterraneo ed eleggeranno il nuovo presidente dell’organismo.

Uno degli obiettivi dell’incontro di Villa San Giovanni è creare una strategia macroregionale per il Mediterraneo e promuovere una cittadinanza mediterranea – anche in materia di politiche migratorie – coinvolgendo anche i partner delle sponde meridionali del bacino.

All’evento saranno presenti Antonio Tajani (Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Nello Musumeci (Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del mare), Roberto Occhiuto (Presidente della Regione Calabria).

La Commissione Intermediterranea (Cim) è uno dei 6 ambiti di intervento della CRPM – Commissione delle Regioni Marittime Periferiche ed oggi riunisce circa 40 regioni di 8 Stati membri dell’Ue e di altri Paesi (Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna). Lo scopo della Commissione è favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi di trasporti, politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia. Periodicamente, la Commissione si riunisce nell’Assemblea Generale per discutere e votare le decisioni politiche chiave e gli orientamenti di spesa. Il 30 giugno sarà inoltre eletto il nuovo Presidente della Commissione Intermediterranea.

Il 29 giugno i gruppi di lavoro si ritroveranno per discutere insieme su due macrotemi: trasporti e politiche marittime integrate nel corso della mattinata e strategie macroregionali e cooperazione territoriale nel pomeriggio mentre il 30 giugno i lavori verteranno sul tema: Innovare e cooperare per l’attuazione di un’economia blu sostenibile.

Nel pomeriggio del 30 giugno l’Assemblea, introdotta da Roberto Occhiuto e da un rappresentante della Junta de Andalucía, Presidente ad interim della Commissione Intermediterranea della Crpm, oltre ad eleggere il nuovo presidente, vedrà la presentazione di piani di azione relativi a: trasporti e politica marittima integrata, cooperazione territoriale e strategie macroregionali, acqua ed energia, coesione economica e sociale oltre ad un aggiornamento sui progetti europei in cui la Commissione è coinvolta e sui progetti di bilancio 2024. (rrc)