Sui resti del castello normanno-federiciano sorge il Complesso del San Giovanni di Catanzaro

di BRUNELLA GIACOBBEIl Complesso Monumentale del San Giovanni è un’opera ricca di storia e cultura. Situato in Piazza Garibaldi nel capoluogo di regione Catanzaro, esso sorge sui resti del castello normanno-federiciano che fu eretto nel XI secolo da Roberto il Guiscardo come simbolo del potere feudale.
Parzialmente distrutto nel XV secolo durante le lotte tra la popolazione locale e i governatori del tempo, furono recuperati i materiali e vennero riutilizzati per diverse costruzioni significative della città.

Tra questi la Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista e il convento dei Padri Teresiani. Il colle su cui sorge il castello, noto come “colle di San Giovanni”, è il più elevato dei tre colli che costituiscono il panorama cittadino catanzarese, confermando la posizione strategica dell’intera struttura.

Nel corso dei secoli, il complesso è stato destinato a molteplici utilizzi: nel 1589 la Congregazione dei Bianchi di Santa Croce ottenne il permesso di costruire un ospedale, mentre nel 1663 l’area fu destinata a convento per i Padri Teresiani. Successivamente, nel corso dei secoli, ospitò prima l’ospedale, poi le carceri, il convento ed anche gli uffici del Genio Militare.

Nel 1986 iniziarono invece i lavori di recupero del sito storico, quelli che avrebbero portato alla sua valorizzazione come centro culturale, che persiste tutt’oggi rappresentando in una delle sue parti, quella a sinistra della chiesa, uno dei più importanti musei del territorio. Nel 1998, a conclusione dei lavori, fu riaperto al pubblico con una mostra dedicata ad Andrea Cefaly che segnò l’inizio di una serie di eventi culturali di grande rilievo e di conseguenza inaugurando una nuova fase della sua storia, quella del Complesso Monumentale del San Giovanni.

Ad esempio il 1999 vide il prestigioso incontro con le opere di Mattia Preti, che consentì al complesso di essere considerato uno dei più importanti poli espositivi del sud Italia. La grande area espositiva è disposta su due piani, a cui si accede attraverso una suggestiva scalinata che conduce al cortile interno e alle numerose sale.
Oltre alla funzione culturale data dal museo, il sito ospita anche gli uffici dell’Assessorato alla Cultura, la Soprintendenza dei Beni Culturali e l’Archivio Storico Comunale “Emilia Zinzi”.

Fanno parte del complesso le suggestive gallerie sotterranee, un pezzo di storia molto importante per la città che conferma la storia relativa al Castello Normanno. Le gallerie, visitabili su prenotazione e accompagnate da guide che ne raccontano storia ed anedotti, si sono mantenute intatte e sono state fortunatamente mantenute in modo efficiente fornendo ai visitatori una visione unica della Catanzaro Sotterranea. Esse partono da Corso Mazzini a pochi passi dal complesso, e hanno diversi sbocchi tra cui Via Carlo V e lo stesso castello.

Forse non tutti sanno che tra gli elementi più significativi del complesso troviamo anche la fontana del Cavatore, una scultura bronzea realizzata da Giuseppe tra il 1951 e il 1954. E anche il grande piazzale panoramico in alto alle spalle della Chiesa del San Giovanni e la Torre di Carlo V, raggiungibile anche sai sotterranei durante le visite guidate e rimaneggiata nel corso del tempo.

Il Complesso Monumentale del San Giovanni rappresenta dunque un importante centro di cultura, storia e arte, erigendosi a tutti gli effetti come tra i più importanti simboli della città di Catanzaro. (bg)

CATANZARO – La mostra “Il Trionfo delle Meraviglie”

Da domani, il Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro ospiterà la mostra Il Trionfo delle Meraviglie – Bernini e il Barocco Romano.

«Questo allestimento – ha spiegato l’Assessore alla Cultura, Ivan Cardamone – sarà presentato per la prima volta in Italia ed è frutto di un grande lavoro sinergico che riporta Catanzaro sulla scena internazionale nel segno della cultura».

Si tratta di una mostra innovativa e multimediale composta da oltre 40 tra le opere più belle del Barocco Romano, dove saranno proposte visite guidate, laboratori didattici per bambini dedicati a Bernini, eventi, conferenze e concerti dedicati alla musica barocca e, in particolare, alle composizioni di Antonio Vivaldi che saranno eseguite dal vivo da un ensemble d’archi.

In programma, inoltre, appuntamenti collaterali.

La mostra si potrà visitare fino al 29 febbraio 2020. (rcz)

Il Trionfo delle Meraviglie – Bernini e Il Barocco Romano, dal 05 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020 al Complesso Monumentale San Giovanni – Catanzaro. 🖼

Posted by Ivan Cardamone on Friday, 8 November 2019

CATANZARO – Al San Giovanni la mostra di Vincenzo Trapasso

6 ottobre – S’inaugura oggi pomeriggio alle 17.30 al Complesso monumentale del San Giovanni la mostra “Poesia nella materia”, una rassegna di opere dagli anni ‘70 ad oggi di Vincenzo Trapasso, protagonista della ricerca artistica calabrese. La rassegna, a cura di Ghislain Mayaud, si avvale della prefazione critica di Fernando Miglietta che ha scritto come  “la ricerca di Trapasso rappresenti, nel corso di oltre trent’anni, un complesso orizzonte di singolari introspezioni poetiche e materiche”. Il sindaco Sergio Abramo e l’assessore alla cultura, Ivan Cardamone, nell’evidenziare il valore dell’iniziativa, hanno sottolineato che “tramite le sue intense e allo stesso tempo delicate opere artistiche, Vincenzo Trapasso ha lasciato un segno profondo nella nostra città dove vive e opera con grande impegno e passione. A dimostrare il suo spessore artistico è, inoltre, la lunga serie di manifestazioni in cui Trapasso è stato ospite come la XI Quadriennale di Roma e la Biennale di Venezia. E’ motivo di orgoglio poter accogliere le sue testimonianze artistiche all’interno del Complesso San Giovanni, contenitore culturale che può vantare una programmazione ricca e variegata e sempre aperte alle migliori espressioni del nostro territorio”.
«Vissuta da Vincenzo Trapasso come la sintesi di un’avventura creativa permanente – evidenzia il curatore – l’imponente mostra “Poesia nella materia” offre per la prima volta una nutrita testimonianza di ciò che è accaduto nell’arte dell’artista durante i numerosi anni di ricerca. Questa mostra di forte taglio antologico esalta una visione nuova dell’umanità dove l’uso di materiali tradizionali consolida l’importanza dell’espressione creativa nella sua evidente essenzialità. Si privilegia l’intensità delle emozioni fisiche, delle forme tridimensionali e della sobrietà dei contrasti dei colori per ostacolare le epidermiche forme dittatoriali di comunicazioni planetarie che non hanno la capacità di seminare future memorie. Per Trapasso, la comunicazione e l’azione diventano presto il dinamismo di un’arte pronta a esaltare la storia umana per la collettività. Numerosi quadri e dipinti ricordano drammi e personaggi trasformando le necessarie nozioni di convivenza in armoniose realtà tridimensionali. Vincenzo Trapasso lavora soprattutto con un atteggiamento non meccanico verso la vita, dove l’etica comportamentale e il prodotto artistico si assomigliano. Ne deriva un nuovo modo di relazionarsi con la società che accresce la cultura moderna in sintonia con le trasformazioni sociali».

CATANZARO: PIETRO PINNARÓ AL SAN GIOVANNI

 

1° luglio – Inaugurata ieri pomeriggio al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro la mostra del pittore Pietro Pinnarò. L’artista è stato presentato dal presidente dell’Associazione Culturale “Le Muse” di Reggio, Giuseppe Livoti.
L’inaugurazione della mostra ha visto la presenza del vice sindaco di Catanzaro ed assessore alla cultura Ivan Cardamone, del dirigente Antonio Ferraiolo e del responsabile Franco Megna.
Pinnarò, originario di Palermiti (Catanzaro), vive e lavora a Legnano. Le sue opere figurano in gallerie, collezioni pubbliche e private in Italia, Svizzera, Stati Uniti d’America, Canada, Francia, Germania, Cina e Giappone. Un artista che ha trovato nella geometria del paesaggio una dimensione segnica incessante che ha una identità mediterranea, ma, al tempo stesso, ricca di una dimensione fiabesca ed autentica.

Il percorso così si identifica in vari momenti dalla veduta al paesaggio, dalla figura all’astrazione di forme e contenuti. La dimensione di Pinnarò tra lo spazio della memoria ed il tempo ritrovato, lo collocano così tra i pittori contemporanei che hanno una forza espressiva determinata da un regolato senso  astrattivo intellettuale.
L’attività culturale del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse”con questa prima trasferta avrà l’occasione di riunire ben due momenti: un momento di tipo storico architettonico ed un momento di conoscenza di un importante artista calabrese.
La struttura del San Giovanni sorge sull’area del distrutto castello di origine normanna sotto la dominazione di Roberto il Guiscardo. Simbolo del potere feudale, il castello venne parzialmente distrutto nel XV secolo ed i suoi materiali vennero utilizzati dal vescovo Tornefranza per abbellire la Cattedrale e per costruire la chiesa di San Giovanni (1532) con il concorso dell’omonima Confraternita. Il corpo centrale dell’attuale complesso coincide con l’Ospizio dei Bianchi. Nel 1663 i Padri Teresiani vi costruirono il loro convento ed oggi  vanta una grande area espositiva, disposta su due piani con l’accesso tramite una importante scalinata . Il complesso è monumento nazionale ed è stato Carlo Azeglio Ciampi ad inaugurare la grande piazza dalla visione panoramica. (rcz)