50 anni Unical, l’assessore di Rende Petrusewicz: Andreatta Visionario, voleva realizzare l’Università del Mediterraneo

«Un vero visionario. Aveva in mente di costruire l’Università del Mediterraneo», ha dichiarato Marta Petrusewicz, assessore del Comune di Rende, ricordando la figura di Beniamino Andreatta, in occasione dei 50 anni dell’anno accademico dell’Università della Calabria.

«Ricordo – ha aggiunto – che appena completato in tempo record il polifunzionale, Andreatta invitò a parlare nell’anfiteatro le menti più attive anche del mondo arabo. Voleva un mediterraneo unito dal punto di vista universitario, orientato non verso la Spagna o il Portogallo, ma guardando all’area che avrebbe avuto maggiore sviluppo».

La storica ha poi voluto sottolineare come la lectio del premio Nobel Giorgio Parisi: «sia stata illuminante è provocatoria. Il fisico è partito dal fatto che la scienza non deve servire, ma è necessaria allo sviluppo e all’avanzamento della cultura, della società e del benessere in sé. Per farlo ha parafrasato ciò che sosteneva Richard Feynman “La fisica è come il sesso: certo, può dare alcuni risultati pratici, ma non è per questo che la facciamo”. La scienza serve ed è sempre servita dalla notte dei tempi: prioritario in una qualunque società è familiazzaire tutti con essa. Dovere dello Stato è dunque finanziare la ricerca scientifica senza distinguere tra scienza e scienza applicata, sostenerla perché significa concorrere anche con essa alla pace».

L’assessora Lisa Sorrentino ha, poi, aggiunto: «nei suoi primi cinquant’anni, l’Università della Calabria, chiave di volta per la formazione, la crescita, il cambiamento e la trasformazione sociale del nostro territorio, è riuscita a creare un tessuto sociale più dinamico, con più competenze a disposizione del territorio e di chi vi opera. Un ruolo apicale è stato riconosciuto alla Terza Missione e al dovere di applicare i saperi della ricerca per valorizzare la conoscenza prodotta nell’Università sul territorio. Come municipalità siamo e saremo sempre pronti a recepire la diffusione dell’innovazione e l’accesso alla conoscenza come contributo fondamentale al benessere collettivo e allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità di riferimento soprattutto dinanzi alle impellenti e gravose sfide economiche, sociali e ambientali».

«I rapporti tra Amministrazione comunale e Unical sono di fondamentale importanza – ha evidenziato Sorrentino – sia per la valorizzazione del le eccellenze presenti all’interno dell’ateneo di Arcavacata, ma anche per sostenere attraverso azioni sinergiche lo sviluppo strategico della nostra città. Sui grandi temi quali la creazione di una comunità digitale e resiliente, una mobilità sostenibile, le politiche per le nuove generazioni, l’inclusione, l’istruzione e la ricerca, siamo consapevoli di come i nostri soli sforzi non possano bastare. Serve una  progettazione condivisa che determini quel cambio di passo necessario a far crescere la nostra regione e a determinare la costruzione di un futuro più equo e sostenibile».

«Con l’avvio del corso di laurea magistrale a Ciclo unico in Medicina e Chirurgia Td (Tecnologie digitali) all’Università della Calabria – ha proseguito l’assessore – Rende e l’Università della Calabria possono indicare il cambiamento di rotta necessario a garantire il diritto costituzionale alla salute e di cura e quello all’istruzione, oggi ancor più minati da una crisi pandemica senza precedenti e da una vacatio politica evidente. Migliorare i servizi di assistenza alla cittadinanza significherebbe per la Calabria coniugare innovazione e ricerca.
Questa, nei fatti, ciò che dovrebbe essere lo spirito della terza missione: condivisione dei saperi e di buone pratiche, strumento di ascolto dei bisogni provenienti dal tessuto sociale, culturale e produttivo».

«Solo così sarà possibile ridefinire l’offerta formativa e la ricerca: promuovendo il confronto e la cooperazione tra tutti gli attori del territorio, creando una rete in grado di valorizzare le competenze e le conoscenze del singolo in relazione ai bisogni dei cittadini, delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni. Auguri all’Università della Calabria, auguri a chi ancora crede nel potere della conoscenza e alla forza del cambiamento», ha concluso Sorrentino. (rcs)

Il Comune di Rende scrive al Premier Draghi: Si trovi adeguata soluzione per i tirocinanti calabresi

Sia trovata un’adeguata soluzione alla vertenza dei 7 mila tirocinanti calabresi. È l’appello che il Comune di Rende, guidato dal sindaco Marcello Manna, ha rivolto, tramite una lettera, al Premier Mario Draghi, ai Ministeri del Lavoro e della semplificazione pubblica, al presidente Anci, Antonio De Caro e al consiglio regionale Anci, oltre che al presidente f.f. della regione, Nino Spirlì.

«Sono settemila i lavoratori  – si legge nella missiva – che da anni rivendicano un inquadramento occupazionale dignitoso. Sono i tirocinanti che operano all’interno delle pubbliche amministrazioni, comprese quelle degli enti locali, persone che assolvono a compiti fondamentali, ma che non vengono riconosciuti e retribuiti come dipendenti e si trovano a tutti gli effetti a subire una condizione di precariato costante».
Rivolgendo l’appello anche ai presidenti di Camera e Senato, «affinché questa problematica trovi adeguata risoluzione», la lettera prosegue mettendo in evidenza come negli enti locali: «risultano in gravissima sofferenza di personale, e l’impiego di queste risorse consentirebbe un miglior funzionamento della macchina amministrativa e nello stesso tempo favorirebbe una maggiore attenzione nei confronti del cittadino al quale deve essere garantito il soddisfacimento dei servizi essenziali».
«Questa amministrazione e questo consiglio comunale – conclude la lettera – colgono l’occasione per porre all’attenzione del consiglio dei ministri la questione Calabria, che si declina con un piano di occupazione straordinario, l’eliminazione del regime del dissesto e del predissesto dei comuni calabresi che si ricorda rappresentano il 50% di tutti i comuni italiani in tale regime. E l’azzeramento del debito sulla sanità. Solo così si possono porre le basi per una ripartenza della regione e nello stesso tempo dell’intero Paese». (rcs)

Il Comune di Rende e Unical insieme per creare rete territoriale per il bene comune

L’Amministrazione comunale di Rende, guidata dal sindaco Marcello Manna e l’Università della Calabria si sono incontrate per discutere dell’emergenza covid.

«Da Rende – ha dichiarato il sindaco Manna, a margine dell’incontro in Municipio con il prof. emerito di Patologia Generale, Sebastiano Andò – l’amministrazione comunale e l’Università della Calabria possono indicare il cambiamento di rotta necessario a garantire il diritto costituzionale alla salute e di cura e quello all’istruzione, oggi ancor più minati da una crisi pandemica senza precedenti e da una vacatio politica evidente».

Alla presenza dell’assessore Lisa Sorrentino, del dottore Pasquale Verre, a capo della task-force voluta dal primo cittadino per monitorare l’emergenza Covid, delle consigliere di maggioranza Lolli e Fanello, del dottore Mario Bartucci e del professore Unical Agostino, si è inteso: «Dare seguito al percorso di collaborazione intrapreso con l’Università della Calabria – ha dichiarato Manna – che è eccellenza territoriale, valorizzando  e rafforzando le indiscusse competenze attraverso azioni di sinergia che vadano a migliorare i servizi di assistenza alla cittadinanza».

Dal colloquio preliminare è, infatti, emersa la volontà, da parte delle istituzioni presenti al tavolo, di creare una rete territoriale nella direzione del bene comune: «un tavolo permanente  – ha spiegato Manna – che sia in grado di supportare l’Usca, ente di rifermento per la filiera assistenziale, nel garantire uno screening accurato nelle scuole. La medicina si fa sul territorio: è l’organizzazione territoriale pubblica a fare la differenza. Per questo riteniamo che sia necessario istituire una concertazione con i nuovi vertici Asp e la Regione».

«Il laboratorio di chimica clinica e tossicologia dell’Unical – ha detto ancora il primo cittadino – è centro all’avanguardia e con il suo supporto riusciremmo a limitare quel gap nella processazione dei risultati dei tamponi che ad oggi hanno inciso in maniera peggiorativa sulla diffusione del virus. La rapidità di risposta è fondamentale per garantire il ritorno alla sicurezza nelle scuole».

Già dall’inizio della prossima settimana sarà convocato il tavolo «al quale chiameremo – ha spiegato il sindaco Manna – ad intervenire il nuovo commissario alla sanità, i dipartimenti di prevenzione, medicina legale ed emergenza Asp e l’Usca territoriale. Bisogna dare risposte concrete non solo ai nostri cittadini, am all’intero comprensorio territoriale»

RENDE (CS) – Il Comune pronto a sostenere gli operatori dello spettacolo

Il Comune di Rende, guidato dal sindaco Marcello Manna, ha espresso la propria solidarietà e il pieno sostegno alle richieste di aiuto che arriveranno da tutti i lavoratori calabresi dello spettacolo.

Il primo cittadino, infatti, ha ricordato di aver ribadito che «noi sindaci  dobbiamo essere messi nelle condizioni di poter offrire ai cittadini risposte concrete, venire incontro alle esigenze dei diversi comparti lavorativi messi in ginocchio dalla crisi economica in atto».

«Questo settore è, ormai – ha aggiunto – allo stremo: nonostante gli appelli fatti al governo nazionale, ad oggi chi lavora per la cultura si trova in enormi difficoltà economiche. Non bastano di certo i contributi elargiti sinora per un comparto che non lavora da quasi un anno ormai».

«L’amministrazione comunale di Rende – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Marta Petrusewicz – esprime la propria convinta solidarietà con tutti i lavoratori calabresi dello spettacolo – i teatranti, gli attori, i produttori, gli autori, i registi e i tecnici impegnati nelle strutture – e pieno sostegno alle loro richieste di aiuto di fronte alle disposizioni dell’ultimo Dpcm».

«Non possiamo permettere che il Covid-19 – ha aggiunto – travolga non solo la salute e l’economia, ma lo stesso tessuto civile delle nostre comunità che si nutre principalmente della cultura condivisa e della produzione dei saperi. Valgano per tutto il mondo culturale le parole che Leo de Berardinis disse sul teatro: è una grande forza civile, toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte». (rcs)