L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha incontrato una delegazione dell’Associazione dei Comuni interni montani per discutere delle criticità dei collegamenti stradali dei Comuni interni e montani.
Presenti, dunque, Vincenzo Mazzei, Laura Moschella, sindaco di Gimigliano, Donatella Esposito, sindaco di Parenti e Rosario Sergi, sindaco di Platì, che hanno evidenziato «all’assessore Catalfamo lo stato di profondo disagio in cui vivono i cittadini dei Comuni interni e montani della Calabria a causa del degrado in cui versano la maggior parte delle strade alle quali, soprattutto le Province, per la mancanza dei fondi necessari, non sono nemmeno in grado di assicurare l’ordinaria manutenzione. A ciò occorre aggiungere i ritardi dell’Anas nella realizzazione dei lavori per il completamento e la messa in sicurezza di alcune arterie».
«L’associazione – riporta ancora la nota – ha inoltre esposto altri temi, tra cui quello di dare priorità in tutti i programmi di spesa al finanziamento di interventi volti a rendere accessibili i territori interni e montani della Calabria. Ma anche di risolvere l’annosa questione della strada di collegamento dell’entroterra delle province di Catanzaro e Cosenza, meglio conosciuta come “Strada che non c’è”, che interessa un vasto comprensorio interno e montano e, più in particolare, i Comuni di Marcellinara, San Pietro Apostolo, Tiriolo, Gimigliano, Cicala, Carlopoli, Motta Santa lucia, Martirano, Martirano Lombardo, Decollatura, Soveria Mannelli, Serrastretta, Miglierina, Amato, Panettieri, Bianchi, Colosimi, Scigliano, Marzi, Pedivigliano, Carpanzano, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano. Questa strada, da circa due anni, è passata alla competenza dell’Anas. L’uncem ha chiesto l’impegno della Regione per superare i ritardi e garantire i necessari finanziamenti per completare l’opera».
«Durante l’incontro – si legge ancora –, sono state esposte altre problematiche riguardo ad alcuni collegamenti cruciali tra cui la Sp2, ex Ss112, che collega il versante ionico da Bovalino con quello tirrenico a Bagnara e il completamento della trasversale delle Serre. Nel complesso, è stato anche chiesto di conoscere i tempi per la statalizzazione delle ex strade Anas, attualmente provinciali».
«L’assessore Catalfamo – continua la nota – ha dimostrato interesse e attenzione per le questioni sollevate dall’Uncem, in particolare per quanto riguarda la situazione delle strade nei territori interni e montani e, per quanto di sua competenza, ha dichiarato che farà il possibile per migliorarne la percorribilità. Per quanto riguarda la statalizzazione di alcune strade provinciali, ha informato che la Regione ha inviato lo scorso 28 dicembre 2020 un apposito documento al Mit e si è in attesa di conoscere le determinazioni del ministero».
«Relativamente alle altre questioni sollevate – ha dichiarato l’assessore Catalfamo – gli uffici dell’assessorato faranno le necessarie verifiche per vedere quali provvedimenti assumere. Siamo disponibili a un proficuo dialogo con l’Uncem, per affrontare le tematiche relative alla resilienza, l’aspetto paesaggistico e la rigenerazione territoriale». (rcz)