L’OPINIONE / Molinaro: Mappatura delle coste permetterà di fare le cose che è giusto fare

di PIETRO MOLINARO – Le concessioni balneari in Calabria hanno numeri significativi:  circa duemila imprese con ventimila lavoratori. Il Governo, su impulso della Lega che sull’argomento ha mantenuto sempre una linea di coerenza e dopo la pronuncia dei giudici europei, procederà concretamente  a una nuova mappatura omogenea delle spiagge che è la strada giusta.

La nuova mappatura, sarà fatta dal Ministero Infrastrutture e Trasporti  e verranno utilizzati criteri di buonsenso. Un adempimento che era previsto anche dal Milleproroghe e che chiedono insistentemente le diverse associazioni dei balneari con le quali si apre un confronto per giungere finalmente ad un punto di equilibrio, nel rispetto delle regole europee e a tutela del valore delle imprese.  Infatti, ciò che ha sempre orientato la Lega su questa vicenda non è un braccio di ferro con l’Unione Europea, bensì allinearsi al diritto comunitario ma tutelare imprenditori e lavoratori delle strutture balneari con procedure imparziali, trasparenti ed equilibrate.

In Calabria soltanto il 30% circa della costa è attualmente impegnata con oltre il 40% ancora concedibile, da ciò è facile dedurre che non c’è scarsità di risorsa. La mappatura, come è giusto che sia, permetterà di fare le cose che si devono fare. (pm)

L’OPINIONE / Pietro Molinaro: Bene la proroga delle concessioni balneari al 2024

di PIETRO MOLINARO – Sin dalla prima ora la Lega ha preso a cuore la proroga delle concessioni demaniali marittime battendosi in Parlamento. Con soddisfazione apprendo che all’interno del decreto “Milleproroghe” il Senato ha approvato, in prima lettura, la proroga di un anno delle attuali concessioni, quindi fino al 31 dicembre 2024.

Dopo l’approvazione della Camera dei Deputati, ciò consentirà di evitare il rischio caos, con effetti potenzialmente dirompenti, a danno di un settore strategico  dove  nella sola  Calabria, potrebbero essere a rischio sopravvivenza, circa duemila imprese balneari, molte delle quali familiari, con circa ventimila lavoratori. Infatti, ciò che ha sempre orientato la Lega, non è un braccio di ferro con Consiglio di Stato o con l’Unione Europea, bensì tutelare imprenditori e lavoratori delle strutture balneari.

La proroga servirà anche a  procedere a una sistematica mappatura omogenea delle coste come passo necessario e preliminare a un successivo intervento. Alle nostre latitudini, soltanto il 30% circa della costa è attualmente impegnata con oltre il 40% ancora concedibile, da ciò è facile dedurre che non c’è scarsità di risorsa.

Quindi si potrà procedere senza  rischiare di espropriare le attività balneari, create dai precedenti concessionari. Governo e Parlamento, in questo modo oltre a conciliare gli interessi in campo, hanno messo in atto, un concreto esercizio di sano pragmatismo nella consapevolezza dei tempi necessari per espletare le gare e al fine di evitare un significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere. (pm)