A San Giovanni in Fiore al via il X Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti

Ha preso il via, a San Giovanni in Fiore, il decimo Congresso internazionale di studi gioachimiti, in programma all’Abbazia florense fino a sabato 21 settembre.

«Il pensiero cristiano di Gioacchino da Fiore travalica lo spazio e il tempo ed è un grande riferimento per la pace e la giustizia nel mondo», ha detto la sindaca Rosaria Succurro, precisando come «l’abate Gioacchino vedeva l’emancipazione, la libertà e la giustizia umana dentro la storia e nel futuro dell’umanità, come più volte spiegò il filosofo Gianni Vattimo, scomparso l’anno scorso, proprio il 19 settembre».

«Gioacchino immaginò l’Età dello Spirito, da intendere come tempo dell’emancipazione individuale e collettiva. Egli aprì dunque alla speranza. Si tratta di un’evidente estensione dell’orizzonte del pensiero e dell’esperienza, che porta a riflettere sulla responsabilità e sul peso delle azioni e delle scelte umane. L’opera di Gioacchino – ha proseguito la sindaca di San Giovanni in Fiore – è stata ripresa da Dante Alighieri, ha avuto riflessi nella scoperta dell’America e nella fondazione di alcune città americane, ha influenzato l’arte di Michelangelo Buonarroti, l’Illuminismo e perfino il pensiero scientifico».

«Nell’ultimo quarantennio, grazie al lavoro meticoloso e costante del Centro internazionale di studi gioachimiti, sono state tradotte le opere di Gioacchino. Al fine di valorizzare l’attualità del pensiero di questo abate illuminato, dobbiamo continuare – ha concluso la sindaca – a interagire con tutte le istituzioni laiche e religiose, con la comunità scientifica, con le università e con le scuole».