Il Consiglio Metropolitano approva la soluzione alternativa alla chiusura della Jonio-Tirreno

Rafforzare e mettere in sicurezza la Sp1 (Locri-Gioia Tauro), la Sp5 (Mammola-Passo del Mercante), la Sp8 (Gioiosa-Grotteria) e la realizzare un bypass che aggiri la galleria. È questa la soluzione alternativa a cui il Consiglio metropolitano aperto, svoltosi a Gioiosa Jonica, è arrivato per la chiusura della Jonio-Tirreno.

Soluzioni illustrate dal dirigente del settore Viabilità, Ing. Lorenzo Benestare, e che sono state inviate al Mit, Anas e Regione Calabria.

Il Consiglio metropolitano è stato aperto e coordinato dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, che ha chiarito la volontà dell’Ente di tutelare al massimo le istanze del territorio, pretendendo chiarezza sul progetto di Anas.

«La chiusura di questa strada – ha detto Versace – rischia di essere un colpo mortale per la mobilità territoriale, con importantissime ricadute negative sulla già debole economia del territorio, ma non solo, anche per tutti gli altri settori, dal turismo, sanità, professionale. È stato un momento di grande partecipazione, grazie al quale abbiamo raccolto le preoccupazioni da parte dei sindaci e diversi spunti propositivi».

«Come istituzioni del territorio – ha concluso – abbiamo la necessità di avere risposte formali da Anas, Mit e Regione Calabria».

Nel corso degli interventi, come anche nel documento approvato dal Consiglio metropolitano, è stato chiesto il raddoppio della galleria Limina, con un provvedimento straordinario da parte del governo, come fatto per altre opere pubbliche, sul ‘modello Genova’ che dia la possibilita’ di procedere con maggiore velocità e più fondi.

Chiarito anche che al momento non c’è pericolo di crollo da parte della galleria. Gli interventi da parte della platea hanno coinvolto: Geppo Femia sindaco di Gioiosa Jonica, Aldo Polisena del comitato Jonio-Tirreno, Romolo Piscioneri, segretario generale Cisl, Domenico Gattuso associazione INdiCA Ingegneria di Calabria, Giovanni Pittari sindaco di San Giovanni di Gerace, Stefano Raschellà sindaco di Mammola, Fabio Giubilo direttore Confcommercio, Domenico Vecchio presidente Confindustria, Nicola Limoncino consigliere unione della Valle del Torbido, Domenico Modafferi sindaco di Africo, Vittorio Zito sindaco di Roccella, Maurizio Reale direttore associazione Operatori turistici Jonica Holidays, Ilario Ammendolia, la consigliera regionale del Pd Amalia Bruni, Giorgio Imperitura presidente del Comuni del Torbido, Antonella Jerace assessora del Comune di Caulonia.

Nel corso dei lavori sono interventi tutti i consiglieri metropolitani presenti: Domenico Mantegna, Giuseppe Ranuccio, Giuseppe Giordano, Rudi Lizzi, Giovanni Latella, Salvatore Fuda, Rocco Campolo, Michele Conia. Alla fine dei lavori il Consiglio metropolitano ha approvato, ad unanimità, il documento sulle richieste relative dell’Ente per superare le criticità dei lavori di ammodernamento della galleria Limina.

«Si tratta di una vicenda che stiamo seguendo con attenzione da diversi mesi – ha detto il consigliere Domenico Mantegna – per cercare di trovare delle soluzioni a questi lavori di ammodernamento della galleria. Questo incontro di confronto servirà anche per dare maggiore impulso e sensibilizzare i vertici nazionali, quindi il governo, perché si tratta di una vicenda che non interessa solo il territorio locrideo ma l’intera area metropolitana».

«Il governo centrale – ha concluso Mantegna – si deve fare carico di questo problema. Non è assolutamente accettabile un isolamento per venti mesi”. Per il consigliere metropolitano Rudi Lizzi “da questo incontro occorre lanciare un messaggio, ossia pretendere da Anas, dal governo e dalla Regione Calabria, considerazione e rispetto per il territorio e per i cittadini che noi rappresentiamo».

«Pretendiamo – ha concluso – un provvedimento straordinario da parte del governo che eviti l’isolamento di questo territorio».

«Pensare ad una chiusura della Limina è pensare all’assurdo, è la cosa peggiore che si possa pensare, è una mancanza di rispetto totale verso gli imprenditori che stanno lavorando sul territorio, sia della Piana sia della Locride», ha dichiarato Vecchio al Corriere della Calabria.

Per Vecchio «è una cosa assurda che l’Anas esca fuori con un discorso del genere, senza aver minimamente consultato le categorie imprenditoriali e la classe politica. Ma un altro aspetto ci preoccupa – ha spiegato – è quello che non conosciamo il motivo per il quale l’Anas vuole chiudere la galleria, perché prima ci dice che ci sono pericoli di crolli urgenti, poi ci dice che possiamo rinviare di mesi. Si metta in sicurezza quello che abbiamo in questo momento e si prenda in considerazione l’idea di fare una seconda galleria dove andare a mettere in sicurezza l’intero complesso del territorio».

«I rischi sono quelli del fallimento di persone, di imprenditori, di famiglie – ha continuato – che hanno investito in funzione di un collegamento ionio-terreno, in funzione di un discorso imprenditoriale turistico che oggi verrà meno, perché con la chiusura della galleria della Limina ci sono già le associazioni di categorie che hanno rappresentato quello che significa in termini di perdita economica nei confronti del territorio. Significa il fallimento della Calabria, in particolar modo la nostra provincia di Reggio Calabria, non si può permettere questo». (rrc)

La Metrocity RC investe sulla Varia, Ranuccio: Evento che è patrimonio dell’intero territorio

Il consigliere metropolitano e sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, ha commentato l’approvazione, in Consiglio metropolitano, della variazione di bilancio che impegna l’investimento biennale di 100 mila euro per la festa della Varia, divenuto un evento storicizzato da parte dell’Ente.

«È un contributo di straordinaria valenza – ha detto – che va oltre l’aspetto economico, che comunque ha la sua importanza, grazie al quale metteremo in campo una serie di eventi che accompagneranno i giorni che precederanno il momento principale della ‘Scasata’ che avverrà il 27 agosto. È un riconoscimento straordinario perché si valorizza la ‘Varia’, divenuta Patrimonio Unesco dal 2013, e che rappresenta un’occasione di promozione e quindi di crescita, sviluppo sociale, economico, turistico, non solo per la città di Palmi ma per l’intera area metropolitana di Reggio Calabria, con evidenti ricadute benefiche».

«È una festa che ha delle ricadute straordinarie anche in termini numerici – ha aggiunto Ranuccio – nell’ultima edizione abbiamo sfiorato quasi 800mila presenze in quindici giorni. Quest’anno speriamo di poter andare molto oltre questi numeri, con eventi che animeranno il nostro territorio per circa un mese, in coincidenza con i giorni della Varia. Da qui l’interesse e gli investimenti programmati, di concerto con la Città Metropolitana, nell’ottica degli indirizzi fissati con le linee di mandato del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, portate avanti da tutti noi insieme al sindaco facente funzioni Carmelo Versace».

«Quest’anno – ha continuato – contiamo di superare questa cifra, nella consapevolezza che vivacizzare i giorni precedenti alla festa principale della Varia, significa anche dare una boccata di ossigeno alle attività commerciali, turistiche, non solo per la città di Palmi ma anche per le città limitrofe e ritengo per tutta l’area metropolitana di Reggio Calabria».

«Sono numeri davvero importanti – ha concluso il primo cittadino e consigliere metropolitano – che riusciamo a portare a Palmi grazie agli eventi, ad artisti che si esibiranno, alla musica, anche classica e lirica che allieteranno tutta l’estate palmese». (rrc)

I sindaci della Metrocity RC dicono no all’autonomia differenziata

È netto il “no” che i sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria dicono all’autonomia differenziata. E lo hanno fatto nel corso del Consiglio metropolitano aperto ai primi cittadini, che si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime della strage di Steccato di Cutro.

Inoltre, nel corso del Consiglio, è stato approvato un documento critico nei confronti del Ddl promosso dal Ministro Roberto Calderoli.

Il testo, passato a maggioranza con un solo voto contrario, impegna il sindaco Metropolitano «ad intraprendere ogni iniziativa per contrastare il Ddl “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, almeno fino a quando non siano definito il percorso istituzionale attraverso il coinvolgimento delle Città Metropolitane e il sistema delle Autonomie Locali per la corretta definizione, attraverso una fonte legislativa primaria, dei Livelli essenziali delle prestazioni su base nazionale e tenendo conto dei limiti storici delle Regioni più in difficoltà attraverso l’istituzione di un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per sostenere i territori con minore capacità fiscale pro capite, come indicato dal terzo comma dell’art. 119 della Costituzione e fino a quando non saranno ridefinite le materie oggetto di riforma, per alcune delle quali, sanità istruzione e ambiente, si ritiene necessario che rimangano nella potestà legislativa statale».

L’aula “Leonida Repaci”, inoltre, ha dato mandato al sindaco metropolitano facente funzioni di trasmettere il documento a tutte le amministrazioni comunali della Città Metropolitana affinché «si determinino in ordine al disegno di Legge Calderoli». Infine, lo stesso inquilino di Palazzo Alvaro «dovrà farsi promotore di organizzare, unitamente ai sindaci della Città Metropolitana, una manifestazione pubblica che coinvolga tutte le forze sociali, gli studenti, le associazioni rappresentanti dei Lavoratori e le categorie produttive del territorio metropolitano».

Insomma, una presa di posizione netta rappresentata, ad avvio dei lavori, dal consigliere Giuseppe Giordano, promotore del consiglio odierno: «Serve un dibattito sopra ogni valutazione politica rispetto ad una riforma che segnerà la vita del nostro Paese».

«Siamo preoccupati – ha detto – dall’accelerazione sull’iter attivato dal Consiglio dei ministri e promosso dalla Conferenza Stato-Regioni, dove quattro Regioni si sono opposte ed altre, seppur inizialmente perplesse, si sono accodate alle linee dettate dal Governo». Una riforma, secondo Giordano, che «non segue un quadro armonico e mette in discussione i principi costituzionali fondamentali dell’equità, dell’unità, dell’uguaglianza, sancendo, di fatto, il divario tra territori e favorendo quelle aree del Paese che vivono condizioni di gran lunga superiori attraverso le ulteriori risorse derivanti dal gettito fiscale. In questo modo, si rischia di spezzare il Paese».

«Ma possiamo immaginare – si è domandato retoricamente – ventuno sistemi d’istruzione diversi? Possiamo immaginare, soprattutto dopo la pandemia, una sanità differenziata? Possiamo pensare a Livelli essenziali delle prestazioni non definiti e che possono travalicare da una loro fondamentale dimensione pubblica? Qual è l’obiettivo di questa accelerazione?».

«Anci, Upi, Confindustria, sindacati – ha sottolineato Giordano – con contenuti precisi, hanno trovato lacune e falle in tutto l’articolato di questa riforma».

Il sindaco di San Ferdinando, Gianluca Gaetano, ha sostenuto come, «dietro l’intera partita ci sia una forte componente politica che caratterizza questo Governo che ha distrutto il dibattito con gli enti locali». A sostegno di questa tesi si è schierato il consigliere metropolitano Domenico Mantegna che si è detto «rammaricato per l’assenza, in aula, dei colleghi Romeo e Zampogna». «Su alcune tematiche importanti –ha affermato – non bisogna indossare alcuna maglietta se non quella dei nostri territori e dell’interesse generale. Attraverso questa riforma, infatti, si vuole aumentare ulteriormente il divario fra il Nord ed il Sud del Paese».

Il sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio, si è, invece, detto convinto che l’Autonomia differenziata rappresenti «un tuffo indietro nella storia».

«Dovremmo essere molto preoccupati», ha aggiunto temendo che «la Calabria possa diventare una provincia del Nord Africa». «Questo avverrà – ha proseguito – con quella ricchezza che abbiamo consegnato al Nord quando ci hanno rubato in nostri figli migliori e i nostri lavoratori. Chi si nasconde in questo momento decisivo, ne dovrà rispondere alla propria coscienza perché si non si è schierato dalla parte delle comunità meridionali».

Quindi, il consigliere metropolitano Michele Conia si è detto certo che, con il Ddl Calderoli, «sia stato messo in discussione l’equilibrio costituzionale e, contemporaneamente, il principio della Repubblica una e indivisibile, promotrice di un’uguaglianza sostanziale e formale».

Riferendosi al Governatore Roberto Occhiuto, favorevole alla riforma in conferenza Stato-Regioni, ha aggiunto: «A nome di chi, Occhiuto, ha dato il suo voto favorevole? Con quale parte di popolo si è confrontato? O lo ha fatto solo per mera appartenenza politica? Sono stati svenduti i diritti del popolo calabrese».

Anche il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, ha criticato «le scelte prese dall’alto che tolgono lo spazio alla discussione».

«Quanto sta accadendo col raddoppio del termovalorizzatore, il rigassificatore ed Arrical – ha incalzato – ci ricorda che dobbiamo riconquistare lo spazio di democrazia sottratto a sindaci e alla Città Metropolitana. Bisogna aumentare i livelli di guardia, altrimenti arriverà il giorno in cui diranno che i sindaci non serviranno più».

Al dibattito si è unito il consigliere regionale Antonio Billari: «Col Ddl Calderoli si è scientemente deciso di marginalizzare il Sud. In Consiglio regionale era stato chiesto un confronto sull’Autonomia differenziata ben prima che il Governatore Occhiuto si schierasse nella conferenza Stato-Regione. Abbiamo, quindi, capito che, per interessi politici personali, il Presidente della Regione ha venduto la Calabria».

Per Adone Pistolesi, sindaco di Bagnara, «si sta parlando di secessione e ricordo quelli che consigliavano di farla non con i carri armati, ma conquistando le istituzioni dall’interno».

«Siamo nella fase in cui – ha affermato – si sta per attuare quello che, allora, era un consiglio. Con il Ddl Calderoli, infatti, si smantella il presupposto di unità d’Italia. La politica non è fare la questua al politico di turno, né tirare gli interessi per la propria persona o per il proprio gruppo».

Il consigliere comunale di Reggio Calabria, Antonino Castorina, ha criticato il Governatore Occhiuto che «avrebbe dovuto prendere parte a questo consiglio per ascoltare un territorio che ha molti problemi e che attende le deleghe necessarie per rilanciare l’agenda politica».

Secondo il consigliere metropolitano Giovanni Latella dal Meridione «deve partire l’idea di una controriforma che esalti le idee e le proposte della classe dirigente del Sud». Sanità, Istruzione, infrastrutture e sviluppo agricolo sono alcuni temi sui quali «la nostra idea di Paese deve poggiare per disegnare l’Italia dei prossimi 50 anni».

«Non può essere – ha concluso – che il Governatore Occhiuto, in maniera autonoma, approvi la riforma Calderoli».

Senza entrare nel merito della spesa storica o «delle tante riforme fatte su testa italiani», il consigliere metropolitano Giuseppe Sera si è chiesto «quale possa essere stato il compromesso tra Fdi e Lega per avere il sostegno della Regione Calabria su un provvedimento che svende, sull’altare di accordi più ampi, il destino del popolo calabrese nelle mani di chi gestisce a Roma la cosa pubblica».

Il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, si è detto convinto che «chi ha firmato questi accordi ha firmato una cambiale in bianco».

«È il metodo che fa paura», ha aggiunto concludendo: «Sono preoccupato sui rischi che intaccheranno l’unità nazionale». Per il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, l’autonomia differenziata «va respinta per i danni gravi e seri che interesseranno la gestione dei servizi e delle nostre comunità».

Quindi, il consigliere metropolitano Salvatore Fuda ha sottolineato «il ruolo del Consiglio Metropolitano che ha dimostrato, ancora una volta, l’importanza di voler puntare sull’unità dei territori e degli amministratori».

«Così come accaduto per la battaglia su Arrical – ha detto – anche sul Ddl Calderoli c’è stata la massima condivisione. Ai colleghi sindaci dico di far sentire la nostra voce». (rrc)

REGGIO – Consiglio Metropolitano, entrano Latella, Sera e Giordano

di LUIGI PALAMARA – Si è tenuto martedì pomeriggio, a Reggio, nella sala consiliare “Leonida Repaci” di Palazzo Alvaro, il Consiglio Metropolitano con 19 punti all’ordine del giorno.
La seduta, presieduta dal neo vicesindaco Carmelo Versace, ha registrato l’ingresso in aula dei consiglieri Giovanni Latella, Giuseppe Sera e Giuseppe Giordano in surroga dei consiglieri Giuseppe Marino, Antonino Zimbalatti ed Armando Neri sospesi per effetto della “Legge Severino”.
All’atto del proprio insediamento, il consigliere Giuseppe Sera ha espresso solidarietà e vicinanza al sindaco Giuseppe Falcomatà ed ai consiglieri sospesi.

«Da questo scranno – ha detto – devo portare il sostegno di tutta la politica perché non v’è dubbio che, di riflesso, la Città Metropolitana sta vivendo quello che sta accadendo al Comune di Reggio Calabria con momenti di assestamento che porteranno, sicuramente, al primato della politica come servizio per il bene dei nostri concittadini».

«Allo stesso tempo – ha aggiunto Sera – il mio sentimento è duplice considerato l’orgoglio che accompagna il mio impegno per rappresentare una parte della Città Metropolitana».
Anche Giuseppe Giordano si è detto vicino ai consiglieri sospesi definendo «anomalia del sistema» la norma cosiddetta Severino che «mina i principi basilari della democrazia».

«Auspicando un intervento del Parlamento che modifichi la legge – ha spiegato Giordano – entro in aula con la medesima tensione ideale che mi ha accompagnato, per cinque anni, da Presidente del Consiglio provinciale. Darò il mio contributo per il periodo che starò in questa nobile assise perché la Città metropolitana possa trovare le dimensioni che le spettano, diventando centro nodale della propulsione politica che va oltre i confini del nostro territorio. Sarò pronto a cogliere tutte le sfide che questa assemblea dovrà affrontare d’ora in avanti».
Allo stesso modo, il vicesindaco Versace ha dato il benvenuto a Sera, Latella e Giordano formulando loro il «miglior in bocca al lupo per il contributo che riusciranno a dare in termini professionali e politici». Contestualmente, ha espresso solidarietà a Falcomatà, Neri, Marino e Zimbalatti certo che, «nei prossimi mesi, riusciranno a dimostrare la loro completa estraneità a fatti che nulla hanno a che fare con quest’aula».

Dai banchi dell’opposizione, il consigliere Rocco Campolo ha condiviso i sentimenti di vicinanza agli amministratori sospesi affermando: «La legge Severino è un obbrobrio giuridico. Non è normale quello che sta succedendo. C’è una sospensione della democrazia. E come questo era mio pensiero quando le condanne colpivano personaggi di centrodestra, lo confermo oggi con ancora più convinzione. Rivolgo un appello a tutti perché si possa sollecitare chi di competenza per modificare una legge ingiusta».
La seduta è proseguita con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno che hanno riguardato il riconoscimento di debiti fuori bilancio, la ratifica di alcune deliberazioni del sindaco metropolitano, variazioni al documento contabile ed al Programma biennale di forniture e servizi, la revisione ordinaria delle partecipate, l’approvazione dello schema della nuova convenzione per la per la gestione e la manutenzione integrata del Parco Archeologico dei Taureani ed il Complesso di San Fantino. Su quest’ultimo punto ha relazionato il consigliere Filippo Quartuccio.

Successivamente, il via libera è arrivato anche sullo schema di convenzione per la concessione e la gestione in uso della Palestra “Mimmo Surace” di Palmi che, per il consigliere Giuseppe Ranuccio, «permetterà, alla comunità, di riappropriarsi di una struttura molto importante».
A margine della seduta, il vicesindaco Carmelo Versace ha voluto rinnovare gli auguri di buon lavoro ai neo consiglieri Sera, Latella e Giordano certo che «riusciranno a mettere al servizio del comprensorio la loro grande esperienza».

«Quella odierna – ha concluso – è stata una riunione positiva, utile non solo a dare slancio all’azione amministrativa dell’Ente, ma ad approvare due importanti convenzioni che interesseranno l’area archeologica di Palmi e la palestra “Surace”. Una testimonianza concreta e diretta, l’ennesima, della presenza della Città Metropolitana sui territori». (rrc)

REGGIO – Il consigliere Fuda fa il punto sul ciclo dei rifiuti

Il consigliere delegato all’Ambiente, Salvatore Fuda, nel corso della seduta del Consiglio Metropolitano, ha informato l’assemblea sulle novità riguardanti la crisi del ciclo integrato dei rifiuti, che sta coinvolgendo la Regione con importanti ripercussioni anche sul territorio metropolitano. 

«In queste ore – ha detto Fuda – la discussione è abbastanza accesa. La grande difficoltà della Regione è quella di smaltire gli scarti di lavorazione degli impianti. Quotidianamente, come accaduto stamane coi sindaci della Piana, stiamo lavorando sui territori per fronteggiare una situazione particolarmente delicata. Stiamo facendo fronte al nostro fabbisogno di 480 tonnellate al giorno su tre impianti. Alla Regione abbiamo chiesto la possibilità di conferire una parte della nostra produzione di scarti, circa 120 tonnellate al giorno presso la discarica Lamezia». 

L’interlocuzione con la Regione

«Il confronto con la Regione – ha aggiunto – è costante e continuo. Il resto degli scarti, invece, andranno in Sicilia, in Puglia e a Mantova per un totale di 3000 tonnellate. Intanto, dopo il 19 luglio, potranno iniziare i lavori di efficientamento dell’impianto di Siderno danneggiato, in passato, da un incendio». 

L’impianto di Vazzano e la trasferenza verso la Puglia

Fuda ha specificato, poi, che le difficoltà maggiori si potranno avere sullo smaltimento del rifiuto umido considerato che, proprio oggi, «si ha avuta una riduzione sul deposito di quantitativi nell’impianto privato di Vazzano. Tuttavia, la nostra attività si è concentrata sulla possibilità di trasferire i rifiuti verso Puglia grazie ad una forte relazione di solidarietà fra l’amministrazione metropolitana di Reggio Calabria, il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il presidente della Regione Puglia Michel Emiliano dove conferiremo 200 tonnellate giornaliere fino a settembre».

«Si tratta – ha affermato il consigliere – di un’operazione che alleggerisce l’intera Regione Calabria perché, producendo meno scarti, daremo più spazio alle altre Ato come sul termovalorizzatore di Gioi Tauro. Tutto questo porterà un po’ di sollievo nel periodo estivo».

Gli impianti di Gioia Tauro e Siderno

 Novità sono emerse, ancora, sull’efficientamento del forno Gioia Tauro con la firma della convenzione da parte della Regione. «Adesso – ha detto Fuda – aspettiamo il decreto per poter mandare a gara la gestione degli impianti di Siderno e Gioia ed i lavori sul termovalorizzatore». 

L’impianto di Melicuccà

Quindi un capitolo è stato dedicato alla discarica di Melicaccà dove insiste, anche in questo caso, «un lavoro intenso insieme a Regione». «È stabilito – ha affermato il delegato all’Ambiente – di procedere con un “road map” che porterà all’apertura o meno dell’impianto. La Regione ha avviato le pratiche con Arpacal per la perimetrazione dell’area di rispetto sulla sorgente Vina che, attualmente, ancora mancava. Si procederà, quindi, con la richiesta ad Arpacal, ad Ispra e coinvolgendo il Ministero per la Transizione ecologica per capire se quei parametri di esercizio possano essere rispettati a tutela della salute pubblica».

«Per sgombrare ogni equivoco – ha detto – la linea da sempre assunta dall’amministrazione e dal sindaco Falcomatà, è quella che nessuno avvierà un impianto se non v’è certezza sull’integrità dell’approvvigionamento idrico nelle zone interessate dall’opera». 

La raccolta differenziata

«L’impianto di Melicuccà è sì strategico – ha spiegato Fuda – ma dobbiamo avviare presto la realizzazione del Piano d’ambito e gli altri impianti che ci consentiranno di uscire da questa situazione di difficoltà nel medio-lungo periodo. L’ultimo tallone d’Achille che rimane è, purtroppo, la capacità di alcuni Comuni di avviare la raccolta differenziata: dobbiamo accelerare sennò non ne potremo mai uscire».

Da parte dell’opposizione, il consigliere Antonino Minicuci ha espresso forte apprezzamento per «il lavoro molto prezioso e importante messo in campo dal consigliere delegato Salvatore Fuda insieme alla Regione». (rrc)

REGGIO – Via libera dal Consiglio Metropolitano per convenzione con Parco Archeoderi di Bova

Il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, ha approvato, all’unanimità, lo Schema di convenzione per la valorizzazione del Parco Archeologico “Archeoderi” di Bova Marina.

«È un atto importantissimo, destinato a rilanciare un’area storica dalla valenza culturale straordinaria e che sottolinea le buone prassi di sinergia istituzionale» ha commentato il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, aggiungendo che si parla «di un sito dove sorge la sinagoga più antica d’Occidente dopo quella di Ostia e che, grazie al suo ritrovamento, ha aperto scenari assolutamente inediti sulla storia delle comunità ebraiche nella Calabria meridionale. Non possiamo sottrarci, dunque, dall’impegno di valorizzare al massimo qualcosa che, nell’intero Mediterraneo, rappresenta un unicum indiscusso».

«Lo stesso sindaco Giuseppe Falcomatà, nei giorni scorsi – ha spiegato Quartuccio – vi ha fatto visita lanciando messaggi di pace per una guerra che, da decenni, sconvolge il Medioriente e gli equilibri mondiali. Oggi, il Consiglio Metropolitano, approvando coralmente questo atto, ha dimostrato maturità e consapevolezza di fronte ad un provvedimento teso al bene comune ed al rilancio turistico, culturale e sociale dell’Area Grecanica».

«Lo schema di convenzione per il parco “Archoederi” – ha detto il consigliere – nasce da una collaborazione che, ormai da anni, si è consolidata tra la Direzione regionale dei musei, tra la Provincia prima e la Città Metropolitana poi ed il Comune di Bova Marina. Insieme si è sempre lavorato per consentire un’efficace fruizione, un’attenta gestione ed una valorizzazione dell’intero parco archeologico. Con questo atto, quindi, andiamo a sigillare un processo di collaborazione istituzionale decisivo per raggiungere diversi obiettivi che sono propri della Città Metropolitana e degli Enti più prossimi volti a sviluppare porzioni importantissime del comprensorio».

Filippo Quartuccio ha, quindi, voluto sottolineare «l’intenso e proficuo lavoro di interlocuzione avviato dal settore Turismo e portato avanti dalla sua dirigente, Giuseppina Attanasio, che consente una gestione impeccabile dei beni culturali metropolitani».

L’azione promossa dall’aula di Palazzo Alvaro, quindi, «è prodromica alla sigla di un vero e proprio accordo destinato a proiettare Bova marina e la sua splendida sinagoga su nuovi e più suggestivi scenari futuri».

«L’impegno della Città Metropolitana – ha concluso Quartuccio – sarà quello di mettere il proprio personale a disposizione delle attività del parco archeologico consapevoli dell’importanza che rappresenta l’intesa con la Direzione regionale dei musei e col Comune di Bova marina. Al tempo stesso, come anche la recente visita del sindaco Falcomatà ed i continui sopralluoghi dei consiglieri metropolitani sui singoli territori dimostrano, oltre a prendere visione delle problematiche esistenti siamo sempre proiettati a favorire processi di sviluppo ed opportunità che possono consentire la crescita di maggiori e più efficaci sinergie istituzionali». (rrc)

REGGIO – Il Consiglio Metropolitano approva Bilancio Previsionale 2021-2023

È stato approvato, dal Consiglio Metropolitano, il Documento Unico di Programmazione 2021-2023, e il Bilancio previsionale 2021-2023.

Sul punto, ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, che ha parlato«dell’atto fondamentale per ogni pubblica amministrazione che, recependo gli indirizzi del sindaco Giuseppe Falcomatà ed in un clima di proficua collaborazione con le minoranze, affronta criticità endemiche del territorio a partire dalla viabilità».

Nel ringraziare tutta la struttura del settore Economico e Finanziario, il consigliere Ranuccio si è soffermato sulla «solidità dell’Ente che non deve, tuttavia, farci cadere nell’errore di pensare che tutto sia possibile».

Proprio sul comparto della viabilità, l’esponente della maggioranza ha ribadito «l’implementazione di alcuni capitoli per la manutenzione», sottolineando poi gli interventi previsti per Edilizia scolastica, Impianti sportivi, il Turismo e l’Ambiente con, in quest’ultimo caso, «la novità dell’istituzione dei battelli che percorreranno l’intera costa del territorio metropolitano per recuperare le plastiche e le microplastiche presenti in mare».

Altro capitolo importante ha riguardato la Formazione professionale con «la creazione di corsi per nuove figure professionali così da facilitare l’immissione nel mercato del lavoro».

E, se per il consigliere Versace, delegato alla Viabilità, «rappresentano un bene le somme destinate alle strade che, da decenni, soffrono difficoltà importanti», secondo il consigliere delegato per le Pari Opportunità, Filippo Quartuccio, «lascia ben sperare per il futuro lo spirito unitario e costruttivo che ha accompagnato l’elaborazione e l’approvazione del bilancio metropolitano».

Un bilancio che, a parere del vicesindaco Armando Neri, esplica la «concretezza e la presenza della Città Metropolitana lungo l’intero comprensorio». «Parte dal basso – ha detto Neri – un documento economico che raccoglie gli spunti della gente che abbiamo incontrato lungo i tanti sopralluoghi effettuati da quando ci siamo insediati». 

A seguire, sono intervenuti i consiglieri Antonino Minicuci, Michele Conia, Giuseppe Zampogna e Giuseppe Marino che descritto il bilancio come «una porta aperta sul Mediterraneo».

Prima della votazione hanno preso la parola i consiglieri Domenico Romeo, Pasquale Ceratti, i delegati all’Ambiente ed alle Politiche sociali Salvatore Fuda e Domenico Mantegna e, ancora, Giuseppe Zampogna, Michele Conia, il titolare alle Finanze Giuseppe Ranuccio e quello alla Viabilità Carmelo Versace. Al termine della discussione, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha espresso, ai vari gruppi, «la necessità di dover tenere conto del contesto storico nel quale ci troviamo ad approvare questo bilancio». 

«Una fase – ha sostenuto il primo Cittadino metropolitano – non facile per gli Enti locali e per le Città Metropolitane che si portano dietro, storicamente, difficoltà di carattere economico e finanziario. Anche le nostre economie hanno risentito dei tagli del passaggio da Provincia a Metropolitana, ma nonostante tutto discutiamo di un documento economico sano, né ingolfato, né ingessato e che non impedisce al sindaco ed ai consiglieri di poter indirizzare quello che è il loro lavoro rispetto agli obiettivi prefissati ed al raggiungimento del bene comune».

Approvati il Dup ed il previsionale 2021-2023, il Consiglio Metropolitano ha dato il via libera ai successivi punti all’ordine del giorno relativi al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio per sentenze esecutive ed alla convenzione tra la Città Metropolitana e l’Università degli Studi di Reggio Calabria – dipartimento Diceam – per le attività di ricerca degli studi specialistici di supporto ai documenti di Protezione Civile delle dighe. Quest’ultima proposta è stata illustrata dal dirigente Settore 13 – Difesa del suolo e Demanio idrico e fluviale, Giuseppe Mezzatesta, e sostenuta dall’unanimità dei consiglieri.

Il consigliere Michele Conia ha, quindi, presentato un’interrogazione sulla manutenzione ed il rifacimento del tratto stradale Sp 58 ricadente sul territorio di Serrata alla quale ha risposto il delegato alla viabilità, Carmelo Versace, descrivendo tempi e modalità d’intervento con una convenzione, pari a 320 mila euro già finanziati, che interessa proprio il Comune pianigiano.

Il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha poi presentato lo schema di convenzione per la valorizzazione del Parco Archeologico “Archeoderi” di Bova Marina, anch’esso approvato all’unanimità.

L’aula “Repaci” ha discusso ed approvato all’unanimità anche una mozione a sostegno degli apicoltori e degli agricoltori gravemente danneggiati dalla gelata di aprile 2021. Una questione che arriva all’indomani della visita del consigliere delegato al settore, Giuseppe Marino, alle aziende del territorio insieme alla Coldiretti. Il consigliere ha riferito, dunque, «la condizione di grave criticità in cui si sono trovati, in particolare, il comparto dell’Apicoltura, del Kiwi, degli agrumi, della coltivazione delle mele e, in generale, di tutta l’agricoltura di Reggio Calabria».

«Il perdurare di condizioni climatiche avverse – ha aggiunto – ha pressoché azzerato le produzioni, sacrificando il lavoro e gli investimenti dei nostri operosi apicoltori ed agricoltori». Si è fatto presente, dunque, come il settore Agricoltura, anche per il tramite dei suoi uffici periferici, «abbia già completato gli accertamenti necessari al fine di verificare la sussistenza dello stato di calamità che, purtroppo, appare sussistere in maniera pesante ed evidente».

Parere unanime dall’aula è arrivato, infine, per le mozioni del consigliere Rudi Lizzi, a sostegno del popolo armeno – integrata dalla proposta del consigliere Conia di estendere la solidarietà e la vicinanza alla popolazione curda – del consigliere Antonino Minicuci di istituzione della Giornata di studio e ricerca sulla Memoria ed un’altra, col capogruppo del gruppo misto quale primo firmatario, perché il sindaco metropolitano chieda funzioni e risorse alla Regione Calabria. La seduta si è chiusa con la terza mozione presentata dal consigliere Minicuci sullo sviluppo economico a burocrazia zero e con una “no tax area”. (rrc)

REGGIO – Convocato per lunedì il Consiglio metropolitano

È stato convocato, per lunedì 12 aprile, il Consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

All’ordine del giorno, così come deciso all’unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo convocata nei giorni scorsi dal Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà,  la proposta n° 12 del 9 aprile 2021 che prevede l’istituzione della cabina di regia “Reggio Metropolitana” per la gestione del masterplan di infrastrutture e servizi nell’ambito dei finanziamenti previsti dal Recovery Fund. 

La seduta del Consiglio metropolitano, che si terrà in presenza presso l’aula consiliare Leonida Repaci di Palazzo Corrado Alvaro, avrà inizio alle ore 15.00. In caso di mancanza del numero legale si procederà in seconda convocazione alle ore 16.00.

REGGIO – Falcomatà: Dato più significato delle elezioni Città Metropolitana è l’affluenza, sfiorato il 90%

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, a conclusione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Metropolitano, ritiene che il dato più significativo «credo sia quello relativo alla partecipazione, che ha sfiorato il 90% a dispetto di quanti hanno sostenuto, per giorni, che queste elezioni non interessassero a nessuno».

«Altro dato importante – ha aggiunto – è quello legato al coinvolgimento dei territori che attraverso i due seggi periferici di Palmi e Locri hanno fatto registrare un’altissima affluenza. Proprio la grande partecipazione ci consente adesso di avere un Consiglio Metropolitano in grado di rappresentare concretamente e in modo omogeneo tutte le aree del territorio».

«Questo, dal mio punto di vista  – ha evidenziato il sindaco Falcomatà – era l’aspetto più importante specie in relazione alle sfide fondamentali delle prossime settimane che ci vedranno impegnati nella definizione degli indirizzi politici e programmatici in merito al quadro delle risorse contenute nel Recovery Plan e nel Next Generation Eu, ovvero di quegli strumenti che davvero potranno cambiare radicalmente il corso della storia per il nostro territorio in termini di sviluppo, crescita sociale, culturale ed economica. Infine, voglio sottolineare il risultato conseguito dalle nostre liste che portano a casa otto consiglieri garantendo la piena governabilità dell’Ente». 

«Peraltro – ha concluso – sono convinto che anche con i sindaci e i consiglieri che sono stati eletti nelle liste del centrodestra e del territorio metropolitano, si potrà sviluppare un grande e proficuo lavoro in sinergia con le liste Sintesi e Democratici per la Città Metropolitana, realizzando compiutamente la missione che sta alla base dell’Ente di secondo livello che vede proprio nella collaborazione tra le diverse forze politiche in campo, uno dei fattori di spinta a favore del territorio e della collettività». (rrc)

Le elezioni metropolitane si faranno: domani si vota per il nuovo Consiglio Metropolitano

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, in programma per questa domenica, si faranno.  Confermati i tre seggi a Palmi, Locri e Reggio Calabria. Si aggiunge anche un seggio speciale per gli elettori impossibilitati a raggiungere la sede di voto.

In una nota trasmessa alla Prefettura di Reggio Calabria, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha rappresentato la necessità di confermare «le consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Metropolitano, peraltro già differite una prima volta a causa dell’irrigidimento delle misure anti contagio da Sars Covid 19».

La comunicazione del Sindaco illustra le ragioni della convocazione improntate alla «necessità di dotare l’Ente di uno dei suoi organi più importanti, in mancanza del quale risulta impossibile assicurare l’esercizio delle funzioni basilari dello stesso. Infatti, nonostante l’attuale regime di prorogatio, il Consiglio, viste le defezioni verificatesi nel corso degli anni, non è più grado di assicurare l’adozione degli atti più importanti per la gestione del territorio metropolitano, risultando in carica appena 8 consiglieri dei 14 previsti dalla legge Delrio».

«Al fine di garantire la più ampia partecipazione degli amministratori ed al tempo stesso garantire in sicurezza l’esercizio democratico del diritto di elettorato attivo e le procedure di scrutinio – prosegue la nota – è stata disposta  l’istituzione di tre seggi elettorali, così dislocati: il Seggio elettorale centrale (260 elettori iscritti), allocato presso Palazzo “Corrado Alvaro”, sito in Piazza Italia di Reggio Calabria, la Sottosezione elettorale n. 1 (429 elettori iscritti), allocata presso la sede istituzionale del Comune di Locri, sita in Viale Matteotti, 152, 89044 Locri e la Sottosezione elettorale n. 2 (364 elettori iscritti), allocata presso la sede istituzionale del Comune di Palmi, sita in Piazza Municipio, 89015 Palmi».

In questo modo, secondo il Sindaco «non solo saranno limitati gli spostamenti del seppur ristretto corpo elettorale (appena 1053 elettori), ma saranno azzerati i rischi che si possano creare code o assembramenti per l’esercizio del voto».

«Al medesimo fine, a parte l’istituzione di un seggio speciale – volante, per soddisfare le esigenze degli elettori impossibilitati a raggiungere le sedi dei seggi, il Responsabile dell’Ufficio Elettorale, il Direttore Segretario Generale avv. Umberto Nucara, ha disposto l’adozione di rigide misure di sicurezza per l’accesso ai seggi stessi, che saranno dotati, come da disposizioni ministeriali per le passate consultazioni di primo livello, di igienizzanti e dei dispositivi di protezione individuali necessari per la prevenzione del contagio e diffusione del virus». (rrc)