Franco Aceto (Coldiretti) replica a Statti: Il progetto sui Consorzi continua

Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, ha replicato ad Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria, in merito al progetto dell’Associazione sui Consorzi di Bonifica.

Statti, infatti, aveva definito «fallito il progetto Coldiretti» dando parare positivo a riforma a cui però, è «necessario un confronto». Un intervento, quello del presidente di Confagricoltura Calabria, che per Aceto «parte con il piede sbagliato».

«Il periodo temporale (ultimi 20 anni) vedono la sua organizzazione  direttamente coinvolta nella gestione degli Enti Consortili fino al 2010. Certo – ha spiegato – la memoria a volte fa brutti scherzi e serve a rimuovere le responsabilità che non possono essere cancellate. Consiglio di riguardarsi, andando anche indietro, i presidenti e commissari di derivazione confagricola (ma non solo) che si sono succeduti alla guida degli Enti consortili. Se lo vorrà, possiamo fornirgli adeguata documentazione. È proprio negli anni prima della riforma del 2008 che ha portato a ridimensionare nel numero gli Enti (da 17 a 11), che si sono creati i presupposti negativi per alcune problematiche finanziarie che oggi stanno creando le difficoltà ai Consorzi di Bonifica. Non a tutti nello stesso modo a dir la verità! I problemi, a ben guardare gli atti, vengono da lì».

«Fare i “verginelli” oggi è semplicistico – ha detto – Un caso emblematico che spero serva da monito a Statti è il Consorzio di Bonifica di Catanzaro. Forse il più “inguaiato” di tutti. Se si va a guardare, nell’ex raggruppamento prima, negli Enti di bonifica poi, e dopo la riforma nel neo-costituito Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, fino al 2018, ci sono stati negli organi consortili (Deputazione e Consiglio) esponenti di primo piano della Confagricoltura (e non solo)  e mi pare che non hanno brillato per particolare dedizione ed efficienza (chieda conto di alcune parcelle)».

«Tanto è – ha precisato ancora il presidente di Coldiretti Calabria – che oggi il Consorzio di Catanzaro davanti a una situazione molto critica, che ha portato i dipendenti da tre anni in part-time e a ricevere in ritardo, oggi quattro mesi di stipendio, è in gestione commissariale per un atto di responsabilità dei consiglieri Coldiretti che si sono dimessi. Sarebbe il minimo chiedere conto agli amministratori espressi da Confagricoltura (e non solo)  cosa è successo e se hanno (s)governato!».

«In modo alquanto opportunistico – ha continuato il leader di Coldiretti Calabria – oggi Confagricoltura utilizza e rende note due caratteristiche che in questi anni l’hanno contraddistinta: lavorare nelle tenebre contro i Consorzi   e apparire candidi come la neve. “Lo dico con fermezza a Statti. Il progetto Coldiretti non è fallito perché in questi anni è stato portato avanti da nostri dirigenti di grande valore che hanno messo ogni energia, tempo e dedizione facendo i conti con una Regione che dopo la riforma del 2008 e le elezioni democratiche degli organi nel 2010, doveva accompagnare i Consorzi con opportuni e necessari finanziamenti. Questo fino al 2020 non è avvenuto. L’impegno degli amministratori ha garantito, tra tante difficoltà, i servizi, utilizzando impianti vetusti e intervenendo per la necessaria manutenzione, con scarsissime risorse finanziarie spesso in emergenza. Anche i piani di classifica, necessari per l’imposizione dei tributi hanno subito un gravissimo ritardo di anni».

«Ricordo a Statti – ha continuato – che la riforma del 2008, definita” una riforma dal basso e un “modello per l’Italia”,  fu sottoscritta da tutte le principali organizzazioni agricole regionali, per come risulta dagli atti ufficiali, e fu impostata nella sede di Confagricoltura in Cosenza. Oggi per lavarsi le mani, Statti afferma che non ha partecipato alle elezioni consortili, ma a suo tempo, il rappresentante regionale di Confagricoltura affermò che  l’organizzazione intendeva pagare il servizio irriguo, ma non il tributo e quindi questo è stato  il motivo vero della non partecipazione. Tanto è, che in questi anni Confagricoltura ha istigato il contenzioso e, a quanto pare, molti suoi dirigenti non pagano nemmeno il servizio irriguo che i Consorzi in questi anni, come non mai, hanno assicurato».

«Pagare il tributo e il servizio è atto vero di solidarietà verso i lavoratori, che assicurano i servizi, il resto sono parole! – ha evidenziato –. E che dire dei Consorzi non a guida Coldiretti che soffrono degli stessi problemi?  Voglio ricordare a chi oggi vuole apparire il salvatore della patria che i Consorzi hanno avuto approvati a livello nazionale diversi progetti che prevedono importanti investimenti sugli impianti irrigui. Per quanto riguarda la richiesta di trasparenza, che formula anche Cia Calabria, non ci sono zone d’ombra,  ricordo che sui siti dei Consorzi sono riportati, come è giusto che sia, atti e delibere degli organi e quindi le affermazioni che si fanno,  non sono credibili ove si consultino gli atti».

«I bilanci sono pubblici – ha ricordato ancora – approvati dagli organi e dal revisore unico nominato dalla Regione, successivamente valutati anche dalla Struttura di Controllo regionale e, in alcuni casi, dal Tar. Quello che si sta verificando è un’azione ingiustificata e deprecabile».

«Per Coldiretti Calabria il progetto continua nell’ottica che ci ha sempre contraddistinti – ha concluso Aceto – contribuendo a cambiamenti significativi, ma fondamentali  perché dove c’è acqua, territorio e agricoltori ci sarà sempre Coldiretti orgogliosamente con le proprie idee e bandiere. Siamo certi che con il lavoro fatto e che si deve ancora fare per il rilancio dei Consorzi di Bonifica si possano e si debbano raggiungere traguardi importanti a beneficio della nostra agricoltura». (rcz) 

Consorzi di Bonifica, Macrì (Copagri Calabria): Consegnate proposte per nuovo modello di governance

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha incontrato la presidente della Commissione Agricoltura e Foreste, foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse  naturali, sport e politiche giovanili del Consiglio regionale Katya Gentile, consegnando le proposte per costruire un nuovo modello  di governance al servizio di agricoltori e allevatori.

«Vogliamo accelerare il processo di rilancio dei Consorzi di Bonifica della  Regione Calabria», ha spiegato Macrì ringraziando Gentile per la grande attenzione e sensibilità  dimostrata nei confronti di una problematica che da anni pesa sulle spalle dei produttori agricoli. 

«Già la scorsa primavera – ha ricordato il presidente – avevamo presentato le nostre proposte alla Regione, poiché  fra i primi obiettivi del nostro operato c’è proprio il ripristino di una rappresentanza autentica dei produttori soci  all’interno di enti che sono e che devono continuare a essere al servizio dell’agricoltura e dell’allevamento  calabresi. Poco ci importano le beghe fra chi ha governato in questi decenni i Consorzi e chi invece li vede,  ora, come terra di conquista: il nostro obiettivo è che agricoltori e allevatori abbiano i servizi richiesti, con  particolare riferimento al servizio irriguo, e non paghino canoni ingiusti e non dovuti». 

«Riteniamo, infatti, che attualmente i Consorzi di Bonifica non rispondano alle rinnovate esigenze delle aziende  agricole e degli allevamenti e, per tali ragioni, sentiamo la comune esigenza di avere enti efficienti che possano  sostenere le aziende nell’affrontare le nuove sfide del futuro», ha rimarcato Macrì. 

«Nella piena consapevolezza – ha aggiunto – dello stato di sofferenza in cui versano diversi Consorzi di Bonifica,  con difficoltà che si ripercuotono anche sui lavoratori, abbiamo avuto modo di appurare che la Regione sta  affrontando la spinosa tematica con risolutezza e precisione, individuandola come priorità». 

«Il nostro ruolo – ha concluso – sarà quello di continuare a portare avanti le nostre istanze, vigilando affinché vi sia una reale  operazione di rilancio e non un’azione gattopardesca in cui ad essere protagonista saranno gli stessi che  hanno amministrato i Consorzi di Bonifica negli ultimi decenni; ribadiremo in ogni sede che il nostro obiettivo  è rilanciare questi enti al servizio di agricoltori e allevatori per cogliere le opportunità che la nostra agricoltura  ha e trasformarle in vantaggi competitivi per creare nel comparto sviluppo sostenibile». (rrc)

Bevacqua (PD): Si trovino le risorse per pagare i lavoratori dei Consorzi di Bonifica

Il consigliere regionale del Pd, Domenico Bevacqua, ha chiesto di trovare «le risorse per pagare i lavoratori, ma subito dopo si metta mano a una riforma organica» per i Consorzi di Bonifica.

«L’assessore Gallo, già nel 2020 – ha detto – di diceva convinto della necessità di rivedere la legge regionale che disciplina i Consorzi di bonifica. Dopo due anni, finalmente, affrontiamo il problema, ma con un convitato di pietra che sono i lavoratori che aspettano di essere pagati».

«Se non saldiamo i crediti con i dipendenti del Consorzio dell’alto jonio cosentino e degli altri Consorzi non riusciremo a fare nessuna riforma. Serve eliminare questo stato di tensione e reperire le risorse per pagare le mensilità arretrate per poi affrontare la discussione sulla prospettiva dell’agricoltura in Calabria. Abbiamo ricevuto una proposta libera e aperta alla quale vogliamo contribuire, ma c’è bisogno di un tavolo che coinvolga i sindacati e le associazione degli agricoltori».

«Con la pressione che abbiamo oggi in Consiglio regionale – ha proseguito Bevacqua – è impossibile avviare una riforma seria che serva a dare risposte ai territori. L’invito che facciamo all’assessore Gallo e al presidente del Consiglio è questo: troviamo le risorse e poi avviamo una riforma organica di sistema che richiede tempo, pazienza dedizione e capacità di avere una visione per il futuro dell’agricoltura calabrese». (rcz)

 

Tavernise (M5S): Occhiuto commissari il Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Jonio Cosentino

Il consigliere regionale e capogruppo del M5SDavide Tavernise, ha chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di commissariare il Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Jonio Cosentino.

«Per quanto tempo ancora, a Trebisacce – ha detto Tavernise – i lavoratori del Consorzio di bonifica dovranno assistere al vergognoso teatrino e rimbalzo, tra Regione e Consorzio, su responsabilità e prospettive? Basta tardare con soluzioni che sono immediate e di rottura con quanto sta accadendo, ed è accaduto: Blaiotta rassegni le dimissioni».

Tavernise, che in più occasioni ha incontrato i lavoratori del Consorzio, legittimamente in protesta per le mancate e dovute mensilità lavorative, ha ricordato che «su sollecito forte della Sesta Commissione, siamo riusciti a far arrivare almeno una mensilità ai lavoratori, ma da mesi, se non anni, le ragioni della crisi sono cristallizzate: spese fuori controllo, con continue e inutili assunzioni dirette senza alcuna copertura economica e finanziaria, costi esorbitanti, debiti».

«La risoluzione licenziata in commissione è chiara – ha proseguito –. Ora serve un atto di responsabilità del presidente del Consorzio, che non può non passare dalle proprie dimissioni, e della giunta regionale, che non può ancora tergiversare sul necessario commissariamento dello stesso Consorzio, nelle more beninteso della riforma sui consorzi di bonifica».

«È una situazione surreale – ha concluso Tavernise – sulla quale pesa anche il silenzio del presidente Occhiuto. Non basta l’aver mandato una commissione d’accesso agli atti, pur annunciata, per verificare le denunce delle organizzazioni sindacali sulla mala gestione del Consorzio, e che ha visto lo stesso presidente Blaiotta assente? Sembra di assistere al vergognoso gioco del gatto e della volpe, ma a rimetterci sono solo lavoratori e famiglie in un momento già segnato da una forte crisi. Su quanto sta accadendo chiederò, pertanto, una informativa in Regione all’assessore Gianluca Gallo». (rcs)

Dalla Regione 15 mln per le reti irrigue

Sono 15 milioni di euro la somma stanziata dalla Regione, per migliorare la gestione della risorsa acqua e riservata ai Consorzi di Bonifica attivi sul territorio regionale.

 Il decreto correlato, già disponibile sul portale istituzionale www.calabriapsr.it, prevede la concessione di un sostegno da parte della Regione ai Consorzi di bonifica, al fine di migliorare la gestione ed il controllo dei prelievi delle acque e favorire la realizzazione di investimenti per l’installazione di sistemi di controllo e misura (contatori) e di apparecchiature per la quantificazione del fabbisogno per singolo consorzio. Contestualmente, sono stati aperti i termini per la presentazione delle domande di adesione all’avviso, la cui dotazione finanziaria ammonta nel complesso a 15.086.222,77 euro.

«L’iniziativa in questione – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – è quanto mai attuale e opportuna, considerate le problematiche legate ai mutamenti climatici ed alla siccità, che non risparmiano neppure i nostri territori. Con l’impiego dei fondi del Psr, puntiamo a modernizzare il sistema regionale delle reti irrigue, attraverso l’innovazione tecnologica».

«D’intesa con il presidente Occhiuto – ha aggiunto – intendiamo favorire investimenti legati all’ammodernamento delle reti e delle apparecchiature che possano facilitare la distribuzione irrigua consortile e la riduzione dell’uso della risorsa idrica, anche con l’introduzione di sistemi di controllo e di misura e l’informatizzazione delle reti, al fine di quantificare l’effettivo fabbisogno idrico ed evitare il consumo irrazionale dell’acqua».

Nello specifico, saranno oggetto di finanziamento investimenti relativi ad acquisto di misuratori, compresi hardware e software strettamente correlati al funzionamento e all’uso dei misuratori, e posa in opera degli stessi. Per come concordato allo specifico tavolo di concertazione svoltosi sul tema, in collaborazione con Anbi Calabria, i Consorzi di bonifica dovranno rivolgersi alla Stazione Unica Appaltante regionale per la selezione di un unico fornitore dei misuratori e delle attrezzature necessarie al loro posizionamento. Relativamente alla posa in opera, invece, essi dovranno procedere autonomamente, nel rispetto del Codice degli Appalti.

Il termine ultimo per la presentazione delle istanze mediante il portale Sian da parte degli interessi, specifica il Dipartimento Agricoltura, è fissato al 27 Febbraio 2023. (rcz)

 

L’OPINIONE / Pietro Molinaro: A2A paghi i danni agli agricoltori del Crotonese

di PIETRO MOLINARO – Appare strano che mentre il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese invia settimanalmente un Report ai Dipartimenti interessati della Regione Calabria sullo stato di invasamento dei propri impianti, la Regione non fa lo stesso omettendo lo stato di invasamento dei laghi che sono bacini artificiali di accumulo da utilizzare nei momenti di crisi.

Un stress test altamente utile per gestire il presente e il futuro sia dell’uso potabile dell’acqua che per l’irrigazione.
Non ci possono essere dubbi sulle responsabilità della società che gestisce i laghi silani e dei Dipartimenti Regionali interessati che si rifiutano di ascoltare il Consorzio di Bonifica, che da anni lotta sbattendo contro un muro di gomma, per evitare quello che oggi è diventato un enorme danno economico-sociale.
Quello che è accaduto non è irrilevante!
Un episodio grave che deve portare a far dire con  chiarezza alla Regione Calabria che è giunto il tempo di dire basta all’impoverimento dei Calabresi per arricchire gli speculatori.
Censire i danni degli Agricoltori non può avvenire senza accertare in parallelo le responsabilità  dei Dirigenti Regionali che hanno sottovalutato i rischi ed omesso i controlli sulla concessione all’utilizzo dell’acqua dei Laghi Silani, che il Consorzio di Bonifica e Irrigazione di Crotone ha sempre puntualmente evidenziato.
Un episodio con l’aggravante che i Dipartimenti Regionali considerano A2A un benefattore a cui chiedere “per piacere” un rilascio di acqua pagando il mancato ricavo calcolato dalla stessa A2A.
Per chi non lo sapesse ricordo che tale modalità è avvenuta anche per il passato!
Cambiare la Calabria significa un taglio netto con queste commistioni  recuperando con fierezza l’orgoglio e la consapevolezza dei propri asset produttivi. Questo significa mettere al centro i Calabresi e lo sviluppo vero del territorio. (pm)

Consorzi di Bonifica, il PD: Regione trovi risorse per pagare crediti da lavoro

Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha presentato una mozione per chiedere un intervento finanziario urgente della Regione in favore dei Consorzi di bonifica, unitamente a un organico intervento normativo.

Una mozione che è stata fatta a seguito della visita fatta da Mimmo BevacquaFranco Iacucci per esprimere la propria solidarietà ai lavoratori del Consorzio dello Jonio Cosentino in sciopero.

«I Consorzi di bonifica calabresi versano in una grave situazione finanziaria – si legge nella mozione presentata dai consiglieri regionali dem Mimmo Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti – causata in gran parte dalla mancata copertura  relativa ai crediti derivanti dai piani attuativi di forestazione e dalla drastica riduzione dei trasferimenti regionali».

Ricordando il ruolo nevralgico che i Consorzi svolgono per la tutela e la difesa del suolo e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, i consiglieri del Pd chiedono alla giunta di «intervenire senza ulteriori indugi in favore dei crediti da lavoro  (stipendi e Tfr) vantati dai dipendenti dei Consorzi e provvedere alla presentazione di un organico provvedimento normativo di riforma». 

Il gruppo del Pd chiede a tal fine che venga attivato, con la massima urgenza, un tavolo di concertazione con i sindacati e l’Anbi per arrivare nel più breve tempo possibile ad una proposta di riforma non più rinviabile. (rrc)

Sapia (Fai Cisl): Consorzi di Bonifica come fulcro della lotta al dissesto idrogeologico

Il segretario generale di Fai Cisl CalabriaMichele Sapia, ha evidenziato come «i Consorzi di Bonifica possono avere un ruolo straordinario per l’economia locale, le persone e il territorio, ma è necessario far emergere il loro ruolo come fulcro della lotta al dissesto idrogeologico, per la sicurezza delle comunità, lo sviluppo sostenibile del comparto agricolo, la gestione virtuosa delle risorse ambientali, come quelle idriche, e per nuove politiche energetiche».

Sapia, aprendo il convegno organizzato dalla Federazione regionale Acqua, territorio, persone: la bonifica calabrese nell’era della transizione ecologica e dell’agricoltura sostenibile, svoltosi al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide a Cassano all’Ionio.

Al centro del confronto, l’importanza dei lavoratori della bonifica e degli addetti idraulico-forestali, che per Sapia «dovranno essere il braccio operativo per una vera transizione ecologica, mettendo al centro il valore del presidio umano, della contrattazione di secondo livello, del lavoro e della formazione», ma anche l’urgenza di «voltare pagina, assicurare salari e sicurezza al personale dipendente che, anche a fronte di difficoltà, tagli e ritardi, ha garantito servizi agli agricoltori e alle comunità».

La Fai Cisl calabrese ha ribadito la necessità di aggiornare il piano di assetto idrogeologico regionale, fermo da oltre vent’anni, ed avviare un piano straordinario di manutenzione e modernizzazione delle dighe, impianti idrici e altre opere sull’intero territorio calabrese, con l’ausilio di materiali innovativi, ulteriore forza lavoro e nuove tecnologie digitali. Non è casuale il luogo scelto per l’incontro, «visto che – ha ricordato Sapia – nella Piana di Sibari, la più estesa pianura della regione, attraversata dal fiume più lungo, il Crati, le attività di bonifica hanno reso fertile quella che un tempo era una palude, riportando alla luce i resti di strutture antiche e, nel 2013, rendendo nuovamente agibile il Parco archeologico colpito dall’esondazione del fiume».

All’incontro sono intervenuti tra gli altri Nadia Penna, ricercatrice di Ingegneria Idraulica-Ambientale dell’Università della Calabria, il Direttore della Direzione regionale dei Musei della Calabria e Direttore del Parco Archeologico di Sibari, Filippo Demma, la Presidente della VI Commissione consiliare “Agricoltura e Foreste, Consorzi di bonifica”, Katya Gentile, i Presidenti regionali di Confagricoltura e Cia, Alberto Statti e Nicodemo Podella, il Vicepresidente di Coldiretti Calabria Fabio Borrello, il Presidente dell’Urbi-Anbi Calabria Rocco Leonetti, l’Assessore regionale alle Politiche Agricole, Risorse Agroalimentari e Forestazione, Gianluca Gallo, e il Segretario Generale della Cisl Calabria, Tonino Russo.

Russo, in particolare, ha rilanciato l’appello a promuovere sinergie tra istituzioni, associazioni datoriali e parte sindacale per rivisitare l’attuale sistema della bonifica calabrese, restituendo al settore una mission chiara e obiettivi specifici, a favore dello sviluppo e della sicurezza del territorio, riconoscendo il giusto tributo per i servizi erogati: «Abbiamo a disposizione i fondi del Pnrr, un’occasione irripetibile, in cui saranno fondamentali le competenze per la messa a terra dei progetti e per spendere bene le risorse».

Ha concluso i lavori il Segretario Generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che ha sottolineato che «in Italia 9 comuni su 10 sono a rischio idrogeologico, non facciamo innovazione sulle reti idriche e disperdiamo il 30% delle risorse idriche, mentre gli altri Paesi europei si fermano all’8%, inoltre solo l’11% delle acque piovane viene raccolto. Le recenti alluvioni che hanno causato danni e vittime, o la grande siccità che ha colpito il Paese questa estate, sono due facce della stessa medaglia, la crisi climatica, che va affrontata anche ponendo i lavoratori dei Consorzi di bonifica al centro della programmazione economica e della transizione ecologica ed energetica».

«A livello nazionale – ha aggiunto Rota – abbiamo 200 mila km di canali e 754 impianti idrovori che contribuiscono all’85% del cibo made in Italy, bisogna valorizzare questo patrimonio anziché lasciarlo in balìa delle fazioni politiche, per questo stiamo richiamando l’attenzione su quelle che chiamiamo con orgoglio ‘tute verdi’, i lavoratori dell’agroalimentare, della bonifica, della forestazione. Il nostro messaggio è chiaro: per uscire dalla logica emergenziale e governare i cambiamenti climatici in maniera strutturale serve il protagonismo delle parti sociali, con un’azione concertata tra sindacati, enti, imprese e istituzioni per garantire infrastrutture adeguate, progetti condivisi e investimenti su capitale umano e nuove tecnologie, ed è molto positivo che il confronto svolto oggi abbia lanciato alcune prime riflessioni sulla possibile riforma dei Consorzi calabresi», ha aggiunto il sindacalista.

La Fai Cisl ha avviato quest’anno una serie di confronti in tutte le regioni in occasione del centenario della bonifica integrale: «Un’opportunità – ha spiegato Rota – per dare maggiore riconoscimento economico, contrattuale e sociale ai lavoratori del settore, che è sempre più strategico non solo per i servizi garantiti all’agricoltura ma anche per la tutela dell’ambiente e per la produzione di energia pulita, ad esempio con pannelli fotovoltaici galleggianti che non consumano suolo agricolo, ma dalla politica dobbiamo pretendere serietà su tutti i fronti: basta con le riforme calate dall’alto, senza concertazione, basta con le stabilizzazioni a singhiozzo, dal retrogusto elettorale, e basta con i casi, che purtroppo sono attuali anche qui in alcuni Consorzi calabresi, di lavoratori senza stipendio per mesi».

«Ci auguriamo – ha concluso Rota – che il governo nascente sappia veramente lavorare in un clima di unità, e con il pragmatismo che serve, per valorizzare l’autogoverno agricolo del settore della bonifica e considerarlo al centro delle politiche agroalimentari, ambientali ed energetiche». (rcs)

 

Cgil, Cisl e Uil Calabria scrivono a Occhiuto: Serve un immediato intervento per il settore della Bonifica regionale

La Flai CgilFai CislFilbi Uil Calabria hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, sollecitando un immediato e  risolutivo intervento rispetto all’ormai insostenibile situazione che riguarda l’intero sistema  della bonifica calabrese.

In particolare, i segretari Bruno Costa (Cgil), Michele Sapia (Cisl) e Nicola Alberti (Uil), chiedono interventi per i vari Enti Consortili che sono in difficoltà amministrative «e in forte ritardo nella corresponsione degli emolumenti alle maestranze che hanno comunque  garantito con responsabilità e competenze la trascorsa campagna d’irrigazione».

«Pertanto, considerata l’attuale delicata situazione e il clima di preoccupazione, incertezza e tensione tra i lavoratori – hanno scritto i segretari – e al fine di evitare ulteriori e importanti iniziative sindacali, si  ribadisce la necessità di decretare atti urgenti a sostegno degli Enti Consortili e una più  attenta distribuzione delle risorse verso le realtà in maggiore difficoltà economica, per come  già sollecitato e discusso a più riprese».  

«Inoltre, sarà di strategica importanza proseguire celermente nel confronto avviato tra le parti interessate – conclude la lettera – per come già fatto presso la VI Commissione consiliare e il Dipartimento regionale competente, al fine della definizione di una riforma regionale del settore e in  particolare nuove politiche e strategie d’investimento per l’intero sistema consortile  calabrese, che ribadiamo ha un ruolo strategico sia per il settore agricolo che per la tutela del territorio».  (rcz) 

L’OPINIONE / Pietro Molinaro: L’assessore Gallo capovolge realtà sui Consorzi di Bonifica

di PIETRO MOLINARO – L’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, continua a capovolgere la realtà quando parla dei Consorzi di Bonifica. Lo ha fatto anche il 4 agosto scorso, dinanzi alla Sesta Commissione del Consiglio regionale, per quanto risulta sul portale istituzionale del Consiglio.

In un post non c’è lo spazio per smontare, pezzo per pezzo, tutte le farneticazioni di questo assessore che non vuole riconoscere i grandi meriti ed i grandi risultati dei consorzi di bonifica, dal 2010 ad oggi. In privato ho già avuto modo di dire all’assessore quanto le sue posizioni non tengano conto della realtà vera dei consorzi. E se ci saranno le condizioni, mi piacerebbe farlo anche in un bel dibattito pubblico.
In questa sede mi limito a commentare l’affermazione dell’assessore secondo la quale i Consorzi, “sarebbero dei debitori nei confronti della Regione e non dei creditori” per l’annosa vicenda che li vede contrapposti, in relazione alle attività di forestazione svolte dai consorzi dal 2001in poi su mandato della Regione e agli impegni assunti sempre dalla Regione sul trasferimento del personale dell’ex Sibari-Crati ai nuovi Consorzi.
La verità è che la vicenda è intricata e che i consorzi sono tutti massicciamente creditori nei confronti della Regione che è inadempiente. Quasi tutti i consorzi stanno  ricorrendo ai tribunali per ottenere quanto gli spetta dalla Regione. Si vadano a vedere gli atti del contenzioso  presso il Tribunale di Catanzaro dove i   consulenti tecnici nominati dal giudice, prima delle pronunce, accolgono integralmente le posizioni dei consorzi. Per questo motivo il giudice stesso ha invitato Regione e Consorzio ad una mediazione, ma la Regione non si è nemmeno presentata. Così la Regione, cioè tutti i cittadini calabresi, dovranno pagare anche interessi, rivalutazione, spese legali e danni causati.
Per questo, ma non solo per questo, non si può che parlare di un assessore che è completamente accecato quando prende posizione sui Consorzi di Bonifica. L’assessore non vuole vedere la realtà.
Di fronte a questa abnormità di un assessore all’Agricoltura che punta a capovolgere la realtà, mi torna in mente un suo collega che ha tenuto chiuse le Terme Luigiane per l’incapacità di leggere le carte e capire come stavano le cose. C’è voluto l’intervento drastico del presidente Occhiuto per risolvere la questione in quel caso.
Forse, anche in questo caso, sarà necessario l’intervento del presidente Occhiuto. (pm)