La Regione ha attivato un tavolo tecnico permanente per rilanciare questa forma di solidarietà importante per garantire a tanti minori calabresi la possibilità di potere crescere in una famiglia.
L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Caterina Capponi, ha, infatti, «accolto le richieste delle associazioni e quelle degli operatori degli Enti Locali prima con il recepimento delle linee guida nazionali e poi con l’attivazione del tavolo che diventerà una vera e propria cabina di regia istituzionale che finora era mancata su questo tema», ha detto il Coordinamento regionale Affido e Adozione, esprimendo soddisfazione e auspicando «un funzionamento effettivo del tavolo (cosa che in passato non si è verificata) ed in particolare chiede un investimento importante di risorse della Regione e degli ambiti territoriali sull’affido ed in particolare nella formazione degli operatori e nel sostegno alle famiglie disponibili».
Al tavolo tecnico parteciperanno assieme ai referenti del Dipartimento del Welfare i due Tribunali per i minorenni, l’Anci, il garante per l’infanzia e l’adolescenza, le associazioni che si occupano di affido allo scopo di progettare percorsi metodologici comuni ai diversi Servizi Affidi operanti sul territorio regionale.
L’obiettivo è quello di potenziare il ricorso a forme di accoglienza e sostegno in alternativa al collocamento in servizi residenziali. Accanto a questo valorizzare il ruolo primario della Regione Calabria nella programmazione, gestione e coordinamento di tutte le attività inerenti all’Affido familiare ed extra – familiare, promuovere iniziative di sensibilizzazione ,riconoscendo la responsabilità civica dell’associazionismo tra famiglie affidatarie per migliorare l’integrazione degli interventi e l’approccio di rete, favorire un proficuo confronto sulle politiche sociali riguardanti famiglia – minori – affidi, implementare la cultura dell’accoglienza e sensibilizzazione focalizzata, in particolare, sulla ricerca di famiglie disponibili ad affidi di bambini neonati; fornire accompagnamento e sostegno psicosociale agli affidatari, sostenere i neo maggiorenni fuoriusciti da percorsi di affido familiare, accompagnandoli verso l’autonomia. (rcz)