Il Cosenza Wine District si chiude con oltre 5 mila presenze

di BRUNELLA GIACOBBEGrande successo per la seconda edizione dell’evento che racconta l’enologia calabrese attraverso quaranta delle sue più apprezzate cantine. La Villa Vecchia di Cosenza è stata la cornice che ha permesso a viticoltori, produttori e visitatori da ogni parte della regione e non solo, di dialogare davanti un calice di vino.

Il Cosenza Wine District nasce lo scorso anno come evento collaterale del Concours Mondial de Bruxelles che ha fatto tappa proprio in Calabria e che è ormai diventato un grande momento di confronto e valorizzazione del vino calabrese, capace di focalizzare l’attenzione anche sul segmento dell’enoturismo che sta diventando un filone di sviluppo importante capace di attrarre tanti appassionati verso le esperienze da vivere nelle cantine o attraverso i consorzi della rete regionale del vino.

Questa è la forza dell’evento: consentire agli appassionati di vini locali di degustare cantine a loro note e scoprendone di nuove approfondendo ogni passaggio della produzione viti-vinicola direttamente con gli imprenditori che, spesso di generazione in generazione, perfezionano coltivazioni e processi produttivi con il risultato di bottiglie Made in Calabria di una sempre maggiore qualità.

Presente il consorzio Terre di Cosenza ad offrire informazioni dettagliate e un percorso guidato tra gli stand delle cantine consorziate. Presenti diversi produttori indipendenti cosentini e delle altre province calabresi.

Le 40 cantine protagoniste del Cosenza Wine District 2023

L’evento organizzato da Saturnalia aps e Feed It, con la partecipazione del Comune di Cosenza e della Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura, ha coinvolto le seguenti cantine: Azienda Agricola Granata, Azienda agricola Diana, Dell’Aera Vigneti e Cantina, Ferrocinto, Tenuta del Travale, Magna Graecia, Colacino Wines,  Terre di Balbia, Le Conche, Cantine Viola, Poderi Marini, Tenuta Celimarro, Cantine Chimento, Serracavallo, Giraldi & Giraldi, Feudo dei San Severino, Cantina Petrania, Cantine Lento, Consorzio Cirò, Russo & Longo, Ippolito 1845, Zito, Tenuta Iuzzolini, Enotria azienda vitivinicola, Brigante Vigneti & Cantina, Fratelli Dell’Aquila, Fezzigna, Maddalona del Casato, Santoro, Vigneti Vumbaca, Campana, Associazione Viticoltori Vibonesi con le cantine Casa Comerci, Cantine Artese, Cantine Benvenuto, La Marchisa, Origine & Identità, Cantina Masicei, Cantine Rombolà, Cantine Dastoli, Statti, Azienda Vinicola Tramonta, Ceratti, Casa vinicola Criserà.Noi di Calabria.Live abbiamo degustato diversi vini dedicando il giusto tempo ad un partecipato ascolto degli approfondimenti da parte delle aziende vinicole e rinnovando il nostro personale apprezzamento sia per l’uva “greco” che soprattutto per la nostra uva autoctona il “nerello calabrese”. Con quest’ultimo vitigno in particolare è realizzato il “Grandane” dell’azienda Dell’Aera di Soveria Simeri (CZ), un Igp Calabria che fa 12 mesi in acciaio di cui una piccola parte in barrique e 12 mesi in bottiglia, meritatamente vincitore di diversi concorsi enologici in Italia e all’estero.

Intervista a Mauro Nigro di Feed It.

Abbiamo intervistato per voi il “frontman” Mauro Nigro, così come lo definiscono scherzosamente i colleghi di Feed It, tra gli organizzatori dell’evento. Mauro è un avvocato di 36 anni, nato a Cosenza, che vive a Milano da diciassette anni. Milano è la città che lo ha visto studiare, maturare, crescere ed avviare la carriera.

Ed è anche la città che gli ha dato quella sensazione di “poter fare” e la concretezza di “farlo davvero”. Nella sua professione si occupa specificatamente di proprietà industriale, marchi e brevetti, lavorando oltre che in Italia per diverse aziende internazionali e all’estero. Nel settore enologico ha seguito negli anni e segue tutt’oggi diverse cantine dal punto di vista legale, riuscendo così a coniugare la professione con la passione per particolari e ricercate realtà vinicole.

Mauro come nasce il Cosenza Wine District?
«L’idea è quella di creare un evento di vini in Calabria che possa essere rappresentativo della realtà enologica italiana, partendo da quella regionale, e contribuire così a quella fila di altri eventi di settore già con un ottimo seguito, per nominarne uno su tutti “Radici del Sud” di Bari».

Con l’obiettivo di?

«Nello specifico il nostro evento vuole compartecipare alla riqualificazione del vino calabrese che negli ultimi anni è cresciuto davvero tanto dal punto di vista qualitativo. Anche stasera ospitiamo diverse cantine che hanno portato alto il nome della Calabria in diversi concorsi sia italiani che esteri, sia nazionali che internazionali».

Perché parli di realtà enologica italiana e non solo calabrese?

«L’obiettivo è quello di prevedere per le prossime edizioni, magari gradualmente, un coinvolgimento sempre maggiore anche di cantine fuori regione. Questo perché da un lato vogliamo favorire la conoscenza dei vini locali a visitatori di altre regioni e dall’altro lato vogliamo mostrarci aperti e favorevoli al dialogo con le migliori cantine italiane, sapendo bene quanto questo tipo di dialoghi rappresenti sempre una reciproca occasione di arricchimento. Pensiamo ai visitatori e appassionati di vino che potrebbero avere l’occasione di degustare e mettere a confronto vini provenienti da diverse regioni, ma anche ai produttori stessi che avrebbero occasione di incontrarsi in un’atmosfera conviviale e accogliente, svincolata da premi e concorsi, per il solo piacere di stare insieme, scambiare idee ed esperienze».

Quindi anche fattori legati al turismo

«Il turismo è l’altro nostro obiettivo principale. Già la scelta della Villa Vecchia di Cosenza, nel pieno centro storico e alle pendici del Castello Svevo, è di per sé significativa: da una parte vuole favorire la mobilità dei cosentini stessi verso il centro della loro storia, della loro cultura urbana, valorizzando uno dei luoghi più suggestivi e rappresentativi della bellezza della città di Cosenza e dall’altra parte vuole mostrare a chi già non conosce questi luoghi di scoprirli e apprezzarli. Parlo dell’interesse collettivo che vogliamo generare al fine di attrarre in Calabria operatori da altre regioni, contribuendo nel nostro piccolo a far apprezzare la nostra terra, partendo dai vini ovviamente. Per ottenere ciò sarebbe utile, se non essenziale, aumentare il numero di giornate dell’evento».

E poi ci sono l’intrattenimento e il food. Descrivi dunque l’evento in breve

«Il Cosenza Wine District  vuole focalizzare l’attenzione degli appassionati sulle potenzialità del vino calabrese e anche con questa seconda edizione si pone come spazio multiforme, per far dialogare i protagonisti della scena enologica con i settori affini come appunto il food, l’intrattenimento e le arti in genere. In questo modo abbiamo generato e ci auspichiamo di continuare a generare nuove forme di collaborazione per lo sviluppo sui territori».


Complimenti per la lungimiranza degli obiettivi. Chi vuoi ringraziare per chiudere l’intervista?

«Le cantine che hanno partecipato, fatte di persone davvero molto competenti che amano il proprio lavoro. I musicisti che hanno allietato musicalmente la serata (n.d.r. Irene Robbins Quartet e Sweet Life Society grazie alla joint venture con il festival Alterazioni). Gli organizzatori Rosella Ruggiero, Vincenzo Bilotti, Christian Russo, Antonio Castellano e tutti gli altri che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento. Le istituzioni che ci hanno supportato e che ci auguriamo continuino a farlo nelle prossime edizioni. La stampa e i media che hanno mostrato interesse denotando una certa sensibilità, quindi grazie di cuore anche a voi di Calabria.Live. E ovviamente a tutti i partecipanti che ci auguriamo di essere riusciti a far tornare a casa con un piacevole ricordo di questa serata». (bg)

In copertina Mauro Nigro

COSENZA – Grande successo per il Cosenza Wine District: più di 5mila le presenze

Si è chiusa con più di 5mila presenze, la prima edizione del Cosenza Wine District, svoltasi nei giorni scorsi a Villa Vecchia di Cosenza,  promosso dalla Regione Calabria con il patrocinio del Comune di Cosenza, e con l’organizzazione di Saturnalia e Open Stage, e che si è svolto negli stessi giorni del Concours Mondial de Bruxelles, il “campionato del mondo del vino” tenutosi a Rende, rappresentandone la sua controparte territoriale.

Un target diversificato, anche a livello anagrafico, che ha potuto apprezzare e degustare il meglio che oggi la Calabria ha da offrire sul campo: più di 40 tra le migliori cantine calabresi hanno accompagnato il pubblico in un percorso che, dallo Stretto al Pollino, ha certificato come oggi la Calabria si sia ormai affacciata prepotentemente alla ribalta nazionale sul versante enologico.

«Una manifestazione che noi abbiamo fortemente voluto a latere del Concours Mondial per promuovere una crescita in termini di consapevolezza della qualità della nostra filiera enologica – ha sottolineato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo –. Un evento che è stato funzionale a ribadire la crescita che negli ultimi anni hanno avuto i nostri vini grazie anche agli sforzi che tutti i nostri produttori, compatti, hanno operato. Vedere un fiume di gente in Villa Vecchia degustare i vini calabresi, e anche i prodotti Slow Food della nostra gastronomia, è stato per me un vero motivo di soddisfazione».

«Il distretto del vino in Calabria non è secondo a nessuno. E lo ha testimoniato, una volta di più, la manifestazione, tenutasi nella Vecchia villa comunale e che l’Amministrazione comunale ha tenuto tanto a patrocinare – ha dichiarato il sindaco di Cosenza, Franz Caruso –. È stata una vetrina tra le più significative che si sia svolta negli ultimi tempi alle nostre latitudini e che ha richiamato in città un significativo numero di appassionati e cultori, oltre che di addetti ai lavori, che, con la loro presenza, hanno qualificato la manifestazione declinando le peculiarità dei vini calabresi e cosentini. I nostri vini rivendicano, a giusta ragione, un loro spazio per poter entrare, come già stanno facendo, nei circuiti enologici che contano, legittimando, in forza delle proprie riconosciute virtù, spazi di visibilità e di mercato. E il Wine District tenutosi a Cosenza è stata la giusta occasione per ribadirne con forza il valore».

L’obiettivo di Cosenza Wine District è proprio quello di mettere le fondamenta per la costruzione di una piattaforma di confronto e collaborazione per l’intero settore vitivinicolo regionale, facendolo dialogare con settori affini (food, intrattenimento, arte) e farne una delle locomotive per lo sviluppo del territorio nel breve e medio termine.

«Abbiamo portato la Calabria nel mondo ed il mondo in Calabria e questo è motivo di orgoglio non solo per il nostro team, ma per tutto il sistema agricolo calabrese che si è mosso compatto – ha ribadito Christian Russo di Saturnalia –. Più di 5.000 persone si sono riversate nel centro storico di Cosenza e hanno scoperto delle aziende giovani, innovative e aperte al confronto. Siamo certi che questo pubblico diffonderà nel resto d’Italia, e non solo, il grande messaggio di rinascita del vino calabrese. Siamo orgogliosi di questa esperienza e vi aspettiamo al Cosenza Wine District 2023!». (rcs)

COSENZA – Questo weekend il Cosenza Wine District

Sabato 21 e domenica 22 maggio, nel centro storico di Cosenza è in programma la prima edizione del Cosenza Wine District, un grande festival vinicolo alla scoperta  della cultura enologica calabrese, con ospiti 40 tra le migliori cantine della nostra regione, promosso dalla Regione Calabria, in collaborazione con il Comune di Cosenza e organizzato da Saturnalia e Open Stage.

La manifestazione è uno degli appuntamenti collaterali del  Concours Mondial de Bruxelles, la manifestazione enologica internazionale per addetti ai lavori che si tiene sempre questo weekend a Rende e che rappresenta una grande occasione di visibilità per tutto il territorio calabrese.

L’appuntamento con “il campionato del mondo del vino” è infatti il momento ideale per lanciare una grande manifestazione vinicola in Calabria, capace di attrarre pubblico da tutto il Sud Italia: Cosenza Wine District ha l’obiettivo di creare una piattaforma di confronto e collaborazione per l’intero settore vitivinicolo regionale, farlo dialogare con settori affini (food, intrattenimento, arte) e farne una delle locomotive per lo sviluppo del territorio nel breve e medio termine.

Oltre quaranta cantine provenienti da tutta la regione, e accanto a queste punti food, performance e arte, per il primo grande evento dedicato ai migliori vini calabresi nel centro storico di Cosenza. Partecipare a Cosenza Wine District è molto semplice: ritirando il calice ed il porta calice si potranno scoprire le tantissime cantine presenti lungo il percorso con un ticket che darà la possibilità di degustare 5 vini a scelta. 

«Siamo orgogliosi di sbarcare a Cosenza in una cornice così prestigiosa ed alla presenza del Concours Mondial de Bruxelles, che ospiteremo insieme ai suoi giudici da tutto il mondo tra le vie della villa vecchia», ha commentato Christian Russo, presidente di Saturnalia e tra i promotori dell’iniziativa.

«Sarà una grande festa– ha aggiunto – e, allo stesso tempo, un’occasione per creare consapevolezza dei prodotti di eccellenza calabresi, coniugando questo aspetto con una grande spinta enoturistica».

Giovedì 19 maggio, all’interno del palinsesto di attività di Cosenza Wine District, è previsto un convegno dal titolo Il vino e i giovani: analisi di una filiera tra comunicazione, lavoro, salute e futuro, che si terrà alle ore 16:00 presso l’Università della Calabria, in cui interverranno personaggi di spicco del settore enologico regionale e nazionale, professori e istituzioni. L’evento è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’UNICAL, sarà preceduto da una conferenza stampa di presentazione e accompagnato da una degustazione gratuita.

Cosenza Wine District farà̀ da collettore per un’offerta diversificata che attraverserà le giornate di sabato 21 e domenica 22 maggio e offrirà̀ la possibilità̀ al pubblico calabrese e no, di godere delle esperienze proposte dalla manifestazione integrandole con la straordinaria offerta già presente sul nostro territorio. (rcs)