Covid Hotel, in Calabria arrivate 15 domande per 493 posti disponibili

Per la realizzazione dei cosiddetti Covid Hotel, in Calabria sono arrivate 15 domande di partecipazione per un totale di 493 posti disponibili, che si potrà inoltrare fino al 31 gennaio 2021.

La Regione Calabria, lo scorso 20 novembre 2020, aveva pubblicato una manifestazione di interesse volta a creare una short list di strutture ricettive alberghiere per assicurare l’ospitalità a soggetti positivi al Covid-19 asintomatici o paucisintomatici e a soggetti che devono osservare quarantena domiciliare.

«Gli operatori economici interessati – comunica la Protezione Civile regionale – hanno potuto presentare la propria offerta a partire dalle ore 9 di lunedì 23 novembre 2020. I posti letto devono essere distribuiti in tutte e cinque le province calabresi. Alla data odierna sono pervenute 15 istanze di partecipazione. Dopo un dettagliato esame della documentazione trasmessa, è stato al momento escluso un solo operatore».

«Nello specifico – informa ancora la Prociv – si tratta di 5 strutture ricettive nella provincia di Catanzaro per un totale di posti letto pari a 354/200; 5 strutture ricettive nella provincia di Cosenza per un totale di posti letto pari a 162/300; 1 struttura ricettiva nella provincia di Vibo Valentia per un totale di posti letto 100/100; 1 struttura ricettiva nella provincia di Reggio Calabria per un totale di posti letto pari a 14/300; 1 struttura ricettiva nella provincia di Crotone per un totale di posti letto pari a 17/100».

La Regione Calabria predisporrà sopralluoghi e approfondimenti al fine di verificare il numero delle stanze e l’idoneità dei locali di interesse. A esito positivo del sopralluogo si potrà procedere alla stipula del contratto. (rrm)

Unindustria Calabria Turismo e Assohotel Confesercenti: ripristinare strutture sanitarie oltre l’emergenza dei covid hotel

Demetrio Metallo, presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria e Vincenzo Farina, presidente dell’Associazione Assoturismo Confesercenti Calabria, hanno avuto modo di esprimere le loro perplessità sull’attivazione dei “covid hotel”, sapendo che ci sono ospedali chiusi che hanno un numero consistente di posti letto e strumentazioni utili a fornire adeguata assistenza.

I presidenti, infatti, hanno partecipato alla definizione dell’accordo quadro della Regione Calabria per la manifestazione di interesse per il reperimento dei cosiddetti Covid Hotel. 

«La situazione drammatica in cui versa la nostra regione – dichiarano i presidenti Demetrio Metallo e Vincenzo Farina – impone unità di intenti e sforzi coesi da parte di tutti gli attori della filiera economica ed istituzionale. Siamo consapevoli che in questo stato di cose, ognuno debba fare la propria parte, anche quando non si condividono alcuni tipi di scelte, senza per questo voler balzare a tutti i costi agli onori della cronaca».

«In tale direzione – hanno aggiunto – si muove l’impegno delle nostre Associazioni che, insieme ad altre, hanno inteso confrontarsi con l’assessore alla Attività Produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso ed il presidente f.f. Nino Spirlì, evidenziando la necessità di procedere anche in Calabria, per come fatto in altri territori italiani, al reperimento di hotel disponibili ad ospitare persone positive che hanno la necessità di trascorrere il periodo di quarantena lontano dai propri affetti».

«Nella consapevolezza – hanno proseguito – del momento drammatico in cui la Calabria è stata costretta ad attivare ospedali da campo, le nostre due Associazioni hanno dato, come sempre, il proprio contributo per collaborare alla stesura del bando emanato dalla Regione Calabria con specifica ordinanza».

« La nostra speranza – hanno detto ancora – rimane quella che i mille posti letti da reperire con questo bando, non debbano servire mai, e, soprattutto, che vengano attivati tutti i canali necessari per far riaprire i nosocomi chiusi, in modo da alleggerire la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso del territorio, che sono letteralmente presi d’assalto in queste settimane».

A nome di tutte le imprese del settore, i presidenti Metallo e Farina esprimono un sentito ringraziamento a tutti i medici e paramedici calabresi che «mettendo anche a repentaglio la propria incolumità, stanno lavorando senza sosta e con spirito di abnegazione, per salvaguardare tutti noi».

«Adesso – hanno concluso – è il momento della collaborazione e del senso di responsabilità, ma auspichiamo che nelle prossime ore venga riorganizzata la rete della sanità in questa terra. Il Governo faccia presto, perché non possiamo più attendere». (rrm)

Al via il bando per trovare le strutture in cui realizzare i ‘Covid-Hotel’ in Calabria

È stato ultimato il bando per il reperimento di strutture ricettive per l’ospitalità di persone positive al Covid o da sottoporre a quarantena obbligatoria.

Lo ha reso noto Federalberghi Calabria, che ha dichiarato di aver «condiviso, finalmente, un lavoro di equipe con il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, i dirigenti della Protezione Civile nonché con le principali Associazioni di categoria Confindustria e Assohotel, e siamo riusciti ad ottenere l’accordo ed emanare, in pochi giorni, l’Avviso, con un parametro economico pari ad euro 71,50 a stanza comprensiva di pensione completa rispetto ai 40 euro che erano stati disposti negli altri bandi andati deserti».

«Per come richiesto – ha spiegato Federalberghi – l’avviso (non a scadenza ma a bando “ a sportello”) prevede il vuoto/pieno con una quota di euro 16,50 al giorno per le camere vuote. L’albergatore si dovrà fare carico di diversi servizi, tra cui la pensione completa, il servizio lavanderia, la pulizia e sanificazione delle camere».

Si cercano, dunque, mille posti in tutta la Regione, che saranno distribuiti in questo modo: 200 posti per la Provincia di Catanzaro, 300 posti per la Provincia di Cosenza, 100 posti per la Provincia di Crotone, 300 posti per la Provincia di Reggio Calabria e 100 posti per la Provincia di Vibo Valentia.

«Siamo fiduciosi – ha detto ancora Federalberghi – nella buona riuscita e, contestualmente, la scrivente Federazione chiede maggiore unità nelle scelte ed una cabina di regia unica dell’emergenza, con un coordinamento costante tra tutti gli Enti; infatti solo qualche giorno fa l’Asp di Catanzaro e la Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno emanato, in autonomia, dei propri bandi (imprecisi,  a nostro parere, nella forma e nel contenuto) che chiediamo di revocare per non generare ulteriore confusione e non disperdere importanti energie per la gestione dell’emergenza». 

L’avviso. (rrm)