LA PRESIDENTE JOLE SOGNA IL “CAPPOTTO”
PER ESSERE “APE REGINA” DELLA CALABRIA

Ma si vota per i Comuni o per la Regione ? La battuta racchiude l’essenza della partita politica che
si gioca tra pochi giorni (20 e 21 settembre) in Calabria, dove sei Comuni superiori ai 15.000
abitanti eleggeranno il nuovo Sindaco (in prima battuta oppure rinviando di 15 giorni al
ballottaggio). Apparentemente una contraddizione (che c’entra la Regione, visto che si è votato
appena sei mesi fa per le regionali?), nella realtà un dato obiettivo. Si tratta, in altri termini, del
primo ed impegnativo test elettorale per Jole Santelli, presidente della Regione e leader del
centrodestra calabrese, che in questi mesi è stata sottoposta ad un enorme stress non solo per il
duro contrasto alla pandemia, ma anche per le fibrillazioni sempre presenti nella politica
calabrese.
Jole sogna un risultato “tennistico” che confermi e rafforzi la sua leadership. Risultato “tennistico”
ha un solo significato: 6-0. Vincere cioè a Reggio Calabria, Crotone, Castrovillari, San Giovanni in
Fiore, Cirò Marina e Taurianova, tutti Comuni guidati dalla sinistra. Non sarà facile, ma non è
impossibile. Se Jole riuscirà a portare a casa questo clamoroso risultato (ma le basterebbe anche
un 5-1), il suo potere si accrescerebbe a dismisura e nessuno si sognerebbe di metterlo in
discussione.
Se, al contrario, il risultato ringalluzzirà un centrosinistra in evidenti difficoltà e che si aggrappa alle
chances dell’uscente Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria, tutti si affretteranno a chiedere il
conto alla “presidentessa”. L’elenco di quelli che attendono al varco la Santelli è lungo: si va da
Fratelli d’Italia che reclama maggiori spazi gestionali a quella parte di Lega che vorrebbe mandare
a casa il pittoresco vicepresidente Nino Spirlì a vantaggio del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo;
da coloro che mal hanno sopportato la nomina di due assessori esterni come Capitano Ultimo e
l’astrofisica Sandra Savaglio a quelli che hanno storto il muso per l’eccessivo ricorso a personalità
non calabresi per molti ruoli chiave (si pensi a Giovanni Minoli alla Film Commission).
Si vota per i Comuni, ma si vota, in fondo, per le Regionali. Lunedì sera sapremo se la Calabria è
saldamente nelle mani dell’Ape Regina Jole Santelli o se i sempre fragili equilibri della politica
regionale diverranno ancora più fragili. Non resta che attendere lo spoglio che inizierà alle 15 di
lunedì. (dr)