Decontribuzione Sud, Ferrara (Unindustria Calabria): Ora al lavoro per renderla strutturale

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha espresso soddisfazione per la proroga della decontribuzione al Sud, e ha ribadito la necessità di renderla una «misura strutturale»

«Per ridurre i divari nel paese, il Sud e la nostra Regione – ha spiegato il presidente degli industriali calabresi – hanno bisogno di uno straordinario piano di investimenti produttivi pluriennali, e in tale direzione risulta necessario continuare a sostenere le assunzioni nelle regioni storicamente più fragili dal  punto di vista occupazionale».

«Si tratta – ha spiegato ancora – di una deroga temporanea alla disciplina europea sugli aiuti di Stato concessa alle imprese meridionali in considerazione delle drammatiche criticità economiche scaturenti dalla guerra in Ucraina. Per questo risultato – continua Ferrara – bisogna ringraziare anzitutto la Ministra Carfagna per il grande e proficuo impegno profuso al riguardo, il sottosegretario Vincenzo Amendola per aver portato a termine il negoziato e la rappresentanza italiana a Bruxelles. Insomma, una vittoria della “squadra Italia” come asserito dalla stessa Ministra Carfagna, assecondata in questo dall’impegno profuso dallE Organizzazioni Confindustriali del Mezzogiorno».

«Ora però dobbiamo guardare avanti – ha concluso – esplorando ogni possibilità per rendere la decontribuzione una misura strutturale». (rcz)

La Decontribuzione al Sud prorogata fino a dicembre 2022

La decontribuzione al Sud è stata prorogata fino a dicembre 2022. È quanto ha reso noto la ministra per il Sud, Mara Carfagna, spiegando che «la Commissione Ue ha autorizzato la proroga».

La richiesta di proroga avanzata dal governo italiano è stata giudicata dai tecnici di Bruxelles “necessaria, appropriata e proporzionale” rispetto alle difficoltà create dall’invasione russa in Ucraina al sistema produttivo del Mezzogiorno. Qui, infatti, gli effetti negativi rischiano di essere aggravati dal maggior impatto del costo dell’energia sul sistema produttivo, rispetto al Centro-Nord, accentuando la fragilità dell’economia meridionale con effetti duraturi sui divari territoriali. Il tutto mentre ancora si stanno ponendo le basi per creare nuove condizioni di sviluppo, grazie agli investimenti e alle riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

«Si tratta – ha spiegato la ministra – di una deroga temporanea alla disciplina europea sugli aiuti di Stato, giustificata dalle ripercussioni economiche del conflitto in Ucraina. È una decisione che riconosce gli sforzi del governo per migliorare le condizioni economiche del Sud Italia, ridurre i divari tra le varie aree del Paese e promuovere investimenti e occupazione nelle regioni meridionali».

La proroga consentirà alle imprese che operano nel Mezzogiorno di risparmiare una quota pari al 30% dei contributi da versare, che sarà a carico dello Stato. La scadenza della misura, prevista precedentemente per il 30 giugno, si sposta adesso al 31 dicembre 2022.

«Ringrazio – ha aggiunto – il sottosegretario Vincenzo Amendola, che ha portato a termine con abilità e determinazione il negoziato, e la rappresentanza italiana a Bruxelles. La ‘squadra Italia’ ha conseguito un risultato fondamentale per sostenere le imprese e lo sviluppo del Sud in questo momento complicato».

«Sono certa che il sistema produttivo – ha concluso la ministra – saprà cogliere questa occasione e voglio, ancora una volta, dare atto alla Commissione di avere saputo utilizzare in modo intelligente, come ha dimostrato di sapere fare fin dall’inizio della crisi pandemica, i margini di flessibilità previsti dalle regole europee. Resta la nostra intenzione di esplorare ogni strada perrendere la decontribuzione una misura strutturale, che sostenga lo sviluppo del Sud in un arco pluriennale». (rrm)