La Commissione Bilancio approva il Defr, Montuoro: “La Calabria terra di opportunità ed investimenti per l’intero Paese”

La Commissione Bilancio del Consiglio Regionale ha approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2025-2027, alla presenza dall’assessore al Bilancio, Marcello Minenna.

Il documento segna un passo cruciale per la programmazione strategica dell’ente, tracciando linee strategiche per il comparto economico e sociale volte a sostenere la crescita e a superare le difficoltà del passato.

«La Calabria descritta nel Defr è una regione che sta cambiando volto – ha commentato il presidente della Commissione, Antonio Montuoro –. Il quadro delinea un territorio che si proietta sempre più con coraggio verso il futuro. La Calabria, anche da un punto di osservazione esterno, costituisce un centro di opportunità e di investimenti per l’intero Paese e il suo indice di gradimento, insieme a quello di tutto il Sud d’Italia, significa una grande chance che vale per tutta l’Italia».

Secondo quanto evidenziato nel Defr il buon andamento dell’economia è stato trainato principalmente dal settore delle costruzioni, che ha registrato un incremento del 7,4% grazie a incentivi edilizi e investimenti infrastrutturali. Anche il settore terziario ha contribuito positivamente, con un aumento dell’1,7%, sostenuto dal turismo e dal commercio. L’agroalimentare, pilastro dell’economia calabrese, ha continuato a espandersi sui mercati nazionali e internazionali, confermando il valore dei prodotti locali. Inoltre, la vitalità del tessuto imprenditoriale è testimoniata dalla ripresa delle attività economiche, in particolare nel turismo e nel commercio online.

Come sottolineato dal Presidente Montuoro, le infrastrutture si confermano centrali per il rilancio della regione. Il Porto di Gioia Tauro consolida il suo ruolo come uno dei principali hub logistici del Mediterraneo, mentre gli aeroporti calabresi hanno visto un incremento del traffico passeggeri del 12%. Questi risultati posizionano la Calabria come una piattaforma strategica per i collegamenti tra Europa e Mediterraneo, un ruolo che richiede investimenti mirati e politiche di sostegno per essere pienamente valorizzato.

Anche il turismo mostra dati incoraggianti, con un aumento dell’11,7% rispetto agli anni precedenti e 1,7 milioni di arrivi nel 2023. Questo successo è stato possibile grazie a campagne promozionali mirate e alla valorizzazione del patrimonio culturale, che hanno migliorato l’attrattività della regione. La crescita del turismo riflette una Calabria che riesce a coniugare bellezze naturali, cultura e capacità organizzative, rafforzando la propria immagine a livello nazionale e internazionale.

Sul fronte del mercato del lavoro, si registra un miglioramento significativo. L’occupazione ha raggiunto il 56,8% per gli uomini e il 32,6% per le donne nella fascia 15-64 anni, con politiche attive che favoriscono l’ingresso dei giovani e delle donne nel mondo del lavoro. Sebbene il fenomeno dei Neet rimanga una questione complessa, le iniziative in corso stanno contribuendo a ridurre il numero di giovani che non studiano né lavorano.

Il Defr evidenzia anche importanti progressi in sanità. La gestione economico-finanziaria delle aziende sanitarie è migliorata, mentre gli investimenti in edilizia sanitaria, sostenuti dal PNRR, stanno portando avanti progetti cruciali come la costruzione di nuovi ospedali. “

«Un passo significativo verso una sanità regionale più efficiente e vicina ai cittadini – ha aggiunto Montuoro – con l’obiettivo di uscire dal commissariamento che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni».

Anche l’attenzione all’ambiente emerge come un punto di forza del documento. La Calabria ha aumentato la produzione di energia da fonti rinnovabili e il numero di impianti fotovoltaici, segnando un passo decisivo verso la transizione ecologica. La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile integra tutela ambientale e crescita economica, dimostrando una visione di sviluppo equilibrata e orientata al futuro.

Infine, il Defr sottolinea il ruolo fondamentale dei fondi europei e del Pnrr.

«L’efficienza nell’utilizzo di queste risorse – ha concluso il presidente della Commissione Bilancio – ha permesso di finanziare progetti infrastrutturali e programmi di inclusione sociale, riducendo i divari territoriali e rafforzando il tessuto imprenditoriale. Questo dimostra una crescita nella capacità di attrarre e gestire investimenti, fondamentale per affrontare le sfide del futuro». (rrc)

Bevacqua (PD): Dal Defr emerge una Calabria in crisi nera

Il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, ha evidenziato come dal Defr  – Documento di Economia e Finanza regionale, è emersa «l’immobilità e l’ingessatura delle finanze regionali e la scarsa capacità del livello politico di incidere sulla realtà concreta. Un documento che fotografa le reali difficoltà della Calabria e che non si discosta molto dalle solite liturgie del passato».

Bevacqua, infatti, si è soffermato sulle principali criticità della situazione economica in cui versa la Regione che il centrodestra ha certificato nel Defr descrivendo esplicitamente «una povertà diffusa tra le famiglie che permangono con redditi troppo bassi per sostenere la domanda di consumi».

«E inevitabilmente – ha proseguito Bevacqua – oltre ai fondi Pnrr, le uniche fonti di stimolo alla crescita sono da rinvenire esclusivamente da un pronto ed efficace avvio degli interventi finanziati con i Fondi europei e nazionali per la coesione relativi al periodo di programmazione 2021-2027».

E, seppure il capogruppo non ha voluto addossare alla maggioranza la responsabilità complessiva dell’attuale situazione, ha comunque sottoposto all’attenzione dell’Aula due elementi in particolare. Il primo riguarda la crescita di nuove start up innovative: mentre, nel periodo 2014-2019 il numero di queste è costantemente cresciuto, negli anni successivi hanno registrato una stagnazione; a differenza dell’ Italia e del Mezzogiorno dove la crescita è stata rispettivamente di circa il 30% e il 35%. 

«Su questo penso che sia necessario che l’esecutivo regionale faccia una riflessione seria – ha ribadito – perché come ben sa il presidente Occhiuto solo tramite nascenti imprese fortemente tecnologiche e innovative possiamo ridurre il deficit quantitativo e la scarsa specializzazione del sistema produttivo e trattenere i giovani sul territorio». 

Ma il dato più interessante, secondo Bevacqua, è quello relativo all’autonomia differenziata. «Dopo essere addivenuti alle nostre posizioni sulla Zes arrivate a scrivere sull’autonomia: “affidare alla Commissione paritetica Stato Regione la determinazione dei Lep è un’incongruenza e il disegno di legge Calderoli, nell’assegnare maggiore autonomia alle Regioni, riduce il ruolo dello Stato, soprattutto nella rimozione delle disuguaglianze e nella garanzia dell’unità del paese, in maniera tale che è possibile l’aumento delle iniquità nell’accesso ai servizi tra i cittadini delle diverse Regioni”. Se queste sono le vostre valutazioni, mi aspetto che Occhiuto  e tutti i consiglieri del centrodestra, compresi i colleghi della Lega, si attivino immediatamente per bloccare la riforma». (rrc)