Domani, a Lamezia Terme, Cosenza e Vibo Valentia tornano Le Cene della Solidarietà, iniziativa ideata e promossa dal Despar Centro-Sud.
Si tratta di una serata all’insegna della generosità e della fratellanza che vedrà apparecchiata una grande tavola capace di regalare la gioia di una cena natalizia a chi è meno fortunato e vive una situazione di indigenza a causa della povertà alimentare. In questa iniziativa sono coinvolti i 12 Comuni in cui l’azienda è presente.
Quindi, il Despar Centro Sud, in collaborazione con i volontari del personale Despar e i referenti parrocchiali Caritas, offrirà a tutte le persone in difficoltà, senza tetto e richiedenti asilo, lontani dal proprio Paese, la possibilità di sedere ad una grande tavola imbandita per vivere un momento dal sapore speciale.
Una cena in cui le differenze religiose e le abitudini culturali saranno rispettate con un menù studiato nel dettaglio per rispettare i differenti retaggi culturali e religiosi degli ospiti, nel pieno spirito della condivisione e dell’armonia.
La povertà e l’esclusione sociale dopo la fase più acuta della pandemia rappresenta per l’Italia, e in particolare per il Mezzogiorno, una delle piaghe sociali più importanti. Sono sempre di più le persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, quasi il 10% della popolazione residente in Italia che comprende molti minori, la fascia generazionale più colpita. Altri dati preoccupanti per il tessuto del Meridione sono rappresentati dall’alta percentuale giovanile di disoccupazione e di indigenza.
«In questi anni caratterizzati dall’impossibilità di stare insieme fisicamente – ha spiegato Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Maiora, concessionaria del marchio Despar per il Centro-Sud – non abbiamo mai smesso di desiderare di abbracciare i meno fortunati, trasformando le cene in 4000 Sacchi della Solidarietà. Attendevamo con ansia il ritorno in presenza di questa iniziativa molto toccante, per tornare a condividere sguardi, empatia e affetto. Attraverso “Le Cene della Solidarietà” desideriamo che le persone alle prese con un momento di difficoltà si sentano destinatarie di un dono prezioso».