Si è chiuso a Villa Rendano, con una riflessione sui benefici della dieta mediterranea, il ciclo di incontri, “Giugno, il mese del benessere”, promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, con il coordinamento dell’Assessore alla salute, Maria Teresa De Marco, e la collaborazione della Fondazione “Attilio e Elena Giuliani”, presieduta da Walter Pellegrini.
La manifestazione conclusiva, molto partecipata, ha avuto un incipit di carattere istituzionale, testimoniato dalla contestuale presenza del Sindaco Franz Caruso, del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cosenza, Eugenio Corcioni. A fare gli onori di casa, l’Assessore alla salute di Palazzo dei Bruzi Maria Teresa De Marco che ha introdotto i lavori dell’ultimo appuntamento sottolineando il bilancio positivo e l’interesse suscitato dal ciclo di incontri che hanno aperto un’importante finestra di riflessione su alcune delle problematiche sanitarie più diffuse e «sulle quali – ha detto De Marco – è imprenscindibile avviare un percorso di tempestiva ed attenta prevenzione».
Tra le finalità di “Giugno, mese del benessere”, c’era – e l’Assessore De Marco lo ha detto a chiare lettere – quella di creare le premesse per far diventare Cosenza la città della prevenzione e del benessere, individuale e collettivo, e per promuovere corretti ed equilibrati stili di vita. Il Sindaco Franz Caruso ha espresso soddisfazione per l’iniziativa promossa dall’Assessore De Marco “che, non solo come medico, ma anche nella sua veste istituzionale, tiene molto alla salute dei cittadini. Il tema della salute è uno dei punti principali dell’impegno che noi abbiamo messo nero su bianco nel momento in cui abbiamo presentato il nostro programma elettorale.
«Il Sindaco è responsabile in città della salute dei cittadini, ma la sanità è competenza di altre istituzioni, in particolare della Regione e quindi dei rappresentanti dell’Azienda ospedaliera e sanitaria del territorio. Noi, però – ha aggiunto Franz Caruso – teniamo molto alla salute dei nostri concittadini perché vorremmo che la nostra sanità cambiasse e che quindi la salute nel nostro territorio fosse garantita a tutti, perché conosciamo la situazione di gravità nella quale versano le nostre strutture sanitarie».
Sul tema della dieta mediterranea, oggetto dell’incontro, Franz Caruso ha rimarcato la necessità di diffondere le buone pratiche perché si affermi la cultura della prevenzione, utilizzando i prodotti sani della nostra terra che bisogna saper selezionare. Per il primo cittadino «è importante che queste buone pratiche inizino dalla scuola ed innervino tutto il tessuto scolastico, perché molte malattie possono essere evitate seguendo una buona e sana alimentazione».
La situazione dell’Ospedale dell’Annunziata è stata poi tratteggiata dall’intervento del commissario straordinario De Salazar che ha messo a nudo le criticità, ma anche quanto è stato fatto, dal suo arrivo a Cosenza, sei mesi fa, per migliorare lo stato delle cose.
«La situazione è meno complicata di quanto appaia, c’è tanto da fare, ma sicuramente non tutto si potrà risolvere con le assunzioni di personale, se non si migliora l’organizzazione sanitaria e l’accoglienza, con rigore e serietà”. Non la pensa esattamente come il commissario De Salazar il Presidente dell’Ordine dei medici Eugenio Corcioni per il quale “quella attuale è una fase tragica per la sanità, anche se il momento è propizio per organizzarci. Stiamo continuando a sperare».
Entrando nel vivo dell’argomento dell’incontro – la dieta mediterranea – si sono avvicendati al microfono gli esperti del settore selezionati dall’Assessore De Marco. Il biologo nutrizionista Ennio Avolio ha evidenziato una crescita esponenziale nei consumi del cosìddetto “junk food” (il cibo spazzatura) consumato soprattutto dai giovani, propugnando un ritorno alla dieta mediterranea «che non si segue più neanche in Calabria che ne è stata storicamente antesignana e che viene in soccorso per tenere lontane le patologie».
Maurizio Rodighiero, della Condotta Slow Food di Cosenza e Presidente dell’Accademia del Magliocco, ha predicato attenzione massima su ciò che si mangia, tenendo da conto anche il profilo psicologico «perché se si è sereni ci sono meno difficoltà a mangiare in maniera equilibrata». Eguale attenzione per Rodighiero deve essere prestata anche alla provenienza delle materie prime. «Noi abbiamo la fortuna di risiedere in uno dei territori dove sono ancora presenti dei prodotti sani e naturali, ma non sempre abbiamo la pazienza e il tempo di andarli a cercare».
Di particolare interesse anche i contributi che sono venuti da medico di base Tullio Chimenti e dal medico dello sport Nino Avventuriera. Chimenti ha tracciato un puntuale excursus storico della dieta mediterranea i cui primi vagiti risalgono agli anni cinquanta, subito dopo il secondo conflitto mondiale, e il cui primo avamposto in Calabria è stato Nicotera. Il monito finale di Tullio Chimenti non ammette scusanti: «O si torna al passato, al cibo dei contadini e dei coltivatori diretti, o stiamo raccontando solo favole».
Il dottor Avventuriera, medico dello sport e responsabile sanitario del Cosenza calcio ha, infine, sottolineato che la dieta mediterranea deve accompagnarsi alla pratica dello sport che deve, però, avvenire responsabilmente, senza eccessi, specie dopo aver superato una certa età. «Lo sport va praticato in piena coscienza di ciò che si fa».
I lavori sono stati moderati dall’organizzatrice di eventi, Anna Laura Mattesini. Nel corso dell’incontro, sono stati proiettati due video. Il primo realizzato dagli allievi della II C della scuola media “De Coubertin” di Rende, coordinati dalla professoressa Anna Giulia Scalzo, che hanno sviluppato un percorso per riflettere sull’importanza del cibo al fine di condurre una vita sana.
Il secondo video si deve invece agli studenti del Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza dove è stato sviluppato, su iniziativa dell’Asia, il progetto “Pre.Di.Re” di prevenzione e diagnosi delle malattie renali, rivolto agli studenti degli istituti secondari superiori della città, al fine di monitorare e prevenire l’insorgere di alcune patologie, di carattere renale, che, se trascurate, possono condurre alla cronicizzazione.
La manifestazione è stata conclusa da una degustazione di prodotti. a cura del Cafè Alzheimer di Cosenza, struttura inaugurata lo scorso 15 marzo e frutto di un progetto che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, insieme all’Assessore Maria Teresa De Marco, ha promosso con l’Associazione “Il mio blu”, rappresentata dal responsabile Mimmo Mazzei. (rcs)