A Siderno focus sulla Dieta Mediterranea

di ARISTIDE BAVAL’importanza della dieta mediterranea, anche a fini curativi, è stata messa a fuoco nel corso di un convegno che si è tenuto presso l’ Istituto Alberghiero Dea Persefone di Siderno e che ha registrato la presenza, in qualità di relatori, del presidente nazionale dell’Accademia Dieta Mediterranea, Antonio Leonardo Montuoro, e del Copresidente dell’Associazione Adimen di Nicotera, Salvatore Reggio.

L’incontro è stato aperto con un breve intervento della prof.ssa Elena Canale che, a nome dell’ Istituto scolastico, ha ringraziato i relatori per la loro presenza e i numerosi ospiti che, unitamente agli studenti hanno partecipato all’evento. Poi sono stati Antonio Leonardo Montuoro che ha parlato in maniera approfondita degli studi che sono stati fatti sulla dieta Mediterranea  e dei benefici che essa può portare e, quindi, Salvatore Reggio che si è soffermato sulle esperienze positive riscontrate in Calabria.

È stato ricordato che la Dieta Mediterranea è Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco  e che riveste  un suo valore storico, sociale, medico e di salute  ed è Rappresentativa  di un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari oltre  che un fenomeno che è  diventato anche materia di studio. Quindi Reggio ha anticipato che è in corso di svolgimento un progetto itinerante (partito  proprio da Siderno), che le due Associazioni svilupperanno insieme  favorendo anche la conoscenza dell’imprenditoria e cercando di motivare ristoranti e chef con opportuni riconoscimenti.

In questa ottica sono stati premiati due ristoranti di eccellenza del territorio, l’Osteria “Ritrovo dei Picari” di Grotteria (premio consegnato ad Antonello Zavaglia) e “la Taverna del Borgo” di Mammola (premio consegnato a Nunzio Pisano). Subito dopo sono stati nominati come “ambasciatori della dieta mediterranea” e insigniti dell’apposita fascia lo chef Giuseppe Trimboli di Gioiosa Jonica, premiato dall’assessora di quel Comune Lidia Ritorno, e lo chef  di Lureana di Borrelo Domenico Cognetta, premiato dal sindaco della sua città, Alberto Morano.

Dai quattro premiati è partito un significativo messaggio indirizzato agli studenti dell’ Alberghiero invitati a lavorare con passione  e forti della convinzione che, alla fine, i successi nel delicato campo della ristorazione certamente arriveranno. Brevi interventi sono stati fatti anche dagli amministratori comunali dei quattro centri interessati. L’assessore alla cultura, Francesca Lo Presti, e il consigliere Fabrizio Figliomeni per Siderno, il sindaco Stefano Raschellà per Mammola, il sindaco Morano per Laureana di Borrello e l’assessore Lidia Ritorto per Gioiosa Ionica.

Un attestato di merito per il proficuo lavoro che sta facendo è stato consegnato anche all’ Istituto Alberghiero «che si è distinto negli anni con iniziative di largo respiro che hanno forgiato molti studenti». L’incontro, non a caso, si è concluso con un ricco e significativo buffet preparato da studenti e docenti della scuola.  (ab)

All’Alberghiero di Locri-Siderno un evento sulla Dieta Mediterranea

di ARISTIDE BAVALa dieta mediterranea oggi rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari che sono stati diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, ed è da ciò che deriva il nome, ispirato principalmente alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni ’60. Un fenomeno che è  diventato anche materia di studio.

E, in questa ottica, nel  quadro operativo del progetto Ristoranti di Eccellenza Dieta Mediterranea e Ambasciatori della Dieta Mediterranea italiana di Riferimento, l’Istituto Alberghiero Locri-Siderno ospiterà mercoledì 10 aprile un evento sulla Dieta Mediterranea nell’ambito delle previsioni didattiche di Alternanza Scuola-Lavoro.

L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con l’Accademia Internazionale Dieta Mediterranea e con l’Associazione Dieta Mediterranea “Adimen” di Nicotera.

La Dieta Mediterranea non ha bisogno di presentazione, essendo diventata la voce tra le più note nel mondo (una ricerca dell’Università del Minnesota ha rilevato essere la parola di settore più cliccata nell’universo informatico) La sua elezione a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco la dice lunga sul suo valore storico, sociale, medico e di salute.

Il programma dell’evento prevede per le ore 10 i saluti della dirigente scolastica Maria Rosaria Russo e quello delle autorità istituzionali e associative. Seguiranno due relazioni, rispettivamente  del dott. Antonio Leonardo Montuoro e del dott. Salvatore Reggio, rispettivamente presidente dell’Accademia Dieta Mediterranea e co-presidente dell’Associazione Adimen.

La mattinata proseguirà con la premiazione di due ristoranti di eccellenza, l’Osteria Ritrovo dei Picari di Grotteria e la Taverna del Borgo di Mammola. A seguire anche la premiazione di due Ambasciatori della Dieta Mediterranea, lo chef Giuseppe Trimboli e lo chef Domenico Cognetta. La mattinata  si concluderà con uno show cooking preparato dagli studenti dell’Istituto alberghiero con il tocco di maestria dei due chef premiati.

Per l’occasione viene ricordato che gli studi sulla Dieta Mediterranea sono stati condotti in Calabria nel 1957 con uno studio pilota che si è svolto a Nicotera, con lo sguardo rivolto all’intero territorio regionale. Sono note sono, infatti, le visite ed indagini di raffronto e acquisizione dati che l’equipe medica insediatasi a Nicotera guidata da Ancel Keys, padre scientifico della Dieta Mediterranea e composta dai migliori studiosi e scienziati provenienti dai sette Paesi che costituivano il Seven Countries Study, tra cui il cardiologo Paul Dudley White, medico personale del Presidente degli Stati Uniti d’America, sviluppatesi in altri centri calabresi.

Da allora le associazioni adesso interessate all’evento di Siderno costituite ed operanti senza scopo di lucro, sulla scia del loro impegno divulgativo, hanno realizzato, su base rigorosamente scientifiche, un Disciplinare che definisce i requisiti che devono avere le pietanze per essere considerate alimenti della Dieta Mediterranea (I.A.M. indice adeguatezza Mediterranea). (ab)

 

Il presidente Mancuso: Occorre incentivare proposte del “mangiar bene”

«Sono convinto che occorra incentivare le proposte del ‘mangiar bene’, partendo dalla dieta mediterranea». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, alla tavola rotonda organizzata dall’Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica a Catanzaro.

«Occorre – ha aggiunto – visto il ruolo che gioca la tipicità, implementare la strategia di valorizzazione dei prodotti gastronomici dei nostri territori,  puntando su storytelling, cultura e consapevolezza».

«Giunta e Consiglio regionale – ha ricordato – sono impegnati nella  promozione dei prodotti calabresi, attraverso interventi mirati. Il Consiglio regionale ha, ad esempio, istituito da poco l’ Osservatorio sullo sport e approvato la legge sui ‘Cammini’ che la Calabria ancora non aveva, con l’obiettivo di sviluppare l’offerta culturale, enogastronomica e di accoglienza turistica. Abbinando  il ‘mangiare sano’ con l’attività motoria, per infondere la cultura del benessere».

«Un benessere individuale – ha proseguito – che passa necessariamente da una corretta alimentazione e dal frequente esercizio fisico. Condotte da incentivare, perché non solo portano ‘salute’, ma consentono di prevenire patologie che altrimenti si scaricherebbero sul Servizio sanitario che sicuramente ha bisogno di essere sgravato laddove possibile». (rcz)

COSENZA – La dieta mediterranea protagonista a Villa Rendano

Si è chiuso a Villa Rendano, con una riflessione sui benefici della dieta mediterranea, il ciclo di incontri, “Giugno, il mese del benessere”, promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, con il coordinamento dell’Assessore alla salute, Maria Teresa De Marco, e la collaborazione della Fondazione “Attilio e Elena Giuliani”, presieduta da Walter Pellegrini.

La manifestazione conclusiva, molto partecipata, ha avuto un incipit di carattere istituzionale, testimoniato dalla contestuale presenza del Sindaco Franz Caruso, del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cosenza, Eugenio Corcioni. A fare gli onori di casa, l’Assessore alla salute di Palazzo dei Bruzi Maria Teresa De Marco che ha introdotto i lavori dell’ultimo appuntamento sottolineando il bilancio positivo e l’interesse suscitato dal ciclo di incontri che hanno aperto un’importante finestra di riflessione su alcune delle problematiche sanitarie più diffuse e «sulle quali – ha detto De Marco – è imprenscindibile avviare un percorso di tempestiva ed attenta prevenzione».

Tra le finalità di “Giugno, mese del benessere”, c’era – e l’Assessore De Marco lo ha detto a chiare lettere – quella di creare le premesse per far diventare Cosenza la città della prevenzione e del benessere, individuale e collettivo, e per promuovere corretti ed equilibrati stili di vita. Il Sindaco Franz Caruso ha espresso soddisfazione per l’iniziativa promossa dall’Assessore De Marco “che, non solo come medico, ma anche nella sua veste istituzionale, tiene molto alla salute dei cittadini. Il tema della salute è uno dei punti principali dell’impegno che noi abbiamo messo nero su bianco nel momento in cui abbiamo presentato il nostro programma elettorale.

«Il Sindaco è responsabile in città della salute dei cittadini, ma la sanità è competenza di altre istituzioni, in particolare della Regione e quindi dei rappresentanti dell’Azienda ospedaliera e sanitaria del territorio. Noi, però – ha aggiunto Franz Caruso – teniamo molto alla salute dei nostri concittadini perché vorremmo che la nostra sanità cambiasse e che quindi la salute nel nostro territorio fosse garantita a tutti, perché conosciamo la situazione di gravità nella quale versano le nostre strutture sanitarie».

Sul tema della dieta mediterranea, oggetto dell’incontro, Franz Caruso ha rimarcato la necessità di diffondere le buone pratiche perché si affermi la cultura della prevenzione, utilizzando i prodotti sani della nostra terra che bisogna saper selezionare. Per il primo cittadino «è importante che queste buone pratiche inizino dalla scuola ed innervino tutto il tessuto scolastico, perché molte malattie possono essere evitate seguendo una buona e sana alimentazione».

La situazione dell’Ospedale dell’Annunziata è stata poi tratteggiata dall’intervento del commissario straordinario De Salazar che ha messo a nudo le criticità, ma anche quanto è stato fatto, dal suo arrivo a Cosenza, sei mesi fa, per migliorare lo stato delle cose.

«La situazione è meno complicata di quanto appaia, c’è tanto da fare, ma sicuramente non tutto si potrà risolvere con le assunzioni di personale, se non si migliora l’organizzazione sanitaria e l’accoglienza, con rigore e serietà”. Non la pensa esattamente come il commissario De Salazar il Presidente dell’Ordine dei medici Eugenio Corcioni per il quale “quella attuale è una fase tragica per la sanità, anche se il momento è propizio per organizzarci. Stiamo continuando a sperare».

Entrando nel vivo dell’argomento dell’incontro – la dieta mediterranea – si sono avvicendati al microfono gli esperti del settore selezionati dall’Assessore De Marco. Il biologo nutrizionista Ennio Avolio ha evidenziato una crescita esponenziale nei consumi del cosìddetto “junk food” (il cibo spazzatura) consumato soprattutto dai giovani, propugnando un ritorno alla dieta mediterranea «che non si segue più neanche in Calabria che ne è stata storicamente antesignana e che viene in soccorso per tenere lontane le patologie».

Maurizio Rodighiero, della Condotta Slow Food di Cosenza e Presidente dell’Accademia del Magliocco, ha predicato attenzione massima su ciò che si mangia, tenendo da conto anche il profilo psicologico «perché se si è sereni ci sono meno difficoltà a mangiare in maniera equilibrata». Eguale attenzione per Rodighiero deve essere prestata anche alla provenienza delle materie prime. «Noi abbiamo la fortuna di risiedere in uno dei territori dove sono ancora presenti dei prodotti sani e naturali, ma non sempre abbiamo la pazienza e il tempo di andarli a cercare».

Di particolare interesse anche i contributi che sono venuti da medico di base Tullio Chimenti e dal medico dello sport Nino Avventuriera. Chimenti ha tracciato un puntuale excursus storico della dieta mediterranea i cui primi vagiti risalgono agli anni cinquanta, subito dopo il secondo conflitto mondiale, e il cui primo avamposto in Calabria è stato Nicotera. Il monito finale di Tullio Chimenti non ammette scusanti: «O si torna al passato, al cibo dei contadini e dei coltivatori diretti, o stiamo raccontando solo favole».

Il dottor Avventuriera, medico dello sport e responsabile sanitario del Cosenza calcio ha, infine, sottolineato che la dieta mediterranea deve accompagnarsi alla pratica dello sport che deve, però, avvenire responsabilmente, senza eccessi, specie dopo aver superato una certa età. «Lo sport va praticato in piena coscienza di ciò che si fa».

I lavori sono stati moderati dall’organizzatrice di eventi, Anna Laura Mattesini. Nel corso dell’incontro, sono stati proiettati due video. Il primo realizzato dagli allievi della II C della scuola media “De Coubertin” di Rende, coordinati dalla professoressa Anna Giulia Scalzo, che hanno sviluppato un percorso per riflettere sull’importanza del cibo al fine di condurre una vita sana.

Il secondo video si deve invece agli studenti del Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza dove è stato sviluppato, su iniziativa dell’Asia, il progetto “Pre.Di.Re” di prevenzione e diagnosi delle malattie renali, rivolto agli studenti degli istituti secondari superiori della città, al fine di monitorare e prevenire l’insorgere di alcune patologie, di carattere renale, che, se trascurate, possono condurre alla cronicizzazione.

La manifestazione è stata conclusa da una degustazione di prodotti. a cura del Cafè Alzheimer di Cosenza, struttura inaugurata lo scorso 15 marzo e frutto di un progetto che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, insieme all’Assessore Maria Teresa De Marco, ha promosso con l’Associazione “Il mio blu”, rappresentata dal responsabile Mimmo Mazzei. (rcs)

NICOTERA (VV) – L’incontro su “Magliocco, e anche canino”

Giovedì 18 maggio, a Nicotera, alle 18, nella sede municipale, si terrà il confronto dal titolo Magliocco, e anche canino, da Nicotera verso il mondo organizzato dall’Amministrazione comunale.

L’appuntamento aprirà una stagione di importanti iniziative che il governo della cittadina vuole attivare per innescare un dialogo operativo tra le diverse anime della società che si occupano di agricoltura, turismo e valorizzazione delle peculiarità territoriali, partendo da due importanti attrattori: la Dieta Mediterranea e la grande capacità turistica dell’area.

Il focus sul Magliocco canino è il punto di partenza di una più vasta progettualità che muove dal vitigno rappresentativo del vibonese e che si propone l’obiettivo di innescare un modello virtuoso per fare dei marcatori distintivi del territorio una leva di sviluppo partendo dal fascino del territorio e dalla sua grande biodiversità.

All’evento sono stati invitati Vitaliano Papillo, Presidente del Gal (Gruppo Azione Locale) Serre Vibonesi, Renato Marvasi, Presidente Associazioni Viticoltori Vibonesi, Maria Teresa Russo docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Gennaro Convertini, Presidente dell’enoteca regionale, Casa dei Vini di Calabria, Giovanni Gagliardi, editor di vinocalabrese.it e Giacomo Giovinazzo, Direttore generale del Dipartimento agricoltura della Regione Calabria.

A tirare poi le somme del dibattito, moderato da Domenico Silipo, dell’azienda Casa Comerci di Badia di Nicotera, saranno poi Gianluca Gallo, assessore regionale all’agricoltura e Rosario Varì, Assessore regionale allo sviluppo economico e agli attrattori culturali. (rvv)

 

Il progetto Diaita per salvaguardare la dieta mediterranea

La Regione Calabria vuole puntare sempre più sulla ricerca scientifica come volano di sviluppo del territorio e di miglioramento della qualità della vita.

«Sono, infatti, oltre 10 milioni di euro i finanziamenti concessi nell’ambito dell’Avviso Living Lab del Por Calabria 2014/2020 promosso dal Dipartimento Istruzione, Alta Formazione e Ricerca, guidato dal Dg Maria Francesca Gatto e seguito dal Dirigente di settore Anna Perani», ha dichiarato il vicepresidente con delega al ramo Giusi Princi, che evidenzia i 24 Progetti ammessi, e gli oltre 50 beneficiari, tra Aziende, Università, Enti di ricerca, Associazioni, Enti locali.

Proprio in tale ottica rientra l’importante progetto Diaita – Modelli innovativi e piattaforme prototipali avanzate per il recupero identitario della Dieta Mediterranea, finanziato con circa 400mila euro.

«Proposto dal Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, da un partenariato formato da Aziende dei settori dell’Agroindustria e dai Comuni di Tropea, Parghelia, Soriano Calabro e Gerocarne – ha spiegato Giusi Princi – mira a preservare la qualità, la sicurezza e l’autenticità dei prodotti alimentari della Dieta Mediterranea della Calabria attraverso apposita banca dati, denominata Me.di.ca, piattaforma che, mediante un sistema di alta tecnologia, consentirà di certificate la genuinità del sistema Diaita Mediterranea attraverso la codifica dell’autenticità, della sicurezza alimentare, della qualità nutrizionale e funzionale, ma anche della sostenibilità delle pratiche adottate, della interazione tra cibo, tradizioni e contesto».

«La Dieta Mediterranea è molto più di un elenco di alimenti o di una mera tabella nutrizionale –  ha aggiunto Princi – è uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, tradizioni e rituali concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione del cibo. Autenticità da salvaguardare, in linea con il riconoscimento nel 2010 della Dieta Mediterranea quale Patrimonio culturale immateriale, riconoscendo con questa definizione le pratiche tradizionali, le conoscenze e le abilità che si sono tramandate di generazione in generazione nel nostro Paese».

«Settore agroalimentare – ha specificato il vicepresidente Giusi Princi – che nella nostra Regione è in forte espansione grazie al prezioso lavoro che sta ponendo in essere l’Assessore al ramo Gianluca Gallo. In conclusione, sono molto soddisfatta della qualità del Progetto, che recupera le nostre matrici identitarie tramite le nuove tecnologie, rappresentando un modello di prodotti e servizi innovativi, che collegano impresa, università e territorio Esperienze che costituiscono le fondamenta per proseguire, con il nuovo Por Calabria 2021/2017, il percorso avviato con il ‘Living Lab’, per rafforzare il nostro sistema regionale dell’innovazione e della ricerca, su cui stiamo fortemente puntando con il Presidente Roberto Occhiuto». (rcz)

Venerdì a Vibo il convegno scientifico sulla Dieta Mediterranea di Nicotera

Venerdì 20 gennaio, a Vibo Valentia, a Palazzo Gagliardi, alle 17.30, è in programma il convegno scientifico sulla Dieta Mediterranea di Nicotera promosso dalla Filitalia International di Vibo Valentia in collaborazione con la webtv dei Calabresi nel mondo www.kalabriatv.it.

 A partecipare all’evento ci saranno luminari della medicina, ricercatori e medici, con lo scopo di promuovere ancora di più un patrimonio che la Calabria ancora non sfrutta a pieno. I lavori, che saranno condotti dal nostro direttore e Presidente della Filitalia di Vibo Valentia, Nicola Pirone, saranno aperti dal saluto della Presidente della Filitalia International, Casa Madre di Philadelphia, Paula Bonavitacola.

Successivamente si passerà agli interventi con gli ospiti di caratura internazionale. Il primo sarà il dottor Professor Pasquale Francesco Nestico, MD, FACC. Clinical Professor of Medicine (Cardiology), Sidney Kimmel Medical College, Thomas Jefferson University di Philadelphia che si occuperà de “La dieta Mediterranea vista dagli occhi di un Cardiologo”. Dopo il cardiologo nativo di Isca sullo Ionio e fondatore della Filitalia International, toccherà al professor Antonio Montuoro, Direttore Odmir – Osservatorio Dieta Mediterranea, Presidente Acc. Intern. Dieta Mediterranea di Nicotera che si soffermerà sulla “Dieta Mediterranea e lo stile di vita”.

Il chapter di Vibo Valentia della Filitalia International è uno dei pochi che valorizza i propri soci e il terzo intervento toccherà alla dottoressa Adele Cinquegrana, neo laureata in Scienze Nutraceutiche e Alimenti Funzionali, che si occuperà degli “Alimenti Funzionali della Dieta Mediterranea”. Dall’Italia ai Caraibi, dove le similitudini con i cibi di casa nostra sono numerose e su questo tema e sulla Dieta Mediterranea per la prevenzione e il controllo delle malattie metaboliche a Cuba si occuperà la dottoressa Rocio Angulo Mendez dell’Università di Scienze mediche di Holguin.

A chiudere il primo appuntamento scientifico, direttamente dalla California ci sarà la dottoressa Christen Kaplan, Chief Executive Officer at Integrative Wholistic Diagnostics che parlerà della “Valutazione dei fattori metabolici attraverso lo strumento Ans (Autonomic Nervous System devise)”.

L’evento sarà disponibile nelle prossime settimane sul nostro sito internet. L’obiettivo del chapter di Vibo Valentia della Filitalia International è quello di promuovere la Dieta Mediterranea di riferimento di Nicotera nel mondo, con il coinvolgimento di studiosi e in particolare degli altri chapter in Italia e all’estero.

In chiusura, l’Associazione Contadini di Maierato offrirà ai presenti una degustazione dei prodotti tipici della Dieta Mediterranea. (rvv)

Progetto Dieta Mediterranea, l’Associazione Direttori d’Albergo firma intesa con Accademia Internazionale Dieta Mediterranea

Importante protocollo d’intesa è stato firmato tra l’Associazione Direttori d’Albergo e l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento Biologico, con l’obiettivo di valorizzare la destinazione turistica “Calabria” come meta che deve farsi conoscere principalmente per la sua cultura e lo stile di vita salutare generato dall’equilibrio di nutrienti e il giusto apporto calorico dei prodotti enogastronomici identitari utilizzati per la dieta mediterranea.

La ratifica del protocollo d’intesa, già firmata con il presidente nazionale Ada, Alessandro D’Andrea, è avvenuta a Nicotera tra il presidente Antonio Leonardo Montuoro e il presidente regionale, Francesco Gentile.

Con l’accordo, per raggiungere gli obiettivi prefissati, le parti prevedono di istituire una struttura di coordinamento quale organismo permanente di consultazione che sarà programmata dal segretario Ada Calabria e project manager Marco Borgese, che è già impegnato con l’Accademia nella realizzazione del portale turistico culturale “mediterranean identity” che mira a promuovere la storia enogastronomica regionale e la dieta mediterranea.

Un sito che metterà in rete l’industria turistico-ristorativa e gli stakeholder, i prodotti identitari certificati e le aziende produttrici, i Presìdi Slow Food e i Distretti del Cibo e Turistici, gli istituti di formazione professionale in campo enogastronomico e alberghiero, dando risalto agli studi del Comitato Scientifico dell’Accademia che certificheranno gli alimenti, i piatti regionali e mediterranei che hanno nutrienti dotati dell’azione genomica in grado di modulare il dna delle cellule umane con benefici alla salute e che confluiranno nei menu proposti dalle strutture ricettive gestite da soci Ada. 

Il partenariato pubblico-privato è nato anche per i comuni obiettivi di far scoprire la destinazione calabrese come territorio sensibile alle problematiche della corretta alimentazione, alla cultura enogastronomica, allo stile di vita mediterraneo, ai temi della salute e del benessere oltre alla consacrazione avuta dalla città di Nicotera come laboratorio vivente della Dieta Mediterranea dallo Studio Pilota e dal Seven Countries Study, che hanno dato vita al riconosciuto dell’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, tanto da ottenere altresì, da parte della Fao e dell’Oms l’approvazione come misura per combattere le malattie croniche.

Vi sono tutte le condizioni per attrarre potenziali turisti da ogni parte del mondo creando un sistema regionale che dia loro l’opportunità di ricevere un servizio di qualità e una scelta di materie prime certificate dalla Dieta Mediterranea, costruendo un valido esempio esportabile nelle altre regioni italiane come “buona pratica”. Un obiettivo ambizioso per recuperare la memoria enogastronomica locale educando al gusto dei buoni sapori in tavola, promuovendo scambi di conoscenze ed esperienze che vedranno gli operatori turistici primi ambasciatori del proprio luogo.

L’incontro si è chiuso con uno sguardo rivolto al prossimo futuro che vedrà impegnati i manager alberghieri e i membri dell’Accademia a organizzare gli “Stati Generali della Dieta Mediterranea” in Calabria. (rvv)

COSENZA – L’Accademia Italiana della Cucina e Lions Club Cs promuovono la Dieta Mediterranea

L’Accademia Italiana di Cucina e il Lions Club di Cosenza si sono unite per promuovere la Dieta Mediterranea, che «continua a rappresentare un riferimento globale per nutrizionisti ed alimentaristi».

«In tale ambito – hanno dichiatato Rosario Branda, delegato di Cosenza dell’Accademia e Francesco Amato, presidente del Lions Club Cosenza – abbiamo inteso promuovere un incontro scientifico e divulgativo sul tema, approfondendo gli aspetti legati all’olio d’oliva ed ai suoi benefici rispetto alla prevenzione delle patologie cardiocircolatorie e vascolari».

L’incontro, che rientra nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e giunta alla quinta edizione, ha visto relatore il dottore Vincenzo Montemurro, vicepresidente della Fondazione Italiana del Cuore della Società Italiana di Cardiologia.

«La dieta mediterranea – ha sottolineato Branda – piuttosto che come un semplice regime alimentare, si è affermata nel tempo come un sano ed equilibrato stile di vita. Ne fanno parte una alimentazione varia con privilegio di verdure e frutta di stagione, legumi, carboidrati e proteine accompagnati da un buon bicchiere di vino e con l’utilizzo esclusivo dell’olio extra vergine di oliva, come condimento, senza dimenticare una corretta ed attenta attività fisica».

Per il presidente dottore Francesco Amato, «parafrasando una massima filosofica si potrebbe affermare che siamo quello che mangiamo, per cui occorre molta cura ed attenzione in direzione di una alimentazione sana utile ad abbassare il profilo di rischio cardiovascolare, che sappia dispiegare una azione antitumorale agendo come fattore di prevenzione generale per tante patologie».

Molto seguita ed apprezzata la relazione del dottore Montemurro, che ha tracciato il profilo storico e le origini delle abitudini alimentari delle popolazioni meridiane, centrando il focus sui notevoli benefici derivanti dall’uso dell’olio d’oliva, ripercorrendo ed illustrando i risultati delle numerose ricerche scientifiche dedicate, arricchite di utili e preziosi consigli pratici.

Il prossimo appuntamento programmato dalla Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina sarà a cura del vice delegato dottore Pietro Vivona che tratterà gli ulteriori aspetti legati alla “Dieta mediterranea quale stile di vita sano e modello di alimentazione alla portata di tutti. (rcs)

In copertina, Rosario Branda e il presidente Francesco Amato

Orlandino Greco (Idm) scrive al ministro Bellanova: restituire alla Calabria paternità della ‘Dieta Mediterranea’

Il segretario federale di Italia del MeridioneOrlandino Greco, in occasione dei 10 anni del riconoscimento della dieta Mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco, ha scritto una lettera al ministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, chiedendo che sia restituita la paternità della Dieta Mediterranea alla Calabria.

Il segretario, infatti, ha evidenziato come «Pollica viene ancora indicata come città depositaria indiscussa di questo grande patrimonio della dieta mediterranea. È vero: Pollica è stata la città dove ha vissuto Ancel Keys, ma la codifica del Seven Countries Study avvenne a Nicotera. Lei, certamente, saprà che la Regione Calabria, nel novembre del 2017, proprio in virtù di quegli studi realizzati a Nicotera da Keys e Fidanza, approvò all’unanimità in consiglio regionale la legge sulla Valorizzazione della dieta mediterranea di riferimento di Nicotera».

«Dopo 70 anni stile di vita e modello alimentare – ha detto ancora Greco – fondamenti della dieta mediterranea italiana di riferimento, sono riscontrabili e rintracciabili esattamente laddove questa nasce, in Calabria. Scientificamente i “nostri” prodotti alimentari posseggono le caratteristiche nutrizionali che validano gli aspetti benefici della dieta, proprietà organolettiche specifiche e calcolate attraverso l‘Indice di Adeguatezza Mediterranea (Iam). Alla base della Legge vi era e vi è la promozione di corretti modelli nutrizionali che aiutano a prevenire le malattie cronico degenerative e la disponibilità di materie prime rispondenti a criteri di sicurezza, qualità e integrità alimentare per mantenere e migliorare lo stato di salute. Peculiarità ed eccellenze di questa terra che si pongono come prospettiva di sviluppo d’interi territori e crescita economica e sociale, un impatto positivo e fortemente qualificante non solo sulle produzioni agroalimentari ma anche sulle attività dell’enogastronomia e culturali rappresentando volano di sviluppo».

«La Dieta Mediterranea italiana di riferimento di Nicotera – ha proseguito il segretario federale di Italia del Meridione – è, ormai, riconosciuta anche dai tabloid internazionali e sta portando le nostre eccellenze, le peculiarità e il valore nutrizionale calabrese nel resto del mondo. Sono state messe in campo azioni, progetti e iniziative che hanno tenuto in alta considerazione la costituzione di una rete operativa aperta alla partecipazione di enti, associazioni, aziende, operanti nei diversi settori della ricerca, della cultura, della salute, dell’istruzione, della produzione e distribuzione e dell’associazionismo. Si sono attivati partenariati con i Paesi del Seven Country Studies, in particolare con la Grecia; diversi i bandi diretti a sostenere lo sviluppo di filiere enogastronomiche dedicate alla commercializzazione dei prodotti tipici e lo scorso anno è stata ufficializzata la nascita dell’Odmir, l’Osservatorio della Dieta Mediterranea Italiana di riferimento, l’organismo con funzioni consultive, programmatiche e di monitoraggio per la promozione della stessa. Molti gli eventi organizzati dove la Calabria è stata protagonista; a Nicotera si è tenuto il primo meeting internazionale sulla Dieta Mediterranea e poi Bruxelles, New York, Atene, Parigi, Londra. Fiere, incontri, expo nazionali e internazionali sono diventate vetrine d’eccellenza dei nostri prodotti; qualità, gusto, sapori e profumi che raccontano territori e comunità (alta ancora la percentuale di ultra centenari) e che diventano i migliori messaggeri di questa terra, c’è chi l’ha definita l’emblema del Made in Italy all’estero».

«Un patrimonio calabrese – ha aggiunto – che, finalmente, ha raggiunto lo scenario internazionale, un risultato che mi ha reso particolarmente orgoglioso del lavoro svolto in consiglio regionale per l’approvazione della legge e che finalmente ha fatto luce sugli studi di Ancel Keys a Nicotera sul rapporto tra benessere, alimentazione e stile di vita. Restituire alla Calabria la paternità di questa ricchezza significa esserne, attraverso le proprie eccellenze, portavoce nel mondo ed è per questo che quel lavoro di conoscenza e promozione deve continuare».

«Tutto questo – ha concluso – per dirle che trovo oltremodo offensivo che non siano state coinvolte, nei vari incontri promossi per la ricorrenza, la città di Nicotera e la Regione Calabria e che si continui a non considerare questa regione nei vari tavoli e appuntamenti che hanno oggetto la dieta mediterranea. Ancora più inquietante è il silenzio delle istituzioni calabresi che non difendono un patrimonio così importante per la nostra regione. Mi auguro che si rimedi immediatamente coinvolgendo la comunità di Nicotera e tutta la Calabria in un processo di valorizzazione di un patrimonio che la scienza ha definito ma che la politica continua irresponsabilmente ad ignorare». (rrm)