De Lorenzo (idm): No alle discariche, la Regione intervenga

Rita De Lorenzo, vice segretaria Regionale di Italia del Meridione, è intervenuta in merito alle discariche, ribadendo il suo “no” e chiedendo alla Regione di intervenire, 1al fine di verificare (per tutte le discariche situate nel territorio calabrese) la sussistenza dei requisiti per il loro corretto funzionamento e ove tali requisiti non fossero, anche in minima parte, rispettati, di attivarsi per la loro definitiva chiusura, messa in sicurezza e bonifica».

«In questi giorni si sono riaccesi i riflettori sulla riapertura della discarica di Melicuccà situata in località la “Zingara” ubicata nello stesso bacino del Torrente Arena – Acqua di Vina – ha spiegato –  torrente sul quale insistono gli impianti di captazione dell’acquedotto che rifornisce i Comuni di Palmi, Melicuccà, e Seminara e serve circa 20.000 cittadini. Un ulteriore rischio per la collettività è rappresentata dalla discarica  di Comunia, sita nel Comune di Motta San Giovanni, posizionata in un luogo ad alto pericolo di frana: sono infatti evidenti i segnali del dissesto in atto e le vistose fratture di tensione su cui poggia la strada, che testimoniano incipienti fenomeni franosi; inoltre i cumuli di rifiuti più volte durante l’anno sprigionano fumi tossici. Entrambe le discariche, collocate a breve distanza dai centri abitati, anche se per motivi differenti, non devono essere assolutamente riaperte».

«Sono intervenuta più volte su questo tema – ha proseguito – da tecnico più che da politico; mi chiedo come mai si insista ancora sulla riapertura di queste opere situate in zone non idonee? zone franose, vicini a centri abitati, altamente sismiche, su falde acquifere. Il codice ambiente stabilisce che le discariche non vanno ubicati in aree interessate da fenomeni quali faglie attive, aree a rischio sismico di 1a categoria, aree interessate da attività vulcanica, ivi compresi i campi solfatarici; in corrispondenza di doline, inghiottitoi o altre forme di carsismo superficiale; in aree dove i processi geologici superficiali quali l’erosione accelerata, le frane, l’instabilità dei pendii, le migrazioni degli alvei fluviali potrebbero compromettere l’integrità della discarica e delle opere ad essa connesse; in aree soggette ad attività di tipo idrotermale; in aree esondabili, instabili e alluvionabili; vicino ai centri abitati».

«Le discariche possono essere autorizzate solo se le caratteristiche del luogo – ha concluso – per quanto riguarda le condizioni di cui sopra, o le misure correttive da adottare, indichino che la discarica non costituisca un grave rischio ecologico. Personalmente, credo che le discariche non rappresentino una misura efficace per lo smaltimento dei rifiuti ma soltanto, e se adeguatamente controllate e sorvegliate, un’alternativa provvisoria ad una messa a sistema del ciclo integrato dei rifiuti nel rispetto dei criteri per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo sostenibile, soprattutto in una terra come la Calabria che gode di un patrimonio ambientale unico semmai da tutelare e valorizzare, così come il benessere e la salute delle sue comunità». (rrm)

Rifiuti, la presidente Succurro ha riaperto le discariche di Cassano allo Ionio e Vetrano

La presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, ha firmato la riapertura delle discariche di Cassano allo Ionio e Vetrano «per evitare il caos, montagne di spazzature nelle strade, un salasso economico ai calabresi e danni al turismo».

«Ero stata sollecitata dal commissario dell’Autorità unica calabrese – ha spiegato la presidente – in materia di acqua e rifiuti, Bruno Gualtieri. Inoltre, avevo acquisito il parere dell’Arpacal e ascoltato la voce dei sindaci, preoccupatissimi di ripiombare in una situazione di emergenza ambientale, specie in piena estate e con la stagione turistica che procede a gonfie vele».

«Sarei stata cieca e irresponsabile, se non avessi pensato al bene dei Comuni e in primo luogo dei cittadini, che – sottolinea la presidente Succurro – avrebbero dovuto subire aumenti tariffari a causa dell’obbligato invio dei rifiuti fuori regione, con esborsi insopportabili».

«Grazie a questa ordinanza, invece, i territori potranno respirare, posto che la Regione Calabria, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, sta risolvendo con coraggio – ha concluso Succurro – i vecchi problemi di gestione dei rifiuti». (rcs)