Dizionario biografico della Calabria. già 800 schede complete

di PINO NANO – Cresce sempre di più l’Enciclopedia dei Calabresi che hanno fatto la storia della Calabria e che il giornalista e scrittore Pantaleone Sergi coordina con grande passione e grande rigore professionale per conto dell’ ICSAIC, l’Istituto per la Storia dell’Antifascismo.

Approfitta del giorno di ferragosto Pantaleone Sergi – giornalista, storico inviato di Repubblica e oggi anche scrittore affermato per via dei suoi romanzi di successo (il primo a destra nella foto con Mattarella) – per annunciare che la sua “macchina da guerra” non si ferma neanche in estate, e che il Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea è arrivato a quasi 800 personaggi calabresi biografati e raccontati con metodo scientifico.

Una vera e propria Enciclopedia dei personaggi che hanno segnato la storia della Calabria, e che Pantaleone Sergi di fatto dirige per conto dell’ICSAIC – l’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo – di cui è presidente l’ex parlamentare cosentino Paolo Palma – con la passione di un cronista alle sue prime armi.

Si affida ad una mail il vecchio cronista per annunciare il suo nuovo traguardo: «Con la collaborazione essenziale di ricercatori amici procediamo a ritmi sostenuti e incrementiamo di altre dieci le voci del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea che ora conta 780 biografie di calabresi che hanno dato lustro alla regione. Altre biografie sono in lavorazione».

Rigoroso, attento, meticolosissimo, consapevole di svolgere un servizio sociale di grande rilievo in una regione che fino a qualche anno pareva non avere contezza del valore reale della storia locale, Pantaleone Sergi continua a cercare storie e autori che possano in qualche modo rimpinguare il suo dossier. L’obiettivo – si lascia sfuggire in un momento di rara confidenza – è poter arrivare a 1000 biografie, mille calabresi che hanno in qualche modo segnato il percorso e la crescita di questa regione, intellettuali, filosofi, imprenditori, professionisti, grandi medici, laici e uomini di chiesa, ma anche gente comune in qualche modo legata e protagonista della storia locale della regione, un mix di emozioni e di dati scientifici che fanno del Dizionario di Pantaleone Sergi uno strumento di lavoro come pochi, e che dimostra quanto invece in questo lavoro di ricerca e di scrittura conti essere dettagliati e minuziosi come lo sono tutte le sue biografie.

Basta provare a lavorarci con lui qualche mese per capire che l’uomo non è dei più semplici. Non conosce mediazione alcuna, e se gli porti una biografia “abborracciata”, superficiale e non documentata ti dice subito con chiarezza che non gli interessa. 

Nella migliore delle ipotesi, per non dispiacerti ti dice che la devi riscrivere, tu gli chiedi come devi fare e lui torna maestro di giornalismo, ti manda una serie di appunti e uno schema rigidissimo oltre il quale non ti è consentito andare. È capitato anche a me. Ma questo è il vero successo di questo prodotto, che alla fine sarà un gioiello per chi ama le storie di archivio.Ho provato a raffrontare alcune delle voci del Dizionario di Sergi con le voci di altre Enciclopedie più famose e più cliccate del Dizionario ICSAIC e ho scoperto che le biografie di ICSAIC sono molto più reali, più complete, più aderenti alla storia dei rispettivi territori locali.

L’attività dell’ICSAIC – si legge nel sito ufficiale dell’Istituto – si manifesta in un’intensa opera di ricerca, riflessione e divulgazione sulla storia contemporanea della Calabria e sui nuovi temi della didattica della storia e si svolge lungo quattro direttrici: la ricerca storica, la conservazione del materiale documentario, la divulgazione dell’attività, la didattica della storia, che vede l’Istituto in posizione di avanguardia rispetto alle tematiche didattiche proposte a livello nazionale ed europeo, grazie ai rapporti intrattenuti con la Commissione per la didattica della storia dell’INSMLI e con il Laboratorio nazionale per la didattica della storia (LANDIS) di Bologna.

1000 calabresi, dunque, racchiusi e raccolti per la prima volta in assoluto nel grande scrigno digitale della rete. Chi l’avrebbe mai immaginato appena qualche anno fa, e chi avrebbe mai immaginato che a 75 anni non ancora compiuti un grande inviato speciale come lo è stato per mezzo secolo Pantaleone Sergi per il giornale di Eugenio Scalfari si sarebbe poi trasformato in uno storico del nostro tempo? 

Lui si schermisce: «Ma sono in pensione e ho più tempo di prima per studiare la mia terra e e gli uomini che ne sono stati protagonisti». Eccola la vera magia del silenzio che nelle redazioni dove si lavora è solo un lontano miraggio. Un esempio pratico di quello che è il Dizionario di Sergi? Ecco, queste sono alcune tra le ultime biografie pubblicate, e tra parentesi troverete indicati anche i rispettivi autori di queste biografie: Girolamo Arcovito (Domenico Coppola); Diego Carpitella (Massimo Distilo);Corrado Catenacci (Donato D’Urso); Saverio Gatto (Enzo Le Pera);Francesco Maruca (Leonilde Reda); Concetta Mazzullo (Rocco Liberti); Franco Mosino (Francesca Raimondi); Gaetano Repaci (Carmela Galasso, Bruno Zappone); Italo Sangineto (Gabriele Petrone); Angelo Vaccaro (Franco Liguori); Moisé Asta (Leonilde Reda); Antonino Basile (Franco Liguori); Giuseppe Casciaro (Franco Emilio Carlino); Letterio Di Francia (Francesca Raimondi); Lucantonio Giuliani (Leonardo Falbo); Ercole Lupinacci (Gianfranco Castiglia); Francesco Quattrone (Fabio Arichetta); Domenico Romano Carratelli (Pino Nano); Tiberio Smurra (Giuseppe Ferraro); Vincenzo Spinelli (Pantaleone Sergi); Domenico Bianchi (Francesco Prantera); Francesco Calàuti (Enzo Romeo);Antonio Capua (Luigi Ambrosi); Antonio Cristiani (Antonio Pileggi); Vincenzo De Cristo (Antonio Orlando); Enzo Domestico (Kabregu), (Nicola Bavasso); Pietro Drosi (Simona Anna Vespari); Annibale Montalti (Franco Emilio Carlino); Vincenzo Morello (Rastignac), (Luca Irwin Fragale); Vincenzo Sprovieri (Fabio Arichetta).

C’è davvero di tutto e di più in questa Grande Enciclopedia della Calabria, che vi invitiamo a visitare, e se vi viene voglia e l’idea di suggerire la biografia e la storia di qualche personaggio locale che fin’ora manca alla collezione Sergi, e allora chiamate lui direttamente, perché oltre ad avere un carattere scontroso e a volte anche apparentemente burbero ha anche una dote che pochissimi anno, che è la dote dell’ascolto. 

Sergi ascolta tutto e ascolta tutti, poi naturalmente decide lui, esattamente  come tutti i direttori che si rispettino.