TROPEA (VV) – Sabato arriva in città il Premio Muricello

Sabato 30 maggio, vigilia di Pasqua, arriva a Tropea l’evento Sogno Mediterraneo, il concerto per chitarra ed archi che, inserito nell’ambito del Premio Muricello.

«Non possiamo che ringraziare – sottolinea il sindaco Giovanni Macrì – il presidente del sodalizio Antonio Chieffallo ed il direttore artistico del Premio, Ugo Floro, per l’omaggio che hanno inteso rendere alla città portando a Palazzo Santa Chiara musicisti ed artisti di elevati qualità e talento».

Ideato dal compositore e chitarrista Daniele Fabio che sarà accompagnato dal quartetto d’archi formato da Pasquale Allegretti Gravina, Teresa Giordano, Giuliana Cammariere e Francesco Valenzisi e dalle incursioni letterarie di Daniel Cundari, l’evento si terrà alle ore 18,30.

La tappa nel principato rappresenta la penultima della manifestazione che, giunta alla sua 11esima edizione, ha toccato diverse destinazioni calabresi.

Prima del concerto sono previsti gli indirizzi di saluto del presidente Chieffallo, del primo cittadino e della presidente della Proloco comunale Mariantonietta Pugliese.

Il repertorio del concerto è composto da musiche originali di Daniele Fabio, riarrangiamenti inediti, e brani di repertorio che rientrano in questo scenario sonoro. Diversi pezzi saranno eseguiti in prima assoluta per uno spettacolo unico nel suo genere, capace di unire diversi linguaggi musicali. (rvv)

CATANZARO – Lo straordinario duo Rubini – Lo Cascio conquista il Politeama con Dracula

In scena al Teatro Politeama di Catanzaro Dracula con la straordinaria esibizione della coppia Sergio Rubini nei panni del prof. Abraham Helsing oltre che in veste di regista, e Luigi Lo Cascio, nel ruolo di Jonathan Harker.

La scena si apre sul diario di viaggio di Jonathan reduce da una permanenza in Transilvania per gestire l’acquisto di una proprietà a Londra del conte Dracula. Un’esperienza che cambia la vita dei coniugi Harker. Con il potente ausilio della medicina e della scienza del prof. Helsing si scopre nel corso della rappresentazione attraverso l’ipnosi che Dracula è un vampiro e come tale si nutre di sangue umano, teme i crocifissi e gli specchi e non si espone alla luce del sole.

La vita di Jonathan e Mina è sconvolta dalla contaminazione del contatto col conte, Mina ha una ferita sul collo e del suo sangue si è nutrito Dracula che ora è dentro di lei come ella è in lui. La prova da superare è ardua: fare un sopralluogo nella casa del misterioso vicino ma soprattutto liberarsi dal male. «C’è metodo nella follia?» si chiedono i professori curando i tanti pazienti sottoposti alle loro attenzioni. Sicuramente c’è una cura, basta aver tenacia.

L’opera è un continuo viaggio nel buio, nel rumore di passi, nella dimensione dell’ignoto ma anche nelle tradizioni, nelle superstizioni e nelle fonti letterarie. L’amore di Mina e Jonathan illumina l’oscurità e si avvia alla vittoria sul male. Grandi attori nel cast, da Lorenzo Lavia a Roberto Salemi a Geno Diana a Margherita Laterza. Un successo straordinario conclamato dall’applauso scrosciante del pubblico che ha accompagnato il saluto del cast entusiasta.

Dopo la prima nazionale alla Pergola di Firenze lo spettacolo di alto spessore è approdato alla stagione teatrale 2019/2020 del Politeama …è tutta un’altra storia.

Presenti in sale soddisfatti di quest’altra conferma Gianvito Casadonte, Aldo Costa e Antonietta Santacroce, rispettivamente Sovrintendente, Direttore Generale e Direttrice Artistica della Fondazione Politeama. (Daniela Rabia)

CATANZARO – Al Politeama in scena “Dracula”

Questa sera, al Teatro Politeama di Catanzaro, alle 21.00, in scena Dracula di Bram Stoker per la stagione teatrale …è tutta un’altra storia, organizzata dalla Fondazione Politeama.

In scena Sergio Rubini, che firma anche la regia, e Luigi Lo Cascio protagonisti in un cast di primo ordine che comprende anche Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana e Alice Bertini.

Dracula è, prima di tutto, un viaggio notturno verso l’ignoto, tra lupi che ululano e cavalli dalle narici infuocate. Ma anche un viaggio interiore che è costretto ad intraprendere il giovane procuratore londinese Jonathan Harker, incaricato di recarsi in Transilvania per curare l’acquisto di un appartamento a Londra effettuato da un nobile del luogo. Non immaginando la sciagura che lo attende, immediatamente si ritroverà avvolto in un clima di mistero e scongiuri. (rcz)

CATANZARO – Al Politeama la fantasia non ha limiti con Arturo Brachetti

Solo. The legend of quick change, il varietà surrealista di Arturo Brachetti ha strabiliato il pubblico del Teatro Politeama Mario Foglietti di Catanzaro nel secondo appuntamento teatrale in novembre  della stagione 2019/2020 …è tutta un’altra storia, realizzando un prevedibile sold out.

Entra in scena uscendo da una nuvola di fumo l’artista, amatissimo e seguitissimo da grandi e bambini, e mostra una scatola, la sua casa «Questa è la casa dei miei ricordi, dei miei sogni, delle mie paure». In una costante interazione coi presenti il Maestro dell’illusionismo apre le porte di casa sua e la fa visitare illuminando col suo sguardo mobili, foto di famiglia, televisore. Proprio la tv diventa protagonista della scena. Da quello scatolone, in cui ci si chiedeva da bambini come facessero ad abitare tanti personaggi, escono e si materializzano Batman, Jessica Fletcher, Wonder Woman, Baywatch, Gordon Craven della Famiglia Addams, Scerlock Holmes, Ghostbusters.

Un caloroso saluto alla sala alzando la mano perché raggiunga i signori dei palchi più in alto e un gradito «Buonasera Catanzaro» con l’intento dichiarato di fare casino e di far trionfare la libertà che si usa in casa propria perché per Arturo «Stasera la casa è questa qua». Si aprono ad una ad una le porte iniziando dalla stanza dei ricordi, il solaio, da cui fuoriesce il cappello de nonno, magico strumento per trasportare con la fantasia gli spettatori al cospetto di D’Artagnan, Don Camillo, Arlecchino, l’ammiraglio Nelson e tanti altri dato che «Ogni sogno può diventare realtà grazie a sta schifezza di cappello qua».

Un messaggio importante questo: la fantasia non ha limiti e ogni cosa apparentemente insignificante può farla sbizzarrire. Con la fantasia, per esempio, si può fare un viaggio intorno al mondo attraverso 80 personaggi partendo magari dalla Russia per trasmutarsi nel leggendario eroe svizzero Guglielmo Tell o nel Principe Carlo in Inghilterra o nell’intrigante Rossella O’Hara di “Via col vento” o in Napoleone Bonaparte. Tutto grazie all’insegnamento del nonno che diventa ricordo sentito e reale in quel suo spronare a giocare con le cose dimenticate. Ma è proprio vero che dimentichiamo? Forse anche questa è un’illusione. Come illusoria sembra essere l’ombra di Arturo Brachetti, Kevin Michael Moore, che entra in scena e la occupa introducendo quell’inevitabile doppiezza dell’essere umano alla costante ricerca di una reductio ad unum.

Ora sono in due viaggiare nella casa dei ricordi facendola ammirare al pubblico nelle singole stanze: il bagno, il corridoio, stanza del tempo perduto, la stanza dell’amore e del potere delle donne con un letto centrale che la occupa, il giardino, luogo di ritrovo e di festa, la cucina in cui un frigorifero può diventare rifugio per una scappatella scoperta dalla moglie. E intanto l’ombra, vestendo i panni della coscienza, legge ad Arturo da un taccuino i pensierini numerandoli in ordine crescente: «Non si può volare per sempre», «Invecchiando bisogna imparare a tenere bene i piedi per terra», «Diventare vecchio è obbligatorio, maturare una scelta»… pensierino n° 1000 «Non è poi così grave volere restare un po’ bambini. Anche la tua ombra è felice di volare».

Arriva in chiusura dello spettacolo quel ricercato equilibrio, il riunirsi dell’io con la propria ombra in quell’unico modo possibile che è più reale che illusorio: restare bambini per sempre, non rinunciando a volare, lasciando liberi l’immaginazione, la fantasia, il sogno. Un applauso scrosciante, interminabile, meritato ha salutato il Maestro del trasformismo che avrebbe voluto rispondere alle immaginabili curiosità della sala su come fa a cambiarsi d’abito così velocemente, ma questa è magia e la magia, si sa, non si può spiegare ma deve solo incantare.

Visibilmente soddisfatti della riuscita dell’evento Gianvito Casadonte e Aldo Costa, rispettivamente Sovrintendente e Direttore Generale della Fondazione Politeama. Il prossimo appuntamento della stagione teatrale è fissato per il 4 dicembre ore 21.00 con Dracula, regia di Sergio Rubini con Luigi Lo Cascio, Sergio Rubini, Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana, Alice Bertini. Non mancate perché anche questa …è tutta un’altra storia. (Daniela Rabia)