L’OPINIONE / Giovanni Giordano: Le eccellenze italiane sono vive e chiedono interventi urgenti

di GIOVANNI GIORDANO – Le luci appena spente della fiera di Rimini raccontano che il turismo organizzato è vivo. Stand sempre coloratissimi e colleghi gasatissimi e sorridenti testimoniano che, ancora una volta, c’è tanta voglia di andare avanti e di superare l’ennesimo momento difficile, oggi caratterizzato dall’impennata dei prezzi dovuti al caro energia.

Il turismo organizzato, mondo variegato che mette insieme le migliori energie fatte di agenzie di viaggio e tour operator, si ritrova a Rimini per affermare che nonostante tutto la voglia di viaggiare è irrefrenabile e lo testimoniano l’incremento significativo dei volumi negli aeroporti di tutta Italia. Il 2022 segna una chiara ripresa del settore smorzata – disgraziatamente – dall’aumento dei costi, principalmente per quelle aziende a più alto consumo di energia.

L’aria positiva che si respira a Rimini non cancella comunque le questioni irrisolte di un settore che non ha purtroppo avuto mai l’attenzione meritata se non negli slogan e nei programmi chiusi nei cassetti dei partiti. Rimane attualmente irrisolta la questione dei ristori, mancanti all’appello sul calo di fatturato a partire da luglio 2020; i nuovi stanziamenti inadeguati ai bisogni effettivi degli attori del settore più colpito dalla pandemia; i voucher in scadenza che necessitano di liquidità per poter essere rimborsati; l’aumento esagerato del costo dei biglietti aerei che frena la domanda di viaggi; la concorrenza indisturbata come sempre degli inossidabili abusivi; le richieste pressanti di rientro dai fidi da parte delle banche; la ricezione di cartelle di ogni tipo da parte dell’Agenzia delle Entrate. E se tutto ciò non bastasse, si aggiunge il regime Iva del settore, disallineato a quello del resto d’Europa.

Una prassi eccessivamente estesa di disintermediazione del prodotto turistico con comportamenti manifestamente scorretti a scapito dei professionisti del settore come le agenzie di viaggio; una inadeguata quota di Pnrr dedicata al turismo rispetto al reale peso del settore sul PIL nazionale. La lista potrebbe continuare, ma a cosa serve se non acquisiamo la consapevolezza che il turismo è un’industria strategica per il nostro Paese? Il primo bigliettino da visita verso il resto del mondo, l’attrattore numero uno di investimenti stranieri, la vetrina più luccicante e meglio addobbata del Made in Italy.

Non è forse l’Italia il museo a cielo aperto per eccellenza? Non è forse l’Italia a vantare il maggior numero di siti Unesco al mondo? E che dire delle incantevoli coste, splendide quanto le nostre imponenti catene montuose, le sinuose colline? Per non parlare della nostra Cucina Italiana, la più squisita nel mondo.

Ecco, Rimini racconta tutto ciò ma anche altro: ci dice che il turismo non è dato solo dalla vendita del territorio italiano, ma è rappresentato da tanti eccellenti professionisti che fanno consulenza turistica, programmano escursioni, organizzano viaggi ed assistono milioni di viaggiatori italiani in giro per il mondo. Testimonia che sarebbe anche l’ora di veder riconosciuta questa professionalità con l’istituzione di un vero e proprio albo. Rimini, dunque, racconta tante esperienze, raccoglie tante istanze e lancia tanti messaggi. Qualcuno, sarà in grado di raccoglierli?  (gg)

[Giovanni Giordano è Presidente Confapi Turismo Calabria Componente Giunta Nazionale Confapi Turismo e Delegato Regionale MAAVI (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane)]