Giovedì 8 agosto, ad Acquappesa, alle 19.30, a Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa, sarà presentato il libro celebrativo del Centenario della morte di Eleonora Duse.
L’evento, che rientra nell’ambito delle celebrazioni Dusiane, è stato organizzato grazie al Progetto Undulna coordinato da Pierfranco Bruni e curato da Franca De Santis e nato sotto l’auspicio del Comitato nazionale Duse, del Ministero della Cultura e dell’editore Solfanelli, oltre ad altri organismi istituzionali.
Dopo i saluti del sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio e di Massimiliano De Caro, assessore alla Cultura, intervengono Pierfranco Bruni, presidente Commissione Capitale Italiana del Libro, Franca De Santis, curatrice del progetto Undulna Duse 100, Alberico Guarinieri, critico letterario.
Le letture sono a cura di Maria Virginia Basile, docente e scrittrice, Francesca Mirabielli, artista. Modera Teresa Francesca Magarò, docente e scrittrice.
Perché la Duse in questo nostro tempo? Perché costituisce ancora oggi l’innovazione del teatro moderno e discuterne significa anche portare sulla scena uno spaccato importante della letteratura tra Ottocento e Novecento. Radici culturali che incidono nel tessuto moderno come modello identitario della storia culturale italiana e europea. Con Eleonora e Gabriele è possibile leggere la vita intellettuale moderna certamente grazie al teatro ma soprattutto attraverso i linguaggi comparati dai quali si parte per comprendere anche la lingua dei nostri giorni.
Il territorio calabrese è molto attento a questi passaggi che hanno rivoluzionato la lingua romantica. Con loro si entra nel cinema, nella musica e successivamente nel sonoro nel cinema. La Duse chiama in causa d’altronde anche la poesia del Novecento. (rcs)