Quanto pesa il voto dei calabresi a Roma per la scelta del sindaco

Quanto pesa, nell’elezione del sindaco di Roma, la Comunità calabrese presente a Roma? Moltissimo, considerando che, si calcola, siano presenti quasi 600 mila i calabresi che vivono, lavorano o studiano a Roma: tantissimi sono residenti e votano nella Capitale:

In questo momento, si stanno moltiplicando le iniziative e gli appelli da più parti a sostegno di diversi candidati di origine calabrese. Una, in particolare, il magistrato Simonetta Matone, candidata prosindaco con Enrico Michetti con la coalizione di centro-destra, sta raccogliendo ampi consensi tra la comunità calabrese.

Giuseppe Nisticò
Giuseppe Nisticò

A suo favore, l’endorsement dell’ex presidente della Regine Calabria, Giuseppe Nisticò, farmacologo di fama internazionale, già europarlamentare e più volte sottosegretario, oggi commissario della Fondazione Renato Dulbecco: «Conosco e coltivo da trent’anni una sincera amicizia con la dott.ssa Matone e, in quest’occasione desidero esprimere la mia grande ammirazione nei suoi confronti perché ha accettato la sfida di correre in prima persona per la guida della città di Roma. Nell’ultima consiliatura – dice Nisticò – la Capitale è stata governata malissimo da Virginia Raggi per cui oggi ha raggiunto livelli di degrado come non mai sia per la viabilità, per i rifiuti che inondano le strade centrali e periferiche (è di oggi il primato di città più sporca del mondo da parte dell’autorevole settimanale americano Time Out), nonché per l’inefficienza della metropolitana che è da considerare da quarto mondo. Roma è una delle città più malgovernate tra le capitali europee».

«La Matone – secondo Nisticò – mette a disposizione la sua lunga esperienza professionale di magistrato, il suo profilo etico di grande levatura nonché la sua efficienza e managerialità “tipiche” per guidare insieme con il candidato sindaco Michetti la città di Roma. La sua rete enorme di amici, oggi – ha dichiarato Nisticò –, si arricchisce dei tantissimi calabresi che vivono a Roma».

Simonetta Matone per 17 anni è stata pm al Tribunale per i Minori, ha ricoperto incarichi di governo con le ministre Mara Carfagna, Paola Severino e Annamaria Cancellieri, ed è diventata nel 2015 sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Roma, oltre ad essere stata a capo della segreteria del ministro della Giustizia Giuliano Vassalli.

«Questa comunità – ha aggiunto Nisticò – avrebbe meritato di avere come sindaco una personalità illustre di origine calabrese, di cui Roma è ricca e che fa onore al Paese. Basti pensare che di origine calabrese sono figure eccellenti nel mondo scientifico e nella società civile. Fra gli altri la prof.ssa Antonella Polimeni, attuale Rettrice della Sapienza, il prof. Eugenio Gaudio, presidente della Fondazione Sapienza e già Rettore, il preside della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica prof. Rocco Bellantone,  il prof. Giuseppe Chiné, alto magistrato e capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e in precedenza di altri ministeri, il prof. Vincenzo Ziparo, chirurgo molto stimato nel mondo accademico e già preside della Facoltà di Medicina del Sant’Andrea, il prof. Antonio Crucitti, chirurgo di fama internazionale, figlio del prof. Franco Crucitti, che ha salvato la vita a papa Wojtyla, il prof. Giuseppe Novelli, ex Rettore di Tor Vergata e l’attuale Rettore dello stesso ateneo prof. Orazio Schillaci, il prof. Franco Romeo, cardiologo di fama internazionale direttore della Cardiologia a Tor Vergata, il prof. Giovanni Arcudi, ordinario di Medicina legale all’Università di Tor Vergata, il prof. Francesco Cognetti, oncologo, direttore scientifico del Regina Elena, la prof.ssa Raffaella Docimo, ordinaria di Odontostomatologia pediatrica a Tor Vergata, il prof. Gianfranco Tucci, eccellente chirurgo dello stesso Ateneo. Altre figure di origine calabrese che hanno dato lustro al Paese sono i presidenti emeriti della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, Cesare Ruperto e Annibale Marini, come pure Andrea Monorchio, già Ragioniere generale dello Stato e Corrado Calabrò, coltissimo giurista e raffinato poeta, e tante altre personalità che occupano posizioni apicali nell’amministrazione dello Stato e nei campi dell’economia e dell’industria come il prof. Elia Colabraro, già direttore generale dell’IMI, e dell’industria come Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, e nel campo della magistratura come Elio Costa già in Cassazione e Gianfranco Mollace della Corte d’Appello di Roma.

Già in passato, alcuni calabresi hanno ricoperto il ruolo di Sindaco di Roma, come Ugo Vetere e Nicola Signorello e di loro c’è ancora un ricordo indelebile tra i cittadini.

«Mi fa piacere ricordare – ha concluso Nisticò – che anche Simonetta Matone è di origine calabrese in quanto i suoi trisavoli erano i baroni Casile Rejtani di Reggio Calabria, il cui palazzo baronale crollò nel terremoto del 1908 di Reggio e Messina.

«Sono sicuro che i calabresi di Roma sosterranno Simonetta Matone nelle prossime elezioni del 3-4 ottobre e la aiuteranno con la loro esperienza nella governance della Città capitale. Questo mio appello è rivolto anche a tutti i miei amici calabresi sparsi nel mondo, perché con il loro appoggio e quello dei loro amici e e parenti, la Matone possa essere eletta con il massimo dei consensi e così far migliorare l’immagine positiva di Roma come capitale del mondo». (rrm)