Una lettera aperta dalla Calabria a Elly Schlein da «un compagno operaio iscritto al PD»

di WLADIMIRO PARISECara Elly, da stamattina ascolto ricostruzioni da parte di compagni e compagne sulla vicenda della composizione della tua lista in provincia di Cosenza che mi lasciano amareggiato ed affranto.

Dopo l’attenzione mediatica sullo studio di Eugenio Marino che mi ha dato la possibilità di raccontare la mia esperienza e soprattutto la mia passione politica, ho scelto di sostenerti convinto come sono che solo un cambiamento radicale nei contenuti, nelle politiche e soprattutto nei metodi, come dici tu, possa risollevare le sorti del nostro amato partito.

Ho appreso che, dopo essere stato proposto da tantissimi iscritti ed iscritte della nostra provincia ed in particolare di iscritti ed iscritte nei circoli che ti hanno visto prevalere anche nella prima fase del congresso, sono stati posti veti insormontabili sulla mia persona sulla base di motivazioni inesistenti e strumentali riguardo a scelte politiche di 5 anni fa e che comunque rivendico avendo contribuito, per la prima volta nella storia del nuovo comune, all’affermazione del PD alle elezioni di Casali del Manco. 

La sostanza vera, cara Elly, è che anche nella nostra parte sono prevalse logiche correntizie romanocentriche e miseri rancori personali di persone che si avvicinano al PD ad elezioni alternate e che hanno blindato tutta la lista in maniera privatistica e senza un confronto con chi ti sostiene sinceramente e senza aspettarsi nulla in cambio. 

Così abbiamo raggiunto dei primati davvero tristi nella nostra lista per la provincia di Cosenza come l’aver escluso tutti i rappresentanti dei circoli in cui hai vinto nella prima fase (sono 14 tra cui quello a cui sono iscritto e di cui non esiste traccia nella lista) e aver blindato una capolista che ad oggi assume in sé la carica di Presidente della Federazione PD Cosenza, membra dell’Assemblea provinciale, membra della Direzione regionale, già candidata alla Segreteria provinciale senza alcun risultato utile per incapacità a comporre proprio le liste, già candidata al consiglio regionale con risultati ancora più deludenti, già aspirante candidata alla Camera dei Deputati lo scorso 25 Settembre e da lunedì anche componente dell’Assemblea nazionale.

Cara Elly per fortuna non hai un’unica sostenitrice/candidata a Cosenza ma ci sono tantissime donne, giovani ed anche lavoratori umili come me che ti sostengono. Certo, non abbiamo rapporti amicali con chi ti sta vicino, ti consiglia e redige le liste ma stiamo in mezzo alla gente e cerchiamo ogni giorno di dare un contributo al nostro partito. E soprattutto non poniamo veti per rancori e personalismi, per non dire arrivismo e miopia politica, a nessuno e nessuna sapendo che è il momento di aprire questo partito a tutti e tutte e non di tornare a correntismi beceri e che invece vanno asfaltati del tutto.

Cara Elly continua ad essere la donna sorridente e con le idee chiare e nette quale sei e se posso darti un consiglio allontanati da chi vuole vivere della tua luce riflessa continuando con pratiche correntizie e prive di consenso popolare. Cambiamolo davvero questo partito, facciamolo diventare patrimonio dei territori e non di chi svolge nel partito il ruolo di commissario “non pro tempore sed aeternitate”. (wp)

L’OPINIONE / Giuseppe Terranova: L’arrivo in Calabria di Elly Schlein suscita fiducia e speranza

di GIUSEPPE TERRANOVA – L’arrivo in Calabria di Elly Schlein suscita fiducia e speranza per una fase nuova di vero rinnovamento e concreta partecipazione politica.

Dopo la prima fase congressuale  che ha registrato nella nostra terra una significativa e importante affermazione della mozione Schlein, Da Domani all’Unical e nel resto della regione, dove Elly andrà, potrà radicarsi un impegno  non solo di riforma strutturale dell’essere partito della sinistra con una chiara e riconoscibile entità, ma soprattutto l’instaurarsi di  un patto sociale in una territorio dove il vivere civile è spesso disatteso con inesistenti diritti di cittadinanza. Basta pensare alla precarietà assoluta della sanità e ai centinaia di migliaia di cittadini senza lavoro e occupazione.
La Calabria e il Mezzogiorno pagano un divario enorme rispetto al contesto nazionale che rischia di ampliarsi enormemente col disegno scellerato dell’autonomia differenziata di stampo leghista che mira essenzialmente a spaccare l’Italia in due zone contrapposte tra loro.  Nessuno come la Calabria può vantare posizioni territoriali strategiche per essere la porta d’ingresso dell’occidente e snodo assoluto delle relazioni tra nord e sud del mondo. Perche’ il mediterraneo oggi e lo sarà ancora di più, è il baricentro del pianeta.
Eppure con tali potenzialità siamo la zona più povera d’Europa,  dove da tempo è in atto un esodo a carattere biblico, soprattutto di giovani, verso altre zone del Paese e del continente europeo. E i nostri giovani sono molto preparati,  formati spesso negli atenei calabresi e che trovano spazio occupazionale  nel tessuto imprenditoriale pubblico e privato italiano e mondiale.
Un impegno concreto di una nuova fase del sud può supportare anche una forte revisione del modello   di sviluppo che nei decenni ha creato enormi divari sociali e territoriali. Infatti si registra,  soprattutto nel mezzogiorno,  una crescita enorme delle povertà e un’assenza abissale di lavoro e un abbassamento enorme della spesa pubblica e della presenza dello Stato.
La Calabria e il Sud, dopo aver contribuito enormemente su scala europea, all’ottenimento della fetta più consistente dei fondi del Pnrr, per via della forte sofferenza sociale e divario territoriale  oggi rischiano di vedersi defraudati dai fondi assegnati per essere indirizzate verso il nord. Come  non essere preoccupati che a  breve molte scuole di ogni ordine e grado nella nostra regione perderanno l’autonomia e molte verrano soppresse,  soprattutto nelle aree interne e nelle zone dove e’ forte l’insediamento criminale della mafia.
Rispetto a questo quadro, la Politica e la sinistra soprattutto, con azioni forti e di profondo rinnovamento, può scrivere pagine nuove e  intense di impegno civile e culturale. Per accendere la luce del progresso e vincere la rassegnazione.
Ed Elly Schlein con il suo programma, la sua innata forza politica, e la crescente mobilitazione sociale, può rappresentare la rottura di antiche incrostazioni e l’inizio di un nuovo campo per la sinistra e la democrazia. (gt)
[Giuseppe Terranova è del Coordinamento regionale Mozione Schlein]