CATANZARO – L’Andi dona mille mascherine all’Ospedale di Lamezia

L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani di Catanzaro ha donato mille mascherine all’Ospedale di Lamezia Terme.

«La categoria degli odontoiatri – ha dichiarato il presidente Provinciale Andi, Enrico Cataneo – si è rivelata unita e compatta con il duplice obiettivo di manifestare vicinanza ai colleghi ospedalieri e a tutti gli operatori sanitari che sono impegnati in prima linea nel combattere il “nemico invisibile” e di tutelare la salute dei cittadini».

«A tal proposito – ha proseguito il presidente Cataneo – ricordiamo che, attraverso la rete di studi odontoiatrici presenti sul nostro territorio, seguendo anche l’invito del proprio Ordine professionale, i dentisti hanno dato responsabilmente disponibilità alle prestazioni indifferibili e urgenti per evitare di intasare i pronto soccorso generali». (rcz)

 

RENDE (CS) – Il bilancio delle attività a sostegno dei cittadini

L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rende, Annamaria Artese, ha tracciato un primo bilancio delle attività a sostegno dei cittadini nell’ambito dell’emergenza sanitaria in atto.

«Sin dall’inizio della pandemia – ha dichiarato l’assessore Artese – e della successiva attivazione delle norme di distanziamento sociale, ci è apparso chiaro che l’emergenza oltre sanitaria, sarebbe stata economica e sociale».

«Per questo ci siamo attivati – ha proseguito l’assessore Artese – affinché si potessero raggiungere più famiglie possibili. Le cifre parlano chiaro: si è allargata in maniera esponenziale la platea di persone in difficoltà».

La sinergia tra istituzioni e mondo dell’associazionismo e del volontariato si è esplicata nel protocollo d’intesa che il comune dell’oltre Campagnano ha sottoscritto con la locale Croce Rossa e La terra di Piero: «In questa rete della solidarietà – ha spiegato Annamaria Artese – siamo solo un ingranaggio: provvediamo al ritiro della merce che poi distribuiamo ai volontari. Questi ragazzi ci dimostrano, quotidianamente e con grande sacrificio, che un nuovo umanesimo non solo è possibile, ma necessario».

Ad oggi sono più di trecento le famiglie che ricevono a casa generi di prima necessità: «Numeri che mai ci saremmo aspettati di raggiungere: segno tangibile che stiamo ben lavorando – ha proseguito l’assessore Artese – in tanti, poi, ogni giorno, hanno assicurato un pasto caldo e, col sostegno di imprenditori locali, associazioni, cittadini, riusciremo a garantire, oltre al pranzo domenicale, anche le uova di Pasqua ai bambini grazie all’iniziativa dell’uovo sospeso promossa con l’associazione Home e La terra di Piero garantend0 alle famiglie di trascorrere così questa festività in maniera più serena».

«Grazie ad una generosa donazione – ha proseguito l’assessore Artese – riusciremo a donare alimenti privi di glutine a chi ha nel proprio nucleo familiare persone celiache».

Infine, l’attivazione del servizio gratuito di supporto psicologico in collaborazione con il Centro Trauma Ippocampo: «Mai come in questo periodo, riteniamo sia fondamentale curare il proprio benessere psicofisico. La mancanza di riferimenti, il continuo bombardamento di notizie e la diffusione massiccia di fake news, la lontananza dagli affetti, oltre al dover gestire situazioni difficili o di estrema solitudine in casa, sono ormai condizioni con le quali tutti ci confrontiamo».

«Per questo è utile – ha dichiarato il sindaco di Rende, Marcello Manna – avere la possibilità di potersi rivolgere a chi, in maniera qualificata e competente, può aiutarci e, soprattutto, ascoltarci. Il bene arriva sempre basta saper seminare e, di sicuro, a Rende non conosce confini». (rcs)

CATANZARO – Il progetto di solidarietà “Piatto a domicilio”

A Catanzaro, è nato il progetto di solidarietà Un piatto a domicilio, sviluppato da Jammu-nessuno indietro in collaborazione con il Leo Club Catanzaro Ruspe Ventose e il Rotaract Club Catanzaro.

L’iniziativa è stata ideata da tre giovani ragazzi catanzaresi Alessia De Siena, Carla Gioffrè e Francesco Ferragina che, insieme ad altri chef della città, prepareranno dei pasti completi da consegnare due volte a settimana, il mercoledì e la domenica, a famiglie, anziani, e chiunque ne avesse bisogno, grazie anche alle segnalazioni ricevute dalla Caritas diocesana e la Protezione Civile, per aiutare chi si trova in difficoltà in questo momento di emergenza sociale.

 

I pasti preparati verrano lasciati e consegnati esclusivamente a domicilio e in totale sicurezza con l’osservanza delle necessarie cautele igienico-sanitarie, dai volontari del Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa e del Rotaract Club Catanzaro, con il permesso delle autorità locali e il patrocinio del Comune,  impegnati nel controllo del territorio per garantire l’osservanza delle prescrizioni imposte dal Governo e dalla Regione, per il contenimento della diffusione della pandemia da Covid 19.

Un progetto realizzato in pochissimi giorni grazie alle donazioni di prodotti e generi alimentari eseguite dai tanti commercianti e privati cittadini, tra cui la Masseria Canino, Ifruit, Le Delizie, la Pasticceria De Santis, che donerà pasticcini durante la settimana di Pasqua, Proshop, Eurospin, Orocarni, Mulinum, con il solo scopo di aiutare la città e dare aiuto a chi è in difficoltà.

Chiunque volesse aderire al progetto, contribuendo in cucina, o semplicemente donare pasta, frutta, o ogni altro genere alimentare, può contattare i referenti tramite il seguente indirizzo e-mail: jamunessunoindietro@gmail.com. (rcz)

Il presidente Tallini: l’impossibilità di partecipare alle Messe un atto di generosità

Il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, ribadisce il pensiero del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Confraternita Episcopale Italiana, secondo cui «l’impossibilità di partecipare alle Messe di Pasqua, quest’anno, è un atto di generosità».

«Definire ‘un atto di generosità’ tenere le Chiese chiuse in questo difficile frangente – ha proseguito il presidente Tallini – significa che non è la distanza fisica che può attenuare, specie dinanzi alla terribile minaccia del virus, il significato straordinario della Settimana Santa che coinvolge i credenti di tutto il mondo».

«Sono dell’avviso – ha proseguito il presidente Tallini – che occorra insistere, nonostante le buone notizie che ci lasciano sperare in  una fase 2 nella lotta contro l’agente patogeno, cosi come asseriscono le autorità scientifiche e i decisori politici, nell’osservare scrupolosamente le prescrizioni indispensabili per sconfiggere la pandemia».

«Non dobbiamo – ha proseguito il presidente Tallini – desistere dalla missione civile che ci siamo assunti collettivamente: osservare le regole basilari del distanziamento e  comportamenti responsabili per evitare la diffusione del contagio».  

«Non era mai accaduto – ha proseguito il presidente Tallini – che si celebrasse la Settima Santa con le chiese chiuse, un evento che di per sé  dà l’idea dello sconvolgimento che il virus ha apportato alle nostre società, ma tutto ciò non aggiunge disagio spirituale al già corposo disagio sociale, anzi dobbiamo augurarci che la Resurrezione dopo il sacrificio di Cristo sulla Croce, uno dei messaggi pregnanti del Nuovo Testamento, coincida con la fine della pandemia e col  bisogno delle nostre comunità di riaprire l’Italia all’insegna di un modello di sviluppo più equo e orientato a  ridurre diseguaglianze sociali e povertà».  (rrc)

Il consigliere regionale Pitaro: istituire un fondo per le famiglie e i professionisti

Il consigliere regionale Francesco Pitaro, del Gruppo Misto, ha mandato una richiesta al presidente della Regione, Jole Santelli, per l’istituzione di un fondo “salva-famiglie” al tempo del coronavirus  e di un fondo diretto a sostenere i professionisti.

«Il primo fondo – ha spiegato il consigliere regionale Pitaro – per consentire alle famiglie in difficoltà di soddisfare i bisogni primari: alimenti, farmaci, pagamento di fitto, bollette e utenze;  il secondo per dare una mano ai professionisti che, a causa del blocco economico, hanno subìto la flessione o l’azzeramento delle attività».

«Se non vogliamo – ha proseguito il consigliere regionale Pitaro – che migliaia di professionisti, una volta ‘riaperta l’Italia’, siano costretti a lasciare la Calabria, bisogna subito  intervenire, considerando che il reddito di ultima istanza, previsto dal governo e quantificato in 600 euro, è irrisorio ed esclude, richiedendo requisiti restrittivi, gran parte dei professionisti».

«È necessario – ha proseguito il consigliere regionale Pitaro – che la Regione intervenga per integrare i provvedimenti del governo o irrobustirli, nel caso di queste due emergenze sociali, alcuni giudicati insufficienti dalla stessa presidente Santelli, come il fondo di 400 milioni di buoni spesa destinati ai Comuni di tutta l’Italia».

«La Regione – ha proseguito Pitaro – si è data un atto di indirizzo (delibera di Giunta n. 30/2020) con riferimento agli aiuti in favore delle sole imprese e ha stanziato 200mila euro per la creazione di una rete di supporto ai nuclei familiari calabresi in stato di bisogno, ma, come s’intuisce dal tracollo economico e sociale sotto gli occhi, occorre molto di più».

«Tanto per dare un’idea – ha spiegato il consigliere regionale Pitaro – la Regione Basilicata, che ha circa 600mila abitanti,  con delibera del 27 marzo, ha provveduto ad istituire un fondo finalizzato ‘a sopperire alle cause di disagio economico e sociale, aggravate dall’emergenza Covid-19, delle famiglie e persone in notevole difficoltà economiche’ assegnando la somma iniziale di 2 milioni e mezzo di euro».

«La crisi in atto – ha proseguito il consigliere regionale Pitaro – con il  Pil italiano del primo semestre a meno 42 miliardi di ricchezza, per il Mezzogiorno e la Calabria sarà più dura che nel resto del Paese. Perciò occorre, mentre ci si dispone  a pianificare una exit strategy per il dopo Covid-19, intervenire con risorse cospicue, a partire dal bilancio regionale da approvare con urgenza ascoltando in Commissione l’opinione delle categorie produttive e sociali».

«L’obiettivo comune – ha concluso il consigliere regionale Pitaro – è  fermare la recrudescenza delle diseguaglianze sociali e delle povertà, per evitare il rischio che esploda la rabbia dei cittadini, generando un cortocircuito democratico che in Calabria avrebbe effetti disastrosi». (rcz)

VIBO – L’Associazione Valentia dona 5 ventilatori all’Ospedale Jazzolino

L’Associazione Valentia, grazie a una raccolta fondi, ha donato cinque ventilatori polmonari all’Ospedale Jazzolino di Vibo Valentia per contrastare l’emergenza Coronavirus.

La raccolta fondi, avviata in collaborazione con CalabriafoodWelcome to Favelas Vibo, ha visto la partecipazione di decine di imprese del territorio e centinaia di donatori di Vibo e non.

Tale donazione è stata effettuata direttamente nelle mani dei direttore Sanitario dott. Michelangelo Miceli, che dall’inizio dell’emergenza si è dimostrato disponibile e vicino ai ragazzi dell’Associazione, per le varie donazioni effettuate, quasi a cadenza quotidiana.

«Si tratta – si legge in una nota – di strumenti all’avanguardia che potrebbero risultare cruciali al fine di fronteggiare un eventuale picco nella nostra provincia. Ci teniamo a ringraziare nuovamente i vari donatori, imprese ed istituzioni aderenti all’iniziativa; al termine dell’emergenza informeremo in modo dettagliato la popolazione sui grandi aiuti ricevuti da alcuni imprenditori: senza il loro aiuto e supporto, tutto questo non sarebbe stato possibile».

«Il nostro pensiero – prosegue la nota – va principalmente a Pippo Callipo, re del tonno, che insieme alla sua famiglia ha aderito a tale nostra raccolta fondi, per il bene del territorio, dimostrando notevole vicinanza e attaccamento alle sorti della nostra provincia». (rvv)

È Atlantis di Santa Cristina la prima azienda calabrese a riconvertire i processi produttivi

La prima azienda a riconvertire i processi produttivi, in Calabria, è l’azienda Atlantis srl di Santa Caterina d’Aspromonte.

L’azienda, associata a Confindustria Reggio Calabria e leader nella progettazione, fabbricazione e commercializzazione di dispositivi individuali per la navigazione civile e militare, «è motivo d’orgoglio per il nostro territorio e per tutto il sistema di Unindustria Calabria» ha dichiarato Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria.

«È la conferma – ha proseguito il presidente Vecchio – che questa terra a dispetto di innumerevoli difficoltà, riesce a esprimere autentiche eccellenze. Per questo ribadiamo ancora una volta la necessità di misure straordinarie, per fronteggiare le ricadute di questo momento così critico che, a queste latitudini, possono avere conseguenze catastrofiche».

«Siamo la prima realtà industriale in Calabria – ha spiegato Antonio Violi, general manager di Atlatis srl – ad aver effettuato la riconversione dei processi produttivi per far fronte all’emergenza Covid-19. Un contesto per noi del tutto inaspettato ma che non ci ha trovato impreparati. In questa fase di stallo per gran parte dei circuiti economici e produttivi, abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione della collettività e degli enti impegnati in questa difficile battaglia, il nostro know-how e la nostra esperienza».

« Lo abbiamo fatto – ha proseguito il general manager Violi – nella piena consapevolezza di dare continuità alla nostra mission aziendale di sempre, ovvero salvare vite umane. Abbiamo dunque avviato una nuova linea di produzione di mascherine dotate di tutte le caratteristiche idonee al contenimento del rischio contagio per cittadini e operatori della sanità. Per fare ciò, ci siamo dovuti da subito adeguare rigidamente alle disposizioni normative vigenti e avviare la progettazione del dispositivo di sicurezza secondo il sistema qualità aziendale certificato, che poi è lo standard di sempre per Atlantis, unito ad una filiera di qualità dei materiali utilizzati».

«In questo momento – ha sottolineato il General Manager Violi – abbiamo raggiunto una capacità produttiva pari a circa 1000 dispositivi giornalieri. Ma stiamo già guardando oltre e non a caso abbiamo investito in nuove dotazioni tecnologiche e macchinari altamente sofisticati per implementare e aumentare tale produzione. Come per i dispositivi di protezione individuali navali, anche nel caso delle mascherine nulla può essere lasciato all’improvvisazione».

«Per questo crediamo che la nuova sfida – ha concluso il general manager Violi – non sia solo imprenditoriale ma anche di responsabilità sociale e di supporto al nostro territorio e all’intero sistema Paese, specie in questo delicato momento storico. La nostra azienda vuole fare la propria parte, nella speranza che insieme si possa uscire presto da questa emergenza». (rrc)

Siclari (FI): realizzare un ospedale Covid-19 per ogni Regione

Per il senatore di Forza Italia e capogruppo della Commissione Igiene e Sanità, Marco Siclari, «serve realizzare un Grande Ospedale per ogni Regione per preparsi alla possibile seconda ondata di Covid-19 e alle future pandemie ed emergenze sanitarie».

«La struttura si può realizzare anche seguendo il modello Lombardo – ha proseguito il senatore Siclari – all’interno di una fiera o su un terreno idoneo o con la riconversione di una grande struttura già realizzata e questo può avvenire in tempi rapidissimi. Il Governo, gli enti regionali e locali facilitino la realizzazione da un punto di vista burocratico».

«È fondamentale, intanto – ha proseguito il senatore Siclari – che lo Stato si approvvigioni, sin da subito, per l’autunno dei DPI per medici e ospedali Covid 19, guanti e mascherine per tutti i cittadini e per le strutture sanitarie private e pubbliche, tamponi per lavoratori e Test rapido per tutti i cittadini, e realizzi 1 posto in terapia intensiva ogni 3.000 abitanti come la Germania, considerando che noi italiani ne abbiamo meno della metà rispetto a loro». (rp)

CATANZARO – L’Ordine Charity fa una donazione al “Pugliese-Ciaccio”

L’Ordine Costantiniano Charity, fondato dal principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, ha fatto una importante donazione all’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.

«Ogni singolo euro donato – ha dichiarato il principe Carlo di Borbone – sarà un barlume di speranza ed una piccola goccia di vita che vince questa avversità».

La Onlus del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, considerato uno dei più antichi ordini cavallereschi, nata con la finalità di pubblica utilità e solidarietà sociale, ed in particolare di attività di beneficienza e assistenza ospedaliera, ha deciso di beneficiare il più importante ospedale del capoluogo calabrese alla luce dell’analisi della mappa del contagio nella Regione Calabria con il tasso demografico dei residenti nella provincia.

«Con l’auspicio – ha proseguito Carlo di Borbone – di poter, in futuro, intervenire nuovamente a supporto delle necessità dei sanitari, mi auguro che il nostro contributo possa servire a lasciare sul territorio un miglioramento complessivo della funzionalità della struttura rispetto alle esigenze dei cittadini».

«La direzione aziendale – si legge in una nota di ringraziamento inviata alla presidenza della Onlus esprime sincera gratitudine per il generoso ed apprezzato contributo, la sensibilità mostrata significa molto per noi in questo difficile e particolare momento in cui versano gli ospedali impegnati a fronteggiare ed a ridurre la diffusione del virus COVID-19. Sono questi i gesti che ci fanno andare avanti e dire ‘ce la faremo».

«Il considerevole contributo messo a disposizione dal Principe Carlo di Borbone – ha dichiarato la dott.ssa Maria Laura Guzzo, direttore ff dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera – verrà utilizzato dalla Struttura da me diretta per l’acquisizione di presidi e dispositivi necessari all’attivazione di postazioni di terapia Intensiva in questa fase di emergenza». (rcz)

 

Il messaggio di speranza di Sonia, studentessa di Oppido

Lei è Sonia, ha 16 anni, frequenta il Liceo Scientifico “Gemelli Careri” di Oppido Mamertina e ha lanciato un messaggio di speranza ai suoi coetanei e anche agli adulti.

E questo messaggio lo lancia tramite Youtube, con un video in cui il prof. Piero Adorato, disegnatore della Magmanimation, traduce in animazione le idee e i pensieri della giovane Sonia.

In un cortometraggio di 5 minuti, viene raccontata «una storia semplice, che sa di scuola, una scuola ostinata, che funziona anche a distanza. Una didattica strana, tradizionale e tecnologica insieme: un’adolescente che riflette sulla pagina di Storia che sta vivendo suo malgrado, sul significato degli eventi tra passato e presente, e si interroga – e ci interroga – sul domani, una domanda che oggi fa paura; e un prof. che risponde, regala il suo tempo, la aiuta a trovare un senso, a trasformare il presente surreale in un futuro reale, possibile».

Musica, parole e immagini si sovrappongono e si integrano in un messaggio inequivocabile e potente, che si fa ascoltare, che convince.

«Caro virus – dice Sonia – ti prometto che ti scriverò il prima possibile per dirti che ti abbiamo sconfitto, che non fai più parte delle nostre vite… Che con il tempo… uno ad uno… rinasceremo più forti di prima».

«Non tornerai più! – prosegue Sonia – Viaggio di sola andata senza ritorno. Come ne sono convinta? Beh… saremo tutti persone più buone, ci aiuteremo l’un l’altro… perché il bene prevale sempre sul male: mi dispiace per te, ma è così. Goditi questo periodo infernale perché sarà solo un brutto e triste ricordo. Una ragazza di sedici anni che porta con sé tanta… speranza!». (pa)