Emergenza sbarchi, Occhiuto: Pronto a collaborare con il Governo

«La Calabria  una delle regioni di confine e rischia di essere travolta da questo fenomeno che non può fronteggiare da sola. Per questo abbiamo scelto di collaborare con il ministro Piantedosi e con il Governo perchè se si chiede responsabilità all’Europa». È quanto ha annunciato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo al Tg5.

«E lo si fa giustamente. Lo stesso senso di responsabilità lo devono avere i Comuni e le Regioni», ha detto ancora Occhiuto. (rrm)

Emergenza sbarchi, la Cgil incontra il prefetto di RC Mariani

La Cgil Calabria ha incontrato il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, per discutere della questione sbarchi, notevolmente aumentati in questi giorni,  e dell’accoglienza dei migranti sul territorio reggino, facendo riferimento anche a Roccella per i flussi balcanici e alla Piana di Gioia Tauro, con l’obiettivo di superare gli insediamenti formali ed informali di Rosarno, Taurianova e San Ferdinando.

Un incontro promosso dal Dipartimento Immigrazione Cgil Calabria e il Silp Cgil Calabria, a cui hanno partecipato  il Segretario Generale CGIL Calabria Angelo Sposato, la Segretaria CGIL Calabria con delega all’Immigrazione Celeste Logiacco, il Segretario Generale Silp CGIL Calabria Ottavio Spinella e il Segretario Generale CGIL Area Metropolitana di Reggio Gregorio Pititto.

La CGIL, nel riconoscere l’importante lavoro svolto dalla Prefettura e da tutti gli operatori impegnati sul campo, ha ribadito il suo impegno a sostegno delle politiche di accoglienza e integrazione.

In particolare, CGIL Calabria ha proposto il riutilizzo di alcune strutture esistenti in città che potrebbero risultare idonee, utilizzando i fondi europei destinati alla c.d. emergenza immigrazione, a poter affrontare momentaneamente l’enorme flusso migratorio in atto sulle coste reggine.

Siamo convinti che solo lavorando in sinergia con le istituzioni, ognuno per le proprie competenze, sia possibile superare le criticità esistenti. (rrc)

Emergenza sbarchi a Roccella, il sindaco Vittorio Zito chiede l’intervento del ministro Lamorgese

Il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, ha chiesto al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, di intervenire sul posto in merito all’emergenza sbarchi a Roccella Jonica.

Il primo cittadino, spiegando che «nell’ultimo week end sono state 3 le operazioni di soccorso in mare di 243 migranti che sono poi giunti al Porto delle Grazie di Roccella. Sono già 17 gli sbarchi registrati nel 2022. Nei primi 4 mesi di quest’anno sono stati 1.300 i migranti soccorsi, contro i 200 dello stesso periodo del 2021, anno nel quale registrammo circa 5.700 arrivi», ha evidenziato come «da ormai un anno chiediamo che gli organi politici del Ministero dell’Interno assumano la specificità di Roccella Jonica, unico caso in Italia nel quale un ente locale debba assumere su di sé la responsabilità della assistenza ai migranti che sbarcano in porto con questa intensità di numeri».

Con i numeri registrati nel 2022, «significa – ha rilevato il primo cittadino – che dovremmo prepararci a dover gestire numeri 5 volte più grandi del 2021. Significa prepararsi a gestire il soccorso a oltre 25.000 migranti. Possiamo farlo con una organizzazione che non ha gli strumenti, gli uomini, le professionalità adeguate? Possiamo continuare a pensare che l’enorme impegno che deriva dalle operazioni di assistenza possa essere considerato come un ordinario compito istituzionale delle componenti del sistema di soccorso?».

«Da mesi – ha ricordato – diciamo che il Comune di Roccella, nonostante l’enorme e costante supporto della Prefettura e l’aiuto dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile regionale, non ha risorse umane, professionalità adeguate e capacità finanziaria per gestire questi numeri. Stiamo dicendo che tra poco non saremo in grado di comprare l’acqua da dare ai migranti e che non saremo in grado di fornire i pasti».

«Tutta la comunità che rappresento, così come, ne sono certo – ha concluso – tutti gli uomini e le donne della Prefettura di Reggio Calabria, della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza, delle Forze dell’Ordine, dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile continueranno a fare il proprio dovere per garantire ai migranti una dignitosa accoglienza. Le componenti del sistema di accoglienza attivo in porto hanno già dato prova di abnegazione e straordinaria umanità. Ma non possiamo stressare la situazione al punto da sollecitare rotture del sistema da cui deriverebbero tensioni anche sociali. A nessuno può essere richiesto un impegno che va oltre, enormemente oltre le proprie umane possibilità». (rrc)

Emergenza sbarchi a Roccella, il sindaco Zito: Gestione non può essere affidata solo al Comune

Il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, è intervenuto in merito all’emergenza sbarchi che sta interessando il Comune, rendendo noto che è stato chiesto al Ministero «di affiancarci concretamente e immediatamente nello svolgimento di impegni il cui assolvimento, data la natura del fenomeno, non può più essere richiesto al Comune».

«La gestione di questo fenomeno – ha spiegato il primo cittadino – non può più essere affidata al solo Comune di Roccella e necessita di una regia, di un potere decisionale e di competenze specifiche adeguate alle necessità. Potere decisionale e competenze che il nostro comune non ha.  Bisogna intervenire subito, perché nulla fa pensare che gli sbarchi rallenteranno». 

«Noi tutti, la nostra comunità, gli operatori, gli uffici comunali e i volontari – ha proseguito – tutti assieme continueremo a fare la nostra parte, ma siamo convinti che questa volta non basti. Roccella ha fatto tantissimo, ma non può fare l’impossibile. Nessuno è tenuto all’impossibile e a nessuno può essere chiesto l’impossibile».

Negli ultimi giorni, infatti, a «Roccella – ha detto ancora il sindaco Zito – si sono registrati 6 sbarchi con 672 migranti giunti nel porto delle Grazie. Nel mese di ottobre sono stati 11 gli sbarchi che hanno richiesto assistenza per 1.254 migranti. Più del totale dei migranti giunti nel 2020». 

«Da inizio anno – ha detto ancora – sono 3.250 i migranti giunti a Roccella. Quasi 9 volte il numero di migranti del 2019 e più del doppio di quelli giunti nel 2020. Quello che era sotto gli occhi di tutti e che qualche giornalista più attento di altri da tempo denunciava è successo: si è rafforzata la rotta di immigrazione che dal Medio Oriente punta sulla costa jonica calabrese».

«Da mesi diciamo che la situazione di Roccella è unica nel panorama nazionale – ha spiegato ancora –. Non esiste nessun altro Comune che come ente territoriale sia stato chiamato a dover gestire l’assistenza per così tanti migranti e per così lungo tempo. Da luglio i volontari, la Croce Rossa, gli operatori comunali e gli uffici lavorano ogni giorno per la gestione dell’assistenza agli sbarchi». 

«Non abbiamo né autonomia di spesa né forza finanziaria per sopportare questo gravoso impegno» ha ribadito il primo cittadino, che ha spiegato come «lo scorso giovedì sera, per la prima volta, non si è riusciti a dare dignitosa sistemazione a 100 migranti, che hanno passato tutta la notte e gran parte della giornata successiva seduti in banchina al Porto delle Grazie. Senza servizi igienici e con i vestiti che indossavano da una settimana. Assistiti dai volontari che hanno fatto l’impossibile per rendere accettabile questa situazione estrema». 

«Il Comune, per la prima volta, non c’era – ha detto – Perché tutte le nostre forze, come abbiamo scritto alle competenti autorità,  sono impegnate nell’assistenza ai migranti al Centro di primo soccorso, che ospita costantemente 150 migranti ormai da più di un mese e le cui condizioni iniziano ad essere precarie».

«Abbiamo rappresentato tutte queste difficoltà alle superiori autorità ministeriali, dalle quali abbiamo ricevuto assicurazione sulla volontà di strutturare meglio l’accoglienza per il futuro, ma che non hanno ancora offerto soluzioni immediate che possano alleviare l’impegno del Comune e della macchina dei soccorsi che è allo stremo delle forze» ha riferito il primo cittadino, che auspica che «nei prossimi giorni qualcosa di muova, prima che sia tardi». (rrc)