A Locri successo per Calabria Nòva

Grande successo, a Locri, per la prima edizione di Calabria Nòva, l’expo agricola del patrimonio enogastronomico artigianale della Calabria, che valorizza le eccellenze produttive, artistiche e turistiche del territorio organizzato da Planteria Orto Urbano grazie a Pasquale Giurleo e Davide Monteleone, e promossa e sostenuta da Regione Calabria-Assessorato all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo, Comune di Locri e Gal Terre Locridee-

La manifestazione, che si è svolta sul Lungomare, lato sud, area pineta e orto urbano, ha dato vita a una grande esposizione agroalimentare, enogastronomica e di artigianato artistico, con street food, beverage, degustazioni, mostre, workshop, tavole tematiche e presentazioni di libri, che hanno richiamato un pubblico vasto, entusiasta di tutta la bellezza che la Locride offre.

Con grande professionalità e capacità comunicativa, i funzionari dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo Agricolo della Calabria (Arsac), con il contributo dei docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Dipartimento Agricoltura, hanno curato workshop tematici sui cambiamenti climatici e le criticità per le produzioni, sull’olio calabrese e le sue enormi potenzialità, sugli allevamenti della capra dell’Aspromonte e del suino nero Apulo calabrese e la podolica calabrese.

Con l’Arsac, professori universitari e rappresentanti istituzionali sono stati affrontati temi importanti per il comparto agricolo, descrivendo un settore vitale, dotato di prodotti unici per qualità e gusto, che può e deve proiettarsi verso il mercato nazionale e internazionale. Sono intervenuti, per l’Arsac Vincenzo Maione, Roberto Oppedisano, Concetta Leto, Alessandro Cuteri, Martino Convertini, Pietro Audino, i professori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rocco Zappia, Antonio Lauro, Francesco Foti, da remoto Maurizio Pescari autore del libro L’olio e gli altri ingredienti della nostra vita (Rubbettino).

Presenti agli incontri, condotti dai giornalisti Maria Teresa D’Agostino e Jacopo Giuca, anche l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Arone, l’assessore alla Cultura Domenica Bumbaca e l’assessore al Turismo Ornella Monteleone.

Si è parlato inoltre delle prospettive delle coltivazioni di frutta tropicale nella Locride con Carlo De Blasio Azienda Agricola Scopelliti, Mariateresa Russo Food Chemistry, Authentication, Safety and sensoromic Laboratory FoCUSS LAB, Università Mediterranea di Reggio Calabria.

“Homo faber” è stato lo spazio, ricco di fascinazione, dedicato alla tradizione artigiana calabrese e al mondo della creatività e del design, curato da Pasquale Giurleo, in cui sono intervenuti giovani artigiani che fanno della tradizione un moderno strumento di espressione artistica, sfruttando anche tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia. Un tema su cui è costante l’impegno dell’Assessore al lavoro e alla formazione professionale Giovanni Calabrese. Sono intervenuti, il cestaio Andrea Perrotta, Tina Macrì, la stilista di moda sostenibile e presidente Aracne la ceramista Susanna Campiti, il liutaio Paolo Papandrea.

Il Gal Terre Locridee ha curato, poi, con il direttore Guido Mignolli, lo spazio “Fra tradizione e innovazione: agricoltura 4.0”, attività di informazione e animazione per la partecipazione all’Avviso Pubblico “Intervento Leader” sulla costruzione condivisa del nuovo Piano di Azione locale, con l’intervento degli imprenditori del territorio, per una Locride da valorizzare e anche da costruire con il contributo di tutti.

Un tuffo nel passato, sul filo della memoria, poi, grazie a Bruno Palamara, autore del libro Gli antichi mestieri. Viaggio nella tradizione, per non dimenticare (Laruffa).

I giovani medici giunti da Cuba a supporto dell’Ospedale di Locri, grazie al presidente della Regione Roberto Occhiuto, hanno condiviso, nella grande serata conclusiva, un gioioso momento musicale della serata finale, con la partecipazione del sindaco Giuseppe Fontana, che ha elogiato il lavoro e la dedizione dei medici cubani e italiani, professionisti impegnati in un settore fondamentale come quello del benessere. Lo spazio ha rappresentato l’anteprima di una grande festa che sarà tutta dedicata a loro, per condividere la bellezza della cultura artistica, musicale e gastronomica di Cuba.

“Calabria Nòva” è stata anche solidarietà e beneficenza con le melagrane della salute, a sostegno del progetto “Nole” dell’Angela Serra Locride con le “Amiche in rosa”, per la riqualificazione del reparto oncologico dell’Ospedale di Locri, offerte dall’azienda Pizzata, acquistate durante l’evento per contribuire alla causa.

A vincere il contest artistico di Calabria Nòva, “Dalla tradizione al futuro. La Calabria, tra storia, culture e bellezza”, il disegno di Caterina Micale, giovanissima studentessa della terza B del plesso “De Amicis” di Locri.

La musica popolare ha fatto da colonna sonora alla manifestazione con i ritmi travolgenti dei Dipende di Te, le radici etno di Mimmo Cavallaro, e il raffinato duo Massimo Cusato e Aldo Gurnari(rrc)

L’Associazione professionale Cuochi rilancia il territorio: “Io acquisto calabrese”

Guardare al territorio e puntare al rilancio delle tradizioni e delle specialità enogastronomiche calabresi: è l’obiettivo dell’iniziativa varata dall’Apci Calabria – Associazione Professionale Cuochi Italiani – e battezzata “Io acquisto calabrese”. 

«È un progetto – spiega il presidente, lo chef Francesco Pucci  – che parte dalla volontà di sostenere la ripresa dell’economia locale. Gli assembramenti tra persone sono vietati? E allora noi, con lo spirito positivo e propositivo che ci contraddistingue, facciamo “gruppo” tra i prodotti della nostra Terra per vivere la Calabria attraverso la cucina che, come sappiamo, racconta ed esalta il territorio. Noi chef dell’Apci Calabria  – evidenzia Pucci – ci rivolgiamo alle aziende locali e preferiamo le derrate prodotte nella nostra regione. Più che di chilometro zero, noi preferiamo parlare di km giusto. Scegliendo i produttori calabresi possiamo aiutare l’economia della nostra regione e tante realtà medio-piccole che hanno bisogno del nostro sostegno per continuare a vivere e a lavorare al Sud. Solo così riusciremo a metterci alle spalle questo brutto e surreale periodo. Noi acquistiamo calabrese e invitiamo tutti a farlo!».

«Siamo un gruppo di cuochi – racconta Francesco Pucci – che unisce la passione alla professione, che cresce e si forma per celebrare con la buona cucina la propria terra, le sue tradizioni e la sua storia. Oltre a promuovere e preservare i prodotti del territorio, svolgiamo attività benefiche e di volontariato. Noi siamo fortunati perché viviamo in luoghi variegati e splendidi che sono continua fonte d’ispirazione: dalle montagne della Sila, dell’Aspromonte e del Pollino ai due mari che abbracciano le nostre coste. Accarezzati dal vento e baciati dal sole. Possiamo sbizzarirci tra piatti di terra e di pesce che hanno radici nel passato ma strizzano l’occhio al futuro».

Riso della piana di Sibari, pasta a filiera chiusa, caciocavallo di Ciminà, stocco, cipolla rossa di Tropea, nocciola di Torre di Ruggiero, zafferano, fagiolo poverello e altri legumi, peperone crusco, farro, vini, patata silana, carne di suino nero e suoi derivati come la ‘nduja, bergamotto, tartufo nero, clementina di Sibari, bocconotto di Mormanno: sono solo alcuni dei prodotti promossi e utilizzati dai cuochi dell’Apci Calabria che non stimolano solo l’appetito ma offrono delle cartoline di una Calabria bellissima che aspetta solo di essere assaporata. (rcz)